"Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Quesito amletico...

Messaggioda Andreaeffe » 22/02/2010, 23:54

Bedda Matri!!!! 150 visualizzazioni in 24 ore, questo si che è un boiling hot topic !! :o
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda obe » 23/02/2010, 17:27

Bel quesito….

Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare

Dipende da persona a persona ma anche dal momento in cui si intraprenda un viaggio
La stessa persona nel corso di poco tempo può viaggiare per conoscere nuove culture con cui interagire ed arricchirsi, può viaggiare per visitare luoghi sognati, può viaggiare alla ricerca di un qualcosa che non sa neanche lui cosa sia.. o semplicemente può viaggiare per sfuggire alla routine (il famoso weekend corto con low cost… spaccacranio o no)

Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”

Tornando al topic;
se essere malati di viaggio vuol dire cercare di leggere, informarsi, essere curiosi su tutto quello che riguarda un luogo dal punto di vista della sua storia, delle sue bellezze e delle situazioni caratteristiche… si son un malato di viaggio.
Ok girare, ma son curioso… anzi affamato di sapere cosa dove sono e cosa sto vedendo.
Poi “vivere” nelle situazioni è lo step successivo.. il bello del viaggiare è che ognuno vive situazioni personali, non univoche… situazioni brutte e situazioni belle.
Quello che accade a te.. difficilmente accadrà ad un altro… e nel caso lo si vivrà in maniera diversa.
L’interagire con la gente è almeno il 60-70% di un viaggio

Se invece vuol dire che si viaggia solo per dire di essere stato in un posto.. o solo per il gusto di andare in giro.. allora no.

Chiudo sottolineando che la malinconia al ritorno fa parte del gioco… ma è anche gioco sottile, che passa dalla fuga dalla casa (intesa come luogo in cui si vive) alla leggera nostalgia che ogni tanto appare..
(e cito il testo della canzone “Gente di mare”)

E comunque penso che siamo viaggiatori indipendenti nel senso che scegliamo noi dove e sopratutto come vivere ed affrontare i luoghi in cui staremo.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Moran » 24/02/2010, 17:23

obe ha scritto:Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare
Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”

Potevo scrivere un sacco di cose, ma questo riassume già tutto. Grazie della sintesi.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda cametauval » 24/02/2010, 17:29

Moran ha scritto:
obe ha scritto:Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare
Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”

Potevo scrivere un sacco di cose, ma questo riassume già tutto. Grazie della sintesi.


ma non vi pare che, a volte, c'è una città, un parco, un ponte che ti incanta, ti emoziona e ti pare (come nell'amore) di averlo sempre conosciuto, quel posto... che fosse dentro di te e che aspettasse solo di venire a galla, come un (impossibile) ricordo?
Io credo che ci si possa innamorare a prima vista di un luogo e riuscire a capire molto di più di quello che, normalmente, la ragione consente...
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Voronezh » 25/02/2010, 9:36

obe ha scritto:Io penso non ci sia una risposta o una definizione “corretta” di quello che sia viaggiare
Son d’accordo che è difficile cogliere l’essenza di un posto senza soffermarsi un po’ di tempo, cercando di conoscere e di farsi conoscere dai veri abitanti di un posto… ma per questo ci vuole una cosa che a molti manca… non i soldi, ma il tempo
Per molti è difficile riuscire a staccare 6 mesi.. 1 anno..per poter “vivere il viaggio”
Io non credo sia necessario stare via 6 mesi o 1 anno per poter conoscere un luogo e "vivere il viaggio".
Si può ritornare in un posto a distanza di tempo, o semplicemente vivere il poco tempo che si ha a disposizione in un luogo invece che correre da una parte all'altra.
Molte volte si viaggia a tappe forzate, si parte con un tabellino di marcia prestabilito e non si scappa, non ci lascia seguire dall'istinto o dalle sensazioni provate sul posto una volta in zona, si pensa solo a foto e a monumenti...
A volte basta fermarsi qualche mezz'ora in una piazza di periferia ad osservare la gente del posto per capire davvero un luogo.
Per viaggiare basta esistere.
Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Moran » 25/02/2010, 9:49

