Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Aires

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Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Aires

Messaggioda obe » 27/11/2011, 18:29

Eccomi di ritorno,
è la prima domenica che faccio a casa dal mio rientro in Italia dopo 3 settimane di Argentina.

Che dire? Bè è stato un viaggio fantatico... per i posti visitati, le esperienze, le situazioni, la gente incontrata, gli inconvenienti accaduti.. e tutto il resto.

Devo dire la verità, ero partito un pò titubante; tante cose da fare/visitare, il mio primo viaggio in solitaria, le preoccupazioni sullo sciopero di AirFrance e i classici "pensieri" che passano per la testa tutte le volte che si deve affrontare una situazione nuova... pensieri ma soprattutto tanti tanti stimoli.. ero carico come non capitava da parecchio tempo.
Ora posso dire che è stato un viaggio molto al di sopra delle aspettative, forse una delle esperienze più belle della mia vita.

Come spesso capita, il programma di base (che ho già pubblicato) era aperto a modifiche e variazioni da effettuare sul posto, in base alle proprie sensazioni e ovviamente ai problemi che possono sempre capitare quando si fa un viaggio del genere..
E anche in questo caso non son mancati i cambiamenti che vi svelerò andando avanti con il racconto.

A proposito, chi si aspetta il solito racconto semi-comico con tante serate e tante ragazze rimarrà un pò deluso... perchè questo è stato un viaggio caratterizzato da poche nottate e tante esperienze di "vita"; quindi spazio e tempo per momenti in disco a ritmo di ragazze, balli e bevute ne ho avuto veramente poco.
Anche la tipologia del racconto è diversa dal solito; avendo un pò di tempo libero a fine giornata mentre sorseggiavo una birra o mentre mi spostavo nella pampa in bus, mi è venuto quasi natura mettere giù un diario di viaggio che, oltre a raccontare un pò le cose fatte, da molto più spazio alle sensazioni e alle emozioni che provavo in quel momento... diario di viaggio che ho deciso di non modificare una volta ritornato qui ma semplicemente di trascrivere, aggiungendo qualche foto.

1 Novembre - La partenza

Ore 17.04
Sono in aeroporto, mezzo vuoto, con ancora l'incognita se partirò o meno, son fiducioso anche se non si sa mai.. io odio gli scioperi, speriamo che i francesi non mi tirino brutti scherzi.
L'emozione più grande per ora me l'ha data mia sorella che a sorpresa è venuta a salutarmi a Linate con il mio nipotino di 6 mesi, Marco. Che bello!
Ormai son in ballo da 9 ore e ne mancano ancora 4 alla partenza.
Qualche dubbio sulla decisione di partire per questa esperienza in solitaria rimane, ma per ora non ci penso.
Non ho ancora conosciuto nessuno, poco gente e tutta presa nella propria tecnologia, pc-ipad-cell.. un progresso, ma tutti in solitaria.. bho..
Al bar ho provato anche ad agganciare una russa ma niente, uno scambio di battute veloci e via.. vediamo più avanti se arriva qualcun'altra interessante; ora mi metto l'ipod e mi mimetizzo anch'io nella folla.

2 novembre - lo sbarco

Volo tranquillo, a parte lo spazio abbastanza angusto e il cibo che è pessimo (pasta e pollo freddo) e che sicuramente mi farà stare un pò scompigliato di stomaco.
Si salva la bottiglietta di vino, una volta finita crollo in un sonno pazzesco.. ottimo.
Anche perchè i vicini non parlano e da quel che ho visto finora l'Argentina non è una meta molto battuta dai giovani.

Una volta svegliato, nelle ultime ore di viaggio parlo un pò con il vicino, argentino ormai diventato "catalano" da tanti anni. Con lui scambio un pò d'opinioni sulla Spagna, sull'Italia e ovviamente sull'Argentina e gli argentini.
Almeno è simpatico e poi, una volta presi i bagagli, ci si saluta con un abbraccio, mi sa che sarà il primo di una lunga serie.

Uscito, mi oriento, prelevo degli spiccioli, chiedo info alla LAN (la compagnia aerea con cui ho il volo interno per il nord, a Salta) e in taxi corro verso l'altro aeroporto, quello cittadino usato per i voli interni.
Il taxista Roberto, di chiari origini italiane, parla parla parla tutto il tempo.. io mentre gli do corda osservo curioso quello che la città offre dai finestrini.. è una cosa che faccio sempre, in tutte le città...

Il volo per Salta è per le 17, però arrivato in aeroporto faccio di tutto per prendere quello delle 12.30.
Non ce la faccio più, basta prendere aerei! la tipa, tra l'altro gran bella topa, mi da l'ok, quasi la bacio e si parte!
Di fianco a me una coppia basco-argentina, scambio due parole anche con loro ma poi crollo nel sonno più profondo..

A Salta si atterra con il caldo, aeroporto piccolino ma moderno.
Altro taxi (sono troppo stanco per prendere il bus), la strada è tutta da ricordare.. insegne che inneggiano a Peron e Cristina la presidentessa, sembra quasi Cuba, verde, pianura, insegne colorate tipiche sudamericane, venditori di giornali ai semafori..
La città mi esalta e mi faccio lasciare alla Posada Las Farolas, mi devo ripigliare con una doccia.

Alle 4 e mezza fa un caldo bestiale, la città sembra desolata, la via pedonale è assurda con negozi vecchio stampo e quasi nessuno aperto; guardo l'orario dalle 17 alle 20/21.. capisco la poca gente in giro.. allora mi compro un gelato, molto buono.
Finisco poi al mercato centrale, la "volgarità" è ai suoi massimi, compro frutta locale (banane, mango, arance) e Humitas, e poi finisco al banco della carne a parlare con il macellaio che mi fa vedere e fotografare la testa di una vacca con la lingua fuori.

Intanto il centro si è svegliato e si è riempito di gente; mi concendo una birra ai tavolini di un bar con sguardo verso la piazza..
Ordino una cerveza con due arachidi, mi arriva la bottiglia da 970. son sorpreso (scoprirò in seguito che qui tutti ordinano questa bottiglia, in genere in 2-3 e se la dividono tra amici) e mentre metto giù le prime righe su queste prime ore me la godo con calma, con l'ultimo sole..la gente che passa.. la calma che contraddistingue questi posti.. fantastico.

Ore 21.20
La lunghissima giornata sta finendo, sto mangiando 3-4 empanadas, che sono simili ai panzerotti riempiti con carne macinata o formaggio e prosciutto.
Ho fatto un giretto veloce.. la cattedrale, la chiesa di San Francesco, le stradine .. all'inizio la città mi ha fatto un'impressione strana, non dico di timore, comunque da stare sull'attento... ma in poche ore è cambiato tutto.
Mi piace! turistica in centro ma affascinante (del resto la chiamano Salta la linda) e poi vivacissima.
Ma ora son stanco, domani sveglia alle 6 per il treno delle nuvole.. son contento
Ultima modifica di obe il 28/11/2011, 18:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda cozzi11 » 28/11/2011, 13:18

Ovviamente attendo il resto del resoconto,ma avevo 2 curiosità da chiederti,a una forse hai già risposto,cioè se i tuoi dubbi sul viaggio in solitaria sono svaniti col passare dei giorni o se una volta tornato a casa ti sei detto,che bello averlo fatto e se lo rifaresti.

L'altra è quanto e quando ti è mancata la solita compagnia dei tuoi amici coi quali condividere tutte le minchiate e le cose serie della giornata,sempre che ti sia mancata questa compagnia.

Spero di essere stato chiaro.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 28/11/2011, 19:32

cozzi11 ha scritto:Ovviamente attendo il resto del resoconto,ma avevo 2 curiosità da chiederti,a una forse hai già risposto,cioè se i tuoi dubbi sul viaggio in solitaria sono svaniti col passare dei giorni o se una volta tornato a casa ti sei detto,che bello averlo fatto e se lo rifaresti.

L'altra è quanto e quando ti è mancata la solita compagnia dei tuoi amici coi quali condividere tutte le minchiate e le cose serie della giornata,sempre che ti sia mancata questa compagnia.

Spero di essere stato chiaro.


una cosa, sul blog trovate anche qualche foto.. se riesco nei prossimi giorni vado avanti.

Bè Cozzi, i dubbi prima di partire erano tanti, però ero partito motivato e sicuro di fare un bel viaggio.. e penso che il vedere positivamente questa esperienza abbia contribuito a far andare tutto ottimamente.

In generale, i dubbi son svaniti quasi subito.. appena vedevo che mi organizzavo meglio per visitare i posti e per muovermi; ma soprattutto quando ho visto che viaggiare da soli ti aiuta, ti spinge a conoscere gente nuova.. non immaginavo fossi così facile e rapido far due parole con degli sconosciuti, che poi potevano diventare tuoi compagni di viaggio per 10 minuti, come per giorni..
Quindi devo ammettere che la cosa, una volta tornato a casa, ho pensato che è stata una scelta giusta anzi indovinata visto anche la natura del viaggio.. e sinceramente ora non avrei problemi a ripartire da solo.. anzi può essere che ricapiti anche il prossimo anno se non mi organizzo con gli altri.

Poi molto ha influito anche la scelta del viaggio e del momento in cui l'ho fatto.. l'Argentina ha dalla sua una vicinanza culturale con l'Italia, una lingua facile per parlare e farsi comprendere, il fatto di avere i parenti a B.Aires (che poi è stato un pò il fattore scatenante del viaggio).. e poi io sinceramente sentivo il momento di mettermi in gioco con qualcosa di nuovo, di provare una nuova esperienza, di sfidare alcuni dubbi.. cioè volevo rischiare un pò e vedere come avrei reagito.


