La leggenda del pianista sul mar baltico

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La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 29/04/2015, 22:05

Iniziamo col dire che questo viaggio e' nato come una sfida personale.
Da sempre sostengo che viaggiare sia un modo meraviglioso per mettersi in discussione, per uscire dalla propria comfort zone.
questo viaggio - con diverse varianti - lo progetto da anni, ed ogni volta rimandavo per... il freddo. non ho mai amato i paesaggi nordici, io mi sento "a casa" nel sud est asiatico con 35 gradi e il 98% di umidita'. Bangkok e' il mio mondo, con quella sua afa che ti piomba addosso appena esci dal Suvharnabumi e ti sembra di entrare in una piscina comunale una domenica di agosto.
io mi sento a mio agio nel sud del mondo, nel caos disorganizzato, nei mezzi che passano quando capita e viaggiano lentamente, in questo senso anche il viaggio in Giappone fu una grossa sfida, ma aveva molte piu' frecce al suo arco (estremo oriente, cibo che amo, ricordi della mia infanzia televisiva e della mia crescita universitaria nelle sale cinematografiche coi film del far east antico e moderno).
premessa necessaria, forse non sufficiente.
non so come l'idea sia rigermogliata nella mia mente piu' o meno un anno fa. poco meno. forse appena tornata dal marocco, devo aver pensato ma dai l'anno prossimo in primavera andiamo al freddo. andiamo nei paesi baltici.
ho cominciato a studiare. a leggere, a informarmarmi, come sempre prima di concretamente iniziare a organizzare un viaggio. io comincio (ma credo molti di voi) a viaggiare in questo momento: quando l'idea inizia davvero a prendere forma. quando ne studi la fattibilita'.
e cosi' ho buttato giu' il primo itinerario, helsinki tallinn riga, giro anche troppo scontato, forse perplessa su helsinki che leggevo quasi ovunque essere non cosi' interessante (ah, meno male che non ci ho voluto credere piu' di tanto e ho seguito il mio istinto). ma comunque l'idea era quella.
come comincio a buttare giu' un viaggio? ne parlo qui con voi, tra le tante cose, leggo su tripadvisor, sfoglio travelpedia, guardo foto, guardo i voli, mi incuriosisco... e nella mia curiosita', nel mio girovagare salta fuori per la prima volta da qualche parte qualcuno che parla di "arrivare a san pietroburgo senza visto". cosa?? ma che davvero e' possibile? ed e' cosi' vicina ad helsinki, accidenti... leggo e leggo ancora. scarico informazioni e ne verifico la fattibilita', i costi, le possibilita', il tempo.
arriva il piano ferie in ditta, e a gennaio partono i click. in una serata e' fatta, volo prenotato, nave prenotata. il pianista ha attaccato il secondo pezzo, quello dell'organizzazione vera e propria.
lo sapete tutti, da quelle parti i costi sono alti. eppure, si vede che era destino, siamo fortunati.
tanto per fare il conto della serva:
3 notti a helsinki 40 euro a testa a notte nel best western a katajanokka. con colazione. vista la citta' e i suoi prezzi, offerta eccellente.
e poi helsinki, si', e' cara. ma manco cosi' tanto come ci aspettavamo e credevamo.
e tra tutte e' la stata forse la sorpresa piu' bella.
perche' Helsinki, sta citta' che molti mi descrivevano come anonima e bruttina e' proprio bella.
mi ha conquistata.
si', non e' stoccolma. manco copenhagen. ma e' cosi' particolare, con le sue isole, la sua gente, i suoi gabbiani, le sue chiese, i suoi tram, i suoi ristorantini (che non sono manco cosi' cari... certo, scordatevi il vino, piuttosto prendete una birra, ma io non ho mai speso piu' di 25 euro a pasto mangiando veramente benissimo), il suo mare, il suo ordine, la sua pulizia (non c'e' una cartaccia per terra a pagarla oro), la sua... calma. ci aspettavamo un nord tutto votato al profitto e tutto di corsa. no, la gente se la gode. le piazze sono piene, per loro era primavera (ehm per noi quei 10 gradi erano ancora piuttosto rigidini...), eran tutti in strada... certo, e' una citta' che dorme presto, i locali, molti, alle 21 chiudono e festa finita, ma se entri nel loro giro... ti conquista. voglio fare il gioco dei paragoni. per me helsinki assomiglia (e anche tantissimo) a belgrado. poi vi diro' a cosa somigliano san pietroburgo e tallinn.
ne ho ritrovato l'atmosfera, il clima multiculturale, e' una citta' giovane, con una bellissima area universitaria, tanta acqua, tanto verde...
c'e' una bellissima chiesa scavata nella roccia, siamo entrati che c'era un concerto.
c'e' suomenlinna, con la sua rocca, i suoi bunker, le sue casette.
ci sono i suoi lunghilaghi, con la gente a passeggio nel pomeriggio, i suoi caffe' che ti siedi nel profumo di cannella ordini un the mentre vedi un gabbiano che zampetta sul prato accanto.
io mi sono sentita proprio in pace.
(to be continued...)

