lavoro, situazione Italia/Europa

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Daje » 21/02/2009, 13:35

darietto ha scritto:Sapete qual'è l'unico campo che non va mai in crisi? quello delle pompe funebri...


Anche quello senza "funebri" è un mercato che non conosce crisi
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Daje » 21/02/2009, 13:48

Cmq c'è un video che spiega in maniera semplice da dove nasce questa crisi
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda nelloyanto » 21/02/2009, 14:39

gc23 ha scritto:
darietto ha scritto:Situazione attuale? Non abbiamo ancora visto nulla. La crisi si abbatterà a luglio, queste sono solo le avvisaglie. Il valore stimato dei c.d. titoli tossici, secondo stime, supera di 10 volte il pil mondiale.
Purtroppo la situazione è tragica, in Italia, nonostante tutto ci va decisamente meglio che in altri stati europei. Il problema serio sarà quando finiranno i soldi per le casse integrazioni, mobilità e pensioni. Se continua così l'anno prossimo si spenderà il quadruplo. Le banche non finanziano più, nemmeno se lo stato da la garanzia (17 milioni di €), il mercato immobiliare sta crollando, siamo in deflazione tecnica. Ancora qualche mese e basterà tenere i soldi sotto il letto per guadagnare.
I paesi dell'est sono in caduta libera, i balcani stanno per toccare i fondo, l'Austria (e di conseguenza anche la nostra unicredit) è già con un piede nel vuoto. Ho davanti un'analisi del S.A.I. che è tutto fuorchè rassicurante sull'economia dei paesi nordici. La Spagna è in recessione, l'aeroporto di barcellona non aprirà il nuovo terminal a tempo indefinito e stanno pensando di chiudere TUTTO il vecchio Barajas.
Fuori europa ci sono 30 milioni di cinesi inc****ti neri, l'esercito è in stato d'allarme, L'India è con le pezze al ****, l'immobiliare di Dubai ha perso il 50% ed è previsto che la popolazione scenda del 10% (tutti expat licenziati che devono lasciare il paese). La Russia è forse la messa peggio. Investimenti fatti calcolando un petrolio a 85$ quando ora è a 35. Putin schiera l'esercito ed i reparti speciali ed i comunisti superano il 25% dei consensi diventando la seconda forza del paese. Per inciso i nazionalisti si attestano almeno al 20% ed insieme, se si votasse ora, avrebbero la maggioranza alla Duma superando Nuova Russia

Benvenuti nell'anno 2009, l'anno del giappone che fa -12,5%, l'anno dove chi ci ha portato in questo casino ha vinto le elezioni (o meglio, il suo staff), l'anno dove se guadagni 2.000$ devi ridarne alla banca 1700 perchè mesi addietro ti hanno sempre detto di si alle richieste di credito.

Qualcuno anni fa diceva, non sprecate i soldi per i miei libri, comprate un pezzo di terra ed un fucile. Non siamo tanto distanti.....


purtroppo questo è il quadro.
a lavoro mi hanno detto che questa è la punta dell'iceberg: il problema si noterà quando inizieranno ad aumentare i licenziamenti e le casse integrazioni.
in italia per ora si sta sentendo meno anche perché il sistema bancario è più frazionato: se pensate che in islanda ci sono 3 grosse banche che hanno speculato con investimenti negli usa e con la crisi hanno messo a terra una nazione intera. l'islanda ha dovuto chiedere un prestito all'inghilterra per poter andare avanti.

http://www.corriere.it/esteri/08_dicemb ... ?fr=plgol0
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda scareface » 21/02/2009, 14:48

darietto ha scritto:Sapete qual'è l'unico campo che non va mai in crisi? quello delle pompe funebri...

si' peccato pero' che le pompe funebri sono praticamente una casta superchiusa, peggio dei notai
le pompe funebri sono di proprieta' di poche famiglie che gestiscono il business da generazioni e si guardano bene dal mantenere la loro presenza sul territorio