Voronezh ha scritto:Si può ritornare in un posto a distanza di tempo, o semplicemente vivere il poco tempo che si ha a disposizione in un luogo invece che correre da una parte all'altra.
Molte volte si viaggia a tappe forzate, si parte con un tabellino di marcia prestabilito e non si scappa, non ci lascia seguire dall'istinto o dalle sensazioni provate sul posto una volta in zona, si pensa solo a foto e a monumenti...
A volte basta fermarsi qualche mezz'ora in una piazza di periferia ad osservare la gente del posto per capire davvero un luogo.

Ah, ecco, adesso sono più d'accordo con te. Perché mi sembrava che fossi un po' troppo contro i viaggi brevi, che invece secondo me se vissuti con lo spirito giusto ti permettono di capire e "vivere" un luogo anche senza passarci mesi o anni.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Voronezh » 25/02/2010, 14:36

Sì quel "fermarsi" scritto all'inizio era fuorviante, intendevo fermarsi e vivere le sensazioni del momento, non nel senso di fermarsi a vivere.
Ho corretto l'affermazione iniziale a scanso di equivoci.
Non è possibile fermarsi a vivere in tutti i luoghi viaggiati, ma io credo che se uno viaggia senza obblighi eccessivi e non solo nelle zone turistiche, possa per un attimo essere come uno del posto.

I viaggi brevi, che qui in Spagna vengono chiamati con un termine che rende meglio l'idea - escapadas - sono quelli che più faccio, sia per questioni economiche che di tempo. Non ne sono certo contro, ma come tutte le cose dipende da come si fanno e con che spirito.
Ogni tanto mi fermo a "osservare" gli altri viaggiatori in giro per la strada... seguono tutti le mappe turistiche, vanno nei posti che il turista deve vedere, mangiano quello che leggono, valutano le abitudini locali secondo quelle di casa loro...
"Calcolano" i luoghi secondo il tempo minimo indispensabile per vedere le cose più importanti.

Per me questa è dipendenza (dagli standard, da quello che tutti dicono e tu come una capra fai)... o forse meglio conformismo.
Per viaggiare basta esistere.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Leia74 » 25/02/2010, 15:54

Voronezh ha scritto:seguono tutti le mappe turistiche, vanno nei posti che il turista deve vedere, mangiano quello che leggono, valutano le abitudini locali secondo quelle di casa loro...
"Calcolano" i luoghi secondo il tempo minimo indispensabile per vedere le cose più importanti.
Per me questa è dipendenza (dagli standard, da quello che tutti dicono e tu come una capra fai)... o forse meglio conformismo.


Sono d'accordo sul fatto di cercare ANCHE luoghi meno turistici, piu' veri, viversi il posto, la gente locale etc. Ma non mi dire che se uno va a Parigi per la prima volta NON deve andare a vedere Notre Dame o la Tour Eiffel.

Personalmente, PRIMA vado a vedere i luoghi famosi, calcolando anche il tempo necessario. Se poi mi AVANZA tempo, lo lascio libero per fermarmi, per scoprire zone meno famose etc.. A dire il vero spesso se ho del tempo libero mi capita di aggiungere cose da "vedere" piuttosto che lasciarmelo per bermi un caffe' guardando la gente che cammina per strada, ma e' un mio problema anche a casa, non so stare senza fare niente... :oops: Comunque sto imparando, eh. :)
Se non ne ho il tempo, torno cosciente di avere VISTO una citta' e non di averla VISSUTA. Ne sono consapevole, mi dispiace, e spero di avere piu' avanti occasione di tornarci e godermela in un modo diverso, ma non me la sentirei di tornare da un posto nuovo senza aver visto i suoi monumenti piu' famosi.