foto:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... ed692e009d
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda Maxdivi » 30/04/2015, 0:46

fedea ha scritto:questo viaggio - con diverse varianti - lo progetto da anni, ed ogni volta rimandavo per... il freddo. non ho mai amato i paesaggi nordici, io mi sento "a casa" nel sud est asiatico con 35 gradi e il 98% di umidita'. Bangkok e' il mio mondo, con quella sua afa che ti piomba addosso appena esci dal Suvharnabumi e ti sembra di entrare in una piscina comunale una domenica di agosto.
io mi sento a mio agio nel sud del mondo, nel caos disorganizzato, nei mezzi che passano quando capita e viaggiano lentamente, in questo senso anche il viaggio in Giappone fu una grossa sfida, ma aveva molte piu' frecce al suo arco (estremo oriente, cibo che amo, ricordi della mia infanzia televisiva e della mia crescita universitaria nelle sale cinematografiche coi film del far east antico e moderno).
premessa necessaria, forse non sufficiente.




Ma non eri filotedesca? :D



si', non e' stoccolma. manco copenhagen. ma e' cosi' particolare, con le sue isole, la sua gente, i suoi gabbiani, le sue chiese, i suoi tram, i suoi ristorantini (che non sono manco cosi' cari... certo, scordatevi il vino, piuttosto prendete una birra, ma io non ho mai speso piu' di 25 euro a pasto mangiando veramente benissimo), il suo mare, il suo ordine, la sua pulizia (non c'e' una cartaccia per terra a pagarla oro), la sua... calma. ci aspettavamo un nord tutto votato al profitto e tutto di corsa. no, la gente se la gode. le piazze sono piene, per loro era primavera (ehm per noi quei 10 gradi erano ancora piuttosto rigidini...), eran tutti in strada... certo, e' una citta' che dorme presto, i locali, molti, alle 21 chiudono e festa finita, ma se entri nel loro giro... ti conquista. voglio fare il gioco dei paragoni. per me helsinki assomiglia (e anche tantissimo) a belgrado. poi vi diro' a cosa somigliano san pietroburgo e tallinn.
ne ho ritrovato l'atmosfera, il clima multiculturale, e' una citta' giovane, con una bellissima area universitaria, tanta acqua, tanto verde...
.una
ci sono i suoi lunghilaghi, con la gente a passeggio nel pomeriggio, i suoi caffe' che ti siedi nel profumo di cannella ordini un the mentre vedi un gabbiano che zampetta sul prato accanto.
io mi sono sentita proprio in pace.
(to be continued...)


.
Ok per i caffe' ed il passeggio primaverile.
Ma gia' il fatto che ad Helsinki ci sia una serrata semitotale alle 21 pone una bella differenza con Belgrado dove pur essendo provinciale e rilassata come citta' ( qui forse ci intuisco il comune visto che non ci sono stato lassu' ) ,davvero non c'e' orario per mangiare, bere, uscire, ecc.

