ciao a tutti!
siamo tornati sabato.
L'itinerario si è sviluppato nel nord del paese, secondo quanto preventivato.
i trasporti pubblici sono abbastanza frequenti, dato che il possesso di auto private è stratassato e di conseguenza sono pochissime.
La filosofia del "parte quando è pieno" è quella che fissa le partenze dei furgoncini 13 posti (mediamente scassati). Lungo il tragitto poi il furgoncino viene ulteriormente riempito di uomini, merci e animali.
Questo genere di trasferimenti è molto economico. Ricordate di pagare solo a furgone partito. Il bagaglio ha un prezzo extra che normalmente è di 10 birr.
Ci sono autobus gran turismo tra la capitale e gondar e la capitale e mekele.
Il tour che il sito vende a 600$ se comprato in loco si porta a casa con 300/350$
La guida bradt (7 edizione dic 2015)si è rivelata una spanna superiore alla lonely planet (ed 2013).
Una camera di hotel per 2 con bagno in camera (sic!!) costa mediamente 250/300 birr, ci troverete le ciabattine, acqua corrente a tratti e una buona gamma di macchie.
Le entrate alle chiese/monasteri sarà la grossa spesa da sostenere. Dopo averne pagate un pò, se avrete come noi la netta sensazione che quei cospicui fondi non vengono per nulla redistribuiti comincerete a valutare di vederne un paio di meno, anche perchè spesso le entrate aumentano arbitrariamente e l'unica motivazione addotta è un biglietto alla porta.
A Lalibela il biglietto è molto esoso. Addirittura di 50$ per 5 giorni, molti viaggiatori si rifiutano per principio. Ci sono controlli all'entrata delle chiese con controllo del numero del passaporto segnato sul biglietto. Entrare senza biglietto è decisamente difficile, ma non impossibile (forse anche una sfida divertente per chi ha tempo a disposizione
). Un signore spagnolo paventava di esserci riuscito e penso di aver visto 2 ragazzi che ci sono riusciti.
Purtroppo la sensazione di essere monete ambulanti è molto forte e anche se nelle scuole si sta lavorando molto per evitare pressing forzosi da parte di schiere di bambini spesso verrete circondati da bambini che invece di hello! dicono money money, a volte con un piglio aggressivo inaspettato da un banbino alto meno di un metro.
Ci sono anche dei musei, ma a parte quello etnografico di addis e il piano semiinterrato del museo nazionale (dove c'è la copia di Lucy) le spiegazioni sono lacunose se on mancanti/assenti/non pervenute/scarse perfino in amarico.
All'entrata vi chiedono da dove venite, pare che in base alla provenienza le guide regolano la propria tariffa per le spiegazioni. Non ho provato a dire Romania o Lituania(ovviamente non ho nulla contro rumeni o lituani) per vedere se invece delle solite 300 mi chiedevano 100 birr, ma vale la pena provare.
Alcune guide (rigorosamente scroccate a gruppi o altri turisti) erano molto preparate, altre erano impreparate e prendevano tempo quando le si facevano delle domande.
Il cibo è economico e anche nei ristoranti più patinati difficilmente pagherete in 2 più di 350 birr (birre incluse).
Noi siamo capitati in pieno periodo di digiuno pre-pascuale. Purtroppo per me , vero amante della capra arrostita è stata una pena vedere pecore e capre sulle insegne dei ristoranti per poi sentire che c'erano solo piatti legati al digiuno, niente carne, uova, latte e derivati e per alcuni neanche pesce.
...infatti sono tornato dimagrito...
I più devoti fanno fino a 156 giorni di digiuno l'anno.