Esco pazzo...no, Expo pazzo!

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 02/06/2015, 17:58

Per non intasare il post Eventi, inserisco qui il resoconto-recensione.
Sara' politicamente scorretto. I titoli non corrispondono a nomi ufficiali.

Incominciamo dall'inizio...


L'arte dell'ONU




Arrivare all'Esposizione Universale e' semplice e comodo, tramite treno o metro rossa. Soggiornando in zona Loreto opto per la metro e ci vogliono circa 25 minuti fino al capolinea.
Il primo consiglio e' quello di recarsi al sito in modo da essere li' per le 9.30 ma anche prima. Prima si arriva meno fila si trova i tornelli e meno intasata e' la metro.

Superati i varchi con controllo d'aeroporto ( ma sono consentiti liquidi in bottiglia di plastica ) si accede all'Expo tramite una lunga passerella, nata appositamente per spalmare la folla che si e' concentrata a "tappo" ai tornelli. Il lungo percorso dunque e' lungo per ragioni organizzative.

Davanti alla prima aree si trovano i volontari con le mappe del sito, si puo' acquistare una guida breve dei padiglioni a 5 euro e il "passaporto" dell'Expo.
Il passaporto dl''Expo e' un souvenir, fatto apposta per fare il giochino dei timbri. Esso e' appunto un passaporto vero e proprio sul quale se volete potete farvi apporre il timbro nei vari padiglioni dei vari paesi.
Questa e' una tradizione dell'Expo che vuole portarvi a fare un viaggio virtuale nel mondo, il "passaporto" nacque con l'Esposizione di Montreal nel 1962.

Superato il primo spiazzo si procede alla visita del padiglione Zero. Enorme, imponente come delle colline, e' l'introduzione all'Esposizione. Ispirato dal motto di Plinio esso rappresenta nelle sale la storia dell'uomo ed il suo legame col progresso e col cibo.
La prima sala e' una gigantesca biblioteca, che rappresenta la memoria del mondo e dell'uomo. Il visitatore e' portato ad aprire i casssetti della memoria condivisa da tutti per ricordare.
Alle sue spalle le varie sale dedicate all'illustrazione della storia dell'agricoltura, dell'allevamento, della caccia e della pesca.
Oltre ai video sono esposti manufatti dei cinque continenti di varie epoche, legati alla cottura dei cibi o alla loro conservazione, ecc. ecc. o agli attrezzi usati dall'uomo per queste attivita'. Oltre agli storici da esposizione museale ( dai precolombiani,agli africani, agli asiatici ) anche i riprodotti, sul pavimento o sospesi, con riproduzione di un mulino, ecc. ecc.

Nelle sale seguenti e' illustrato il processo di industrializzazione della Rivoluzione industriale, la meccanizzazione dell'agricoltura, ecc. ecc. in un comodo plastico con paesaggi europei ed americani.

Successivamente la sala della borsa a rappresentare i commerci legati la cibo, seguita dalla sala dello spreco alimentare con la rappresentazione di una discarica di prodotti invenduti.

Molto caratteristico e' l'albero che sfonda il tetto del padiglione a sottolineare l'invincibilita' della natura di fronte all'uomo.
Esternamente un teatro a rappresentare la pangea e l'unione dei vari continenti.

Durante la visita interna le proiezioni sono volte a propaganda moralizzatrice sul visitatore. Proiezioni ideate dall'Onu e dal suo organismo alimentare Fao. Nella propaganda sono volutamente inseriti anche elementi legati al femminismo e quindi sull'importanza della donna nelle attivita' umane e a sotttolineare la discriminazione dei sessi in varie societa'.
Il tema del femminismo sara' trattato anche altrove nell'Expo per espressa volonta' organizzatrice.
Compito della propaganda dell'Onu e' porre il visitatore davanti a delle domande sul passato e sul futuro dell'umanita'.

Un Padiglione molto bello quello Zero. Ottime strutture, design, oggetti d'arte e propaganda dell'Onu ben confezionata anche se non eccelsa, soprattuto questa scade sul tema femminismo con collegamenti troppo forzati che hanno suscitato anche qualche risata nei visitatori.

Personalmente ho apprezzato i manufatti storici e la riproduzione dei campi arati e degli attrezzi piu' svariati: non manca niente.
Ottimo lavoro. Il padiglione svolge il suo dovere di introdurre, stupire e catturare l'interesse del visitatore medio. Il nero e le luci concentrano la sua attenzione sugli elementi esposti e su quelli propagandati.
Buona la pubblicizzazione del progetto Onu "Sfida fame zero". in caccia di donazioni anche attraverso ditte private, esempio:


https://give.wfp.org/it/5178/?step=coun ... -lightboxb


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 02/06/2015, 18:34

Il Cluster delle Donazioni

La struttura dell'Expo si basa come ogni Expo su un vialone principale, qui chiamato decumano.
Capeggiato dal padiglione Zero segue una prima aree legata a diverse associzioni e soggetti nazionali ed internazionali accompagnata da punti ristoro, venditori d'abbigliamento e punti prelievo bancomat.
Tra i vari soggetti ricordiamo KIP, la Fabbrica del Duomo, la Caritas.
Quindi soggetti di attivita' laica e di attivita' internazionale religiosa.
Senza spingermi nei dettagli per ragioni di tempo sono purtroppo costretto a saltare quest'area .
Il padiglione del Duomo e' adornato con vari pezzi di guglie gotiche sparsi qua e la'.

Tuttavia i miei miei compagni di viaggio visiteranno il Duomo, monumento principale di Milano, dove l'ingresso varia da 2 euro per cattedrale e museo ai 15 euro per la visita completa con ascensore. Quindi donando alla Fabbrica del Duomo.


http://www.duomomilano.it/it/infopage/s ... 44a44eb01/
http://www.duomomilano.it/it/donate/



Buona l'idea, ma tali padiglioni risultano isolati e snobbati da 9 visitatori su 10. troppo forte il richiamo di attrazioni piu' frivole. Era piu' utile per loro farsi ospitare all'interno del padiglione Zero stesso o del palazzo Italia. E' tuttavia possibile che sia lo Zero che l'Italia 8 come altri ) non gradissero la loro presenza all'interno anche per sovraaffolamento di spazi.

Chi invece trova successo e' il padiglione del Nepal aperto. Tale padiglione ha posto un'urna per le donazioni direttamente in prossimita' del Decumano. La struttura consiste in un tempio buddhista ed un tempio induista. L'induista non e' terminato.
Bellissima opera artistica realizzata a mano scolpita nel legno.
Da segnalare la presenza di quello che io chiamo il Pino del Nepal ( non conosco il nome botanico ) pianta bellissima.
L'opera nepalese suscita ammirazione e rispetto da tutti i visitatori che effettuano quasi un pellegrinaggio a questa riservata ma orgogliosa nazione montana.


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 02/06/2015, 20:59

I Padiglioni della Birra Ombrata: Irlanda, Cechia, Belgio

Passiamo ad analizzare i padiglioni di tre nazioni europee piccole, dal peso economico e politico contenuto.

Il padiglione irlandese e' un padiglione esterno, ossia praticamente vuoto all'interno.
La sua attrazione e' la struttura stessa per altro neanche appariscente. Domina il tema del verde nazionale dei pascoli isolani. All'esterno per attrarre la curiosita' dei visitatori sono perennemente posizionati musicanti locali. L'interno sempre in verde manda sugli schermi uno spot del Ministero del Turismo Irlandese.
Anonimo di giorno, da' pero' il suo contributo la sera ad esempio portando eleganti suonatrici d'arpa. Un concerto d'arpa irladense e devo dire che sentire suonata una canzone veloce e da me amatissima come The Star of the County Down in versione lenta con l'arpa e' una novita' assoluta.
Poteva avere una presenza piu' robusta, evidentemente il governo e gli imprenditori irlandesi sono stati di manica corta.
Con probabilita' la Guinness non ha puntato sull'evento temendo la concorrenza spietata dei colossi birrai europei presenti. Costi maggiori dei profitti, troppa concorrrenza, quindi meglio non investire.
Idem per i manzi, inutile proporre bistecche con quello che c'e' in mezzo all'Expo.
Scelta ponderata ed equilibrata in posizione di secondo piano.
Belle le immagini, ma sono cose che conosco gia'.