Ovviamente dipende anche da dove si va. Ho nominato Parigi, in ogni caso se si tratta di un posto ricco di arte, monumenti, o anche paesaggi spettacolari, mi viene da andare a vedere quelli. Se visito paesi o zone meno "attraenti" di per se', viene anche piu' naturale vagabondare e conoscere gente.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Moran » 25/02/2010, 16:54

Leia74 ha scritto:Sono d'accordo sul fatto di cercare ANCHE luoghi meno turistici, piu' veri, viversi il posto, la gente locale etc. Ma non mi dire che se uno va a Parigi per la prima volta NON deve andare a vedere Notre Dame o la Tour Eiffel.
Personalmente, PRIMA vado a vedere i luoghi famosi, calcolando anche il tempo necessario.

Questo lo faccio anche io, informandomi prima, MA se un posto non mi ispira, anche se "famoso", magari lo salto e preferisco una passeggiata nei vicoli seguendo l'ispirazione del momento.
Per esempio, sono stato sei giorni a Budapest e non sono andato a vedere il Parlamento, che secondo tutte le guide è un "must"; io ho preferito fare due giorni alle terme (prima alle Gellert e poi alle Szechenyi) che mi ispiravano di più e mi sembravano anche più legate all'atmosfera della città. Insomma, con un minimo di organizzazione si possono mettere insieme tutti i vari aspetti.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Voronezh » 25/02/2010, 17:25

Leia io non devo andare mai a vedere nulla. Quando viaggio la parola must non esiste.

Vedo quello che mi ispira quel giorno secondo come fa il tempo, perché voglio sentirmi libero.
Le città sono fatte di tanti aspetti e i monumenti sono solo uno di questi, e per me sono tutti sullo stesso piano.

Perchè come diceva un vecchio saggio, "i monumenti quelli mica cadono"
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Voronezh » 25/02/2010, 17:33

I monumenti poi sono un pò come i libri di storia per le scuole: raccontano il punto di vista dell'autore o delle fonti che sono andate per la maggiore, "nascondendo" mille altre storie che vengono taciute o che si perdono nel tempo, e che a volte sono le più vere e per chi ci vive le più importanti.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda palaz » 25/02/2010, 20:38

Voronezh ha scritto:I monumenti poi sono un pò come i libri di storia per le scuole: raccontano il punto di vista dell'autore o delle fonti che sono andate per la maggiore, "nascondendo" mille altre storie che vengono taciute o che si perdono nel tempo, e che a volte sono le più vere e per chi ci vive le più importanti.


Mi hai fatto venire in mente "tebe dalle sette porte" di Brecht

"Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì ?
Ci sono i nomi dei re, dentro i libri.
Son stati i re a strascicarli, quei blocchi di pietra?
Babilonia distrutta tante volte,
chi altrettante la riedificò ? In quali case,
di Lima lucente d’ oro, abitavano i costruttori?
Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,
i muratori? Roma la grande
è piena d’ archi di trionfo. Su chi
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio
aveva solo palazzi per i suoi abitanti? Anche nella favolosa Atlantide,
la notte che il mare li inghiottì, affogavano urlando
aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquistò l’ India
da solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse quando la flotta
gli fu affondata. Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi
oltre a lui l’ ha vinta?
Una vittoria ogni pagina.
Chi cucinò la cena della vittoria?
Ogni dieci anni un grand’ uomo.
Chi ne pagò le spese ?

Quante vicende,
tante domande."

I monumenti sono belli non solo di per se, ma anche per le storie che sottendono e le fatiche che nascondono dietro alle facciate.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Andreaeffe » 26/02/2010, 0:43

bene, bene :) vedo che il topic sta raggiungendo alti livelli e che i viaggiatori stanno uscendo e si espongono....

bravi, bene, bis: o.t.r.a.
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda radaulpa » 26/02/2010, 1:21

ciao a tutti!!

io in parte approvo in parte dissento(scusate se non cito nessuno).
vi dò la mia

io viaggio per curiosità.
Tra l'altro ho un pò l'"arroganza" di pensare di poter capire i popoli; avanzando un pò alla volta, convinto che i luoghi influenzano talmente tanto la vita delle persone che avanzando poco alla volta, la prossimità territoriale mi aiuti a fare quei piccoli passi che mi aiutano a capire le differenze tra le usanze degli stessi.