Per la compagnia.. bè gli amici, o almeno i miei amici, per me sono insostituibili.. con loro ho i ricordi più belli bella mia vita, in particolare in viaggio.
Però in questo viaggio non mi son mai sentito solo, forse magari c'è stato quel momento ma che è durato una decina di minuti al massimo.. erano talmente tante le cose da fare, le situazioni da sbrigliare e la gente incontrata.. veramente il calore ricevuto da gente sconosciuta mi ha colpito, poi dopo i primi giorni un pò titubanti, anch'io mi son lasciato andare e molto spesso ero io che iniziavo un discorso, buttavo una parola... quindi più che un problema, la solitudine è stata un'opportunità per conoscere tanti mondi nuovi.. cosa che probabilmente se fossi stato con gli amici non avrei fatto.
Forse la condivisione è quello che è mancato più di tutto... sai quando basta uno sguardo e ti capisci al volo, o una battuta che solo voi capite.. quelle cose che solo tra amici possono nascere.. ecco queste sono le cose che mi sono mancate.. insieme a tutte le minchiate che capitano sia di giorno che di sera.. e devo ammettere che con i miei amici ne capitano di tutti i colori. :lol:

Ma penso che alla fine era destino che fosse un viaggio che dovevo fare così, da solo.. e alla fine son tornato soddisfatto, con tanti ricordi. un viaggio molto al di sopra delle aspettative che avevo prima di partire.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 30/11/2011, 20:21

3 novembre - Salta / Treno delle nuvole

E' il primo giorno a Salta, le "paure" del 1° giorno sono passete e la sveglia suonerà alle 5.45, è il giorno del treno delle nuvole!
A colazione scopro quanto sono buone le mezzelune, molto simili ai nostri cornetti ma un pò più piccole e con molto più burro, e un pò emozionato arrivo in stazione.

Dalla gente che c'è si capisce che è un pò turistico, però speriamo che ne valga la pena.
Compro una bottiglietta d'acqua, delle foglie di Coca e prendo posto... che strano fa sentire che ho preso della Coca e dirlo con nonchalance.
Come al solito non sono fortunato, non sono vicino a una ragazza, ma i miei compagni di viaggio saranno Juan (arzillo vecchietto di B.Aires), una giovane coppia di LaPlata, un'altra coppia e una signora che ha fissuto a Napoli.

Come tutte le bellezze naturali è dura descriverle, anzi è una cosa che sarebbe meglio non fare perchè alla fine non renderai mai l'idea di come sono.. queste meraviglie bisogna vederle da vivo, viverle!
Io posso solo dire che il viaggio è un continuo di emozioni, panorami spettacolari, di architettura e che dopo poco i miei dubbi se meritava o meno questo giro in treno sono svaniti.
Quello che mi ha colpito è il continuo cambiamento di ciò che ti circonda mentre si sale (da 1.200 mt si arriva fino a 4.200 mt).
Prima le coltivazioni di tabacco (con contadini che raccoglievano a mano!), poi la grande vallata dove ora estraggono minerali e altre pietre che poi vengono esportate, subito dopo angoli di verde con animali liberi di pascolare, rocce dalle forme assurde e dai colori vari (con il rosso fuoco colore dominante), altri grandi vallate, i primi captus, le piante piccoline che non riescono a crescere più di tanto per l'altura, il tramonto con il sole che si nasconde dietro le rocce.. mozzafiato.
E poi i ponti attraversati, le manovre a zic zac del treno (l'ingegneria dei tempi per ovviare alla mancanza di potenza e riuscire a superare pezzi di salita ripida) e la Polveriera finale.. il grande ponte su cui il treno passa ad un altezza altissima che ti sembra di essere Willy il Coyote mentre rincorre Beep Beep.

Oltre a queste meraviglie che si susseguivano una dietro l'altra, mi ha colpito vedere di abitanti di questi paesini con case improvvisate o contadini e famiglie che si fermavano a guardare il treno come se fosse la cosa più bella che ci sia.. e poi tutti che ti salutavano, ti sorridevano..
In quel momento ho pensato che veramente si può essere felici anche con poco, molto poco.

Per fortuna l'altura non l'ho subita, un pò di giramento di testa ma una succhiata di coca e via, passava tutto.. tra l'altro un sapore amarissimo!
Infine mi son trovato bene anche con la compagnia, tutta gente socevole con cui parlarvi di tutto.. dall'Italia, all'economia, al calcio e ovviamente delle ragazze..
e mi ha sorpreso l'affetto, magari finto ma comunque piacevole, i piccoli gesti.. dal mate offerto e bevuto insieme, al vecchio che mi continuava a parlare velocemente nonostante non capissi niente, alla fase finale quando ci hanno consegnato un attestato di presenza e il mio "gruppo" di vicini di posto mi ha applaudito, fatto festa, fatto foto.

La giornata poi è finita alle 11 e mezza di sera con birra e empanadas con il vecchio Juan e dei suoi amici che non eravano saliti sul treno.
Un gran bel giorno, ora vado a dormire, domani si parte alla scoperta del nord.. più sicuro di me e con una frase in testa, quella del saluti ricevuti dai compagni di questa giornata "Suerte, loco"


4 novembre - Il nord, ai confini con la Bolivia

Mi son svegliato bene, ancora prima che la sveglia suonasse, e poi ci son le mezzelune di colazione che mi aspettano.
Si parte per l'avventura.. niente cose turistiche come il treno di ieri (pur bellissimo), oggi ci si muove indipendenti insieme ai locali.
Le domande che mi suonano in testa sono..
Ce la farò?
Saprò mescolarmi con la gente del posto?
Avrò Paura?
Ogni tanto è bello avere dei dubbi e doverli affrontare.

Si parte dalla moderna stazione dei bus di Salta, tutt'altro che da 3° mondo anche se poi alla fine sarà l'unica stazione nuova.
Infatti tutte le altre saranno mezze improvvisate o comunque con lo stile che io chioamo "sudamericano".. caotiche (quella di Salvador il top del caos), piene di gente, con insegne colorate, con venditori ambulanti di ogni cosa (panini, bibite, giornali, ect) che salgono e scendono dai bus fermi che urlano per strada..

Molte volte in questa giornata non ho fatto le foto che volevo, non perchè avessi paura ma non volevo offendere la gente, come s nella loro situazione ci fosse qualcosa di cui "vantarsi" o qualcosa da "mostrare" una volta a casa.. ho preferito assorbirle e cercare di ricordarle.
Da Salta finirò a Salvador de Jujuy.. due ore per un tragitto neanche troppo lungo ma i tempi qui sono eterni, mi ci dovrò abituare; intorno tanto verde, le solite piantagioni di tabacco e alcune industrie chissà quanto inquinanti.
Il viaggio prevedere alcune soste e nel mezzo vedi paesi veramente messi male, case di mattoni e fango, strade sterrate, canali d'"acqua" e fogne a cielo aperto, auto vecchissime tutte scassate.. ma anche qui guardi i volti della gente e non leggi miseria ma voglia di andare avanti.
Un'altra cosa che mi ha colpito è la tanta immondizia a cielo aperto, poco fuori dalle cittadine, buttata lì in mezzo ai campi o a bordo strada come se a loro non importasse.

Da S. Jujuy prendo il secondo bus per arrivare a Purmamarca.. per strada i colori sono accesi, le insegne dei bar, dei meccanici, dei negozi sono tutti vivaci..
Poi c'è il colectivo che mi incuriosisce, sarà che quando c'è una salita praticamente è fermo.. e per la gente che c'è, lavoratori che tornano a casa, giovani studenti che ascolano musica (tipo i Manà) a tutto volume dai cellulari..

Lasciando la città non passiamo più per paesini ma entriamo nella natura, le valli e le montagne colorate la fanno da padrone, vorrei fare mille foto.
Altre cose mi colpiscono per strada; i tanti simboli religiosi (tipo le casette con piccoli fiocchi tutti rossi per venerare Gauchito Gil) e la propaganda politica della presidentessa Cristina.. In giro ci sono insegne, lenzuola, manifesti, scritte sui muri (uguali a Cuba).. tutte sue e tutte in pose simil Evita Peron.
ps. dell'opposizione mai visto un manifesto.

Dopo le 4 e mezza si arriva al paesino, è carino, poche case, strade sterrate però tenuto molto bene.
Ci cammino senza meta, tra il mercato centrale e i ristorantini fino a quando non salgo su una collinetta e ho di fronte a me la montagna dai 7 colori.
La vista vale le 4 ore di viaggio, fantastico! me lo godo da solo, seduto su questa collinetta, in silenzio.. mi gusto questa meraviglia e quello che c'è tutto intorno (le valli verdi, le altre rocce, il paesino sotto di me.) fino a quando non arrivano due ragazze e ne approfitto per farmi fare qualche foto.

Qui mi viene da pensare che e' da stamattina che non parlo con qualcuno, non so ma sto bene così.. è una sensazione strana.

Per le tre del pomeriggio si organizza l'escursione alle Grandi Salinas, distanti un'oretta di viaggio.
Il tour merita sia per la strada (Cuesta de Lipan)- mannaggia, ho scelto il posto in auto sbagliato all'andata!- che sale fino a 4.100 regalandoci la vista della rocce dalle mille forme e in alcuni punti proprio scavata in mezzo... e poi non riesco a descrivere la vista quando si guarda dalla curve e lasci dietro il letto del fiume dove finiscono queste forme ondulate, scolpite.. puoi solo pensare a quanto siano belle e basta.