Daje ha scritto:Cmq c'è un video che spiega in maniera semplice da dove nasce questa crisi
oppure questo in italiano
http://www.youtube.com/watch?v=RQ7jXPqUtY0

comunque quello e' stato solo l'inizio
- Anton -

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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda scareface » 21/02/2009, 15:03

darietto ha scritto:[cut]

Per le case: a novembre vendevano a 110.000€ la casa a fianco a quella dove vivevo io. Il mio flatmate (coinquilino è fuori moda ormai :roll: ) mi disse che erano partiti da 300 e passa

[cut]

a tal proposito chiedo pure io la presenza dell'analista finanziaro dario, :D
io sono nella situazione opposta: dovrei vendere una casa in Germania di cui non me ne faccio piu' niente
come un po dappertutto allo stato attuale delle cose dovrei praticamente 'svenderla' per liberarmene (in germania i prezzi sono da tempo andati giu' quando da noi ancora crescevano..)

in sintesi estrema che faccio?
- vendo adesso a un prezzo decisamente basso (per poi avere liquidita' che sinceramente non saprei che farmene nel senso che non ho stretto bisogno di soldi al momento, ne come investirla visto come siamo messi di questi giorni)
- aspetto, con tutto quello che comporta il lasciare una casa vuota.. (sperando che fra 5-10 anni il prezzo torni ad aumentare, anche se il trend e' il contrario e non se ne vede la fine anche se in teoria oltre un certo 'limite x' non dovrebbe scendere senno' te le danno in regalo..)
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Daje » 21/02/2009, 15:28

scareface ha scritto:che faccio?
- vendo adesso a un prezzo decisamente basso (per poi avere liquidita' che sinceramente non saprei che farmene nel senso che non ho stretto bisogno di soldi al momento, ne come investirla visto come siamo messi di questi giorni)


direi che ti sei risposto da solo
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda fedea » 21/02/2009, 15:31

ma affittarla no?
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda iceman85 » 21/02/2009, 15:46

darietto ha scritto:
iceman85 ha scritto:per mè, in poche parole, un mito! ;)

Dopo questa hai un tot di giri di vodke offerti


OT:Dario è ciò che penso! Mancano pochi giorni alla tesi, poi sarò più libero :mrgreen: sinceramente mi aspetta un mese di marzo dove sarò in giro per l'Italia :lol: (provo a passare a Milano, altrimenti aggiungeremo dei giri a Torino) FINE OT
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda darietto » 21/02/2009, 16:48

iceman85 ha scritto:
darietto ha scritto:
iceman85 ha scritto:per mè, in poche parole, un mito! ;)

Dopo questa hai un tot di giri di vodke offerti


OT:Dario è ciò che penso! Mancano pochi giorni alla tesi, poi sarò più libero :mrgreen: sinceramente mi aspetta un mese di marzo dove sarò in giro per l'Italia :lol: (provo a passare a Milano, altrimenti aggiungeremo dei giri a Torino) FINE OT

Grazie allora! Se passi da Milano dimmelo che ti dico se sono a casa. Se poi me lo dici con qualche giorno d'anticipo se mamma non è a casa ti posso anche ospitare
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda darietto » 21/02/2009, 16:52

scareface ha scritto:
darietto ha scritto:[cut]

Per le case: a novembre vendevano a 110.000€ la casa a fianco a quella dove vivevo io. Il mio flatmate (coinquilino è fuori moda ormai :roll: ) mi disse che erano partiti da 300 e passa

[cut]

a tal proposito chiedo pure io la presenza dell'analista finanziaro dario, :D
io sono nella situazione opposta: dovrei vendere una casa in Germania di cui non me ne faccio piu' niente
come un po dappertutto allo stato attuale delle cose dovrei praticamente 'svenderla' per liberarmene (in germania i prezzi sono da tempo andati giu' quando da noi ancora crescevano..)

in sintesi estrema che faccio?
- vendo adesso a un prezzo decisamente basso (per poi avere liquidita' che sinceramente non saprei che farmene nel senso che non ho stretto bisogno di soldi al momento, ne come investirla visto come siamo messi di questi giorni)
- aspetto, con tutto quello che comporta il lasciare una casa vuota.. (sperando che fra 5-10 anni il prezzo torni ad aumentare, anche se il trend e' il contrario e non se ne vede la fine anche se in teoria oltre un certo 'limite x' non dovrebbe scendere senno' te le danno in regalo..)