In quest'ottica parlare con le persone vale tantissimo (poi, va detto, capirsi per bene, a fondo, è un'altra cosa). Anche solo per verificare quanto studiato riguardo a storia, geografia o tradizioni del luogo-perchè prma di partire si studia, anche solo per avere spunti di discorso-. Iniziare una conversazione chiedendo se il prossimo paese è xxx può portare ad avere conferma se c'è scarsità d'acqua e, se è così, come la si combatte e come ci si convive, dove la persona con cui si parla si approvvigiona, se l'acqua la compera, etc etc etc.
Questo, nel mio viaggiare, mi fa godere nell'andare più in là, vedere e scoprire se nella vallata successiva è lo stesso.
magari di là hanno talmente tanta acqua che fa franare la montagna, e , pare incredibile, le domande sono pressocchè le stesse,come la si combatte e come ci si convive, dove la persona con cui si parla si ripara, se e come le amministrazioni locali proteggono la popolazione etc etc etc. ebbene le risposte saranno diverse (e lì io mi gaso :lol: )

Sono però d'accordo sul fatto "vado in quel posto per vedere determinate cose" e regolo i miei tempi in base a quello (poi il tempo non basterà e mi terrò qualcosa da vedere per quando tornerò). Esattamente come dire che per andare a vedere quel paesino mi servono 2 gg ad andare e altrettanti a tornare e devo tenerne conto.
Il concetto di tempo minimo indispensabile si applica sicuramente bene allas espadas, ma si sa che si parte con quella ottica.

A me piacerebbe poter viaggiare con lentezza, come a molti immagino, e non tenere conto del tempo: aspettare il festival che ci sarà fra 10 giorni, ma purtroppo per ora non mi è possibile.

per rispondere alla domanda del topic, una volta ad albert che mi diceva "spero di poter seguire le tue tracce" e io "no! tu farai il tuo viaggio, mi onorerà che avrai scelto gli stessi percorsi, ma il viaggio sarà il tuo, e passerai a vedere cascate piuttosto che spiagge a seconda delle tue preferenze, ma il viaggio sarà il tuo, lo pianificherai e in base alle situazioni che si verranno a creare(basta una strada chiusa per neve, frana o fallimento della compagnia degli autobus), seguirai il tuo percorso". e infatti è arrivato in australia e ci è stato 6 mesi- ebbravo albert!-

siamo viaggiatori indipendenti soprattutto perchè siamo dipendenti dai viaggi e ci piace decidere dove andare ;) e finchè ci sarà uno stimolo per farci alzare il culo dal divano correremo a informarci, scartabellare per visti e assicurazioni, e alzarci alle 5 per arrivare in tempo utile al consolato prima di andare al lavoro :lol:

personalmente se riesco mi piacerebbe smettere tardi, + tardi possibile
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Leia74 » 26/02/2010, 1:43

Voronezh ha scritto:Leia io non devo andare mai a vedere nulla. Quando viaggio la parola must non esiste.

Vedo quello che mi ispira quel giorno secondo come fa il tempo, perché voglio sentirmi libero.
Le città sono fatte di tanti aspetti e i monumenti sono solo uno di questi, e per me sono tutti sullo stesso piano.

Perchè come diceva un vecchio saggio, "i monumenti quelli mica cadono"

I monumenti poi sono un pò come i libri di storia per le scuole: raccontano il punto di vista dell'autore o delle fonti che sono andate per la maggiore, "nascondendo" mille altre storie che vengono taciute o che si perdono nel tempo, e che a volte sono le più vere e per chi ci vive le più importanti.