Delle Salinas mi hanno colpito in particolare la forma, dei disegni a 7-8 angoli quasi a formare il pavimento di una casa, e il silenzio..
Ecco in generale si passa dal casino più assurdo (come alle stazioni dei bus) al siliezio che spezzi solo tu con le tue parole.
Anche qui tre nuovi compagni di viaggio, Juan (già il secondo con questo nome) giovane di sinistra di Buenos Aires e una giovane coppia (i nomi non me li ricordo... mi ricordo solo di lei..e il suo fare un pò da.... ci siamo capiti.. ).

Anche qui mai una ragazza sola... vabbè, comunque si parla.. solite cose, di dove si è, che si fa, sport, chicas, B.aires, giro d'Italia di ciclismo..ect
Poi non so perchè finora quando dico che son di vicino Milano, tutti mi chiedono se tengo il Milan.. come se l'Inter non esistesse.

Finite le Salinas prendo un altro Colectivo con Juan per il paese vicino, Tilcara, così sono già avanti per domani.
Per dormire, Juan mi porta all'ostello dove dorme lui.. costo 15 pesos (2,5 euro).. sinceramente vedo com'è messo e poi scappo.. va bene l'avventura ma voglio riposare tranquillo, e poi non sono ancora così forte di stomaco.
Opto per un altro ostello vicino, pulito, camera singola a 40 pesos.. può andare
Inoltre Tilcara la Lonely Planet l'aveva esaltata per la sua facilità d'incontro tra viaggiatori, bho.. sarà che non è stagione ma mi sembra l'ennesima bufala sulla nightlife della L.Planet.. bufale che conosco bene (vedi Buffalo negli Stati Uniti)

Arrivo comunque che è già buio e il paese di notte non mi fa una grande impressione, non per la sicurezza (anzi è molto tranquillo) ma non mi sembra niente di che..
Dopo la passeggiata mi trovo per cena con Juan.. ristorante con il proprietario che prende la chitarra e canta e poi si siede con noi per far due parole.
Solito confronto sulle differenze tra Italia e Argentina.. non so perchè ma mi sembrano sempre più simili.. politica, economia, mangiare, ragazze.. non c'è poi questa gran differenza.

All'1 vado a dormire, prima di addormentarmi mi sale un poco di nostalgia.. sarà per il silenzio assoluto che c'è nella stanza.. però che storia, son in un paesino a pochi km dalla Bolivia, chi l'avrebbe mai pensato.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda Lebowski » 30/11/2011, 20:35

Il racconto è forse più bello così. Più genuino e spontaneo.

Per quanto riguarda il resto, vedi il mitico Tren a las nubes, mi fai dare del coglione da solo perché da 5 anni voglio andare e non sono ancora partito.
Prima o poi...
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda Leia74 » 30/11/2011, 21:44

Bellissimo racconto obe, prima o poi voglio assolutamente vedere anche il nord-ovest dell'Argentina...
Sono contenta che il viaggiare da solo ti sia piaciuto, a me ha dato molto, specie in termini di fiducia in me stessa e di autostima.
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 01/12/2011, 18:57

Leia74 ha scritto:Bellissimo racconto obe, prima o poi voglio assolutamente vedere anche il nord-ovest dell'Argentina...
Sono contenta che il viaggiare da solo ti sia piaciuto, a me ha dato molto, specie in termini di fiducia in me stessa e di autostima.



ma è un racconto strano, almeno per me, più diario.. avrei potuto scrivere molto molto di più, ma preferisco così. domani magari metto la parte nuova.

per il Treno delle nuvole, Leb.. è da fare!, se vai sul blog lascio parlare le foto.... sono sicuramente più convincenti delle mie parole. 8-)
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda geom.Calboni » 02/12/2011, 16:27

Mi sono messo in pari col racconto.
Cerco di immedesimarmi nelle tue emozioni...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 05/12/2011, 21:44

5 novembre - A due passi dalla Bolivia

Mi sveglio presto anche perchè ho dormito un pò male e alle 8 e mezza non c'è ancora in giro nessuno, meglio potrò un pò godermi da solo Tilcara.

Faccio colazione, mi pelano 20 pesos (3,5 euro, ma qui è veramente tanto) e inizio a camminare per le strade sterrate, evitando la via principale ma partendo da quelle esterne..
Le case basse in mattoni, alcuni venditori di frutta, il fango misto al cemento per le costruzioni, un vecchio in bici che mi saluta e un indio che dopo uno scambio di parole mi invita a casa sua per vedere gli strumenti che suona..
Mai come ora capisco quanto la prima impressione può essere quella sbagliata, il posto è totalmente diverso da quello che mi aveva accolto al buio ieri sera.

Vado a Pucara, l'insediamento precolombiano attaccato alla cittadina, di prima mattina; oltre a me ci sono solo due persone visto che i bus turistici devono ancora arrivare, fantastico.
L'insediamento è sopra una collina da dove si ottiene un panorama mozzafiato delle montagne colorate dal sole e della strada che taglia la vallata verde.. una volta questa era una posizione strategica da dove le popolazioni precolombiane potevano controllare ben due fiumi, ormai ridotti a miseri torrenti.
La cosa che mi colpisce di più è l'altezza delle case, ma quanto erano bassi???? 1 metro e 20??
Tutto intorno è un captus dietro l'altro.. alti,bassi, verdi, alcuni morti. ce ne sono di tutti i tipi, poi sono i primi che vedo dal vivo e faccio anche la prova spina.. pungono veramente!

Torno in città e visito la piazza con le bancarelle del mercato e i soliti manifesti pro Cristina.. e mi convinco ancora di più che vuole diventare la nuova Evita.
Faccio anche il mio primo acquisto, un cofanetto porta monete fatto con il legno delle diverse piante che si trovano in zona.. la trattativa è estenuante, tra un "discuento por l'amigo italiano" e il "Yo soy Italiano, no me engañar" e tante pacche sulle spalle, riesco a portarlo via a un ottimo prezzo.
In piazza rivedo prima la coppia di ieri delle Grandi Salines e poi alla stazione degli autobus Juan..
Ci salutiamo con un abbraccio visto che io prendo il bus per Humahuaca e lui torna indietro.. passando il tempo a parlarci dimentico di fare una foto alla stazione degli autobus, peccato era troppo "volgare".

Dal Colectivo mi faccio lasciare a metà strada, esattamente a Huacalera, per poi andare a piedi al monolite del Tropico del Capricorno.
Nei 10 minuti a piedi guardo il paesino, qui si è proprio fuori dai circuiti turistici.. a confronto Tilcara sembra Miami visto che qui in genere la gente arriva direttamente al monolite con i bus, scende, fa la foto e riparte.
Io passo in mezzo agli abitanti, mi guardano come io guardo loro .. per curiosità.
Faccio le foto sulla linea del Tropico e mentre un contadino zappa la sua terra penso al caldo che sto soffrendo io e alla fatica che starà facendo lui.

Altro colectivo ed arrivo alla mia destinazione finale. Humahuaca..
Mi oriento un attimo e faccio amicizia con un giovane austriaco che, zaino in spalla, si sta facendo Paraguay, Bolivia e Argentina.
Il ragazzo è veramente forte, a 21 anni ha lasciato casa per andare a lavorare per un'associazione a Panama e ora ha deciso di fare questo giro... a volte invidio questi "pazzi" che hanno il coraggio di lasciare tutto non per 3 settimane come me, ma per mesi.. adattandosi a tutto e avendo una sola certezza, la data del loro aereo di ritorno.
Passo con lui due ore in giro per il paesino, giriamo un pò a zonzo tra strade sterrate (ormai ci sono abituato), case colorate e mercatini a ottimi prezzi (dove compro un paio di berretti tipici).
Il posto è quello più reale di quelli visti finora, mi esalta ma mentre mangio una milanesa (panino con dentro una fettina di carne alla milanese, come in Italia) con l'Austriaco penso che passare qui il sabato sera non sia molto una grande idea.
Non cerco la solitudine, cerco continui stimoli e posti interessanti, così opto per smentire il mio programma e me ne torno a Salta..
Sono le 4 passate e ci vorranno almeno quattro ore e mezza, ma la decisione è presa.. così saluto l'austriaco e salgo sul colectivo.
Ma sottovaluto che è sabato e che molti tornano in città dopo aver fatto acquisti in Bolivia e così sul bus si trova di tutto.. giocattoli, borsoni pieni, cibo e quindi mi tocca fare le prime 2 ore fino a Salvador Jujuy seduto sugli scalini (il bus è a due piani) a parlare dell'Argentina e della vita in generale con un ragazzo dall'espressione spenta un pò mezzo-fatto..

Arrivo a Salta alle 8 e mezza di sera, come è diversa l'impressione che mi fa.
Quattro giorni prima, appena atterrato, avevo quasi un pò di paura, vedevo le strade fuori dal centro come pericolose.. da evitare, ora mi sembra quasi di tornare a casa.. incredibile!. (Rileggiendo ora questo pezzo e ripensandoci, è veramente questa la sensazione che ho provato.. di tornare a casa, stranissimo... ma non solo per le strade che bene o male riconosci o per l'orientamento... ma anche come quando dici "eccomi, son tornato".. difficile da spiegare)
Anche la lingua mi sembra un ostacolo superato, parlo con tutti.. utilizzando un misto di spagnolo e italiano.. e come ultima spiaggia l'inglese.
La giornata sarebbe già stra-piena così ma è sabato sera, mi tocca uscire e vedere com'è la nightlife locale!