Immagino che molto sia dovuto alla finestra di clima per loro mite. Che li ha invogliati ad uscire.
Difatti capiti in un periodo speciale per loro, forse uno dei clou dell'anno ossia la Notte di Valpurga, che penso sia domani se ricordo bene.
Sicuramente l'approssimarsi della festa, che appunto celebra la fine dell'inverno e la loro uscita dal letargo contirbuisce molto sulla vitalita' che hai trovato e non ti aspettavi.
Anche il primo maggio, il Vappu e' piuttosto sentito. oggi ha perso peso e senso politico ( i socialisti, comunisti e socilademocratici in Finlandia avevano un certo peso ) ma la festa resta importante in un paese che comunque condivide storia con la Russia prima e vicinato stretto con l'Urss poi.



Vappu: tradizione finlandese

Il Vappu ( Primo Maggio ) è così importante in Finlandia che è considerata una delle quattro festività più importanti insieme alla Vigilia di Natale, il Capodanno e il solstizio d’estate.

La festività ha origini nel socialismo come parata, in seguito ha perso il suo peso politico. Come in ogni celebrazione socialista le radio trasmettevano musica di propaganda e le strade erano piene di attivisti.


Il Primo Maggio è celebrato in Finlandia anche di più dell’ultimo dell’anno. Il Primo Maggio rappresenta la fine del lungo inverno scandinavo e l’arrivo della primavera. Non è solo la festa dei lavoratori, ma anche la festa degli studenti finlandesi.

Il Primo Maggio è conosciuto come Vappu e si festeggia in tutte le città finlandesi, in particolare è molto famoso il Vappu ad Helsinki.

Il collegamento temporale fra la notte di Valpurga e il primo maggio fa si che i festeggiamenti durino 48 ore ininterrotte che vedono migliaia di persone radunate a Helsinki e nelle altre principali località

http://www.guidafinlandia.it/vita-finla ... esi/vappu/


http://www.ilnordeuropa.it/2014/04/nott ... prile.html






Forse fine aprile e' uno dei periodi migliori per vivere Helsinki e la Finlandia ( un po' come la festa del Re nei Paesi Bassi ). Esaltata dal clima festivo che culmina questo weekend ( un po' come il periodo prenatalizio di shopping e luminarie da noi insomma ).

Ottima scelta ;)
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 30/04/2015, 8:25

non sono certo filotedesca per il clima :) non sara' manco un caso che pur avendo avuto diverse opportunita' per andare a vivere in Germania non le ho mai colte.
io amo il caldo, pure Bologna e' gia' parecchio al limite per me...
e comunque adoro Berlino che e' caotica parecchio, nonostante sia tedesca. avrebbe tutto quello che mi piace, a parte appunto il clima :)

in realta' siamo anche capitati ad Helsinki in un we elettorale molto sentito. ci han spiegato in hotel che c'era poca gente fuori la sera anche per quello. invece la mattina (ed e' stato divertente) c'erano molti chioschetti che distribuivano volantini e regalavano cibo e bevande a chi li considerava :)

la similitudine con belgrado e' molto data dal paesaggio, la ricorda davvero. tanto verde, tanta acqua, tanta vita sulle sponde del mare e dei laghi interni. il porto di Kaupattori e' fantastico...

(a dopo per il prosieguo del racconto)
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda obe » 30/04/2015, 18:10

Bell'inizio.
Son curioso sulle somiglianze tra le varie città e su questa Helsinki, città in cui non son mai stato
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 30/04/2015, 22:50

