obe ha scritto:Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare
Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”
Moran ha scritto:obe ha scritto:Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare
Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”
Potevo scrivere un sacco di cose, ma questo riassume già tutto. Grazie della sintesi.
Io non credo sia necessario stare via 6 mesi o 1 anno per poter conoscere un luogo e "vivere il viaggio".obe ha scritto:Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare
Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”
Voronezh ha scritto:Si può ritornare in un posto a distanza di tempo, o semplicemente vivere il poco tempo che si ha a disposizione in un luogo invece che correre da una parte all'altra.
Molte volte si viaggia a tappe forzate, si parte con un tabellino di marcia prestabilito e non si scappa, non ci lascia seguire dall'istinto o dalle sensazioni provate sul posto una volta in zona, si pensa solo a foto e a monumenti...
A volte basta fermarsi qualche mezz'ora in una piazza di periferia ad osservare la gente del posto per capire davvero un luogo.
Voronezh ha scritto:seguono tutti le mappe turistiche, vanno nei posti che il turista deve vedere, mangiano quello che leggono, valutano le abitudini locali secondo quelle di casa loro...
"Calcolano" i luoghi secondo il tempo minimo indispensabile per vedere le cose più importanti.
Per me questa è dipendenza (dagli standard, da quello che tutti dicono e tu come una capra fai)... o forse meglio conformismo.
Leia74 ha scritto:Sono d'accordo sul fatto di cercare ANCHE luoghi meno turistici, piu' veri, viversi il posto, la gente locale etc. Ma non mi dire che se uno va a Parigi per la prima volta NON deve andare a vedere Notre Dame o la Tour Eiffel.
Personalmente, PRIMA vado a vedere i luoghi famosi, calcolando anche il tempo necessario.
Voronezh ha scritto:I monumenti poi sono un pò come i libri di storia per le scuole: raccontano il punto di vista dell'autore o delle fonti che sono andate per la maggiore, "nascondendo" mille altre storie che vengono taciute o che si perdono nel tempo, e che a volte sono le più vere e per chi ci vive le più importanti.
Voronezh ha scritto:Leia io non devo andare mai a vedere nulla. Quando viaggio la parola must non esiste.
Vedo quello che mi ispira quel giorno secondo come fa il tempo, perché voglio sentirmi libero.
Le città sono fatte di tanti aspetti e i monumenti sono solo uno di questi, e per me sono tutti sullo stesso piano.
Perchè come diceva un vecchio saggio, "i monumenti quelli mica cadono"
I monumenti poi sono un pò come i libri di storia per le scuole: raccontano il punto di vista dell'autore o delle fonti che sono andate per la maggiore, "nascondendo" mille altre storie che vengono taciute o che si perdono nel tempo, e che a volte sono le più vere e per chi ci vive le più importanti.
se una volta sul luogo vedo qualcosa che mi ispira di più di quello pensato a priori se possibile cambio il mio piano. Se c'è qualcosa che mi ispira la seguo e me ne frego dei principali monumenti inclusa la Torre Eiffel.
Una cosa è calcolare giorni ore e percorsi e volerli rispettare a tutti i costi solo perchè "il programma era quello".
Un'altra è studiare il posto e fare un programma di massima per sapere cosa c'è e cosa riuscire a vedere, poi se possibile una volta arrivato si vedrà.
Andreaeffe ha scritto:E' più corretto dire "viaggiatori indipendenti" oppure , più realisticamente , "dipendenti dai viaggi" ?
radaulpa ha scritto: io viaggio per curiosità
A me piacerebbe poter viaggiare con lentezza
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