Sono le 18.40 di domenica e sono in piazza centrale bevendo una cerveza... come diceva la lonely planet su questo? sensazione indescrivibile.
La serata di sabato? Che dire... ho fatto più che bene a tornare a Salta!
Una volta arrivato alla Posada, doccia veloce e mi son buttato subito per le strade.
Alle 9 e mezza in giro è pienissimo, bambini, famiglie, sembra che tutta la città sia in giro... io opto per provare una "Pena", locale tipico di Salta.
Locale a luci basse dove si mangia mentre c'è uno spettacolo di musica e ballerini che coinvolgono la gente.. ormai è diventato un pò turistico, però almeno è pieno di argentini.
Mangio da solo, bottiglietta piccola di vino e un cobrito gigante (agnello). Tutto è veramente ottimo e lo spettacolo merita, la gente applaude, alcuni partecipano ballando, e a cantare prima dall'arrivo delle Spice Girl locali c'è il sosia di Albano.

Provo ad agganciare le due giovani vicine di tavolo offrendo loro una rosa (e si.. Rosario c'è anche in Argentina).. si fa due chiacchiere ma poi vengono raggiunte dai fidanzati. :roll:
Allora esco e vado nella via Balcarce.. "penas", ristobar, club, bar.. sono tutti strapieni
Bevo un caffè e un cuba ma ecco qui mi sento un pò solo. E' la prima volta che mi trovo così e non so che fare.. Le disco iniziano alle due e prima sono tutti posti con le varie compagnie sedute ai tavoli, non è facile attaccare bottone.
Che faccio? Torno a casa? Mi ubriaco? non lo so.
Passeggio avanti e indietro per la strada e anche la stanchezza sale.. sto per mollare e tornare a dormire, ma poi reagisco.. quando mi ricapita di fare un sabato sera a Salta? Mai!
Per strada fermo dei gruppi di tipe per chiedere info su locali e ora, tutte sono molto simpatiche anche se molte sono giovani giovani.
Si fa due parole, con alcune mi metto anche al tavolo con loro per una bevuta.. e poi alla due vado nel locale per noi "vecchietti", con musica latina.
Provo il loro cocktail preferito (nel senso che lo bevono tutti), il FernetBranca/Cola.. orribile!.. il bello è che quando dico a loro che in Italia nessuno beve più Fernet tutti rimangono stupiti quasi come se gli dicessi che noi non mangiamo più la pasta!

Con alcune ballo, con una particolarmente "avvolgente", ma non supero la soglia della "qualificazione ai mondiali".. , poi mi fisso con una che però fa il gioco del tiramolla.. viene a ballare, si parla e poi scappa.. poi ritorna a ballare a parlare e riscappa di nuovo.
Mi sembra di essere in Italia, solo che i locali sono con molte più tipe.
Alle 4.45 esco, c'è ancora una piccola coda per entrare ma son distrutto.. son in piedi dalle 7, mi son fatto tutto il nord .. devo dormire, non ho più 20 anni e certi ritmi li inizio a patire... e poi le serate sono le ultime cose che contano in questo viaggio.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 08/12/2011, 19:40

6 novembre - Salta la linda

Ore 15.51 di lunedì 7, son sul bus che mi porterà a San Juan; per fortuna non c'è molta gente, ho spazio per dormire e ora non ho molta voglia di fare conversazione.

Ho accesso per la prima volta l'ipod dopo Parigi, vedo il verde e la campagna che passa, mi rilasso e mi viene da ripensare a questi giorni.
La giornata di ieri, domenica, è stata molto tranquilla; mi son svegliato con molta calma, sia per la serata che per la stanchezza accumulata nei giorni precedenti.
A colazione provo il famoso "sottomarino" una botta fatta da latte caldo dove far sciosciere una tavoletta di cioccolato e per star leggero mi sparo anche due medialuna, succo e acqua (tutto per 30 pesos, 5 euro).

Ci saranno più di 30 grandi, caldo soffocante, e sento i vicini che parlano dell'Italia.
Sono tre vecchietti che discutono di crisi economica, di Berlusconi, dell'Europa.. non posso non intervenire e dire la mia.
Con loro parlo per un oretta e mi salutano la frase classica.. "suerte".
Mi sembra quasi che questi vecchi argentini siano quasi contenti della nostra crisi, un pò di senso di rivalsa come per dire "Prima è toccato a noi e ora a voi, ben vi sta!"
E' domenica e si vede.. infatti è tutto chiuso e non c'è in giro un'anima.
Con sempre più clado mi giro per bene la città.. piazze, cattedrale, chiesa San Francesco, Basilica, strade con edifici coloniali, convento e per finire il bel parco San Martin con il laghetto (questo infatti è l'unico posto dove c'è gente).
Per chiudere il giro vado verso la funicolare per poter vedere la città dall'alto, qui più che la bellezza della città è l'ambiente che è interessante.. tante piante, fontane e minicascate che rinfrescano parecchio l'ambiente.

Alle 5 son parecchio stanco, ma non ho voglia di dormire e così torno nella piazza principale a godermi un paio di cerveza.
Tornato alla Posada dove alloggio trovo i due proprietari, una coppia sui 60anni e la signora è di origini italiani, di Alba.
Iniziamo a parlare di tutto.. dal loro amore per l'Italia, dell'Argentina, i modi di vivere così simili tra di loro, sulle abitudini perse.. si scherza e si ride
Alle 8 la sciura ci lascia, deve andare a preparare l'asado da fare in famiglia (la tradizione della domenica sera) e così finiamo io, il vecchio e il ragazzo che fa il turno notturno a guardare la partita del Boca in tv con una bottiglia di birra fresca da 970.
Per cena mi consigliano un posto dove vanno loro, poco turistico.
Qui scopro anche che esiste l'adaso d'asporto, come da noi la pizza, chiami-ordini e passi a prendere la carne già pronta.. semplice, no?
Io mangio Bife de costilla (praticamente costine tagliate in orizzontale).. saranno due pezzi lunghi 35 cm, alti 10 e spessi 2..con la carne prendo poi insalata, quartino di vino, dolce, caffè.. tutto delizioso e spesa di soli 100 pesos.


7 novembre - Si lascia il nord

Una cosa di cui non ho ancora parlato è il cibo.
Io ho sempre mangiato di tutto ovunque sia andato, mi piace assaggiare e provare la cucina locale.
Ecco qui il cibo è veramente ottimo, di sicurò non morirò di fame.

Ecco cosa ho assaggiato in questi giorni
Colazione: molto italiana, caffèlatte, mezzelune (che sono come i nostri cornetti, più piccoline ma con molto più burro), sottomarino (latte e cioccolato) invece troppo pesante per i miei gusti
Pranzo: in genere panini o simili.. tra questi
Humitas - involucro di mais con farina con all'interno ingredienti vari.. bocciate!
Empanades - tipo i nostri panzerotti ripieni di carne, pollo o formaggio/prosciutto. ottimi, molto buoni
Milanesas - uguale alla nostra, si mangia nel panino, a pranzo è un must
Cabrito - il capretto mangiato sabato sera alla pena, gigante e molto molto saporito.
Bife de costilla - costata alta di Manzo con filetto, spettacolare come tutta la carne qui.
il gelato - veramente buono, come quello italiano

Per il bere ho notato che il vino non è male ma lo bevono molto molto giovane (mi davano sempre bottiglie del 2010).
Delle birre dipende la marca, la Salta è un'ottima birra mentre la quilmes non mi piace, nonostante dicano che sia la preferita dagli argentini anche loro concordano che non è molto buona e che se ne bevi abbastanza dopo un pò ti viene mal di testa più facilmente delle altre.
E' la più venduta semplicemente perchè è la più economica.


Ore 18.37, ho finito di vedere un film argentino mentre il sole alla mia destra sta iniziando a calare lasciando la pampas al buio.
Nell'Ipod Cremonini canta "Che cosa mi aspetto dal domani?".. bè è quello che mi chiedo un pò anch'io.
A proposito, qui è partito il bingo sul bus, per neanche un numero.
La giornata di oggi è stata un pò di transizione in attesa di prendere il bus.
Mi son svegliato presto, preparazione della valigia e via di nuovo in giro per la città di Salta.
E' incredibile come una città in pochi giorni diventi così famigliare, ti giri con sicurezza, sai dove cercare quello che vuoi, hai presente le distanze e molte incertezze e paure svaniscono.

Il caldo è forte anche oggi e dopo colazione decido di fare finalmente la SIM argentina.
La città è trasformata da ieri, è un casino assurdo! Code ovunque.. per andare in banca, per comprare i biglietti del bus e ovviamente per il cell.
Fatta la SIM cazzeggio un pò in giro senza una meta precisa, per caso sento una pacca sulla spalla, è il ragazzo del turno notturno della posada con suo figlio. Mi abbraccia e ci salutiamo.

Torno al mercato centrale, dove il primo giorno avevo preso della frutta. E' in pieno fermento.. bancarelle, colori vivaci, gente che parla, musica latina.. un miscuglio affascinante, ma del resto le insegne colorate e le scritte tipicamente sudamericane sono inconfondibili.
Mi prendo una spremuta d'arancia, il tipo mi fa mille domande.. anche lui sulla crisi.ect.. mi sorprende che siano così interessati.. alla fine mi saluta stringendomi la mano.
Ecco una cosa che non si deve avere qui è essere schizzinosi.
Puoi passare da un abbraccio, una stretta di mano a mangiare in posti "particolari", e poi fare due ore in colectivo seduto sulle scale; se si è schizzinosi e ti metti a pensare all'igene... ciao..
Lasciando il mercato noto l'ennessima auto d'epoca mezza sfasciata. Ne è pieno! auto, cammion, trasporta verdure, ect. Avranno 30-40 anni ma vanno avanti.. infatti qui è pieno di officine e di meccanici.

