Baltic tour 2012 Jena Geometra Christian

[geom.Calboni]

con una new etry il simpatico Vittorio reduce da un tour baltico e assoldato da Geometra,

Trattasi di uno studente del nostro corso di russo... che era in giro tra Vilnius e Riga.

due badanti turkmene di 70 anni in cerca di emozioni, e un invasione di italiani 30/40 enni subito riconoscibili dai capelli impomatati , la giacca e la sciarpetta , si contava il più alto numero di sciarpe in un metro quadro di tutta Europa,

Le vecchiacce erano davvero agguerrite, non avevo mai visto 2 signore così assatanate alla ricerca...
Gli italiani davvero tutti con la sciarpetta, solo noi eravamo quelli "strani"

domanda 3. perche' va di moda la bandiera americana come sciarpa tra le giovani italiane?

L'ho notato anche io...

Non dimentichiamo anche una piccola minoranza Polacca in Latgallia
Rispetto al Riga e al Baltico siamo quindi su un' altra dimensione e un altro mondo, un mondo più contadino e " pagano " i

La percentuale polacca non è altissima ma presente.
Riguardo al paganesimo, Panevezys in Lituania è l'ultimo baluardo in Europa con la più alta percentuale di "professanti".

Come è noto, per motivi "familiari" mi sono trattenuto a Riga un giorno in più.
Ho sfruttato l'occasione per visitare 4 cose che non avevo mai visto in città tramite una clamorosa camminata fuori dal centro conosciuto da tutti e dove ho davvero respirato un'altra Riga, lontana dall'euforia turistica. Tra l'altro segnalo che nella città vecchia, il centro vero e proprio, ci sono solo ristoranti, alberghi, locali e niente più. Cercare un negozietto qualsiasi (centro commerciale a parte) è praticamente impossibile...
Comunque ho visitato:
- Il Latgalite flea market , mercato dell'antiquariato e cianfrusaglie. Pile di libri, dischi e reperti dell'Urss (qui ho acquistato le 2 guide autostradali dell'Unione Sovietica originali come segnalato nel topic dei libri)

- La sede della Laima, la storica fabbrica di cioccolato che ha come simbolo l'orologio ubicato vicino al Monumento della Libertà, considerato il punto di ritrovo di ogni appuntamento a Riga.

- La Mera Ielas Republika, una zona di stradine in pietra con vari localini artistici.

- Il Lielie Kapi, un cimitero abbandonato e semidistrutto in mezzo ad un parco cittadino dove sono sepolte personalità della Riga antecedente all'annessione della Lettonia all'Unione Sovietica. Davvero un posto interessante seppur lasciato all'incuria di decenni.

[Maxdivi]

Abbasso le sciarpette

Allora principali differenze rispetto alla Bielorussia di campagna : non ce ne sono molte a livello paesaggistico / urbanistico sicuramente Daugavpils è abbastanza curata come città ma questo anche le città bielorusse, quando ho fatto vedere le foto ad una mia amica di Polotsk della Dvina mi ha confermato che è come la zona della Bielorussia a ridosso del confine ma più precisamente da Vitebsk in poi, città minuscole,villaggi, foreste , campagna, essendo pur sempre comunità europea ho notato un uso dell' inglese maggiore rispetto alla Bielorussia e comunque il fatto che qualcuno in Italia c'è stato o comunque la gente è più avvezza al movimento europeo, rispetto ad una Bielorussia più isolata.
Poi si nota subito la mancanza del cirillico che almeno visivamente colpisce chi ci è abituato , dando un effetto straniante di città russofona, musica russa , tradizioni, origini e cultura russa , senza visto, calata però in un contesto europeo ( mi ha ricordato un po' Narva nel lontano 2004, anche se a dire il verso Narva forse anche anche perchè la mia conoscenza del mondo russo era bassa mi era sembrata, c' è da mettere in conto che sono passati 8 anni da allora, cioè una vita, ancor più un estremo confine ) , del resto è un' po un posto di confine , ci sono parecchie minoranze anche bielorusse e la mia amica di Daugavpils ha parenti subito dopo il confine, la madre è Bielorussa, infatti dispone di un certo numero di permessi per andare in Bielorussia durante l 'anno.
Non dimentichiamo anche una piccola minoranza Polacca in Latgallia
Rispetto al Riga e al Baltico siamo quindi su un' altra dimensione e un altro mondo, un mondo più contadino e " pagano " invaso e convertito a forza dai cavalieri teutoni e poi sottoposto a tante altre invasioni, inoltrandosi nella campagna seguendo la Dvina che conduce alla verde Bielorussia c'è continuità e solo i confini umani e la storia hanno diviso territori ed etnie simili.
Spero di essere stato esauriente

si la risposta mi ha soddisfatto ampiamente...mi interessavano le tue considerazione ed impressioni su quest'aspetto..