SE i soldi non ti servono subito ed il prezzo attuale è più basso del reale (o comunque di quello che l'hai pagata) condivido quello che hanno scritto Daje e Fedea. Se invece la vuoi prorpio vendere chiedo se riesco ad avere i dati storici e le prospettive dell'immobiliare tedesco (in questo caso però ti chiederei la città). In caso contrario ti indirizzo verso persone più competenti di me in questo campo

Daje ha scritto:
darietto ha scritto:Sapete qual'è l'unico campo che non va mai in crisi? quello delle pompe funebri...


Anche quello senza "funebri" è un mercato che non conosce crisi

Mmmmm sai che leggevo anche anche loro sono in crisi? Specialmente a N.Y. dove, oltre alla crisi, è stata emanata una legge che vieta di concludere contratti dentro certi locali.....
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda iceman85 » 21/02/2009, 16:54

darietto ha scritto:
iceman85 ha scritto:
darietto ha scritto:
iceman85 ha scritto:per mè, in poche parole, un mito! ;)

Dopo questa hai un tot di giri di vodke offerti


OT:Dario è ciò che penso! Mancano pochi giorni alla tesi, poi sarò più libero :mrgreen: sinceramente mi aspetta un mese di marzo dove sarò in giro per l'Italia :lol: (provo a passare a Milano, altrimenti aggiungeremo dei giri a Torino) FINE OT

Grazie allora! Se passi da Milano dimmelo che ti dico se sono a casa. Se poi me lo dici con qualche giorno d'anticipo se mamma non è a casa ti posso anche ospitare


di niente ;) ti terrò aggiornato sui miei spostamenti :lol:
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda scareface » 22/02/2009, 0:02

Daje ha scritto:
scareface ha scritto:che faccio?
- vendo adesso a un prezzo decisamente basso (per poi avere liquidita' che sinceramente non saprei che farmene nel senso che non ho stretto bisogno di soldi al momento, ne come investirla visto come siamo messi di questi giorni)


direi che ti sei risposto da solo

purtroppo il discorso non e' cosi' semplice:
ne io ne i miei non hanno piu' interessi/legami/parenti in quella zona e neanche dire che uno di noi in un futuro potrebbe andare a viverci. In una situazione 'normale' avrei detto senza troppe esitazioni vendiamola per poi fare qualcosa dei soldi, purtroppo nella situazione attuale non avrei la piu' pallida idea di come investire quei soldi; dici tu compra un'altra casa qui da noi no? si' peccato che con i prezzi alti che ci sono ancora qui non ci viene mai una casa in quelle condizioni come vado a venderla in Germania.

D'altra parte pero' se decido di tenerla fra un po di anni ci saranno sicuramente dei lavori da fare, imbiancare, rimodernare le tubature dell'acqua etc etc; e' un attimo che vengono fuori 10.000euro tra una cosa li' e una la' fra tutto.. difficile andare ad aggiungere anche quel prezzo sul costo finale..


fedea ha scritto:ma affittarla no?
difficile se non impossibile, e' in un piccolo paese non e' che e' un appartamento in citta' che magari e' piu' appetibile (e anche li' ce ne sono un sacco vuoti)
tra l'altro affittandola bisogna andare su' regolarmente per occuparsi delle piu' svariate cose..