Ma il Mar Baltico ha il suo bel fascino.
Sono le 16 circa di un martedì quando saliamo sulla Princess Maria,nave da crociera della Saint Peter Line.
Grande, vecchiotta ma veramente confortevole.
C'e' di tutto sopra: ristoranti, pub, discoteca, cinema... persino una piscina con sauna (di cui usufruiremo).
Le cena e' all'ultimo piano, a buffet, con tanta roba di qualita', c'e' persino il caviale. E il pianista suona, e suona, tra il cullare delle onde.
La nostra cabina ha un bell'oblo' sul mare, e c'e' anche la luna.
E' stata una bella esperienza arrivare a San Pietroburgo in nave. i controlli a terra sono veloci, in neanche mezz'ora siamo sul bus che ci porta in hotel e scaricate le valigie siamo pronti per immergerci nella folla... gia', la folla.
Il mare di folla e' incredibile. In metropolitana c'e' IL MONDO. mai vista tanta gente in vita mia, manco nella metro di Pechino. Ci siamo chiesti a piu' riprese dove andasse tutta questa gente. Perche' intendiamoci, non e' come a Milano in metro alle 830 di mattina o alle 530 del pomeriggio. A San Pietroburgo notiamo subito che non esiste un orario di punta. C'e' un casino di gente sui mezzi pubblici a qualsiasi ora! Ma i san pietroburghesi lavorano? :D
E poi la metro ma quanto cavolo scende in profondita? :O ma mai visto nulla del genere. la scala mobile sembra inabissarsi all'inferno!
in realta' poi della metro ci serviremo poco perche' i bus e i tram funzionano meglio. costano pochissimo (beh anche la metro: 31 rubli la metro, 28 il bus. nulla), sono molto frequenti, arrivano ovunque, han solo un grosso difetto, le fermate sono molto distanti l'una dall'altra, se sbagli rischi di farti quasi un km a piedi.
Comunque, alle 1030 eravamo gia' sulla Nevski. Con un delirio di gente, di macchine, di caos. mamma mia che altra realta' rispetto a Helsinki!!
Ci siam fatti una bella passeggiata, visitato diversi palazzi e chiese (bellissima la chiesetta armena), divertiti di fronte a certi negozi molto particolari e mangiato in un localino simil biologico economico e gustosissimo. Poco prima delle due attraversiamo il piazzale maestoso che porta al Palazzo di Inverno e andiamo ad immergerci nella cultura.
Dell'Ermitage ho gia' detto, e mi ripeto: come museo e' deludente. E' un affastellamento spesso disordinato (come la gente nelle strade) e ammucchiato di opere secondarie di artisti importanti (a parte poche sporadiche eccezioni).
Ma non ci si puo' e non si deve fermarsi a questo: l'Ermitage in realta' e' un'esperienza. Si entra nel Palazzo d'Inverno, quello che fu assaltato durante la rivoluzione d'ottobre. ci si cala nella storia. Si viene aggrediti (in senso buono) da un tripudio di scale, colonne, soffitti, arredi magnifici. luci, colori. In realta' bisognerebbe non farsi nessun piano, ma vagare leggiadri di sala in sala trasportati solo dai propri sensi, come nel bellissimo Arca Russa di Alexander Sokurov, film capolavoro che consiglio a tutti. L'Ermitage non ha nulla a che vedere con l'eccellenza di Louvre, D'Orsay, Reina Sofia o Prado, ma la verita' e' anche che mentre le tele di Louvre etc potrebbero essere trasportate felicemente in qualsiasi altro museo, l'Ermitage e' esso stesso un capolavoro, un'opera d'arte, il contenitore sopra il contenuto.
Usciamo che sono passate da poco le 18. La sera e' bella, serena, fredda, e in strada c'e' sempre un sacco di gente (ma va? :) . facciamo un breve passaggio in hotel ed usciamo per cena, in un bel ristorante su uno dei tanti canali che attraversano la citta'. Mangiamo divinamente, come del resto sempre in questo viaggio. Divinamente e con cifre piu' che ragionevoli.
Il giorno dopo ci sorprende la neve. facciam colazione velocemente e ci buttiamo in strada da tanta e' la sorpresa... il problema di San Pietroburgo pero' e' che e' umida e ventosa, al contrario di Helsinki dove il freddo non si sentiva per nulla. Comunque, almeno la neve dura poco, alle 12 c'e' gia' il sole. Siam riusciti a farci senza fretta alcune bellissime chiese. Partiti da Sant'Isacco, continuato con San Nicola del Mare (clamorosamente bella soprattutto fuori), Salvatore sul sangue versato e poi via verso la fortezza di San Pietro e Paolo. Qui facciamo anche una sosta per berci un the caldo e ci concediamo di farci un pezzo di lungo fiume per vedere l'incrociatore Aurora.
Torniamo in hotel per riprenderci un attimo (sauna d'obbligo) e usciamo per cena. Ci attira un ristorante a meta' della Nevsky di cui non ricordo il nome, a due piani, splendido, ci accolgono ci prendono le giacche sospettiamo prezzi assurdi ma non ce ne frega nulla, alla fine usciremo soddisfattissimi dopo aver mangiato dell'ottimo cervo e degli ottimi dolci spendendo meno di 25 euro a testa. servizio eccellente, ambiente bellissimo.
E siamo al terzo giorno.
Andiamo per prima cosa a visitare la casa museo di Dostoevsky, che ci piace un sacco. ma soprattutto c'e' piaciuto il mini quartiere attorno ad essa, pieno di palazzi della fu epoca sovietica... peraltro e' una bellissima giornata di sole, e passeggiare e' davvero un piacere. ci riavviamo verso la Nevsky, a caccia di souvenir, e ci fermiamo a mangiare in una piccola tavola calda. verso le due prendiamo uno dei battelli che fa il giro dei canali. con la giornata splendida che era, e' stata proprio una bella idea, ce la siamo proprio goduta quest'ora in barca. ne scendiamo che sono le 3, tempo per altri due passi e via si torna in hotel a prendere il bus che ci riporta sulla Princess Maria...
ah si' le somiglianze. Beh qui l'analogia e' talmente forte da essere difficile pensare ad altro. San Pietroburgo, magnifica nella sua atmosfera decadente e fin de siecle mi ha fatto pensare dal primo all'ultimo istante alla capitale del vecchio impero austro ungarico. Vienna. M'e' venuta persino una gran voglia di tornarci, a Vienna. Manca solo la Sacher, sulla Nevsky (non che non abbiam trovato dolci formidabili, comunque).

