A
livello urbano conosco bene solo Coruña, ma so che la situazione è simile alle altre città.
Coruña è una città popolosa comparata col suo territorio, 400.000 abitanti nella metro area, un territorio di non più di 200 kmq, e con oltre 6000 abitanti per kmq nei limiti comunali, che ne fanno la seconda città più densamente popolata della Spagna:
stretta fra mare e colline, sarebbe una città ideale per andare in tram e bici (le colline ci sono ma non sono impossibili).
Non c’è molto spazio e la città è cresciuta in verticale, rubando territorio al mare, spazio per le auto non c'è.
Ma la maggior parte delle persone continua a usare la
macchina, parcheggia dove può (spesso sulle striscie) e una costante delle ore mattuttine è il suono prolungato del
clacson: il parcheggio in doppia fila è selvaggio e spesso chi ha parcheggiato correttamente deve aspettare che quello in doppia fila ritorni....
Si continuano a creare
parcheggi (sotterranei) non ai limiti della città, dove chi viene dalle aree sub-urbane possa lasciare la macchina in periferia e poi con rapide navette andare in centro, ma esattamente nei punti nevralgici della città, in modo che il traffico si ingolfi perfettamente nelle aree centrali.
I
bus sono lenti perchè congestionati nel traffico: non di rado si vedono colonne di auto dietro a bus fermi (su cui a volte c'ero io), bloccati da un automobilista che aveva parcheggiato in mezzo alla strada...
Le linee non sono poche ma le corsie prefenziale ancora insufficienti, e i quartieri periferici poco serviti.
L’
aeroporto è collegato con un bus frequente (ogni mezz’ora), ma molto lento, che per coprire i 7-8 km di distanza nelle ore di punta impiega anche 45 minuti perchè imbottigliato nel traffico dei pendolari, in entrata alla mattina e in uscita alla sera.
La cosa assurda è che l’ultima corsa dall’aeroporto è alle 21.30, ma alcuni aerei atterrano dopo
Qualche settimana fa la mia ragazza, atterrata alle 22 da Madrid, non ha avuto altra opzione che quella di prendere il taxi: 18 fottuti euri per fare pochi kilometri.
A Santiago l’aerobus ci mette 10 minuti, ma con freuqenze imbarazzanti. A volte anche oltre un’ora.
Nei miei ultimi due viaggi da Santiago, arrivato alla stazione dei treni compostelana da Coruña, una volta dovetti chiamare un amico per farmi accompagnare all'aerodromo, un’altra prendere il taxi (18 fottutissimi euri).
Arrivato alle 20 in stazione, il primo aerobus partiva alle 21.30... arrivando giusto quando 2 aerei decollavano: in sostanza serve solo i passeggeri di alcuni voli.
Piste ciclabili:
a parte quella molto bella, ma poco utile per chi va a scuola e lavoro, del paseo maritimo (e non ancora finita nei suoi 3 km centrali), in città sono quasi inesistenti e muoversi in bici qui è addirittura più rischioso che in Italia.
Non c’è alcun rispetto per il ciclista e molti automobilisti urlano ai ciclisti di andare
sul marciapiede...
Si sta formando un discreto movimento di massa critica, che ho appena conosciuto e a cui spero di apportare il mio contributo.
Ma a livello politico e amministrativo, siamo al secondo mondo.
Il problema è che finchè si continuerà a considerare la città solo come entità abitata dai cittadini dell'anagrafe e non da quelli che ci vivono e lavorano quotidianamente, non si risolverà mai il problema del trasporto pubblico e si toglierà alle persone una parte fondamentale del proprio tempo.