Il padiglione della Cechia ricorda vagamente lo stile razionalista rimodernizzato con una spruzzata di Bauhaus. Di spirito Bauhaus non tanto le forme quanto gli spazi comuni ossia la terrazza molto gradevole e l'area piscina con le sdraio, molto apprrezzate per godersi un po' di sole. Un padiglione di gusto europeo e di mentalita' e disposizione slava, nel quale ovvio mi ci ritrovo piu' che bene.
Si sceglie di puntare sul classico, piccolo negozio di souvenir all'interno ( berretto da baseball 5 euro ) e ristoro con la robusta cucina ceca, un po' massiccia per le temperature milanese di questi giorni.
Poco frequentato e poco capito dai visitatori italiani "medi". E' normale data l'ermeticita' ceca.
Padiglione pero' piu' orientato sulla Moravia che sulla Boemia. Anche qui il classico del governo di puntare su Brno e sull'eccellenza nazionale, cioe' la Biologia.
Comprensibile quasi soltanto agli appassionati o studenti delle Scienze Biologiche o esperti del settore sono presentati i successi e gli orgogli cechi a partire dal grande padre Mendel ( famoso accoppiatore di topi :mrgreen: ) fino alle analisi dei batteri ed altri macchinari per analisi solo pero' in funzione espositiva, essendo alcuni mancchinari somma di elementi diversi mescolati assieme.
Sempre in posizione di secondo piano, ma non e' un paese che ama stupire e neanche pretende di essere amato da tutti, ne' di essere capito dalla massa. E' sempre se' stesso. Orgoglioso e patriottico, ma con propaganda ridotta ad affermare che qualcosa per il mondo nel campo della Biologia lo ha fatto e lo continua a fare nel suo piccolo.
Ha amici "selezionati", e sento di fare parte dei suoi amici apprezzandolo per quello che e' nel suo essere "complicato" slavo.
Come complicato e' l'uccello gigante in piscina...una fiera dantesca degna di Cerbero ( creato da una particolare ditta ), che simboleggia l'equilibrio volante tra natura e tecnologia. L'uccello con la tecnologia interna ideata dalla ditta realizzatrice depura l'acqua della piscina. Simpatiche le fibre sospese all'interno simboleggianti il grano.
Presente la Pilsener Urquell portata con apposite cisterne.
Una chicca il manufatto storico con l'illustrazione di una scena medievale della storia ceca.


Il Belgio. Anche lui in posizione defilata ma piu' apprezzato dai visitatori.
Regno del cioccolato, delle patatine, birre, cozze, carbone e mercante mondiale dei diamanti, si mostra in una struttura in legno con teatro all'aperto utilizzato la sera per concertini apprezzati. Chioschetto delle patate amatissimo da tutti cosi' come quello dei Waffen. Imposto il triplice nome: Bruxelles,Fiandre e Vallonia.
Per la gioia degli scrocconi offerti i classici biscottini al caramello. Negozio souvenir di dolciumi. E due cioccolatai all'interno.
Parte interessantissima l'esposizione diamantifera, un classico espositivo belga. Sono esposti diversi vincitori di premi internazionali artistici di taglio del diamante di Anversa. Notevoli i diamanti australiani.
Il piu' bello pero' il diamante a forma di cozza belga, straordinario solo per l'originalita' dell'idea che accoppia i due simboli nazionali.

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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 03/06/2015, 11:32

Dove eravamo..ah si al padiglione del Belgio.
oltre a quello gia' detto e' presente una birreria interna e soprattutto la saletta refrigerata inferiore.
Nella saletta sono coltivate insalate nella maniera tradizionale e in apposite macchine tecnologiche innovative per confronto.
Davvero interessanti queste celle. L'acquaponica che mette in relazione insalate disposte su miniruote connesse con vasche coi pesci. Il tutto in un processo circolare di purificazione acqua, nutrizione delle piante e dei pesci.
Aspetto interessante da notare nel padiglione belga e' il fatto che hostess e cioccolatai sono tutti belli, bianchi e biondi di etnia francofona. Le hostess in pratica non fanno nulla e se la mantengono.
Invece noto che a pulire il padiglione internamente ed esternamente, a cucinare nella cucina non c'e' ne' un fiammingo ne' un vallone, bensi' un gruppo cospicuo di asiatici, mulatti, ecc. ecc.
Insomma i lavori di fatica per gli immigrati, per i belgi invece i lavori di rappresentanza, di scena, ben vestiti, puliti e truccati. Non e' una novita', il Belgio sempre all'avanguardia per progresso agricolo ed industriale, sicuramente piu' aperto di un secolo fa per mentalita', ma ancora una volta nasconde dietro la patina perbenista, giovanile, colta e gentile, il suo "Cuore di Tenebra" ( Konrad docet ), con l'affermanzione della distinzione e centralita' dell'uomo bianco sui neri, gialli e meticci.
Un amico mi ha fatto notare che in realta' questa cosa da me notata e' gia' venuta fuori all'Expo attraverso uno scandalo proprio legato allo sfruttamento belga gia' sui giornali.
Non mi stupisce e non sono cose nuove.
Non ho notato questo fenomeno di "distinzione" etnica in altri padiglioni, salvo nel caso degli Emirati Uniti, ma per altre motivazioni.
Insomma ad Expo il Belgio che conosciamo, nel bene e nel male.


http://www.leggo.it/EXPO_2015/expo_dipe ... 0346.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05 ... o/1692873/




http://en.wikipedia.org/wiki/Aquaponics



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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Lebowski » 03/06/2015, 12:04

Per il Belgio:

come scritto di là, io l’ho trovato molto fuori tema. Il tema più sviluppato era quello dei diamanti, lontano dal tema expo.
Le birre: niente di ricercato, tutte quelle presenti si possono trovare in qualunque supermercato italiano. Avevo letto di birre realizzate per l’occasione, ma non le ho viste e non c’erano.
Le coltivazioni alternative le ho viste, mi erano piaciute. Spero funzionino ad energia pulita.
Anche le patatine, non le ho provate ma di sfuggita mi è perso non fossero belghe 100% in quanto non erano fritte due volte, ma su questo non ci giurerei dato che andavo veloce.

Per cuochi, etc. Giorni fa ci fu uno scandalo. I belgi se ne sono tornati indietro perché pagati meno del pattuito con il Governo Belga (che diede la colpa al cuoco, il quale ha dato la colpa a un fraintendimento tra “lordo” e “netto”. Insomma, il classico scaricabarile). A quanto ne so, sono ancora in attesa di sostituti provenienti dal Belgio, quindi ecco il perché del melting pot attuale.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 03/06/2015, 12:26

O' Rei

Passando oltre arrivano i giganti portoghesi.
Gli anni passano ed il mondo si ribalta. Il colonialista Portogallo e' gia' sparito dalle scene da anni ed e' assente per problemi economici all'esposizione.
Quelli invece che erano artefici della ricchezza e potenza di Lisbona, le sue colonie, oggi si vestono esse stesse da nuove potenze mondiali.
Stiamo parlando del Brasile e dell'Angola.

Il padiglione del Brasile, O' Rei, il Re, imponente ma "atipico".
Ricercatissimo per quella atipicita' ricreativa amata dal visitatore medio soprattutto se accompagnato da ragazzi e bambini.
Gioia e gioco demenziale e banale di grandi e piccini e' la rete elastica che sovrasta il giardino agricolo sottostante.
Si fa successo con poco, la coda per la rete e' chilometrica.
Saggiamente si e' aperta una nuova entrata alternativa senza fila che permetta la visita al padiglione senza la rete.
Cosi' si fa e lo dicevo prima della partenza, snellire, velocizzare ed essere meno rigidi lasciando piu' liberta' al visitatore.
Altrimenti mantenendo lo schema "guidato" si manda in crisi tutto causa folla, negando ai visitatori di vedere quanto merita avendo tutti pagato indistintamente il biglietto, anche gli anziani e chi viene da lontano.
Giusta dunque la cazziata dell'amministrazione ai commissari nazionali di padiglione.

La rete dunque simboleggia l'equilibrio precario dell'ecosistema mondiale, della foresta amazzonica.
Ma e' pura scusa, l'esterno punta sul pilastro ricreativo e divertire il visitatore medio.
Al di sotto della rete, c'e' un orto agricolo, attenzione non una giungla. Tutto molto ordinato, pulito. Presenti il caffe' in pianta e le altre colture brasiliane in pianta.
L'interno, semplice, stilizzato, raffinato, pulito e spazioso. geometrico.
Non si e' voluto strafare per non alimentare polemiche in patria. Cosi' ho detto prima di partire. Ora dopo esserci stato posso aggiungere altro.
Il padiglione e' cosi', un po' strano, un po' troppo "serio" per la concezione che qui in europa si ha del Brasile per un motivo principale.
Lo vedi subito appena entri nel padiglione, dai colori selezionati, la raffinatezza, la pulizia, le forme lontane dall'esplosione colorata del Brasile carioca o bahiano, quello "classico" ed allegro che tutti immaginiamo come emblema del Latinoamerica, quello del carnevale, ecc ecc.