Ripensando a Salta mi torna in mente la serata alla Pena di sabato sera.. le loro musiche, Albano che cantava, i ballerini vestiti da Gauchos, la gente al tavolo che accompagnava.. ero da solo ma me la sono goduta.

E' ancora lunga, ora ci avviciniamo ai posti più vicini a noi, Bariloche.. Buenos Aires.. chissà come saranno?
Dai, mancano poi solo 13 ore per arrivare.. non c'è fretta e io non vado di corsa.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 10/12/2011, 15:00

8 novembre - la giornata storta a San Juan

Ore 19.45, sto bevendo la 2a Quielmes (avevano solo questa..) della giornata.
Ecco, dopo una settimana è arrivata la prima giornata un po’ storta del viaggio; sarebbe dovuto succedere, lo immaginavo ma non me l'aspettavo ora.
Non so, oggi tutto è girato contro, a partire dall'arrivo.

Dopo una notte buona in bus, dove ho dormito quasi 7 ore piene (maledetta la vicina cicciona che continuava a scrivere SMS, sennò sarebbero state anche di più), mi sveglio baciato dall'alba che sorge dalla pampas, come inizio è spettacolare.. e mi chiedo cosa potrei volere di più.

Però la situazione cambia, sceso dal bus provo a cercare da dormire. dalle 8 alle 9.30 di mattina giro in centro cercando un alloggio. Inizio dagli hotel suggeriti dalla lonely planet, poi l'ostello ed infine anche il gran hotel.. ma niente, non c'è una camera libera. in città c'è un congresso e tutti mi guardano come dire "sarà dura trovare un posto dove dormire, hombre"
Giro per un po’ e alla fine vado all'ufficio turistico della città, al banco c'è Carlos, che con una calma olimpica inizia a spiegarmi le attrattive del posto (in particolare la routa del vino e il Parco Provinciale Ischigualasto/Valle della Luna… che alla fine sono i motivi per cui mi sono fermato qui) e poi mi garantisce che mi troverà lui una sistemazione.
Chiama un po’ di hotel e anche questi risultano tutti pieni (le telefonate lunghissime, tra "un abbraccio", un "besito grande", ect.ect); alla fine mi piazza in un hotel/ostello/? , l'unico disponibile e al telefono dice testualmente "dai la migliore camera che hai al mio caro amico italiano".
Quando mi saluta con l'abbraccio ho già capito che è una topaia.

Arrivo in hotel, che almeno è centralissimo, e bho… io ho già dormito in postacci ma questo li batte tutte; muri scrostati, lenzuola arrivate qui con i primi migranti italiani nell'ottocento, no ventilatore, materasso alto 5 cm sfondato che quando ti sdraii praticamente dormi sulle asse in legno, strani insetti sulla parete; e poi ovviamente il bagno in comune grosso come metà di uno normale.
All'inizio volevo scappare ma poi mi rassegno, anche perché a prima vista un minimo impegno nella pulizia del bagno c'è stato.. e poi dove vado ? a dormire in stazione?
Non so ma mi sembra di essere finito nella stanza che aveva DiCaprio in The Beach.
Dovrei passare qui due notti, per il momento blocco la camera solo per una, e so già che non saranno rilassanti.

Ultima sventura giornaliera è data dal motivo per cui son qui, il tour al parco valle della Luna che vorrei fare il giorno seguente..Ischigualasto si trova a 4 ore di auto e San Juan è la città più vicina; la mia idea era di prendere un'escursione che in giornata ti portava al parco e ritorno.
Provo in 3 agenzie di viaggio ma qui è bassa stagione per via del caldo e quindi per una sola persona non la fanno a meno di non pagare per 3 (180 euro totale..al posto di 60 :? ).. così, un po’ indispettito, gli lascio il numero di cell per vedere se qualcuno li contatta e finalmente esco a rilassarmi e a far colazione.

" flashforward"

E' la mattina seguente e San Juan si rileva ostica anche nel lasciarla! son alla stazione degli autobus e c'è già un'ora di ritardo!
Pensando alla prima lunga trasferta in bus (Salta-San Juan) mi vengono in mente le cose belle (la pampas, la natura, l'alba che mi sveglia..) ma anche quelle che ti fanno riflettere.
Uscendo dalle città, passando per le periferie o in piena campagna molte cose mi impressionano.
Se è possibile, la povertà è ancora maggiore che nei paesini sopra Salta, qui c'è povertà allo stato massimo.
Case sempre più improvvisate, bambini che giocano con l'immondizia, carretti tirati da cavalli, sacchetti di plastica bruciati, 3/4 persone su motorette talmente vecchie che le nostre d'epoca sono nuove a confronto, tanto tanto sporco con cui la gente convive tranquillamente.
Mi son sentito molto fortunato e sicuramente la botta maggiore è stata nelle periferie dove c'erano una serie di ragazzini che lavavano i macchinoni dei ricchi per due soldi.
E poi anche quando, dopo la cena sul bus in cui tutto (scarti, immondizia e cibo non mangiato) è stato buttato in sacchi neri, l'autista si è fermato in un paesino sperduto e per una "tangente" ha mollato i sacchi lì, a disposizione della tanta gente che era in attesa di poterci rovistare dentro.
Questo mi ha fatto pensare a una persona, a Maradona, che arrivava da una situazione simile e che, una volta famoso e ricco, ha rinnegato il suo passato.. Ecco non bisogna mai dimenticare da dove si viene, alla fine chiunque tu voglia apparire di essere, dentro di te porti i segni delle tue origini.

"fine F.F."

Tornado a ieri, nel resto della mattinata ho girato la città di San Juan, che non è niente di che.. molto moderna visto che è stata ricostruita dopo il terremoto del 1944. anche la cattedrale è modernissima ma in compenso la città è piena di gente.
Anche qui ci sono code lunghissime in due posti.. le banche e i negozi di telefonia.. devo indagare.
Alle 13.30 ci sono 36/37 gradi, non li reggo ma per fortuna nel pomeriggio potrò fare la routa del vino.

Alle 14 ho appuntamento con Rolando, taxista che porterà me e una sciura di Buenos Aires per cantine. Rolando arriverà con mezz'ora di ritardo e così mentre lo aspetto davanti alla cattedrale noto un'altra particolarità. quasi tutti, quando passano davanti alla chiesa, fanno il segno della croce… non importa se sono a piedi, in moto o in auto.. lo fanno tutti.
Il taxista è simpatico e parla tanto spiengandomi le diverse zone della città, del terremoto e del motivo di questo caldo.. in questi giorni c'è la Zonda, il tipico vento caldo.
Mentre andiamo a prendere la signora mi godo il panorama, in pochi km si cambia scenario più volte. Si passa dalle rocce argillose al verde per poi tornare ad ambienti desertici quasi lunari; tutto mentre in giro poi ci sono tanti ciclisti.
La mia impressione è che sia molto secco e i vari vigneti siano alimentati solo dall'acqua portata qui con dei canali.

Le cantine comunque sono interesanti, la prima è scavata all'interno di una montagna, dicono sia l'ideale per lo champagne (anche se per me è un vino abbastanza orribile).. l'origine dei sentieri scavati nella roccia dicono sia derivata da interesse turistico, anche se potrebbe essere che sia stata fatta per nascondere i rifugiati nazisti che sono arrivati in massa in queste zone.
La seconda cantina è decisamente meglio, è quella della famiglia "Graffigna", di chiara origine italiana.
Prima si gira per il museo, poi si visitano i luoghi della produzione ed infine un po’ di assaggi.
Anche qui nel giro becchiamo una giovane coppia tedesca, lei è veramente buona e così faccio un po’ di conversazione approfittando del fatto che faccio un po’ da traduttore.
A proposito di tipe, qui le trovo un po’ brasilianeggianti… cioè tipo rotocalco o foto di argentine che vediamo qui in Italia (generalmente le fidanzate dei calciatori).. ma la massa comunque non è molto buona..

Il pomeriggio alla fine è andato bene, ma in serata arrivano brutte notizie per il tour al parco, non c'è nessuno e quindi non si fa. Decido di anticipare la partenza per Bariloche, dove arriverò un giorno prima.. poi questo caldo non lo reggo (39 gradi alle 7 di sera) e finora i cambi di programma sono sempre andati bene.
Per cena mi gusto una parrilla nel ristorante consigliato.. e chi mi becco? ancora la coppia tedesca... Comunque la grigliata di carne è eccezionale (il sanguinaccio super!) mentre il vino ancora non mi esalta.. è ancora troppo giovane per i miei gusti.
E' martedì e in giro non c'è gente e così' vado a dormire nel mio magnifico hotel… ma dormirò??
Dai tra poco arrivo a Mendoza, son stra-curioso.. a saperlo prima del tour ci sarei andato direttamente saltando San Juan.. ma il bello del viaggio è anche questo, non sai mai che ti può capitare.
Son carico!

9 novembre - Mendoza

Sono le 21, si parte.. anzi si riparte! E' l'ultimo bus, quello più lungo, tanto che arriverà dopo l'una del pomeriggio. Stase non ho tanta voglia di scrivere.. leggerò un pò, però devo dire una cosa, son contento.. Mendoza mi è proprio piaciuta, gran città! dopo la delusione di ieri ci voleva.
Anzi, rimane un pò di rammarico, ad averlo saputo prima del mancato tour alla valle della luna, arrivavo qui già ieri.. facevo il winetour in bici (non in taxi) e serata a Mendoza che sembra molto ben predisposta tra locali, università e parecchi ostelli.
Vabbè, peccato ma è andata così, un'esperienza in più.
Domani racconterò della notte a San Juan.

...

