geom.Calboni ha scritto:bikerfab ha scritto:la grandissima cordialità degli albanesi, mille anni luce distanti dallo stereotipata immagine del personaggio losco che spesso accompagna questo popolo.
Fortissimo il "contrasto" tra i pregiudizi di tutti qui in Italia prima di partire (era il 2008) e la cordialità delle gente trovata poi in Albania
Vero il pregiudizo di massa.
Ma vero anche che ogni pregiudizio nasce da un fondo di verita'.
Albanesi cattivi...mah dipende.
Dipende chi incontri e chi l'albanese di turno incontra e dal contesto.
Non mi stupiscono i racconti di esperienze positive da parte di turisti-viaggiatori italiani.
Genuina e' l'ospitalita' balcanica, cosi' com'e' vero che un turista in un paese che di turismo ne vede poco e' visto molto bene ed e' concepito anche come una risorsa. Per di piu' se e' italiano, paese a cui l'Albania e' piu' o meno collegata e relazionata, nonche' paese da moti albanesi da sempre ammirato per prosperita' e lifestyle.
Ma non e' sempre cosi'..basta fare qualcosa che non va a genio ai locali o si inserisce in certe dinamiche ed ecco reazioni inaspettate.
Come mi racconta un mio amico alpino in servizio in Albania per lungo tempo. La scorsa settimana mi racconto' che gli era stato affidato il compito di ripristinare un ponticello che ricollegasse il villaggio albanese con la strada principale. Ebbene una cosa positiva per i locali e pacifica.
Forse gli albanesi non la pensavano cosi' ed lo accoglievano quotidianamente vecchi, bambini, uomini e donne del villaggio a sassate
E dire che lui non dovrebbe stupirsi di fornte ad una sassaiola visto che e' di Coreno Ausonio, paese dei sassi ( produzione rocce ornamentali e sabbie locali )
Ma aldila' delle esperienze positive o negative personali parlano i fatti, ossia l'ospitalita' fa parte del Kanun, leggi di consuetudini ancestrali albanesi. L'ospite e' sacro.
Ma del Kanun fa parte anche la vendetta, la faida, la parola d'onore, le vergini giurate, ecc. ecc.
Elementi dell'Albania rurale che convivono nel 2015, che resta quasi un mondo a se' nell'Europa.
Ma parlano anche i numeri:
Primo posto per omicidi nella penisola balcanica, 1.2 omicidi in Serbia per 1'000 abitanti, 4 omicidi per mille in Albania tra violenze domestiche, faide e omicidi mafiosi o banali rapine a mano armata. In Europa mi pare tipo 2-2,5 per 100 mila abitanti, Albania 5 per 100 mila abitanti.
Complice un mix del Kanun ancestrale ( non piu' tenuto a bavaglio dal regime comunista passato ) nelle zone montuose, debolezza ed assenza statale in citta' e nei villaggi, incertezza economica, proliferazione della criminalita' organizzata e non, e sgretolamento sociale della famiglia albanese.
Elementi questi che avvicinano di piu' l'Albania ad un Messico che non gli altri paesi limitrofi ( Grecia, Serbia, Bulgaria, ecc. dove comunque la criminalita' e la corruzione sono alti ma lontana anni luce dai picchi albanesi, sui fatti di sangue distanza abisssale).
Il codice a volte puo' far scalpore in noi occidentali per la crudelta' dei casi, come quel caso in cui una donna albanese per vendicarsi del cognato uccise suo figlio di 11 anni portandolo con l'inganno nel bosco uccidendolo poi a colpi d'ascia o meglio quello avvenuto da noi con la mamma albanese che ucide tre figlie ( in stile Medea di Euripide ) per farla pagare al marito che l'aveva lasciata.
Albania a parte il piu' "facinorso" resta il pigro Montenegro, che pur nella sua pigrezza anch'esso ha un codice ancestrale cosi' come la struttura a clan ancestrale e gente focosa...ma sono consuetudini piu' scomparse oggi rispetto alla vicina Albania.
Ma tutte queste cose sono fatti con cui difficilmente uno straniero di passaggio entra in contatto. L'importante pero' e' sempre grattare dietro le cose, sia anche un'ospitalita' affettuosa, i problemi ed i fatti restano.