Il motivo e' dunque chiaro questo e' un padiglione "paulista" :) , me ne accorgo appunto subito appena entro da tutti gli elementi citati. Vado ora a trovare conferma su web e scopro che l'autore e' un certo Casas, che ha lo studio a Rio, ma ha fatto gli studi formativi architettonici universitari a San Paolo appunto. Era evidente.
Il padiglione dunque ci porta nel Brasile paulista, sofisticato, amante del design ed affarista. Zona ricca del Brasile, del resto sono i paulisti ad avere piu' soldi ed affari in ballo con l'Europa, legato anche alla tradizionale coltura dei potentati del Caffe',una delle lobby storiche brasiliane. Chi volesse fare affari ora con loro puo' informarsi sul web, il governo li ha portati a Milano e li ha sguinzagliati in tutta Italia per aumentari il volume d'affari, so che sono stati a Piacenza per le idropompe ed altri convegni collegati ad Expo.
Da segnalare solo la caffetteria interna al piano inferiore ed al piano superiore la sala della Propaganda di Stato, con una serie di messaggi statali spot dei primati del Brasile nel campo dell'allevamento e dell'agricoltura connessi anche ad alcuni touch screen e giochini.

Il tutto risulta un po' freddo, ma e' normale, giammai San Paulo ed i suoi potentati del Caffe' che ci mettono soldi e vuole fare altri soldi lascerebbero spazi ai rivali interni di Rio, Bahia, Manaus ma anche ai gauchos del sud. Noteremo qualcosa di simile per rivalita' interne anche nel padiglione americano.


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 03/06/2015, 12:48

Lebowski ha scritto:Per il Belgio:

come scritto di là, io l’ho trovato molto fuori tema. Il tema più sviluppato era quello dei diamanti, lontano dal tema expo.
Le birre: niente di ricercato, tutte quelle presenti si possono trovare in qualunque supermercato italiano. Avevo letto di birre realizzate per l’occasione, ma non le ho viste e non c’erano.
Le coltivazioni alternative le ho viste, mi erano piaciute. Spero funzionino ad energia pulita.
Anche le patatine, non le ho provate ma di sfuggita mi è perso non fossero belghe 100% in quanto non erano fritte due volte, ma su questo non ci giurerei dato che andavo veloce.

Per cuochi, etc. Giorni fa ci fu uno scandalo. I belgi se ne sono tornati indietro perché pagati meno del pattuito con il Governo Belga (che diede la colpa al cuoco, il quale ha dato la colpa a un fraintendimento tra “lordo” e “netto”. Insomma, il classico scaricabarile). A quanto ne so, sono ancora in attesa di sostituti provenienti dal Belgio, quindi ecco il perché del melting pot attuale.


Vero il fuori tema, ci mostra ancora una volta come il tema sia soltanto un "ponte scusa" a cui appoggiarsi. Troveremo altri fuori tema,anche pesanti in altri padiglioni. Se c'e' il pezzo forte su cui pubblicizzare o stupire ecco che viene esposto. Sicuramente nel padiglione chi lavora coi diamanti ad Anversa fa sponsor e reclama il suo spazio.

Vero le birre. Niente di eccezionale come l'Irlanda ( assenti ) e la Cechia ( solo Pilsner non pastorizzata ). Ecco il perche' il titoletto " I padiglioni delle Birre ombrate".....Birre si ma molto in ombra, mi aspettavo di piu'.

Lo "scandalo" Belgio: dei giornali ho appreso solo oggi ( ho riportato sopra alcuni articoli ). Vero e' che doveva arrivare il ricambio il 19, il governo continua a non voler pagare e a voler comunque incassare aprendo le cucine, ed ecco gli immarati sottocosto.
Ma facci caso se ci ripassi e nel caso ci aggiorni. Oltre ai cuochi qua ci sono proprio degli schiavetti tuttofare che puliscono anche il padiglione...e non sono belgi di etnia fiamminga o vallone.
Scandalo che non c'e' in effetti il razzismo in Belgio non e' una novita'.

http://www.west-info.eu/it/west-news/razzismo/?t=1078

http://www.cafebabel.it/societa/articol ... colta.html

http://www.controlacrisi.org/notizia/Co ... -caso-del/

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABre4SkC

Sul web comunque si trovano approfodimenti sia sul Belgio storico che contemporaneo per chi fosse interessato.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 03/06/2015, 13:45

" A Rainha "

Passiamo al secondo colosso portoghese, l'Angola.
Novita' delle novita' gli africani non vengono piu' a padiglione unico. grandi cambiamenti nel continente, vecchi poveri ora sono nuovi ricchi, altri vecchi poveri ora restano nuovi poveri. Quindi ecco la spaccatura africana, con chi si e' arricchito che non vuole piu' mescolarsi con chi e' rimasto povero.
E' il caso dell'Angola, paese in boom economico grazie ai proventi del petrolio, dei diamanti e agli aiuti colonizzatori dei cinesi costruttori di infrastrutture ed addirittura intere citta'. Finita la guerra civile, silenziato l'UNITA filoamericano ecco che i comunisti MPLA diventano capitalisti pur celebrando gli amici cubani castristi che vennero qui ad aiutarli nella guerra civile angolana.
Grande classe di imprenditori angolani ora come ora reinvestono spalleggiati dai cinesi nella vecchia madrepatria Portogallo in difficolta'. Ed emigrazione al contrario: se dimuniscono gli angolani immigrati a Lisbona, ecco che aumentano i isboneti a Luanda, citta' maledetta, divisa tra ultraricchi e ultrapoveri con dose di violenza e criminalita' urbana e politcanti corrotti. Grattacieli e baraccopoli, la nuova terra delle opportunita' portoghesi.

Angola sulle scene gia' da qualche anno, ora vuole fare il botto, celebrando i 40 anni dell'indipendenza. obiettivo stupire, creare turismo ed attrarre investitori, aumentari i volumi con l'Italia, terzo partner europeo. Collaborazione stretta coi fratelli brasiliani, quindi imprendiotri angolani sguinzagliati per l'Italia a fare convegni spot ed illustrare la nuova legge statale sugli investimenti stranieri del Presidentissimo Dos Santos. Chi vuole comprare o investire collegandosi con questi signori puo' informarsi sul web per gli appuntamenti.
Commissaria del padiglione e' una donna, che ha anche ruolo nell'Expo ed ecco l'importanza assoluta del padiglione per volumetria.
Donna al comando, ed ecco che nella Sala della Propaganda c'e' largo spazio al Femminismo e l'importanza della Donna nell'alimentazione angolana.
Fuori il padiglione ' una selva impenetrabile, minaccioso con i suoni degli animali e rumori ed i visori antiattesa. E' la casa degli spiriti del Luna Park.
Allietano il tutto il ristoro popolare democratico e gli spettacoli folklorici sul palco, con il "samba angolano".
Sul tetto anche qui, in stile luandese di scissione tra ricchi e poveri, il ristorante credo piu' esclusivo e panoramico attorniato dal giardino dell'eden: ananas, banani, palme da cocco e tutto il ben di Dio australe. ben distanziato dal ristoro del piano terra.Un po' coem gli appartamenti di lusso di Luanda che hanno vista balcone sui quartieri baraccopoli.

Dentro oltre alla Sala del Femminismo spazio multimedliale per la geografia scolastica del apese, geografia etnica e mostra espositiva di prodotti industriali dai succhi di frutti,al pesce, ecc.
Ottima la mostra degli attrezzi agricoli tradizionali, anche degli Himba.
Bene il messaggio propagandistico " Angola parte del mondo che conta" basato sui collegamenti tra l'Angola ed il Portogallo, l'Angola ed il Brasile e l'Angola e l'Italia a livello culinario. Il tutto a dimostrare ai visitatori che l'Angola non e' un paese del casso africano qualunque ma e' ora una potenza regionale connessa con l'europa ed il sudamerica e pertanto vuole salire di livello ed essere trattata ad un livello diverso di come si tratterebbe un Burundi qualsiasi.

Angola anche potenza militare visto che si sta armando di brutto da fornitori europei e Russia.
Il Sudafrica e' forse rimasto a casa per non competere ( creando anch'esso un megapadiglione ) con una potenza emergente che fino all'altroieri voleva vassallizzare?


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 03/06/2015, 22:04

"I Microeuropei"

Passiamo a due piccoletti. Lo Stato Pontificio ( Vaticano ) e Monaco.

I padiglioni in realta' sono grandi in altezza. Il Vaticano spicca la fenditura erbosa sul retro. L'interno e' cosi' come lo aspettavo con spirito moralizzatore e tre video sulle missioni, piu' un tavolaccio su cui sono proiettate immagini. Mi regalano un magnete del Papa. Sull'altra parete foto e volti degli stati del terzo mondo per porre l'attenzione sulla fame nel mondo. La struttura ha suscitato polemiche per i costi.
C'e' un'opera d'arte, l'ultima cena del Tintoretto.