[Maxdivi]

Riguardo all'area baltica...ai difficili rapporti tra lettoni, russi e gli onnipresenti tedeschi prorio in questi giorni in tema di den pobedi rtr sta ritrasmettendo il serial tv "1942" del 2010, credo proprio ambientato nella latgallia o campagna lettone...
se puo' interessare ecco il link agli episodi visibili integralmente in rete...anche se non e' tra i miei preferiti..
Protagonisti malvagi ovviamente le ss lettoni

http://video.jampo.com.ua/17787.htm
Sul sito ci sono tutti gli episodi credo..

[heartpacker]

Ottimo reportage Jena! Sarebbe bello vedere qualche foto "cartolina" della spedizione!

[Jena Plissken]

Ottimo reportage Jena! Sarebbe bello vedere qualche foto "cartolina" della spedizione!

si metterò qualcosina stasera

[Maxdivi]

Ottimo reportage Jena! Sarebbe bello vedere qualche foto "cartolina" della spedizione!

si metterò qualcosina stasera

comprensive di didascalie...

si scherza

[Maxdivi]

mi sono imbattuto in questo blog di un italiano che ha vissuto in Lituania che fa alcune considerazioni interessanti sul rapporto russi / lituani

sembra che a Klaipeda ci sia un 30 per cento di russi

Visaginas è la città a percentuale più russa la metà su 30000 persone della Lituania si trova tra Lettonia e Bielorussia

http://www.karimblog.net/2011/01/31/i-r ... sradicare/

Io dissento sulla parte della freddezza dei lituani e sul vestire in maniera sconcia delle russe , nel primo caso la cosa non si è mai verificata nei vari viaggi che ho fatto in zona, anzi

Che ne pensi Max ?

Allora a riguardo...ieri sera non sazio di den pobedi quest'anno guardavo nello zapping lo speciale della guerra terrestre urss-terzo reich....parte finale sul fronte bielorusso-baltico...
kaliningrad a parte di cui tutti conosciamo le vicende....avevo sempre pensato che memel fosse stata rasa completamente al suolo , gli abitanti tutti morti o fuggiti.....e mai ripopolata....pensavo che klaipeda fosse un villaggio vicino che ha con gli anni preso il posto della memel tedesca stessa....invece no...sono un cazzone e mi sbagliavo
Klaipeda e' Memel.
mancando gli abitanti come per kaliningrad si e' dovuto riportare gente dalla russia....quindi credo che corrisponda a verita' il fatto che ci sia una buona percentuale russa...certo lontana dai livelli di dvinsk...ma interessante...soprattutto per la vicina palanca, oltre che il confine russo e' dietro l'angolo...zona molta bella per natura..suggerirei un viaggio estivo...dato che palanca e' localita' balneare...tutti sulla spiaggia a cercare le pietruzze d'ambra

[latvia]

Si dice, e quindi è da verificare, che nel 1980, durante le olimpiadi di Mosca, la Russia abbia mandato tutta la “feccia” della capitale a vivere nei paesi baltici. Ho sentito dei russi in Russia e dicono che i russi che vivono nei paesi baltici siano della “razza peggiore”.