@dario
grazie per l'ennesima volta (fra un po lo metto in firma per tutto quanto :D )
da una parte vorrei venderla, chiaramente dipende da quanto dovrei scendere ancora di prezzo..
come immediata conseguenza si pone cosa fare poi di quei soldi!
poi magari in mp ti do un po piu' di dettagli


poi dammi il tuo IBAN che ti faccio un bonifico per la parcella! 8-) :lol:
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Satanel » 13/05/2009, 9:58

Riprendo il discorso di Dario di qualche pagina fa.
Che la crisi ci sia è evidente, che si abbatterà più avanti non saprei. So solo che questi shock del mercato sono solo una cosa buona. L'economia è come un girotondo, una crisi di livello mondiale può solo portare ad una ripresa. Già la deflazione è una buona cosa, in quanto traducendosi in un livello generale di calo dei prezzi, permette anche a chi ha un vincolo di bilancio più basso di modificare le proprie scelte d'acquisto, permettendogli l'accesso a beni che fino a poco fa gli erano preclusi. Potendo acquistare più beni, e quindi aumentando i consumi, giocoforza le imprese dovranno aumentare le produzioni e, di riflesso, saranno costrette all'assunzione di nuovo personale che, con l'aumento del reddito, potrà continuare ad acquistare, riportando in alto prezzi e inflazione. La crisi è destinata a creare delle vittime, ovviamente, ossia chi già prima della crisi non stava messo una favola, ma è una cosa normale, non esistono guerre senza morti. Le banche stesse, a fronte di un aumento della produzione e quindi degli investimenti saranno costrette, se non vogliono chiudere tutte, a concedere finanziamenti inizialmente ad un costo superiore, costo che si andrà abbassando con l'aumento delle richieste, e via andare per altri 60 anni. Poi ce ne sarà un altra, un altra ripresa e via così usque ad infinitum. La fine dell'economia mondiale è solo una balla, una argomentazione da uomo della strada che pensa solo al presente. Pensiamo al futuro, e vedrete che la crisi passerà, e ne godranno le prossime generazioni. Noi forse ne vedremo i frutti solo a quarant'anni, ma è quello che è già successo nel dopoguerra, e di cui si sono approfittati i nostri genitori.
In Italia la crisi si sente relativamente meno perchè già il reddito è più basso rispetto agli standard europei, ed i nostri prezzi sono portati a calari meno rapidamente ed intensamente rispetto alla media, a causa di un atteggiamento "latino", più prudente rispetto al resto dell'economia mondiale (non a caso le leggi in materia di composizione del bilancio sono rientate in tal senso, prediligendo il criterio di prudenza). Rimbocchiamoci le maniche, e lavoriamo per il futuro. Dalle crisi sono nate sempre grandi imprese, spesso da idee singole.
E si torna a respirare...
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda darietto » 13/05/2009, 15:04

Satanel, ti rispondo dopo. Intanto un dato ed un grafico. 20.000 sono le imprese chiuse in Italia quest'anno, mentre qui sotto il grafico del valore del [quote=http://en.wikipedia.org/wiki/Baltic_Dry_Index]Baltic dry index[/quote] e di un tipico bene rifugio, l'oro.
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Rimane da capire se il rialzo del BDI sia un'inversione di tendenza oppure, anche vedendo il prezzo alto dell'oro sia un rimbalzo tecnico. Le previsioni sono per la seconda opzione, sfortunatamente
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda RoMario » 21/05/2009, 10:58