Per Monaco. piu' grande forse dello stato stesso :mrgreen: .
Ci ricorda che in fondo anche Montecarlo e' un porto e vi transitano merci. Ed ecco la struttura molto bella a container esterna e casse d'imballaggio all'interno. Poco frequentato, ho la possbilita' di intrattenermi con l'hostess, che mi fa fare il giochetto stupido con il plancton da fornire alle ostriche. Il tutto ci ricorda dell'ostricoltura che ora e' presente a Monaco pur in ambito cittadino.
Bello il porticato inclinato con giardino sospeso.
Un tema trattato e' quello dell'aumento delle meduse, presente in un acquario.


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 03/06/2015, 23:27

" La macchina della Sabbia"

Abbiamo ora un pezzo forte. Il padiglione degli Emirati arabi uniti e' uno dei piu' richiesti dell'Expo e piu' visitati. La coda e' chilometrica sempre. Vuoi perche' e' realizzato da un noto architetto. Vuoi perche' i golfisti tirano e vanno di moda con i loro giocattolini stratosferici di modernita' e lusso per il turismo. vuoi anche perche' tra la gente si e' sparsa la voce che il padiglione degli Emirati sia tra i piu' fighi e durante le giornate i visitatori si telefonano e si scambiano queste megadritte.

Dritte che dritte non sono. Uno per la soggettivita' del bello e del gusto personale oltre che degli interssi personali. Due poiche' in effetti esclusi i padiglioni di pura rappresentanza "vuoti", un padiglione piu' bello dell'altro non c'e', rappresentando paesi diversi, scelte diversi, disponibilita' diverse e culture diverse.
Non fate le file sempre e comunque, il discorso folla= piu' bello non e' un'equazione perfetta.
Ed e' il caso degli Emirati.

Si legge Emirati, ma in realta' si tratta di Dubai nello specifico, che e' il piu' folle degli Emirati Uniti, il piu' frivolo e spendaccione abituato ormai da anni al contatto ed alla politica di richiamo turistico sull'occidente oltre ai business commerciali. Dubai ospitera' il prossimo Expo Universale nel 2020.
Una particolarita' sono le hostess tutte italiane. Presenti invece diversi funzionari di Dubai disponibili ad informazioni.
Il tutto a visita guidata, scelta pessima per le code, ottima per fare propaganda di stato.

Quando ero bambino i miei mi iscrissero al catechismo. Pratica necessaria per i sacramenti. Catechismo che prevedeva un'ora-due ore di religione in classe fastidiosissima piazzata magistralmente il sabato pomeriggio seguita dalla messa.
Ebbene in dialetto noi qui chiamiamo quell'ora di religione "dottrina".
Andare a fare "dottrina" da noi significa andare a catechismo.

Il padiglione guidato degli Emiri, ma anche altri, e' cosi' : una parte semilibera piu' una serie di blocchi di "Dottrina Robusta".
Assieme al fratello, fedele compagno di viaggio, siamo gia' preparati al peggio quando l'hostess ci conferma la durata guidata del tour, piu' i blocchi di Dottrina, quella bella di una volta, sana, robusta, allegra e drammatica del sabato pomeriggio.
chiaro che la Dottrina non e' religiosa, questa e' Dottrina politica.

Superati i cubi virtuali che illustrano le domande che gli Emiri si pongono di fronte all'aridita' climatica, essi dovrebbero collegarsi al blocco di cubi visivi che ci forniscono le risposte che gli Emiri hanno trovato.
Tra immaginette virtuali di arabi che addestrano i falconi, schema degli interni viscerali di un dromedario, elicotteri che prendono l'acqua e soprattutto gia' ammazzati dall'idea della Dottrina che seguira', facciamo fatica a collegare il tutto, tenendo soprattutto a mente che gli Emiri non producono una beata mazza di prodotti alimentari esclusi qualche pesce ed i datteri. Tutto il resto e' importato.

Passati i cubi, ecco la prima Dottrina esterna.
Rapida ed introduttiva presenta come protagonista la bambina araba Sara.
Quello di usare soggetti delicati come predicatori di Dottrina e' un vecchio barbatrucco dei tempi di Stalin ma anche prima, necessario per non stufare la gente e favorire l'ascolto delle parole che sarebbero stroncate dal pubblico se pronunciate da un aitante ragazzone in giacca e cravatta o un ufficiale in divisa.
Messa in bocca ad un minorenne, infante, la Dottrina non puo' essere dottrina per sette spettatori medi su dieci poiche' appunto predicata da un soggetto ritenuto innocente per via dell'eta' e della vocetta gentile.
Invece....e' puro verbum incarnatum. :mrgreen: :mrgreen:

Per il padiglione nulla da dire: opera architettonica artistica. Circondata da piantine dell'amato melograno e dell'amato pistacchio e di mirto.
Melograno frutto sacro per i turchi, arabi ed in genere musulmani, in quanto menzionato anche nel Corano come frutto paradisiaco.
Ora come ora i melograni sono in fiore. I frutti ad ottobre. Passione per questa pianta che condivido come per altre decine di piante a me familiari per averci continuamente a che fare avendole anche a casa. All'interno palma a dattero, anche questa pianta cara pur possedendone solo una neonata tunisina sul balcone, ma ho una palma delle Canarie grande, cugina della dattilifera, forse la pianta piu' cara che ho.

Le pareti della struttura ovvio rappresentano la sabbia. La struttura sara' poi smontanta e rimontata negli Emirati. I suoi materiali sono speciali per il deserto. L'interno sotto l'ombra e' freschissimo. Una porzione a vetro, posta tra le dune segna l'abraccio tra i grattacieli ed il paesaggio sabbioso.

Dentro il padiglione ecco che si spalanca un vero e proprio cinema :o Venghino signori venghino!
Gia' il pubblico scalpita..... <<Do-ttri-na, Do-ttri-na, Do-ttri-na !>>

Ci fosse Goebbels in sala sarebbe esaltato, un pezzo bellissimo cinematografico da Oscar da 15 minuti circa con protagonista di nuovo Sara, la bambina ricca di Dubai odierno. si ripercorre attraverso la palma e la perla la storia di Dubai, riprese da antologia....poi ecco il dattero con la sua classica sudivisione in tre parti...poi la perla.....Fantastico!

Si accendono le luci, ci fanno alzare tutti in piedi e parte spontaneo il megapplausone delle mamme e nonne in sala che rivedono in Sara l'amata nipotina di tutti. Dottrina bevuta e digerita da tutti. Ora Dubai e' lo stato piu' saggio ed amato da tutti i presenti. Tutti ci vogliono andare..... << Bravi gi Arabi ! Viva i golfisti! Do-ttri-na, Do-ttri-na, Sara, Sara, Saretta!!! Salviamo le palme! >>

Poi scopri scopri che in realta' l'unico che ogni estate si fa il culo per salvare una palma dal punteruolo rosso in sala sono io :mrgreen:

Ma la Dottrina non ha fine...ora c''e' una nuova fase....eccitano il pubblico con gli ologrammi...Sara ora e' 3d!!!! parte anche il rap....tutte le tecniche di messaggi subliminali e comunicazione di massa di spot pubblicitari mescolate assieme....il rap, la ripetizione degli slogan a valanga, le parole a comparsa sul video che si muvono verso lo spettatore, l'uso dei colori....e' Goebbels che collabora con Disney Channel e Violetta.
Uno spettacolo...sono estasiato. Magistrali.

Mi sono sempre chiesto se anche il pubblico occidentale, abituato alle partitocrazie occidentali, al voto, ai parlamenti, possa essere sensibillizato, catturato, imbevuto da una propaganda politca massiccia e subliminale nel 2015...beh cavolo....ho le mie conferme ora, se la bevono 7-8 su dieci...casso eccome se se la bevono e sono felici!!

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ma non e' finita qui. si passa ad un'altra sala, stavolta e' in mostra l'Expo del 2020 di Dubai, tutto video, colori, oggeti luminosi che sorgono dal pavimento....il pubblico estasiato....<< Andiamo a Dubai, a Dubai! Viva l'Emiro Grande leader Saggio!! L'hotel a settte stelle!>>

Felici e contenti la gente sembra uscita come quella volta che proiettavano The Passion di Mel Gibson al Cinema, quasi commossa.

Tutti se ne vanno storditi verso l'uscita.
Io non sono sazio, sono qui per altro, gia' ho notato e chiesto come si accede all'area business. Ora mi sono sorbito la Dottrina..tirate fuori i pezzi. Voglio vedere i giocattolini reali 8-)
In realta' c'e' poca roba, salottini bianchi su cui accomodarsi e chiedere udienza per trattative ed informazioni ai funzionari statali. Ci sono pero' dei nuovi tipi di droni, parcheggiabili su delle moderne dunebuggy per scorazzare nel deserto per svago o per controllare i pozzi.
Il drone serve per mandarlo in avanscoperta dalla dunebuggy per verificare la presenza di evenuali ostacoli lungo il percorso.
Ma ne noto anche un uso bellico, puo' essere usato e lo e' ,per mandarlo in avanscoperta avanzando con un blindato di fanteria tipo Lince :mrgreen:
In questo modo si puo' procedere ad invadere gli altri arabi :lol:

Dottrina sopraffina. Goebells, Stalin, Ford e Rockefeller ne sarebbero fieri, politica e turbocapitalismo cinematografico. Campioni!