(to be continued...)

ah le foto:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 8d3d61ae5e (ermitage)
http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 04107599d2
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 04/05/2015, 12:41

prima di continuare il racconto, faccio una piccola digressione sull'hotel di Helsinki, un best western posizionato nell'isola di Katajanokka e realizzato all'interno di un vecchio carcere.
La struttura e' stata restaurata in modo magnifico, ma ha mantenuto le caratteristiche del vecchio carcere, ed e' quindi molto molto caratteristica. mi sento di consigliarla per chi vuole alloggiare ad Helsinki. anche come location non e' affatto male.
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda obe » 11/05/2015, 20:41

Bella la parte su San Pietroburgo. Mi ha fatto rivivere i giorni che avevo passato li.

Noi non avevamo visitato la casa di Dostoevsky, da quanto sembra meritava di essere visitata. Peccato!

Una cosa mi ha colpito del racconto, e' la tanta gente in giro.. A me era sembrata normale.. Cioè, un flusso da grande città ma normale se paragonata a una Milano, Londra o simile.

Fattore cibo, son curioso.. Cosa avete assaggiato di buono, oltre al cervo
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 11/05/2015, 21:47

Obe i nomi dei piatti non me li ricordo tutti, a parte lo Strogonoff che e' un classico.
ma e' stato una delizia del palato questo viaggio. ma mica solo San Pietroburgo. Anche ad Helsinki e a Tallinn (che devo ancora raccontare) abbiamo mangiato in modo spettacolare. e sulla nave.
e' stata la sorpresa piu' bella, sinceramente dei miei viaggi nel nord europa fatti in passato non ho ricordi culinari cosi' esaltanti, ma c'e' anche da dire che avevo meno soldi da spendere e di conseguenza mi sono concessa posti molto piu' alla buona. non che stavolta abbiam speso chissa' che cifre, ma comunque anche spendere 25-30 euro per una cena in certi miei viaggi del passato era improponibile :)
ricordo con una nostalgia allucinante l'anatra arrosto con salse varie mangiata la prima sera a Helsinki in un posto bellissimo e romantico, ricordo il cervo DIVINO mangiato a San Pietroburgo, ricordo il caviale che ci han dato a cena sulla nave, ricordo le deliziose tortine di verdure che abbiam mangiato a pranzo sulla nevsky il primo giorno, ricordo la salsa di aneto, quella ai mirtilli, nonche' certi dolci dai nomi irripetibili...
capita nella vita, almeno una che ci si faccia un viaggio senza preoccuparsi troppo di quanto si spende. ci si fa del bene ogni tanto se si puo' concedersi anche qualche lusso (contando che noi di solito la cifra spesa in 9 giorni nel Baltico la spendiamo, poco piu', in 15 giorni nel sud est asiatico...).
ma non rimpiango nulla di nulla. il mio palato ancora canta per la gioia :D
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda Maxdivi » 12/05/2015, 15:02

I russi di Mosca e Pietroburgo ormai vivono in metro :D :)
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 28/05/2015, 12:04

Mi sono accorta ora che non ho mai concluso il racconto.

