Si risale sul furgoncino, nuova capocciata ( sara' una costante della giornata
) dalla parte nuova del villaggio ci avviciniamo a quella vecchia, dove dovremo scendere, poiche' non ci sono strade, ma solo canali e si puo' entrare solo con piccole barchette. Nel fare il giro largo di manovra attorno al villaggio si vede la frontiera romena, molto alta ed invalicabile, costituta da pannelli di metallo e filo spinato a doppia mandata sopra....sembra la gabbia del t-rex di Jurassic Park
ma la recinzione mi trasmette sicurezza, segna in maniera ben marcata il confine tra due mondi a mio giudizio inconciliabili ed immisicibili....come l'acqua e l'olio, almeno fino ad oggi.
Si rientra nell'abitato....dal pulmino attraversiamo le viuzze principali della parte carrozzabile della cittadina, un mercatino, qualche bottega, una chiesa, un'altra e poco piu'.
Si scende ad uno slargo che dovrebbe esser la "piazza" principale...tutti a piedi.....via con nuova capocciata.....
. Visitiamo una chiesa dai colori pastello, e' consacrata solo per il rito dei vecchi credenti....non si puo' entrare, all'interno vigono le loro leggi....
Sulla sua costruzione c'e' una leggenda, una storia d'amore, una sepoltura, insomma qualcosa di mistico.....e' sempre diffcile capire dal russo
. Ci propongono dei souvenir, due adesivi ed un opuscolo di due pagine, di cui una occupata da una cartina
..... souvenir ambitissimi., effetti del turismo di massa.....
e che massa visto Kariddin e Roman
.
Vista la chiesa entriamo a piedi nell'abitato tipico del delta, si oltrepassano dei ponticelli in legno sui canali stagnanti e si e' tra le case. I sentieri tra le abtiazioni, tutte ad un piano, sono in terra, mi ricorda la mia campagna
, fango a destra e sinistra, ma poco, in fondo siamo ad agosto e non piove...ma immagino che cosa accada qui in autunno, primavera, con lo scioglersi della neve....altro che Pietrogrado! i sentieri sono quasi labirintici, camminiamo in fila indiana, lo spazio e' solo per una persona alla volta.....da una parte le staccionate in legno delle case, dall'altro il fango ed i piccoli canalini fluviali . Decine di barchette, in secca o in acqua, altre in riparazione e riverniciatura dagli abitanti del posto. Compaiono tra gli orti, le barche ed altro anche le piccole vigne, tante ma sparpigliate, non si tratta di campi estesi...riempiono gli spazi piu' che altro....molte viti costituiscono addirittura "l'argine" del fiume....affondano le radici direttamente nella fanghiglia ed in autunno con l'alzarsi del livello vengono semisommerse. L'uva e' solo ed esclusivamente di un tipo rosso, da essa gli abitanti ricavano il novak....vino fluviale....il vino di Papa'
. Avremo modo di assaggiare il vino piu' tardi a pranzo, ce l'hanno promesso.....il programma e' il programma....ed in russia c'e' sempre un programma da rispettare ed a cui tener fede
.
Il sentiero tra i ponticelli in alcuni tratti e' strettissimo, si potrebbe cadere.....ma Roman e Kariddin? Ci passano? le assicelle dei ponti li reggono? Oppure sono spronfondati nei meandri di papa''? I due sono dietro, io sto davanti, mi sono messo tra i primi apposta
.......non so cosa stia accadendo dietro, vado avanti senza voltarmi
ma si sentono un po' di risate laggiu' in fondo, purtroppo non mi posso fermare......la guida va svelta, se mi fermo blocco la fila e rischio pure di perdermi tra la selva danubiana: gli orti incolti, le "mezze vigne" oscurano i passaggi e la visuale...non e' piu' un villaggio....e' il giardino segreto
. Ah quel bel libro che lessi alle medie
.
Tra una svolta a sinistra, una a destra probabilente siamo sempre allo stesso posto, ma sembra di esserci allontanati di brutto. le risatine dietro continuano
.....mi immagino che la' dietro si stia svolgendo una Parigi-Roubaix.....con il 50 di di piede di Roman intrappolato tra le ortiche ed il fango....il delta e' il suo pave', ricoperto di succo d'uva e melma....una favola della volpe e l'uva moderna....con il povero Roman, golosone inguaribile, ruzzolato nel fiume nel tentativo di raccogliere un grappolo sospeso
. nel frattempo l'ingegner Vitali mi supera.....il figlio mi si e' infilato tra le cosce quasi....ma non stava male??
Sembra un castorino che procede a colpo sicuro su quelle assi di legno....Vitali nel superare vacilla....quasi cade....ma si salva
. Il sentiero sterrato in tratti o sospesso a mo' di palafitta in altri si allarga un po'....la guida ci da' modo di riposare
Roman e Kariddin arrivano dopo un bel po'
sbavanti ed ansimanti come al solito....ma illesi
. Giusto il tempo di dirci qualche cassata sul novak e si riparte, mentre vecchiette del posto tentano di vendere vino, Roman si accaparrra un fiasco da due litri al volo
, le donne del gruppo si gettano sulle mele scarlatte....la dieta di Pietrogrado....
Roman stavolta lo tengo d'occhio, sono appena davanti a lui e voglio farmi due risate
...le piccole assi di legno sotto i miei piedi scricchiolano e si flettono....con tale peso massimo alle mie spalle temo per la mia incolumita', ho paura di schizzare in aria in stile Asterix ed Obelix....ma in fondo anch'io penso cento chili....con i 150 almeno di Roman di sicuro finiremo nel morbido e fresco fango sottostante.....magari aprendo un tunnel per la Romania come per la striscia di Gaza
Volevo farmi due risate ed eccomi servito. Incrociamo in una curva secca ad angolo retto una babushka nell'atto di uscire di casa e nell'altro estremo della curva c'e' una matrioshka di mezza eta' che parlava cn la vecchina. Immagninate di aprire il vostro cancelletto della vostra rilassante casa bucolica ed ecco....che.....un ciccione baltico vi "riempie" il passaggio
:mrgreen vi entra letteralmente nel giardino : ....come casso fate ad uscire ora???
Roman non puo' transitare in mezzo, bisogna anche considerare il problema della viscosita' del suo sudore ( dopo mezz'ora di cammini ha piu' acqua addosso lui che il fiume nel suo letto in agosto
). Si forma un mini ingorgo....la vecchia agita il bastone e lo insulta:" tornatene a casa tua! Di tanti posti di tutte le russie prorio di qua dovevi passare oggi....tutti i pietrogradesi a rompere qua ogni giorno!" . Queste forse le sue frasi non comprensibili. Prima che si prorcea agli sputi di disprezzo Roman fa manovra ed in un paio d mosse riesce ad infilarsi, dopo aver fatto passare la nonnina.....si mette di taglio in stile "partenza del palio di Siena"...trova il pertugio e si va....e' ora che finisca questo giro!!!
Come immanginavo risbuchiamo nella piazzola di partenza....abbiamo girato in questo labirinto fangoso per mezz'ora spostandoci di pochi metri.....ma e' l'ora del pranzo....via verso il nostro furgoncino....