Si' certo Carlo, non sto dicendo che "bisogna" vedere certe cose. A me piace , non devo andare a vedere determinate cose. Del resto penso che se un luogo (monumento, paesaggio, quello che vuoi) e' diventato famoso, un motivo ci sara'. Anche se io non sono particolarmente attratta, mi dico sempre che quella cosa ha un valore intrinseco, e quindi probabilmente andandoci scopriro' perche' e' famosa. Ad esempio, se un giorno andro' a Bilbao, penso che andro' al Guggenheim anche se di arte moderna non ci capisco niente e manco mi piace tanto. Magari imparero' qualcosa di interessante, magari scopriro' che alcuni autori invece mi piacciono. O magari restero' delusa come quando ho visto la Monna Lisa al Louvre.

Ma mi piace anche decidere giorno per giorno cosa vedere e dove andare, a seconda di come sto io, di com'e' il tempo (atmosferico), di come mi ispira il posto etc. Avendo la passione delle foto mi piace cercare belle immagini da immortalare, che siano luoghi famosi o meno. Siccome ora viaggio in coppia, trovo piu' difficile socializzare con la gente del posto e la cosa mi manca un po', ma non si puo' avere tutto.

Il mio modo di sentire il viaggio, tra l'altro, mi fa preferire una zona piu' piccola ma scoperta in profondita' piuttosto che un'area piu' grande di cui ho visto poco. Per cui mi viene abbastanza naturale andare in posti meno conosciuti della stessa zona, se ho tempo dopo aver visto quelli piu' famosi. Pero' che ti devo dire, io i luoghi famosi li voglio vedere. Non e' una stupida voglia di dire "ci sono stato", ma una vera curiosita' di vedere com'e', se e' cosi' bello / interessante come la sua fama farebbe supporre.
Nei paesi Baltici dove ho passato 3 settimane ho visitato le capitali, la penisola di Nida e qualche altro luogo famoso. Poi sono anche stata in zone meno conosciute ma altrettanto belle come il parco di Aukstaitija, ma ci sono andata perche' avevo tempo. Se avessi avuto solo 10 giorni per tutti i 3 paesi, forse avrei visto le 3 capitali e poco altro come fanno in tanti, ma molto piu' probabilmente avrei visto solo un paese dei 3 e l'avrei girato per bene.

Boh e' sempre cosi' diverso caso per caso che non mi sento assolutamente di generalizzare. In generale cerco di evitare i mordi e fuggi proprio per poter conoscere bene un posto. Rimane il fatto che in 7 giorni a Berlino abbiamo visto un sacco di cose ma non abbiamo conosciuto un solo berlinese. A Istanbul in 4 giorni abbiamo passeggiato un'oretta nella zona asiatica senza andare manco troppo in la' ma per il resto siamo rimasti sempre in zone turistiche. In Scozia in moto abbiamo invece passato paesini sconosciuti, ma in effetti non ci siamo dati molto tempo per scoprire ciascuno di essi. Spesso siamo passati in mezzo e basta, con l'idea di arrivare da qualche altra parte. Ma appunto, quando hai il tempo contato e hai determinati posti che vuoi vedere, devi lasciar stare gli altri.
Poi, e qui mi ripeto, essendo in coppia abbiamo avuto contatti ZERO con la gente del posto, quando viaggiavo da sola invece conoscevo sempre qualcuno di local...
Dipende tanto anche dal tipo di posto che visiti, le capitali europee hanno talmente tante cose interessanti che mi attirano che devi fare delle scelte e inevitabilmente cio' che e' meno famoso resta fuori. Un viaggio itinerante invece ti permette di entrare in contatto con tante realta' diverse. Insomma secondo me non ha senso generalizzare.

