da palaz » 26/04/2009, 22:46
Io leggevo spesso Avvenimenti prima che diventasse left-avvenimenti.
Con wikipedia, che in questo caso funge da memoria storica, ricordo che:
"Avvenimenti è stato un settimanale italiano fondato nel 1989.
La testata era sottitolata settimanale dell'Altritalia. È stata in Italia anche la prima rivista settimanale pubblicata in floppy per i non vedenti. Il primo numero è uscito nel febbraio 1989.
Il Gruppo editoriale era composto da Diego Novelli, Claudio Fracassi, Riccardo Orioles, Piero Pratesi, Michele Gambino. Tra i fondatori della rivista c'erano padre Ernesto Balducci, Lidia Menapace, Elena Gianini Belotti, Callisto Cosulich, Ugo Pirro. Direttore responsabile fu Claudio Fracassi, già direttore di Paese Sera. La grafica della rivista era affidata a Piergiorgio Maoloni.
Come vi scrisse Novelli in un editoriale, l'idea iniziale era indirizzata verso la scelta del titolo No, per sottolineare l'inequivocabile posizione di dissenso su quanto accadeva nell'Italia della fine degli anni Ottanta.
La rivista costituì una società per azioni (Società per Azioni Libera Informazione Editrice) per garantire la propria indipendenza e promosse la costituzione di oltre 400 circoli (L'Altritalia) per la diffusione locale. I circoli organizzavano sul territorio italiano numerose serate informative sui temi affrontati dalla rivista e segnalavano notizie alla redazione centrale. La rete rappresentava dunque un forte legame tra la rivista e i suoi lettori, che divenivano a tutti gli effetti produttori di controinformazione
La struttura del settimanale consisteva in editoriali e inchieste di attualità, sul mondo e sulla società, sulla cultura. Vanno citati gli inserti culturali e le Serate di Avvenimenti, iniziativa attraverso la quale, presentando un tagliando al botteghino del teatro, si poteva avere il relativo biglietto gratuito.
Fra gli editorialisti celebri il vescovo Luigi Bettazzi, Dario Fo, Lucio Manisco, Adriana Zarri e, ancora, Guido Boursier.
Dopo alcuni anni di successo editoriale in cui la rivista era giunta a vendere fino a 55.000 copie alla settimana, il giornale ha attraversato una crisi che lo ha portato a chiudere i battenti nel 2000. In seguito a un'operazione editoriale, dal 2002 la rivista è tornata in edicola col nome originale, diretta da Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa, per poi trasformarsi nell'attuale Left."
Ho evidenziato i nomi che facevano il giornale.
Per quelli della mia generazione erano nomi importanti, dei maestri.
Che poi fossero Pratesi, Menapace, padre Balducci o la teologa Adriana Zarri poco importa. Questa commistione rende l'idea di che fucina di pensiero potesse essere.
Come tutte le cose belle però è finita.
Beh auguro a Terra di essere oggi quello che è stato, almeno per me, Avvenimenti negli anni 90.