Satanel ha scritto:Riprendo il discorso di Dario di qualche pagina fa.
Che la crisi ci sia è evidente, che si abbatterà più avanti non saprei. So solo che questi shock del mercato sono solo una cosa buona. L'economia è come un girotondo, una crisi di livello mondiale può solo portare ad una ripresa. Già la deflazione è una buona cosa, in quanto traducendosi in un livello generale di calo dei prezzi, permette anche a chi ha un vincolo di bilancio più basso di modificare le proprie scelte d'acquisto, permettendogli l'accesso a beni che fino a poco fa gli erano preclusi. Potendo acquistare più beni, e quindi aumentando i consumi, giocoforza le imprese dovranno aumentare le produzioni e, di riflesso, saranno costrette all'assunzione di nuovo personale che, con l'aumento del reddito, potrà continuare ad acquistare, riportando in alto prezzi e inflazione. La crisi è destinata a creare delle vittime, ovviamente, ossia chi già prima della crisi non stava messo una favola, ma è una cosa normale, non esistono guerre senza morti. Le banche stesse, a fronte di un aumento della produzione e quindi degli investimenti saranno costrette, se non vogliono chiudere tutte, a concedere finanziamenti inizialmente ad un costo superiore, costo che si andrà abbassando con l'aumento delle richieste, e via andare per altri 60 anni. Poi ce ne sarà un altra, un altra ripresa e via così usque ad infinitum. La fine dell'economia mondiale è solo una balla, una argomentazione da uomo della strada che pensa solo al presente. Pensiamo al futuro, e vedrete che la crisi passerà, e ne godranno le prossime generazioni. Noi forse ne vedremo i frutti solo a quarant'anni, ma è quello che è già successo nel dopoguerra, e di cui si sono approfittati i nostri genitori.
In Italia la crisi si sente relativamente meno perchè già il reddito è più basso rispetto agli standard europei, ed i nostri prezzi sono portati a calari meno rapidamente ed intensamente rispetto alla media, a causa di un atteggiamento "latino", più prudente rispetto al resto dell'economia mondiale (non a caso le leggi in materia di composizione del bilancio sono rientate in tal senso, prediligendo il criterio di prudenza). Rimbocchiamoci le maniche, e lavoriamo per il futuro. Dalle crisi sono nate sempre grandi imprese, spesso da idee singole.


evviva l'ottimismo
è anche vero che se sono a casa dal lavoro, magari pure con un mutuo da pagare, me ne faccio proprio poco dei prezzi al ribasso
direi piuttosto che c'ho ben poco da consumare e perciò, perlomeno nel breve periodo, il circolo virtuoso che tu intravedi non è per niente così scontato
la realtà è che le aziende chiudono, licenziano, a partire dalle migliaia di precari (contratti a progetto, partite IVA, etc.) coi quali possono fare quello che vogliono
perciò di buone cose ce ne sono proprio poche ed aggiungici pure l'annoso problema strutturale dell'Italia che deve vagonate di soldi a tutto il mondo
il percorso di ripresa non sarà così limpido e lineare come lo descrivi e, a parte le vittime che lascerà lungo il cammino, bisogna vedere cosa produrrà a livello di scelte politiche e di cambiamenti di natura sociale

cosa vuoi che ti dica?
è naturale che questa crisi finirà, ma dire che è una cosa buona è un'eresia
tu dici che vedremo i frutti a 40 anni: grazie al cazzo, ma intanto ci pigliamo qualche annetto di ca22oni nel culo e la prospettiva, fregandomene altamente delle leggi di lungo periodo dell'economia, non è che mi faccia sorridere
sarò pure un uomo della strada, ma non è che mi piaccia di finirci sulla strada
il tuo teorema, tradotto in vita reale, significa che l'immediato futuro di molti ragazzi sarà quello di lottare per tenersi un lavoro malpagato, in un clima di crisi generale e di precarietà diffusa, con molte ombre sulla possibiltà di costruirsi un futuro
e secondo te, di fronte a questa prospettiva, dovrei rallegrarmi perchè consapevole che tra qualche anno tutto tornerà a posto?
ma intanto le occasioni che perdo e gli sbattimenti che mi devo accollare? quelli chi me li restituisce?

secondo il tuo schema questo viene catalogato come dettaglio quasti trascurabile: le vittime della crisi, quelli poverini che già non stavano messi bene
mi rallegro per te che a quanto pare sei in una botte di ferro, probabilmente se sentissi gli effetti della crisi avresti qualche difficoltà in più a proporre una simile riflessione
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Satanel » 24/05/2009, 20:40