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 04/06/2015, 14:03

" I me t'aggia scurda' "


Proseguiamo attraverso il delirante parco divertimenti espositivo. E' ora il turno del Kazakistan, enorme stato asiatico centrale post Urss.
Si fa presto a dire, molto per fare. Complici le file come per gli Emirati lo abbiamo rimandato al terzo giorno. Ma la fila e' colossale anche ora.
Se nelle prime sere il Governo del Leader inossidabile Nazarbaev ha organizzato spettacoli canori e folkorici solo dopo le 20, nel prefestivo per non essere sminuito dagli eventi del 2 giugno ecco che rincara la dose:

Approfittando del Giro d'Italia concluso a Milano convoca d'ufficio tutta la squadra Astana con Vinokourov davanti al padiglione, in piu' le esibizioni dei cantanti kazaki vanno a ripetizione ad oltranza tutto il santo giorno. Vengono spremuti come limoni le stelle del pop kazako e le ballerine.
Lo scopo e' quello di attrarre l'attenzione dei visitatori sul padiglione il piu' possibile e ci riesce benissimo...una folla di gitanti imponente a fare foto e fila per il padiglione intrattenuta da quello che e' ormai considerato dalla fila stessa come il Nino D' Angelo kazako con la chioma nero-viola anziche' caschetto biondo.
Nino Dangelaev ci intrattiene coi pezzi, in realta' sono due-tre in serie, tanto che la canzone mi si mette in testa dovendomi sorbire un'ora di fila....ed il ritornello in kazako sembra proprio fare: << I' me t'aggia scurda' >> in napoletano perfetto.
Esaltata la folla aumenta, praticamente un'orda meridionale si abbatte ai cancelli del Kazakistan composta da campani ma soprattutto siciliani in gita, ecc. ecc.

Il rigido schema sovietico della fila a serpentone zig-zag cade. E' la caduta del muro di Berlino. Si creano quattro code parallele come le code delle Trabant in colonna verso la Germania Ovest del 1989. In piu' un gruppo di imbroglioni si diverte nel salto ad ostacoli sul fianco, compresse arzille vecchiette che scavalcando i cordoni si ritorvano praticamente in braccio al cantante Nino Dangelaev, stupito da avere delle fans siciliane attempate essendo abituato alle teenager di Almata.
Nino fugge....si barrica dentro il padiglione...le vecchie portano pure i bambini, come fosse uno squadrone di cosacchi contro le trincee della burocrazia kazaka.
I funzionari sono sbalorditi, salta tutto. Iniziano le urla. Le code centrali di Trabant si ribellano all'assalto laterale. C'e' chi si ritira e cede. Ed ecco un funzionario dalla giacca improponibile rubata a Malgioglio che decide di imporsi e ristabilire i cordoni e l'ordine. Dura poca lo sbarramento in tronconi viene sabotato a sinistra, si pare un varco in cui tutti si infilano da quel lato. Non ci sto e mi infilo sotto, rimanessi qui passerebbe un'altra ora, quindi mi infilo sotto il cordone non visto dal funzionari impegnato a chiudere il varco, una vecchia siciliana afferra il Fratello come la vedova del Grande Commendatore al funerale nel Film Fantozzi....il Fratello si divincola si passa, siamo nel blocco di testa, e si entra.

Dentro ci ristoriamo ci fanno sedere asiaticamente a terra per l'introduzione artistica. Una funzionaria artista disegnera' la storia del Kazakistan con la sabbia. Si passa oltre, nel padiglione vige la legge marziale, chi rompe paga 1'000 euro.
Scala mobile e si e' subito nella salla della Propaganda di Stato. Il grano la fa da padrone. Breve spiegazione di cui non ascolto una mazza. Seconda spiegazione, mi avvicino attratto piu' dall'avvenenza dell'hostess bionda di etnia russa.
Compito dell'Hostess e' fare Dottrina. Oggetto e' il Lago d'Aral in prosciugamento. Lago colpito dai cambiamenti climatici, ma qui si deve fare Dottrina. Quindi si varia un po' la realta'.
La teoria politica di indottrinamento e' bellissima, tanto che mi innamoro dell'hostess che mi conquista con le versioni di Stato e l'ascolto incantato..sono affascinato, chi non vorrebbe una donna cosi'. Gnocca e contemporaneamente strumento politico statale perfetto. :mrgreen:
La colpa del prosciugamento del lago viene attribuita all'Urss che ha deviato il corso dei fiumi principali interessanti il lago, danneggiando la Repubblica sovietica del Kazakistan per favorire....qua e' bellissimo...la repubblica sovietica dell'Uzbekistan.
Chi conosce un po' questi paesi sa bene la rivalita' e l'odio estremo tra Kazakistan ed Uzbekistan ( portato come elemento ironico addirittura nel film Borat oltre al famoso sacco e rapimento nuziale ).
Mi eccito non posso replicare dicendo che in realta' l'Urss ha sviluppato anche l'agricoltura del Kazakistan dissodando vari terreni.
L'hostess quindi affonda l'Uzbekistan odiato. E' l'uzbekistan ora il colpevole del disastro Aral, mostra la situazione attuale in cui il Buon Kazakkistan ha costruito una diga per aumentare l'acqua nella sua zona, che e' aumentata di livello salvando la sua porzione di lago, mentre nelle altre zone l'acqua diminuisce.....e grazie al casso aveta fatto una diga, voi aumentate bloccando, ma danneggiate gli altri :mrgreen: :mrgreen:

L'hostess inoltre afferma che l'uzbekistan non se ne fa nulla e cio' che fa neanche deve interessarci perche' l'Uzbekistan non e' importante come stato...ma che con cio' che ha fatto rubando l'acqua al Kazakistan e' diventanto un dei maggiori produttori mondiali di cotone e si e' arricchito. Ma lo e' diventato per un solo anno quindi vittoria uzbeka di Pirro. :lol: :lol: :lol:

In realta' l'Uzbekistan e' un colosso del cotone affermato (sfruttando anche il lavoro minorile ) in cui sguazzano mutlinazionali dell'abbigliamento...altro che un solo anno.
L'hostess mi ha sedotto...le ho mandato l'amicizia su Facebook :mrgreen: non mi accetta pero' :mrgreen:

Mi viene quindi offerto un bicchierino di latte di cavalla fermentato, bevanda nazionale.
Al che ci vengono mostrati dei droni "pompatori" per spargere pesticidi contro le locuste.

Quindi arriva la vasca degli storioni del Caspio. Putroppo non ci viene mostrata la loro spremitura. Posso pero' per la prima vota ammirare gli storioni albini e gli storioni siberiani mai visti finora dal vivo.
Il fratello ha liberta' di porre delle domande sulla respirazione degli Storioni...ci viene confermato che respira con branchie ma tira fuori la testa dall'acqua non per respirare ma solo per suo sensore ed orientarsi. L'hostess di etnia russa della vasca e' notevole :D

Arriva dunque il pezzo forte. Il Cinema della Dottrina. Il pubblico scalpita, sara' una Dottrina in 3d. Il film e' bellissimo, coinvolgente si parte dallo spazio, dal pompamento politico della base spaziale di lancio kazaka internazionale, si passa attorno alla stazione orbitante spaziale ed i satelliti, poi si scende a capofitto fino a sorvolare Astana, passare nei grattacieli e torri kazake, sorvolare i campi di grano, passare attraverso i meleti e lavorare con i contadini con lo spottone " Kazakistan paese d'origine della mela domestica", poi via sull'allevamento antica pratica kazaka da secoli, poi a correre nella steppa coi cavalli selvaggi fedeli compagni delle orde turco-mongole....e via a tuffari nel Caspio e nuotare con lo Storione che ripopolera' il Caspio grazie all'opera del Governo dell'immenso Leader.
Anche qua il pubblico applaude a fine proiezione.
Kazakinstan: Vincere e Vinceremo per terra, cielo, mare e spazio.

Subita la Dottrina il pubblico abbandona il padiglione per lo piu', noi invece ci fiondiamo al plastico dell'Expo di Astana 2017 sulle rinnovabili dove un'hostess mi illustra il progetto. La mancanza di folla mi permtte di fare domande relative alle strutture singole e mi viene confermato che l'Expo sara' in centro citta'.
Dopodiche' mi diverto a tampinare le hostess di etnia kazaka al negozio souvenir dove mi spillano 7 euro per due portachiavi da regalare.