7 di mattino, mi sveglio e mancano ancora sei ore di viaggio, che dormita! 9 ore filate. L'ipod spara Roll with it degli Oasis, non può non essere una bella giornata.
Torniamo un pò a ieri, anzi a ieri notte.. nell'hotel di San Juan.
Torno lì dopo l'ottima cena visto che al martedì sera lì non c'è molto da fare.. preparo la valigia e provo ad addormentarmi.
Come cuscino uso quello gonfiabile dell'aereo e mi metto in posizione mummia con una serie di salviette igeniche tutt'intorno.
Fa un caldo terribile, maledico l'assenza del ventilatore e poi inizio a sentire un via e vai continuo.. alla porta d'ingresso ci sono quei gingillli orientali che suonano ogni volta che la aprono.. suonano ogni 10 minuti tanto che mi sembra di essere a un matrimonio cinese!
Dopo un pò capisco.. è un hotel a ore.. ecco perchè c'era posto! la stanchezza comunque ha il sopravvento e mi addormento, ma è un sonno ad intermittenza.. non posso dire di essermi riposato bene.

Riprendendo il viaggio verso Mendoza torno a chiedermi come questa terra così arida riesca a fornire così tanto vino, ok ci sono i canali d'acqua.. ma quanto potrà durare?
Ecco, osservando questi canali vedo che sono il gioco preferito dai bambini. si tuffano dentro lanciandosi in mille modi e diciamo che l'acqua non è il massimo della pulizia.
Altra cosa con cui li vedo spesso giocare è il pallone, ci sono campi da calcio ovunque.. di tutti i tipi. alcuni belli, altri secchi, o verdi, improvvisati, sul cemento.. praticamente di ogni genere.
Con Mendoza invece è stato amore a prima vista.

Arrivo in tarda mattinata alla grande stazione degli autobus e già la temperatura è perfetta, caldo ma non fortissimo come a San Juan.
Il centro città è particolare, ha una grande piazza centrale e intorno altre 4 piazze più piccoline disposte come ai vertici di una "X"
E' la città più grande vista finora.. ci sono negozi, vie pedonali, molto verde e molte molte molte belle ragazze.
Mi giro tutte le 5 piazze con calma (le più belle plaza Indipendencia e Plaza d'Espana) e intanto curioso un pò tutto; mi sembra quasi di essere a casa, in Italia, ma del resto è una sensazione che ho avuto per tutto il viaggio.. gli atteggiamenti, i modi di fare, le attività.. è tutto molto simile a noi.
Visto che ci siamo a pranzo mi sparo la prima pizza, li metto alla prova dato che loro sostengono che la pizza argentina è migliore di quella italiana.
..
Ma, a pranzo finito, dico che la pizza non è male, molto buona, ma distante dalla nostra e poi abbastanza pesante dato che è spessa.
Mentre la finisco sorseggiando cerveza in televisione stanno parlando della caduta del berlusca.. mai come in questo momento mi sento lontano e staccato da quello che sta accadendo a casa.. in questi giorni son stato solo io, il mio viaggio e quello che capita strada facendo.. senza nessun tipo di pensieri.. che bella sensazione!
Finito di mangiare, alle 2 passate, è tutto chiuso.. la città è totalmente diversa.. ora è deserta, vuota!
Allora vado a piedi verso il parco e per caso prendo la via della movida notturna, è un continuo di alternarsi tra bar, locali, università e ostelli.. Maledetta San Juan! se ieri sera fossi stato qui...

mentre sto scrivendo con il bus siamo arrivati a Neuquen, la gente che sale ha tutta il pail e la faccia da indio o da argentino, tanto che mi sembra di essere l'unico turista.. ovviamente di fianco a me non si siede nessuna bonazza..
Iniziamo a scendere verso sud, direzione Bariloche, anzi.. Rotolando Verso Sud (come cantano i Negrita). Mi mancherà il nord? Intanto qui all'esterno dal terreno roccioso e desertico stiamo passando al verde, anche le case e gli edifici sono messi molto meglio, zero baracche.. effettivamente si vede che qui è molto più ricca.. è la zona dei tanti frutteti come mi racconta il mio vicino che fa il pendolare per una ditta locale.

Oggi son un pò confusionario.. salto da Mendoza a Bariloche.. per la testa ho tante idee, tanti pensieri.. Comunque Mendoza ha confermato due cose.
Una che non potrò mai viaggiare solo in zaino, averlo avuto (anche se piccolo) sulle spalle anche solo per un giorno mi ha dato un fastidio assurdo.. quasi insopportabile.
La seconda cosa è che sono testardo!.. infatti girando per il parco e ben sapendo che non arriverò mai a piedi al Cerro della Gloria (monumento su una collinetta al di fuori del parco di Mendoza) ho continuato imperterrito sotto il sole cocente.
Però almeno vedo bene come questa area che tanti anni fa era deserto mentre ora è un polmone verde bellissimo, con campi da tennis, un laghetto per vogare, tanti circuiti per fare jogging, campi da calcio.. spettacolare!
Dopo due ore e dopo aver sbagliato strada ci rinuncio e raggiungo il Cerro in taxi, però per pagare le mie penitenze mi faccio lascire in fondo all'ultima rampa e me la faccio a piedi.. nà faticaccia.
In alto il monumento a me non dice molto, immagino sia importante per gli argentini, però da qui godo di un panorama della madonna dove si nota come la città sia circondata da deserto/roccie e che tutto questo fa un forte contrasto con verde del parco.

Pagato penitenza torno in centro e mi rilasso mentre la città si risveglia, mi faccio un caffè (perfetto) in uno dei tanti bar con tavolini e mi godo lo struscio (ma quanta f**a c'è???).
In questi momenti mi sento felice, rilassato, senza problemi..
Purtroppo alle 20.45 ho il bus per Bariloche, ritiro il bagaglio e mi vado a dare una sciacquata/lavata nei bagni della stazione (mai l'avrei pensato di farlo in vita mia).
E' presto e mi faccio un gelato, con 2 euro me ne danno uno gigante e veramente ottimo.

E ora? che mi aspetta a Bariloche? Sarà troppo turistica? Farò la 2a bella serata del viaggio?
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda geom.Calboni » 10/12/2011, 16:14

Le esperienze on the road in sud America sono state il mio sogno da giovane. Avevo in testa di atterrarre a San Diego, in California e dopo almeno 3 mesi rientrare da Buenos Aires.
Poi ho scoperto l'est Europa ed il sud America è rimasto un sogno... :) :cry:

Ti ho invidiato per l'ostellaccio, credo di non averne mai testato uno così volgare :D
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda Leia74 » 11/12/2011, 23:26

Il racconto continua ad essere molto bello e mi prende un sacco!
Ma con che bagaglio sei partito?
Le mie foto:
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 12/12/2011, 18:45

geom.Calboni ha scritto:Ti ho invidiato per l'ostellaccio, credo di non averne mai testato uno così volgare :D

Ma.. con il senno di poi.. ora è una delle cose che racconto più volentieri... ma sul momento diciamo che non è stato proprio il massimo.. in particolare di notte quando sentivi tutto questo "strano" vai e vieni... :lol:


Leia74 ha scritto:Il racconto continua ad essere molto bello e mi prende un sacco!
Ma con che bagaglio sei partito?


Son contento! :D

Bagaglio era un valigia rigida normale (che mollavo in ostello/posada appena arrivavo), zaino northface abbastanza capiente (utilissimo in particolare al nord quando ho mollato la valigia per 3 giorni) e un borsello/borsa con dentro le cose essenziali come guida, macchina fotografica
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 14/12/2011, 20:42

10 novembre - rotolando verso Bariloche

Ore 11, ancora più di due ore di viaggio e tutto intorno è sempre pampas e terreno giallognolo con piccoli arbusti alti circa 30 cm; alla lunga il paesaggio diventa un pò monotono, interrotto solo da qualche area di sosta o da piccole cittadine, lontane ore e ore dal resto del mondo.
...
Sono arrivato in ostello, prima cosa.. per ora neanche l'ombra di una ragazza! sono tutti tipi però una cosa è positiva, stasera Asado d'ostello, siamo in 12, sarà una bella serata.

L'impressione su Bariloche dopo le prime ore? Ha l'idea di essere una piccola Cortina, meno elegante ma con il fattore positivo di avere il lago. Ora siamo fuori stagione (un pò come Aprile da noi) e quindi c'è poca gente ma devo dire che ha del bel potenziale.
Mi lamentavo del caldo e sono stato accontentato, qui c'è un vento gelido che rinfresca bene.
Son contento.. gente nuova, posto nuovo e l'avventura prosegue.
Le ultime ore sul bus sono state spettacolari, dopo tanti km tutti uguali (pampas, terreno secco e piante basse) dal finestrino la vista è cambiata totalmente.
Il primo lago incrociato poi ha un'acqua così limpida, proprio da ghiaccio appena sciolto, e costeggiare il fiume con quel colore così acceso e vivo.. che contrastava con il cielo che sembrava quasi nebbia da quanta sabbia si era alzata dal vento.
Ed infine, dopo tanto, le piante alpine e Bariloche che si mostra in lontananza.

L'ostello, gestito da una giovane coppia, è molto carino... e così vado subito in camera, mollo tutto, doccia ed inizio a girare per la città.
Fa veramente fresco, il vento punge ma la cittadina me gusta.
I panorami sono fantastici (le montagne, il lago, i colori) e gli edifici sono i classici da montagna e poi che dire delle tante cioccolaterie presenti? ad ogni angolo ce n'è una.
Me la merito, mi sparo una cioccolata "patagonica" più tortina al limone (ottima!... come anche la bionda di fronte a me..)
Si vede comunque che è una città benestante.. lo si nota dai negozi, dalla gente e dai vestiti indossati.
Torno in piazza del municipio e ci sono ballerini e cantanti gauchos. E' il weekend dove celebrano la loro festa ed infatti sabato ci dovrei andare.