RoMario ha scritto:
Satanel ha scritto:Riprendo il discorso di Dario di qualche pagina fa.
Che la crisi ci sia è evidente, che si abbatterà più avanti non saprei. So solo che questi shock del mercato sono solo una cosa buona. L'economia è come un girotondo, una crisi di livello mondiale può solo portare ad una ripresa. Già la deflazione è una buona cosa, in quanto traducendosi in un livello generale di calo dei prezzi, permette anche a chi ha un vincolo di bilancio più basso di modificare le proprie scelte d'acquisto, permettendogli l'accesso a beni che fino a poco fa gli erano preclusi. Potendo acquistare più beni, e quindi aumentando i consumi, giocoforza le imprese dovranno aumentare le produzioni e, di riflesso, saranno costrette all'assunzione di nuovo personale che, con l'aumento del reddito, potrà continuare ad acquistare, riportando in alto prezzi e inflazione. La crisi è destinata a creare delle vittime, ovviamente, ossia chi già prima della crisi non stava messo una favola, ma è una cosa normale, non esistono guerre senza morti. Le banche stesse, a fronte di un aumento della produzione e quindi degli investimenti saranno costrette, se non vogliono chiudere tutte, a concedere finanziamenti inizialmente ad un costo superiore, costo che si andrà abbassando con l'aumento delle richieste, e via andare per altri 60 anni. Poi ce ne sarà un altra, un altra ripresa e via così usque ad infinitum. La fine dell'economia mondiale è solo una balla, una argomentazione da uomo della strada che pensa solo al presente. Pensiamo al futuro, e vedrete che la crisi passerà, e ne godranno le prossime generazioni. Noi forse ne vedremo i frutti solo a quarant'anni, ma è quello che è già successo nel dopoguerra, e di cui si sono approfittati i nostri genitori.
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evviva l'ottimismo
è anche vero che se sono a casa dal lavoro, magari pure con un mutuo da pagare, me ne faccio proprio poco dei prezzi al ribasso
direi piuttosto che c'ho ben poco da consumare e perciò, perlomeno nel breve periodo, il circolo virtuoso che tu intravedi non è per niente così scontato
la realtà è che le aziende chiudono, licenziano, a partire dalle migliaia di precari (contratti a progetto, partite IVA, etc.) coi quali possono fare quello che vogliono
perciò di buone cose ce ne sono proprio poche ed aggiungici pure l'annoso problema strutturale dell'Italia che deve vagonate di soldi a tutto il mondo
il percorso di ripresa non sarà così limpido e lineare come lo descrivi e, a parte le vittime che lascerà lungo il cammino, bisogna vedere cosa produrrà a livello di scelte politiche e di cambiamenti di natura sociale

cosa vuoi che ti dica?
è naturale che questa crisi finirà, ma dire che è una cosa buona è un'eresia
tu dici che vedremo i frutti a 40 anni: grazie al cazzo, ma intanto ci pigliamo qualche annetto di ca22oni nel culo e la prospettiva, fregandomene altamente delle leggi di lungo periodo dell'economia, non è che mi faccia sorridere
sarò pure un uomo della strada, ma non è che mi piaccia di finirci sulla strada
il tuo teorema, tradotto in vita reale, significa che l'immediato futuro di molti ragazzi sarà quello di lottare per tenersi un lavoro malpagato, in un clima di crisi generale e di precarietà diffusa, con molte ombre sulla possibiltà di costruirsi un futuro
e secondo te, di fronte a questa prospettiva, dovrei rallegrarmi perchè consapevole che tra qualche anno tutto tornerà a posto?
ma intanto le occasioni che perdo e gli sbattimenti che mi devo accollare? quelli chi me li restituisce?

secondo il tuo schema questo viene catalogato come dettaglio quasti trascurabile: le vittime della crisi, quelli poverini che già non stavano messi bene
mi rallegro per te che a quanto pare sei in una botte di ferro, probabilmente se sentissi gli effetti della crisi avresti qualche difficoltà in più a proporre una simile riflessione