Obiettivo kazako centrato. Grande investimento pubblicitario per aumentare di popolarita' in occidente e sposorizzare Astana 2017. In Sicilia ora tutti conoscono il Kazakistan, Nino Dangelaev, il latte di cavalla, Astana non importa se non si sappia esattamente individuarlo sull'atlante.
Sinceramente se mi concedessero un paio delle loro hostess russe come guide per l'evento..beh la Dottrina mi ha convinto a partecipare all'evento .
Una romantica cena a base di caviale e con battute ironiche sull'Uzbekistan puo' essere eccitante :mrgreen:

Ottimo lavoro....citando Borat: << uaua uwiwiwa >>


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda obe » 04/06/2015, 20:39

Ho iniziato a leggerlo ma ho poco tempo pre partenza viaggio.

Interessantissimo.. Non vedo l'ora di leggere dei padiglioni che ho fatto anch'io
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Lebowski » 05/06/2015, 0:10

Ammetto che non so nulla della nuove forme di coltivazione del padiglione belga.
Però mi ricordo che le piantine crescevano in una teca, al chiuso, con luce perenne. Ecco il perché delle energie pulite, ma ci capisco poco. Forse era solo un motivo espositivo, non so.
L'altra cosa che mi ero chiesto uscendo da lì era "ma se sono al chiuso cosa si può coltivare? Solo l'insalata e le alghe?" perché altre piante che richiederebbero impollinazione non potrebbero dare frutti, ad esempio le fragole, che la mia famiglia coltiva da anni. So che in serra si usa impollinazione artificiale, ma su questo tipo di coltivazione non so nulla.

Tu hai info a riguardo per darmi delucidazioni?
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 05/06/2015, 9:34

Lebowski ha scritto:Ammetto che non so nulla della nuove forme di coltivazione del padiglione belga.
Però mi ricordo che le piantine crescevano in una teca, al chiuso, con luce perenne. Ecco il perché delle energie pulite, ma ci capisco poco. Forse era solo un motivo espositivo, non so.
L'altra cosa che mi ero chiesto uscendo da lì era "ma se sono al chiuso cosa si può coltivare? Solo l'insalata e le alghe?" perché altre piante che richiederebbero impollinazione non potrebbero dare frutti, ad esempio le fragole, che la mia famiglia coltiva da anni. So che in serra si usa impollinazione artificiale, ma su questo tipo di coltivazione non so nulla.

Tu hai info a riguardo per darmi delucidazioni?


Non sono esperto nemmeno io. Del resto l'esposizione serve pure a questo, illustrarci e metterci a conoscenza delle novita'.
Allora sul sistema specifico del padiglione, coi pesci,ecc. ecc. mai visto e non ne sapevo nulla.
Sull'idroponica in generale questa non e' nuovissima, gira gia' dagli anni ottanta credo. Si puo' fare sulle piante d'appartamento ( anche la marijuana ) e gli ortaggi, ma so che si fa anche in serra. Quindi non preoccuparti dell'illuminazione artificiale.
Sul caso specifico delle fragole e dell'impollinazione non saprei proprio.
Se poi ti interessano quelle lampade, alora ti consiglio di andare al padiglione americano, anche li' ci sono esposte ed e' segnalata la ditta che produce qui led speciali per accrescimento delle piante...oltre ad altre innovazioni di cui parlero'.

Sulla macchinetta belga la cosa migliore che si puo' fare e' tornare al padiglione belga e chiedere agli Stewards, se non sanno darti spiegazioni puoi chiedere il nome della ditta che la produce e trovare info su di loro via web o proprio contattarli tramite email, ecc. ecc.

I problemi pero' sono:

uno sicuramente il costo. bisogna vedere quanto costa quel kit specifico e se l'impresa vale la spesa. Altrimenti se vuoi realizzare idroponica ognuno si e' fatto al sua soluzione, il suo kit, brevetto, ecc. ecc. Se hai destrezza e capacita' studiandone i principi sul web puoi risparmaire e crearti anche tu credo un sistema "artigianale" e semplice senza ricorrere ad attrezzature complicate e costose.

due. attenzione ai venditori di fumo. Come tutte le cose sperimentali ed innovative, non e' detto che tutte abbiano la stessa efficienza. E' un po' il discorso di quelle macchinette che girano per depurare l'acqua e potabilizzarla, ci sono anche le fregature o le cose che poi alla fine vantaggi non ne danno. per risolvere la cosa sarebbe buono mettersi in contatto con chi ha gia' sperimentato un determinato modello...che so ad esempio qualche forum di agricoltori professionisti o appasionati esperti di queste tecniche.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 05/06/2015, 13:20

" Teste di Formaggio "

Uno sfotto' classico dei tedeschi nei confronti dei cugini e rivali olandesi e' "teste di formaggio", volto a sottolineare il massiccio impegno dei Paesi Bassi nel produrre e consumare formaggi ed allevamento abbinato alla loro cocciutaggine, l'essere ostinati, con convinzione assoluta della bonta' delle loro idee e devozione religiosa calvinista.
Talmente ostinati da arrivare a rubare la terra al mare.
Paesi Bassi e Germania non si amano e non si odiano oggi ma semplciemente si prendono in giro.

Cocciutaggine, formaggi o no, le Teste di Formaggio sono dannatamente delle teste pensanti attive e molto intelligenti.
Il padiglione olandese ad Expo e' accessibile a tutti,anche ai tedeschi superboni, a differenza di Casa Olanda alle Olimpiadi dove l'ingresso e' piu' o meno riservato solo agli olandesi. Per entrare ho dovuto fingermi olandese e superare il quiz linguistico da partigiano olandese per evitare-ridurre l'ingresso di stranieri soprattutto tedeschi :mrgreen:
A Torino bisognava dunque saper pronunciare al buttafuori olandese la parola citta' "Scheveningen", lo stesso quiz che i partigiani olandesi usavano per scoprire eventuali spie naziste durante la guerra mondiale he erano incapaci a pronunciare correttamente tale parola.

Qui e' diverso, il padiglione e' aperto..anzi e' uno spazio aperto.
Una sorta di Luna Park combinato a festa di piazza con diversi fugoncini fast-food, una casa degli specchi sorvegliata da uno steward evidentemente gay friendly, ed una ruota panoramica con una mezza fontana-vasca.
Per chi conosce le olandesi da segnalare qalche notevole paninara bionda...tuttavia il problema e' sempre quello: difficile essere notati ed agganciare un'olandese se olandese non si e' e soprattutto non si e' in confidenza. Popolazione divertente, alla mano durante le feste..... ma nello stringi stringi sempre molto riservata ed ermetica nella vita privata.

Per chi viene di giorno qui c'e' poco da fare. Decisamente meglio venirci la sera, dove si e' in uno dei luogi migliori e piu' frequentati per godersi la movida dell'expo ora prolungata fino a mezzanotte. Musica alta, cibo e balli con semplicita' e per tutti.
Il padiglione puo' risultare povero ma e' cosi' per diversi motivi.
Le prime motivazioni sono economiche -logisitche. I Paesi Bassi non dovevano esserci all'Expo.
Seguendo la loro concreta mentalita' affarista si sono fatti due conti al Governo con i dati dell'Expo passato di Shangai: troppi pochi incassi rispetti agli investimenti e si era deciso per l'assenza qui.
Poi pero' e' arrivata la candidatura di Rotterdam per il 2025 e l'insistenza del gruppo di industriali di Rotterdam stessa per esserci e fare pubblicita' un minimo alla candidatura.
Cosi' in extremis a Gennaio si e' firmato il contratto di partecipazione e si sono fatti i lavori a tepi di record in 4 mesi scarsi.

Accanto ai motivi sopra ve ne sono altri. Qui l'obiettivo del padiglione non e' stupire, ne' allargare la fama dei Paesi Bassi, ne' incentivare il turismo. L'obiettivo e' nudo e crudo cioe' fare incassi, seguendo il filone razionale di prima. E si devono massimizzare gli incassi e minimizzare i costi.
Ed ecco che per minimizzare i costi che si riducono le strutture e si aumentano gli spazi vendita ( 6-7 camper chiosco ).

Accanto a questo il padiglione certo non stona con la mentalita' culturale olandese che vuole mettere in mostra. Sa "essere olandese". Chi conosce questa gente sa quanto amino le scampagnate, i lunghi viaggi in camper, i pic-nic e quindi il contatto di cibo con natura, i chioschi ed anche aree di sosta-ristoro. Ed ecco i camper fast food con le targhe olandesi.
Sfruttando uno dei vuoti dell'Expo milanese, ossia l'assenza del classico Luna Park ( presente a Shangai ) ecco un altro classico dell Esposizioni Universali ossia la Ruota Panoramica, nata proprio con le Esposizioni.
Prima della partenza mi lamentavo dell'assenza delle vacche frisone.....ebbene non e' cosi'....le vacche frisone ci sono! :mrgreen:
Una sta piazzata li' sopra proprio sulla ruota panoramica a simbolo alimentare dei Paesi Bassi.