Concordo con quello che dice Rada, che sarebbe bello viaggiare con lentezza ma al momento non mi e' possibile. "Purtroppo" :D qualsiasi posto del mondo tu nomini, a me viene voglia di andarci: mi emoziona anche solo il pensiero. Non vivro' all'infinito e sogno di vedere tutto il mondo. Quindi non posso permettermi di tornare 10 volte nello stesso posto o di passare ogni volta una settimana in una zona ristrettissima per approfondirla. Mi piacerebbe, ripeto, ma le priorita' sono altre. Mi sento chiamare da qualsiasi parte mi volti: le savane dell'Africa orientale, le notti nel deserto tunisino, le citta' rumorose e incasinate dell'India, l'alba sull'Ayers Rock, i ghiacciai dell'Islanda, la magnificenza del Grand Canyon, i coloratissimi mercati boliviani, i grattacieli di sabbia di Sanaa, le dune rosse della Namibia, le baie del Vietnam, le parate della Corea del Nord, le moschee di Teheran, le danze dei popoli del Benin, le scogliere della Bretagna, la barriera corallina, il mistero di Macchu Picchu o delle piramidi Maya, la gente di Cuba, le chiese copte dell'Etiopia, una notte in una ger mongola nel mezzo della steppa, gli orsi che cacciano salmoni nei fiumi dell'Alaska... potrei continuare all'infinito!!! Io VOGLIO vedere, toccare, sentire, provare TUTTE queste cose e altre migliaia!! Come si fa, avendo solo 1-2 mesi di ferie l'anno??? Si deve per forza tagliare cio' che ci sembra meno importante di ciascun luogo... :(
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Voronezh » 26/02/2010, 11:02

A me piace vedere e scoprire storie nascoste e luoghi meno conosciuti, ad altri i monumenti più famosi, ad altri...
La differenza (ma non parlo di te) è che io non giudico un viaggio secondo l'aver visto i suoi posti più famosi e da lì ne valuto lo spessore.

Io a Bilbao il Guggemnheim l'ho visto solo da fuori di notte, e non credo di aver conosciuto una Bilbao minore. A Madrid sono stato 3 volte e nel Prado non ci ho messo piede.
Sono solo un pò stanco di sentire "non hai visto il Guggenheim?!" "a Lisbona non sei andato a Sintra?!" "quando eri in Russia non hai visto nè Mosca nè San Piter?!"

Il concetto di tempo minimo indispensabile lo avete estremizzato. Ovvio che tempi di massima li calcolo e che non posso aspettare 10 giorni per un festival ma come faccio a spaccare la ora se in un posto ancora non ci sono stato.
Una cosa è calcolare giorni ore e percorsi e volerli rispettare a tutti i costi solo perchè "il programma era quello".
Un'altra è studiare il posto e fare un programma di massima per sapere cosa c'è e cosa riuscire a vedere, poi se possibile una volta arrivato si vedrà.

Quello che volevo sottolineare è che se una volta sul luogo vedo qualcosa che mi ispira di più di quello pensato a priori se possibile cambio il mio piano. Se c'è qualcosa che mi ispira la seguo e me ne frego dei principali monumenti inclusa la Torre Eiffel.

La mia "critica" andava comunque alle persone che viaggiano secondo il "così fan tutti" e non tanto alle persone qui dentro.

Alla fine ognuno viaggia secondo il suo istinto ed è giusto così.

ps Leia ti prometto che quando andrò a Parigi (attualmente è in posizione 152 della mia lista) salterò volutamente la Torre Gustavo e ti manderò una cartolina da una delle banlieue più malfamate :mrgreen:
Che poi alla fine sono una faccia molto più veritiera della Parigi attuale
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Leia74 » 26/02/2010, 11:22

Eh eh eh non preoccuparti, come hai detto tu ognuno ha le sue preferenze quando viaggia. Anche io penso sia limitante voler per forza vedere le cose perche' "si devono vedere", ma credo siamo tutti d'accordo su questo qui dentro.
Sono d'accordo al 100% quando dici
se una volta sul luogo vedo qualcosa che mi ispira di più di quello pensato a priori se possibile cambio il mio piano. Se c'è qualcosa che mi ispira la seguo e me ne frego dei principali monumenti inclusa la Torre Eiffel.


Faccio quello che mi interessa, che mi attira, che mi ispira etc. Se vado a Mosca e non vedo il Cremlino e' perche' ho scelto di non vederlo perche' non mi interessava, e me ne frego se al ritorno la gente mi guarda strano. Poi che IO personalmente il Cremlino lo volevo assolutamente vedere e' un altro discorso. Ma ci siamo capiti ;)

Una cosa è calcolare giorni ore e percorsi e volerli rispettare a tutti i costi solo perchè "il programma era quello".
Un'altra è studiare il posto e fare un programma di massima per sapere cosa c'è e cosa riuscire a vedere, poi se possibile una volta arrivato si vedrà.