Ora vado ad aiutare a preparare l'Asado.. tanto poi domani lo smaltisco tutto in bici... Claro!


11 novembre - Circuito Chico

Venerdì, ore 19.30. son distrutto. veramente stanco morto ma moralmente esaltato da quest giornata.
Oggi ho camminato, scalato, pedalato.. tutto molto stancante ma entusiasmante.

Comunque il top è stata la serata precedente, l'Asado d'ostello in cui alla fine eravamo in 16 persone
Il tipo dell'ostello si è messo a cucinare mentre un pò tutti si davano da fare; chi al fuoco, chi sistemava il tavolo, chi andava a prendere a bere.
Quel pazzo ha comprato 600 grammi a testa più un salsiccione.. e così, mentre aspettavamo che il fuoco facesse il suo dovere, le birre e il vino sono partiti a nastro.
Prima si è iniziato con la salsiccia e poi l'Asado.. sarà stato alto 4 cm e grosso come due mie mani.. Il vino scorreva a fiumi e intanto si iniziava a conoscere un pò gli altri compagni d'ostello.
Vicini a me ci sono i "due" di Barcellona con ho subito legato nonostante non gradissero molto la mia stima in Mourinho; poi la coppia colombiana amante della salsa a cui insegno a dire in italiano "vaff***ulo".
Con il passare del tempo (e dell'alcool) anche i più timidi si conoscono.. dal giovane canadese che si è preso un break di soli 6 mesi; al tedesco che beve solo panachè (birra+gassosa) al mexicano-americano soprannominato "motherfucker", all'unica tipa single presente.. una tedesca che fa subito comunella con un altoatesino.
Alle 2 lascio i superstiti perchè domani voglio fare il Circuito Chico e, a differnza di molti, non posso permettermi di passare la mattina a dormire.
Infatti quasi tutti fanno via dai 3 ai 6 mesi, bho.. da una parte li apprezzo ma dall'altra penso che molti perdano tempo.. magari per giorni stanno a far serata, stare su facebook, cazzeggiare.. non so, io forse la vivrei diversamente..ma giustamente ognuno se la passa come preferisce.
Comunque dopo questa serata son soddisfatto, è bello passare del tempo con gente sempre nuova.

La mattina mi sveglio presto, alle 8, e poi esco per la città semideserta; colazione in cioccolateria e il tempo si fa veramente splendido, il freddo è sparito e il sole illumina il lago.
Mi faccio fare due panini da "la Toscana" (negozio che vende alimenti dove la proprietaria ha ovviamente i nonni italiani) e in bus vado verso l'inizio del Circuito.

Scendo alla fermata per il Cerro Campanario, siamo solo io e un altro giovane tipo.. ci guardiamo, lo osservo un attimo... è italiano.. Facciamo due parole e insieme decidiamo di arrivare in cima alla vetta per il sentiero evitando di prendere la nuova funivia.
Mentre saliamo si parla, ci si scambia idee e opinioni e così i 30 minuti di scalatata volano; poi, su in cima, è una cosa mozzafiato. un paradiso.
Da qui in alto si vedono questi laghi giganteschi, con dietro le vette e tutto il verde delle piante intorno... e poi il colore dell'acqua, chiarissimo e limpido.
Mi gusto questa vista e questi posti senza fiatare; dopo mezz'oretta saluto Marco (con cui magari ci si rivedrà a El Calafate) e vado a prendere la bici.
Mi aspetta il tour di 27 km tra paesaggi mozzafiato e momenti di totale solitudine.. solo io, la natura e la bici.

E' tutto un saliscendi e in salita mi sembra di essere a volte come Abraham Olano nel famoso giro del 1996 e a volte scattante come il miglior Chiappucci.. le fatiche della serata si fanno sentire e in alcuni pezzi arranco proprio, però ad ogni panorama spettacolare che vedo le forze tornano.
Quando mi fermo su una spiaggia deserta a mangiare i due panini mi sento in paradiso.. il sole, la calma.. sto bene, sto da Dio.
Vado a pensare anche come sia il caso che ti porta a certe situazioni, se avessi seguito il programma e non avessi tagliato un giorno a San Juan ora avrei perso l'Asado di ieri sera e questo giro in bici..
Nel pezzo finale in bici vedo che anche qui la speculazione edilizia avanza, anche all'interno del parco.. tra apa-hotel, ristobar,ect.. è veramente un peccato.
Dopo 4 ore il giro è finito, riporto la bici e torno a Bariloche sempre con il colectivo.
Son soddisfatto e per riposare mi butto sui prati vicino al municipio e prendo un pò il sole; poi assisto in piazza ad alcuni spettacoli gauchos, ma per questo c'è domani.
Ora, anche se con le gambe a pezzi, andrò a vedere come funzione qui il venerdì sera.. ma a dir la verità son già contento così.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda heartpacker » 14/12/2011, 22:16

sono un pò indietro con la lettura, ma recupererò, qualche foto??
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda Leia74 » 15/12/2011, 10:28

Bello, Bariloche mi manca ma la sensazione patagonica c'e' gia' tutta, con le montagne, i laghi e il verde... decisamente un altro paese rispetto al nord, no? Io del nord ho visto solo Posadas e Iguazu ma si sente subito la differenza di ricchezza.
Quanto a quelli che fanno 3/6 mesi in giro e si prendono il tempo di fare tardi la notte e dormire la mattina, beh e' abbastanza normale che in un viaggio lungo uno debba avere ritmi piu' lenti se no schiatta! Il nostro viaggio di nozze da 1 mese e' stato pesantissimo nonostante in crociera avessimo varie giornate di "niente". Quando ho visitati le repubbliche baltiche in 24 giorni senza soste di nessun genere sono tornata a pezzi. Credo che se girassi piu' di 1 mese, ogni 2-3 settimane dovrei concedermi 2-3 giorni di relax!! :D
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 15/12/2011, 18:54

heartpacker ha scritto:sono un pò indietro con la lettura, ma recupererò, qualche foto??


le foto ci metto troppo a caricarle! se vuoi vederle le ho pubblicate sul mio blog, vedi il link in fondo al messaggio ;)


Leia74 ha scritto:Bello, Bariloche mi manca ma la sensazione patagonica c'e' gia' tutta, con le montagne, i laghi e il verde... decisamente un altro paese rispetto al nord, no? Io del nord ho visto solo Posadas e Iguazu ma si sente subito la differenza di ricchezza.
Quanto a quelli che fanno 3/6 mesi in giro e si prendono il tempo di fare tardi la notte e dormire la mattina, beh e' abbastanza normale che in un viaggio lungo uno debba avere ritmi piu' lenti se no schiatta! Il nostro viaggio di nozze da 1 mese e' stato pesantissimo nonostante in crociera avessimo varie giornate di "niente". Quando ho visitati le repubbliche baltiche in 24 giorni senza soste di nessun genere sono tornata a pezzi. Credo che se girassi piu' di 1 mese, ogni 2-3 settimane dovrei concedermi 2-3 giorni di relax!! :D


Si si. decisamente un paese totalmente diverso!.. non solo di paesaggi e ricchezza ma anche in fatto di gente.
Il bello di questo viaggio è che, con la sua varietà, è stato come fare 3-4 mini viaggi al suo interno.

Per quanto riguarda i viaggiatori che si prendono 3-6 mesi, chiaro che avendo tutto possono prendersela con molta calma.. e fanno anche bene! (per non parlare della nightlife, visto che io sono il primo a cui piace stare in giro di notte. :lol: )
Ma una cosa è riposarsi un giorno dopo una serata pesante o dopo una giornata fatta intesamente e un'altra cosa è cazzeggiare e basta.

Perchè il mio intervento era più su quelli che proprio perdono tempo... non fanno niente, vivacchiano solo in ostello per più giorni tra pc e poco altro.. magari sono lì da una settimana e non sanno neanche dove è il centro o come muoversi.. ecco, questi qui io non li capisco.. poi, come ho detto, ognuno fa quel che vuole.
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda obe » 18/12/2011, 15:00

13 novembre - Un giornata tra i gauchos

Sabato sera, son le 9 passate, mi sembra un pò strano essere qui in ostello a guardicchiare la tv che passa il film "il grande lebowski" con uno che cucina da due ore manco fosse a masterchef.
Di solito il sabato non riesco a star a casa neanche a Verbania, ma sinceramente questo è il mio ultimo pensiero.. di far serata ora non mi importa tanto, ho passato una grandissima giornata e poi domani sveglia alle 4.45! devo prendere il bus per l'aeroporto, così da arrivare a ElCalafate.
Fossi stato con gli amici sicuramente saremmo finiti a far serata fino alla partenza senza neanche dormire, l'abbiamo già fatto tante volte... ma oggi va bene anche così.

Come dicevo, è stata una giornata fantastica! son andato alla festa gauchos, ma non a quelle preparate per i turisti, ma proprio alla loro fiera/festa con quasi solo gente del posto.
Lascio Bariloche soddisfatto, contento per i posti visti, i momenti passati in compagnia e quelli passati da solo, per la gente incontrata e con cui ho condiviso anche solo 5 minuti ma che alla fine mi ha dato tante cose, tante emozioni.