Dunque minimizzare i costi e massimizzare i profitti e vendersi anche l'anima. A giudicare dall'ambiente nelle mie sere all'Expo posso dire che entrambi gli obiettivi mi sembrano centrati in pieno. Ancora una volta i Paesi bassi dimostrano quanto un paese piccolo come questo ( che fu anche una potenza colonizzatrice e commerciale pur essendo minuscolo ) utilizzando la sua intelligenza sappia conquistarsi il suo spazio tra i colossi mondiali anche solo poggiando il suo piccolo zampino.
Si fa notare ( pur non avendo costruito praticamente nulla ) ed incassa.
Ottimo lavoro.


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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda obe » 05/06/2015, 16:14

Sono arrivato fino agli Emirati Arabi; purtroppo nessuno dei padiglioni descritti è tra quelli che ho visitato.. anche se dopo arriva il kazakistan :D

Effettivamente l'interesse intorno agli Emirati Arabi è tra i più alti ed anche tra amici e colleghi la domanda su questo padiglione è tra le più frequenti.
Che dire? non è da oggi che gli Emirati fanno un'ottima promozione al loro "prodotto", basta pensare alle sponsorizzazioni delle principali squadre di calcio... e bisogna dire che in questo son proprio bravi...
se già prima c'era tanta gente che sognava di fare un viaggio a Dubai (ovviamente senza sapere delle mancate libertà del paese, della condizione di schiavitù in cui vivono migliaia di immigrati dai paesi poveri, ect...ect), non oso immaginare ad Expo finito.

non era nella mia lista dei padiglioni da visitare nel prossimo giro che farò all'Expo.. però ora non escludo di farci un giro.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Lebowski » 05/06/2015, 23:30

Maxdivi ha scritto:
Lebowski ha scritto:Ammetto che non so nulla della nuove forme di coltivazione del padiglione belga.
Però mi ricordo che le piantine crescevano in una teca, al chiuso, con luce perenne. Ecco il perché delle energie pulite, ma ci capisco poco. Forse era solo un motivo espositivo, non so.
L'altra cosa che mi ero chiesto uscendo da lì era "ma se sono al chiuso cosa si può coltivare? Solo l'insalata e le alghe?" perché altre piante che richiederebbero impollinazione non potrebbero dare frutti, ad esempio le fragole, che la mia famiglia coltiva da anni. So che in serra si usa impollinazione artificiale, ma su questo tipo di coltivazione non so nulla.

Tu hai info a riguardo per darmi delucidazioni?


Non sono esperto nemmeno io. Del resto l'esposizione serve pure a questo, illustrarci e metterci a conoscenza delle novita'.
Allora sul sistema specifico del padiglione, coi pesci,ecc. ecc. mai visto e non ne sapevo nulla.
Sull'idroponica in generale questa non e' nuovissima, gira gia' dagli anni ottanta credo. Si puo' fare sulle piante d'appartamento ( anche la marijuana ) e gli ortaggi, ma so che si fa anche in serra. Quindi non preoccuparti dell'illuminazione artificiale.
Sul caso specifico delle fragole e dell'impollinazione non saprei proprio.
Se poi ti interessano quelle lampade, alora ti consiglio di andare al padiglione americano, anche li' ci sono esposte ed e' segnalata la ditta che produce qui led speciali per accrescimento delle piante...oltre ad altre innovazioni di cui parlero'.

Sulla macchinetta belga la cosa migliore che si puo' fare e' tornare al padiglione belga e chiedere agli Stewards, se non sanno darti spiegazioni puoi chiedere il nome della ditta che la produce e trovare info su di loro via web o proprio contattarli tramite email, ecc. ecc.

I problemi pero' sono:

uno sicuramente il costo. bisogna vedere quanto costa quel kit specifico e se l'impresa vale la spesa. Altrimenti se vuoi realizzare idroponica ognuno si e' fatto al sua soluzione, il suo kit, brevetto, ecc. ecc. Se hai destrezza e capacita' studiandone i principi sul web puoi risparmaire e crearti anche tu credo un sistema "artigianale" e semplice senza ricorrere ad attrezzature complicate e costose.

due. attenzione ai venditori di fumo. Come tutte le cose sperimentali ed innovative, non e' detto che tutte abbiano la stessa efficienza. E' un po' il discorso di quelle macchinette che girano per depurare l'acqua e potabilizzarla, ci sono anche le fregature o le cose che poi alla fine vantaggi non ne danno. per risolvere la cosa sarebbe buono mettersi in contatto con chi ha gia' sperimentato un determinato modello...che so ad esempio qualche forum di agricoltori professionisti o appasionati esperti di queste tecniche.


Ciao, grazie. Non ho comunque intenzione di acquisto, era pura curiosità.
Sono tornato oggi, tutta la giornata. Ho rifatto il Belgio ma non ho chiesto, ho visto però che non sono interamente chiuse.
E ho visto anche quelle nel padiglione Usa. In entrambi i padiglioni però, non so per caso o no, sono piante tipo basilico o altro, che non fanno fiori. La cosa un po' mi incuriosce.
Ho rivalutato in parte il padiglione belga. Non c'erano inservienti delle pulizie quando ci sono passato, però. Quindi non ho notato la cosa che chiedevi.
Brevi valutazioni sui padiglioni visitati - molti - di là.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 08/06/2015, 19:37

Lebowski ha scritto:
Maxdivi ha scritto:
Lebowski ha scritto:Ammetto che non so nulla della nuove forme di coltivazione del padiglione belga.
Però mi ricordo che le piantine crescevano in una teca, al chiuso, con luce perenne. Ecco il perché delle energie pulite, ma ci capisco poco. Forse era solo un motivo espositivo, non so.
L'altra cosa che mi ero chiesto uscendo da lì era "ma se sono al chiuso cosa si può coltivare? Solo l'insalata e le alghe?" perché altre piante che richiederebbero impollinazione non potrebbero dare frutti, ad esempio le fragole, che la mia famiglia coltiva da anni. So che in serra si usa impollinazione artificiale, ma su questo tipo di coltivazione non so nulla.

Tu hai info a riguardo per darmi delucidazioni?


Non sono esperto nemmeno io. Del resto l'esposizione serve pure a questo, illustrarci e metterci a conoscenza delle novita'.
Allora sul sistema specifico del padiglione, coi pesci,ecc. ecc. mai visto e non ne sapevo nulla.
Sull'idroponica in generale questa non e' nuovissima, gira gia' dagli anni ottanta credo. Si puo' fare sulle piante d'appartamento ( anche la marijuana ) e gli ortaggi, ma so che si fa anche in serra. Quindi non preoccuparti dell'illuminazione artificiale.
Sul caso specifico delle fragole e dell'impollinazione non saprei proprio.
Se poi ti interessano quelle lampade, alora ti consiglio di andare al padiglione americano, anche li' ci sono esposte ed e' segnalata la ditta che produce qui led speciali per accrescimento delle piante...oltre ad altre innovazioni di cui parlero'.

Sulla macchinetta belga la cosa migliore che si puo' fare e' tornare al padiglione belga e chiedere agli Stewards, se non sanno darti spiegazioni puoi chiedere il nome della ditta che la produce e trovare info su di loro via web o proprio contattarli tramite email, ecc. ecc.

I problemi pero' sono:

uno sicuramente il costo. bisogna vedere quanto costa quel kit specifico e se l'impresa vale la spesa. Altrimenti se vuoi realizzare idroponica ognuno si e' fatto al sua soluzione, il suo kit, brevetto, ecc. ecc. Se hai destrezza e capacita' studiandone i principi sul web puoi risparmaire e crearti anche tu credo un sistema "artigianale" e semplice senza ricorrere ad attrezzature complicate e costose.

due. attenzione ai venditori di fumo. Come tutte le cose sperimentali ed innovative, non e' detto che tutte abbiano la stessa efficienza. E' un po' il discorso di quelle macchinette che girano per depurare l'acqua e potabilizzarla, ci sono anche le fregature o le cose che poi alla fine vantaggi non ne danno. per risolvere la cosa sarebbe buono mettersi in contatto con chi ha gia' sperimentato un determinato modello...che so ad esempio qualche forum di agricoltori professionisti o appasionati esperti di queste tecniche.


Ciao, grazie. Non ho comunque intenzione di acquisto, era pura curiosità.
Sono tornato oggi, tutta la giornata. Ho rifatto il Belgio ma non ho chiesto, ho visto però che non sono interamente chiuse.
E ho visto anche quelle nel padiglione Usa. In entrambi i padiglioni però, non so per caso o no, sono piante tipo basilico o altro, che non fanno fiori. La cosa un po' mi incuriosce.
.