La nostra terza ed ultima tappa e' stata Tallinn.
Ci siamo arrivati in nave da Helsinki, un piacevolissimo tragitto di due ore, ad accoglierci una citta' medievale bellissima, un gran sole (sempre temperature rigide ma meno), e un ostello magnifico, ultra economico ma camera privata con bagno in camera e sauna e piscina per gli ospiti aperta tutte le mattine fino alle 1130!
Tallinn e' una citta' deliziosa, si visita in poche ore, ma perder tempo tra i suoi caffe', le sue mura, le sue chiese e' veramente piacevole. grazie alle indicazioni di un'amica originaria di questi posti ci siam spinti fino in periferia a visitare i vecchi quartieri dormitorio dell'epoca sovietica, per farci un'idea anche di cosa c'e' al di la' del borgo antico, ed e' stato davvero istruttivo.
A conferma che la parte gastronomica di questo viaggio e' stata importantissima anche a Tallinn abbiam mangiato veramente bene, e spendendo il giusto. La domenica - giorno prima della partenza - era il mio compleanno ed e' stata proprio una bella cornice in cui passarlo. Peccato non aver avuto piu' tempo per visitare anche Riga, ma ce la teniamo per un prossimo viaggio.
Incuriosita a Milano sono entrata anche nel piccolo padiglione estone che vanta molte gigantografie della bella Tallinn ma anche la ricostruzione delle foreste di betulla, che penso siano una risorsa del paese.

In conclusione, questo viaggio come gia' dicevo in apertura e' stato molto diverso, molto particolare, ma anche per questo bellissimo e indimenticabile. le serate in nave, il suono del mar baltico, i vicoli di helsinki e tallinn, la magnificenza sovietica di san pietroburgo, ce li porteremo dentro a lungo, anche se onn vediamo l'ora di tornare al caldo umido del nostro amato far est.
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda Leia74 » 28/05/2015, 12:22

Bel racconto, forse passeremo da quelle zone anche noi quest'estate (non credo in Russia pero'). Puoi mettere i nomi di ostelli / alberghi / ristoranti consigliati etc?
Grazie!
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda fedea » 29/05/2015, 12:36

certo!
l'hotel di Helsinki l'ho gia' citato in questo topic, il Best Western di Katajanokka.
come ristorante ne segnalo 2:

Kolme kruunua - veramente ottimo, specie come tempistiche visto che chiude dopo le 23.
bella atmosfera e bella cena, stando sotto i 30 euro a persona.

Bar SAndro - che nonostante il nome non ha nulla di italiano, e' un locale da brunch, si paga una quota fissa e si mangia a volonta', e la qualita' e' medio-alta (anche i drink sono inclusi nel prezzo). noi abbiamo pagato 20 euro a testa perche' chiudeva tipo 45 minuti dopo, altrimenti mi pare costi 27 euro a testa. meritatissimi.

a Tallinn abbiamo alloggiato al Fat Margaret Hostel, adiacente l'omonima porta, e segnalo due ristoranti veramente degni di nota:

Porgu
Pegasus

ottimi entrambi, molto di atmosfera, tipico medievale il primo, molto chic e romantico il secondo (ma comunque prezzi piu' che abbordabili).

sara' anche l'ora ma mi sta venendo fame solo a pensarci :D
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Re: La leggenda del pianista sul mar baltico

Messaggioda Lebowski » 10/06/2015, 13:18

Concordo sull’Hermitage, soprattutto per le statue che sono letteralmente buttate lì a casaccio, quasi fosse un magazzino.
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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