Avevo scritto una risposta lunghissima, ma non so perchè il pc me l'ha cancellata...
Comunque, il senso della mia risposta era: non ci si può lamentare sempre.
Vittime della crisi? Bisogna prima morire per rinascere.
In una botte di ferro io? Un agente di viaggio al nero con uno stipendio di 600 euro al mese per te è in una botte di ferro?
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda RoMario » 27/05/2009, 14:26

che vuoi che ti dica,
invidio ancor più il tuo encomiabile ottimismo, io personalmente non riesco ad essere altrettanto tranquillo

"bisogna prima morire per rinascere"
un bellissimo slogan, dal sapore di striscione di curva, però avrei qualcosa da ridire

a parte che non credo nella reicarnazione, ne tantomeno nella vita dopo la morte
bisogna prima morire? ma anche no, mi verrebbe da dire
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Nanni » 16/12/2009, 0:22

un salutone a satanel prima di iniziare e un abbraccio virtuale.

Non so perchè ho come l'impressione che questa crisi sia stata pilotata e programmata.
ci sono varie cose che non quadrano per chi come me ignorante guarda il mondo da giu.
le auto a gas, la discesa del petrolio, l'impennata dell'euro, la cina alla finestra... insomma nel quadretto di famiglia del mondo ci sono tanti tasselli che non vanno, e come se guardando un quadro ci vedeste qualcosa che non va ma non riusciste a capire cosa...

In Italia siamo in una botte di ferro con uno stato-mafioso-massonico soldi per le pensioni ce ne sono don't worry

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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda cametauval » 17/12/2009, 20:55

Nanni ha scritto:un salutone a satanel prima di iniziare e un abbraccio virtuale.

Non so perchè ho come l'impressione che questa crisi sia stata pilotata e programmata.
ci sono varie cose che non quadrano per chi come me ignorante guarda il mondo da giu.
le auto a gas, la discesa del petrolio, l'impennata dell'euro, la cina alla finestra... insomma nel quadretto di famiglia del mondo ci sono tanti tasselli che non vanno, e come se guardando un quadro ci vedeste qualcosa che non va ma non riusciste a capire cosa...

In Italia siamo in una botte di ferro con uno stato-mafioso-massonico soldi per le pensioni ce ne sono don't worry

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guarda, qui da me molti imprenditori hanno fatto finta di avere il cappio al collo per delocalizzare :evil:
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Re: lavoro, situazione Italia/Europa

Messaggioda Goldendragon » 17/12/2009, 22:19

Nanni ha scritto:In Italia siamo in una botte di ferro con uno stato-mafioso-massonico soldi per le pensioni ce ne sono don't worry

si ma perché:
- la contabilità dell'INPS é farlocca: non tiene conto delle liabilities delle pensioni future, solo dei flussi di cassa entrata uscita. E' cosi' che possono dire "pensioni? no problem". Se facessero una contabilità "vera", attuariale, chiuderebbe baracca subito
- il prezzo per pagare le pensioni (calanti comunque) é che lo mettono in quel posto a chi lavora e ai giovani (che se lo pigliano doppiamente, detto brevemente :evil: ).

Questo é il prezzo di uno stato corrotto e clientelare da mantenere a qualsiasi costo, della rieleggibilità a tutti i costi e del "consenso" comprato, stampando soldi o metodi similari: tanto lo pagano i contribuenti.
E anche cosi' con i pannicelli caldi degli scalini/scaloni e innalzamento dell'età pensionabile, possono solo rinviare il chaos e nel farlo creano problemi ancora più grossi per le generazioni future enon parlo di secoli ma di una o due generazioni se i trendo demografici e politico economici continuano come ora.
Le delizie del sistema "pay as you go" già marcio in sé se fosse gestito da gente onesta, immaginate da politici corrotti.

Per chi non l'avesse capito, il sistema di pensioni statali é uno "schema piramidale" molto simile in natura a quello di Madoff.
Grosso modo si basa sul principio "godiamo adesso sui soldi che non abbiamo tanto pagherà qualcun altro in un altro tempo".
E' esattamente lo stesso principio del debito pubblico: sono cavoli di chi verà dopo...
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