Si sono insalate anche di la' per gli americani.
Non sono riuscito purtroppo ad entrare, nel caso e capita andate voi...il Kuwait dovrebbe avere delle serre interne.
Magari hanno cose interessanti.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 08/06/2015, 19:43

obe ha scritto:Sono arrivato fino agli Emirati Arabi; purtroppo nessuno dei padiglioni descritti è tra quelli che ho visitato.. anche se dopo arriva il kazakistan :D

Effettivamente l'interesse intorno agli Emirati Arabi è tra i più alti ed anche tra amici e colleghi la domanda su questo padiglione è tra le più frequenti.
Che dire? non è da oggi che gli Emirati fanno un'ottima promozione al loro "prodotto", basta pensare alle sponsorizzazioni delle principali squadre di calcio... e bisogna dire che in questo son proprio bravi...
se già prima c'era tanta gente che sognava di fare un viaggio a Dubai (ovviamente senza sapere delle mancate libertà del paese, della condizione di schiavitù in cui vivono migliaia di immigrati dai paesi poveri, ect...ect), non oso immaginare ad Expo finito.

non era nella mia lista dei padiglioni da visitare nel prossimo giro che farò all'Expo.. però ora non escludo di farci un giro.



Non e' sicuramente da mettere nelle priorita'. L'ho lasciato all'ultimo giusto per togliermi la curiosita' della struttura interna.
La fila potrei dire che non vale la visita.....ma:

ognuno ha i suoi gusti, se si ama davvero lasciari trasportare dalla propaganda, cinema holliwoodiano, ed interattivita' allora Uae e' nei top.
Non e' nei top certamente per i miei gusti. Anche se ripeto non faccio una classifica, poiche' i padiglioni sono abbastanza imparagonabili tra loro per scelte diverse che fanno per obiettivi, organizzazione, struttura, ecc. ecc.


Per gli arabi....beh aspetta che arriva il momento del Qatar :mrgreen:

Fai bene a citare degli immigrati indiani, ecc. le condizioni di vita a Dubai. Il compito di questo post e' anche far uscire fuori questi aspetti che certo i paesi nascondono all'Expo.

Sulle opere di Foster niente da dire, ben fatte e ben diesegnate e c'e' da dire che stanno costruendo una citta' progettata proprio da Foster negli Emirati Arabi.
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Re: Esco pazzo...no, Expo pazzo!

Messaggioda Maxdivi » 08/06/2015, 22:43

" Il Sole Nero "

Nel corso del seicento figura di spicco tra le monarchie europee era la Francia con in testa il suo Re Luigi XIV, il noto Re Sole, Monarca assoluto in grado di controllare l'intera politica nazionale se non tutti gli aspetti della sua nazione.

Oggi come oggi le monarchie assolute dopo le esperienze napoleoniche e la prima guerra mondiale sono sparite, ma questo non ovunque nel mondo.
L'Emirato piu' o meno e' una certa forma di assolutismo monarchico che soppravive nel XXI secolo.
Uno stato nato dal nulla grazie al petrolio e rifiutandosi di aderire sia agli altri Emirati arabi Uniti che al Regno d'Arabia Saudita e' il piccolo ma ingombrante Qatar, presente anche sulle magliette del Barcellona neocampione d'europa attraverso al sua compagnia aerea.

Gia' quella Qatar Airways, simbolo di lusso ed efficienza ma ben nota tra gli addetti ai lavori per spiare le hostess persino nei camerini oltre che reclutarne di sole single e senza figli.
Ma qui siamo ad Expo, visitiamo tutti. E la fila per il Qatar a differenza di quella per Dubai e' molto breve. In piu' devo confermare le mie opinioni o nel caso cambiarle riguardo ai vertici che comandano tale paese, nonche' un minimo riguardo ai suoi abitanti.
Un errore fondamentale di molti e' quello di considerare i "golfisti ( Kuwait, Qatar, Uae, Baherein, ecc. ) come tutti uguali ed indistinti, il che e' non e' vero.
Insomma scavando ed informarmandosi si puo' certo capire come ad esempio un Kuwait a nord sia molto influenzato da una vaga cultura mesopotamica a differenza di un Qatar molto piu legato alla penisola araba vera e propria. Cosi' come Uae molto piu' abituati al turismo ed all'occidente rispetto appunto a Doha e c'e' proprio un atteggiamento di rapporto diverso.


Dieci minuti e si entra.
Ma in quei minuti gia' si notano cose un po' strane.
C'e' un malore, arriva l'ambulanza e si nota un certo movimento. Da parte dello staff non noto una minima assistenza, nessuno collabora, nessuno da una mano e quasi i qatarioti sbattono fuori sia ambulanza che paziente.

Andiamo avanti, si entra, personale solo uomini, un "eunuco nero" di guardia, solo una donna adulta bardata di nero e piu' in la' una ragazzetta hostess locale.
Il padiglione ricorda una costruzione araba sormontata da una torre a forma del tipico cesto qatariota.
Ad accoglierti alla porta i Grandi Leader in foto, il vecchio Emiro, che ha lasciato nel 2013, affiancato dal suo successore guardano fieri il visitatore.
Piccola esposizione multimediale, e' l'esposizione della propaganda. Personaggi occidentali tipici ( dal piazzaiolo, al ricercatore, all'imprenditore ) ed il tipico qatariota medio raccontano le "loro" esperienze descrivendo di quanto si trovino bene ed a loro agio a Doha. Un paese che ti fa crescere professionalmente, con vita sana, fondato su sani principi morali, basato sulla famiglia.
Simpatica l'esperienza della donna media qatariota giovane, che dice come puo' liberamente stare a casa ed andare a lavoro e soprattutto come puo' : <<liberamente andare da casa al lavoro con la metro, quando ne sara' costruita una>>.
:o

Segue una mediocre tavola multimediale, dove i cibi sono solo in foto, proiettati sul tavolo.
Piu' interessante la mostra tramite plastici dei siti produttivi qatarioti.

Lo spazio seguente ci mostra e ci ricorda che il Qatar e' in fondo un porto e commercia prodotti industriali ed alimentari, la pesca e la'ttivita' legata alla coltivazione delle perle ( celebre il monumento alla perla a Doha ).
La parte finale e' praticamente la sala della Dottrina di Stato.

Anziche' scegliere il cinema tutto sommato positivo degli emiratini, i qatarioti spalancano le porte ad una sala gigante fatta a torre. Come una moderna La Mecca si percorre la lunga discesa che giro dopo giro ti fa avvicinare alla Pietra Nera Sacra, oleogrammi virtuali a torre, l' Oracolo del Qatar, che mi sembra quasi una forza malefica attrattiva che sussurra spot a valanga del tipo << Siamo il piu' grande produttore mondiale della maggiore risorsa energetica pulita, ossia il gas naturale. Voi vi riscalandate con il gas del Qatar >>.

Si scende sul ristorante e poi quello che dovrebbe rappresentare un mercao arabo, ricordando botteghe artigiane, con la donna che cucina il pane, chi acconcia il turbante, e l'henne' per le ragazze.

Sembra normale ma non lo e'. Nell'Expo dei sorrisi e delle gentilezze il sorriso del Qatar e soprattutto la gentilezza del Qatar non c'e'.
Qua sono un po' netto e deciso : sorriso del Qatar e gentilezza del Qatar manca perche' non esiste. Se oggi come oggi c'e' uno stato "cattivo" e malsano quello e' il Qatar.
Mi sbagliero' o sola sfortuna che conferma le mie gia' pessime oipinioni riguardo al Qatar nel complesso, qui noto un certo disprezzo dei qatarioti presenti nel padiglione verso gli occidentali, anche un sottile complesso di superiorita'.

La faccia di uno di loro guardando prima la fila e poi l'orologio e mormorare in arabo...beh il mormorio non lo comprendo ma la faccia, l'espressione, ecc. ecc. e' di netta seccatura di fronte al dover ospitare i visitatori nel padiglione. Non c'e' ne' la pazienza ne' l'allegria dei kuwaitiani sapienti arabi mesopotamici, che si mettono di santa pazienza tutto il giorno davanti al padiglione ad accogliere contenti gli occidentali ma anche a farsi le foto con chiunque senza mai dire no. Sempre li' nel mezzo.
Qui invece le ragazzine stupite ammirano la bellezza dell'arte dell'henne', fanno la fila entusiaste per farsi fare il disegno, ma brutalmente il funzionario le caccia in malo modo concedendo solo ad una il privilegio del disegno. E le caccia piu' e piu' volte.

Stessa storia la donna che si prepara a fare il pane...e ch lo puo' vedere? anche qui ilf unzioanrio accortosi della piccola folla che si era fermata per attendere di vedere l'arte tradizioanle culinaria urla piu' volte :<< Continuiamo con la visita signori! >> e ci caccia....

Caso unico negativo dell'Expo, dove piu' o meno tutti sperano di fare bella figura.

Pessimo Qatar, davvero pessimo Qatar....una penisoletta di pescatori che un giorno ha creduto di dominare il mondo...e lo ha creduto con arroganza.



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