La giornata è iniziata in centro con la parata lungo la via principale.
Applauditi dalla gente son passate le varie "famiglie gauchos" vestite a testa suddivise in tre categorie.
Prima la banda, poi i ballerini/e (quasi tutti bambini; mi sembrava carnevale ma con la differenza che per loro quella è la vita reale, non come per noi che ci mascheriamo da qualcosa che non saremo mai) ed infine tutti quelli a cavallo.. giovani, adulti e vecchetti!
Finita la parata prendo il colectivo e a 30-40 minuti arrivo in piena pampas al campo della fiera. A vederlo sprizzo di gioia, sembra una nostra fiera campestre o paesana, però tutto molto più "acceso"; in mezzo c'è il campo per la competizione e intorno, tra gauchos che arrivano a cavallo, ci sono auto scassatissime scoparse dalla circolazione 25/30 anni fa, famiglie che si preparano alla festa, bambini che si sfidano a cavallo
E poi la zona per la "festa".. con banchetti (fatti in legno e lamiere) di tutti i tipi; quelli che vendono da bere, altri con Asado e altra carne messa alla brace, o quelli che vendono gelati e oggetti vari.
Quando arrivo è ancora presto, così gironzolo finchè non vedo uno stand con esposta la bandiera del Torino F.C. (in verde?!?). Non posso non fermarmi.. scambio due parole con i ragazzi e dico loro della mia fede granata.
Questo sarà il momento più bello della giornata, passerò un'oretta con loro parlando del Toro (mi spiegano che c'è una squadra a ElBolson che preso lo stemma dal grande Torino), del Boca Junios (tifato dal 50% + 1 dagli argentini, secondo loro), di Martin Palermo, della loro vita, dei mondiali di calcio.. ci si confronta mentre stiamo intorno al fuoco ed intanto mi offrono di tutto.. Mate (tutti gli argentini che me l'hanno offerto e quando gli dici che l'hai già assaggiato ma non ti piace granchè, tutti rispondono "perchè non te l'hanno fatto bene, prova questo"), Empanades, Choripan, ect
Provo a pagare più volte, ma niente.. non ci riesco.. è tutto offerto per "l'amigo italiano del Torino".
Quando si riempe la festa li lascio per farli lavorare in pace, ma questa gente semplice (alcuni anche senza denti o con i segni del loro pesante lavoro) con dei gesti amichevoli mi hanno fatto sentire come loro amico, a mio agio.

Il pomeriggio è passato via tra le varie competizioni a cavallo e con i vecchi che scommettevano soldi sul lancio dello zoccolo della mucca.
Un pomeriggio esaltante anche perchè vissuto con pochi altri turisti (una decina al massimo) e quindi molto molto reale.
Alle 6 e mezza decido di anticipare la cena e prendere un lomito (panino con bistecca).. porzione enorme, qualità buona ma non il massimo, anche perchè era la parte finale.. effettivamente a pensarci bene era da aspettare la 2a tornata di carne.
Tornando in bus, son parecchio stanco ma con una giornata da ricordare.

A proposito, ora ho finalmente assaggiato tutta la carne possibile.
Asado, chorizo, asado de tira, parilla (grigliata), sanguinaccio, lomito, choripan (pane e salsiccia), capretto.. ora mi dedicherò all'asado e bife de chorizo, le parti migliori!

Son le 11 di sera di sabato, tra poco vado a dormire tanto anche la serata di ieri non ha offerto molti spunti.
Dopo una birra in ostello son uscito a cena con il Mexicano-americano (The Motherfucker); due parole, mentre mangiavo una trota, con la chicca in cui gli spiegavo come fare la pasta all'italiana.
Poi, da solo, ho provato un paio di pub ma nonostante tutti dicano che qui c'è movimento, mi è sembrato un pò morto.
In particolare il secondo, che era un discopub molto pubblicizzato, alle 1 e mezza aveva dentro una ventina di persone, non di più.. parlando con il barista ho avuto poi la conferma che la città si riempe in due occasioni, durante la stagione invernale dove è piena di turisti (per sciare) e alla fine delle scuole, quando vengono qui a festeggiare il diploma una marea di giovani...
Quindi questo è periodo sbagliato.
Per ora, a parte Salta, non ho fatto molta vita notturna, un pò non c'è stata occasione e un pò che in questo viaggio sto cercando altro.. e per ora lo sto trovando.

E ora.. Perito Moreno, a noi due!


14 novembre - surprise!

Ore 15, che avventura! solo questa parola può rappresentare bene quello che è accaduto... una grande avventura! gli imprevisti fanno parte del viaggio e superarli rende la cosa ancora più eccitante.
Ma che è successo? C'è tempo.. ho 23 ore per scrivere qualcosa visto che al El Calafate ci arriverò in bus e non in aereo.. che storia! tutta l'Argentina da Nord a Sud in bus.
Perderò un giorno ma sono esaltato da questa situazione, ora riposo un pò mentre mi guardo il verde giallino sulle montagne e nelle distese qui intorno.. distese senza fine, dove ci sei tu, la strada e basta.

Il volo Bariloche-El Calafate è sempre stato sfigato; una volta comprato sono iniziati i problemi; prima i problemi con la nube vulcanica, poi hanno chiuso l'aeroporto e ci hanno dirottato ad Esquel obbligandoci a 4 ore di bus per arrivarci.
Ma almeno di questo ne eravamo consapevoli già un mese prima di partire..
Ora invece, levataccia alle 5 di mattina per essere portati in aeroporto dove poi veniamo informati che il volo è stato cancellato per sciopero.
Qui è scattato il panico, saremo una 80ina di persone, gente con tour programmati, persone che hanno tra 2 giorni già un altro volo prenotato.. insomma, tutti si accalcano e non si capisce cosa si possa fare.
Tornare a Bariloche e parlare con l'ufficio della compagnia aerea? Prendere un bus da Esquel? Ma c'è e se si, quando parte? (quelli dell'aeroporto sostengono che non oggi non c'è nessun bus), aspettare qui e provare a prendere il volo di domani?.. dell'aeroporto nessuno ci aiuta, in pratica siamo tutti lasciati a noi stessi.

Io studio un pò la situazione, parlo con tutti, divento il traduttore ufficiale spagnolo-inglese per una decina di persone..più che altro cerco di capire chi ha le idee più chiare.
E quando tutti siamo rassegnati nel tornare a Bariloche, io non son convinto.. non mi piace tornare indietro e poi per far che cosa?.
Allora rimaniamo fuori dal bus io e i più "svegli", una coppia di giovani cino-americani e un'altra di vecchi australiani.
In particolare i primi sostengono di aver prenotato al telefono, tramite un'agenzia di Bariloche, due posti sul bus Esquel-El Calafate che parte tra mezz'ora.
Allora sgaiattolo via da tutti e in taxi con i due arzilli vecchietti australiani raggiungiamo la stazione dei bus.
Alla stazione corriamo come dei pazzi! E' vero, il bus c'è! ma ha solo 4 posti liberi e così 2 vanno agli australiani e uno a me! Vamos!!!
24 ore di bus ma almeno perderò solo un giorno e ho la certezza di arrivarci.
Nel frattempo arrivano anche i cino-americani, della loro prenotazione non c'è traccia e quindi non c'è posto per loro.
Mi spiace, capisco il nervoso di mancare l'obiettivo per un pelo, e quindi li aiuto con il tipo dei biglietti (detto "il baffo"), gli avrei anche prestato i soldi visto che la compagnia dei bus accettava solo cash e loro non ne avevano abbastanza.
Mentre aspettiamo di partire pian piano arrivano anche gli altri passeggeri del volo; il baffo dell'agenzia è preso d'assalto e per un'oretta ritorno ad essere il traduttore ufficiale tanto che quando sto per partire sento una pacca sulla spalla, mi giro e vedo lui, il baffo, che esce a stringermi la mano e a ringraziarmi per l'aiuto prestato.
Devo ammettere che l'adrenalina era ai massimi; l'incertezza, la fuga di nascosto dal gruppo, la corsa per i posti sui bus e il lieto fine..
Perchè ormai questo era il massimo ottenibile, arrivare a El Calafate il giorno dopo.

E ora mi continuo a godere il paesaggio.. le stradi verdi, l'orizzonte vuoto, gli animali liberi di pascolare, fenicotteri rosa che beveno dalle pozze d'acqua, i paesini totalmente sperduti, la strada tutta sconnessa a una sola corsia che quando incroci un altro mezzo devi quasi fermarti.
Che dire? mi sento positivo, mi sento contento. .insomma mi sento vivo!

A proposito.. sul bus chi mi becco? il giovane tedesco dell'ostello bevitore di panachè che avevo salutato ieri dicendogli che io ci sarei andato in aereo.
Lui è partito da Bariloche alle 11, a saperlo prendevo direttamente il bus e mi facevo anche il sabato sera!

Una parentesi la apro su cosa vuol dire avere un pò di esperienza in fatto di viaggi.
Oggi nello zaino avevo alcune cose fondamentali: soldi cash per ogni evenienza (se non li avessi avuti niente bus, visto che il bancomat era fuori uso), avere dollari (gli Euro non li avrebbero presi), avere qualcosa da mangiare (biscotti, sennò ora sarei a digiuno da quasi 20 ore), capire sempre chi ha idee chiare e chi no, parlare un pò con tutti visto che un aiuto inaspettato può sempre arrivare e poi avere una sim locale per chiamare ostelli, agenzie ect.
Dopo questo mi promuovo come viaggiatore indipendente e ora tutti in coro da stadio.. "tutti ai ghiacciai... andiamo tutti ai ghiacciai.."

ps. Adoro i viaggi così, sento una carica nuova!
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Re: Argentina da nord a sud - 4.700 km in bus più Buenos Air

Messaggioda Leia74 » 18/12/2011, 16:24

Bellissima avventura, e poi fare tutta l'Argentina da nord a sud in bus e' da mettere nel tuo CV di viaggiatore! :D
Le mie foto:
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