Anche qui 100% d'accordo. Io amo leggere le guide da cima a fondo, cercare info etc, in modo da sapere cosa c'e' in quel paese e poi decidere liberamente sul posto dove andare in modo consapevole.

La cartolina dalla banlieue mi farebbe molto piacere! :D
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda vilmer7 » 26/02/2010, 12:29

Andreaeffe ha scritto:E' più corretto dire "viaggiatori indipendenti" oppure , più realisticamente , "dipendenti dai viaggi" ?


radaulpa ha scritto: io viaggio per curiosità
A me piacerebbe poter viaggiare con lentezza


allora... inizio "rubando" queste frasi a Claudio perchè le sottoscrivo in pieno

per me è la curiosità che muove, e ovviamente può essere del tutto soggettivo cosa ci incuriosisce e suscita interesse
il bello a volte è che quello che non mi aspetto mi stupisce e meraviglia ancor più di cose/luoghi che magari vado a vedere perchè famosi e quindi van visti "per forza"; cioè, non per dovere ma come dice Leia perchè voglio vedere di persona un sito o un quadro che è passato alla storia, cioè fare mia l'esperienza ed eventualmente emozionarmi personalmente

credo che sul viaggiare con lentezza siano tutti d'accordo, anzi vorrei vivere, mangiare, camminare, ecc. con lentezza
il mondo va a mille e siamo bombardati da troppi stimoli, che possono sì incuriosire ma anche far disperdere energie o farci rimanere in superficie
alla fine, personalmente, in viaggio preferisco approfondire una piccola parte piuttosto che correre per cercare di vedere tutto; allora devo scegliere, e parlando di indipendenza la parola "scelta" è la chiave: indipendenza anche da me e dal programma che ho abbozzato prima di partire, che puntualmente non seguo perchè scelgo di deviare dal percorso prestabilito facendomi guidare dall'istinto del momento; cerco di applicare il "qui e ora", perdendomi seduta in una piazza a guardare e vivere un luogo o le chiacchiere con qualcuno incontrato per caso, lasciando indietro una visita ad un monumento che "tanto quello sta lì"
per esempio nell'ultimo viaggio in india ho visto molte meno cose di quelle che avevo pensato, meno forti o templi o palazzi (spesso simili per quanto belli), e le esperienze più belle sono state andare alla festa religiosa nello stadio di Jodhpur con la famiglia che ci ospitava o passare ore con Giraj e i suoi amici, incontrato per caso a Jaisalmer, senza infine vedere nessuna haveli
o.t. ehm...devo ancora finire di inserire foto e iniziare il racconto :oops: scusate, ma non mi rimedio col tempo, o non lo so gestire bene :cry:

per tornare in tema, la mia risposta attuale è che si può essere viaggiatori indipendenti anche andando nel paese a 10 km da casa, l'importante è il perchè e il come, spinti da una domanda che ci renda più liberi e predispsti a rimanere stupiti; e si è dipendenti dai viaggi perchè, non ricordo chi l'ha detto ma: gli alberi hanno radici, noi siamo uomini e abbiamo piedi per muoverci, viaggiare, migrare
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda Andreaeffe » 27/02/2010, 19:22

"gnothi seauton" (Socrate) iscrizione sul tempio dell'oracolo di Delfi - Greece :ugeek:

thanx indeed ;)
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Re: "Viaggiatori indipendenti" o "dipendenti dai viaggi" ?

Messaggioda gc23 » 28/02/2010, 11:19

secondo me sono due concetti diversi che non possono essere alternativi uno all'altro.
"viaggiatore indipendente" riguarda il modo di pensare il viaggio, "dipendente dai viaggi" è invece la passione per i viaggi.
penso che chi scrive su questo forum abbia un pò dell'uno che dell'altro.
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