Sarebbe da verificare si...

non so se questa leggenda sia vera....ma in ogni caso la russificazione dei baltici parte da ben prima del 1980,ossia subito dopo la guerra (e una % c'era anche prima)
infatti in Lettonia (forse anche in Estonia) la cittadinanza è garantita ai russi i cui antenati vivevano in Lettonia già ai tempi della prima repubblica,mentre per quelli arrivati dopo,e fino al 1991,niet,solo tramite naturalizzazione,anche se sei nato lì,da genitori russi (o ex sovietici) venuti dopo il 1940.
infatti la distinzione che si tende a fare è proprio questa,tra i russi venuti prima,e quelli di dopo. i russi di prima si considerano comunque mezzi lettoni,visto che sono lì da generazioni,e hanno il passaporto,e sentono di più anche l'appartenenza al paese e alla sua cultura. i russi di dopo tendono invece ad essere più ostili,anche per la questione del passaporto.
per me era una cosa lampante,la vedevo ogni giorno,avendo una (ex) moglie figlia di padre russo di prima generazione (cioè con nonni e bisnonni anche russi ma già in Lettonia,anzi un ramo della famiglia era proprio lettone) . passaporto lettone,parla bene lettone,si sente lettone,seppur di cultura religione e lingua russa

ma sua madre (cioè la mia ex suocera) è figlia di russi arrivati dopo il 1940,e non ha nè il passaporto,nè parla lettone,nè se ne frega della Lettonia,lei si sente russa. idem la migliore amica della mia ex,stessa storia,stessa situazione

poi vabbè può anche essere che nel 1980 sia successo così,ma non mi pare che ci sia stata una russificazione particolare in quell'anno (potrei sbagliarmi)
in ogni caso,avendo ora raccolto,a Mosca,anche un pò le opinioni dei russi sui loro "connazionali" dei baltici,beh hanno un'opinione piuttosto neutra direi,anzi in generale non ne sanno molto. le uniche cose che sanno,un pò tutti,è che i russi nei baltici non sono ben visti,che soprattutto i lettoni e gli estoni sono (a dir loro) razzisti o addirittura nazisti,e che in ogni caso i russi di là non sono veri russi al 100%,parlano diversamente e sono diversi. non dicono che sono la feccia,semplicemente che non sono russi quanto loro

io dico che,pur essendo ovvia una certa contaminazione con i valori e la cultura baltico-europea,sta grande differenza tra russi baltici e russi di Russia (della Russia europea almeno) proprio non la vedo. c'è qualcosina,ma sapendo delle NOSTRE differenze regionali,in Italia,non è così rilevante
e anche il russo che parlano è praticamente uguale,qualche leggerissima differenza,sì,ma ce ne sono di più tra il napoletano e il puteolano,due città confinanti


p.s. per la cronaca,sono passato a Rezekne-Daugavpils (prima volta) la settimana scorsa,ieri ero a Vilnius,ora a Riga per 2 giorni. i ritardi e i cavilli burocratici dell'ambasciata russa (a Roma) in fondo non sono così negativi

[geom.Calboni]

p.s. per la cronaca,sono passato a Rezekne-Daugavpils (prima volta) la settimana scorsa

Hai avuto modo di farti un'idea?

[Maxdivi]

che soprattutto i lettoni e gli estoni sono (a dir loro) razzisti o addirittura nazisti

io non ho detto niente...




il monumento dovrebbe poi esser stato chiuso o rimosso grazie alle pressioni ue...

[latvia]

p.s. per la cronaca,sono passato a Rezekne-Daugavpils (prima volta) la settimana scorsa

Hai avuto modo di farti un'idea?

come forse avevo già detto prima,Rezekne l'ho visitata già tanti anni fa,era il 2002 mi pare o giù di lì. mi è sembrata una città anonima....piccola. una chiesa e praticamente nulla più. ci sono ripassato adesso con l'autobus,stessa sensazione

di Daugavpils non posso dire molto,ci sono passato solo con l'autobus,in transito (con fermata all'autostazione) ed era la prima volta
a livello visivo non mi è dispiaciuta,anzi.....mi è sembrata carina. e i panorami sul Daugava sono belli,vero

[Jena Plissken]

Ecco un paio di foto della Dvina presso Daugavpils :





Panevezys

[geom.Calboni]

Ricordiamo che la Dvina o Daugava scorre per più di 1000km tra Russia, Bielorussia e Lettonia, sgorgando dalle stesse alture del Volga e del Dnepr.
La Dvina / Daugava, durante la sua corsa verso il mar Baltico tagliando poi in due la città di Riga, è costellata da una serie di monasteri.

Bielorussia:
- Il monastero di Cristo Salvatore e di Sant' Eufrosina a Polotsk, costruito nel XII° secolo dove era conservata la Croce di Sant'Eufrosina al cuiinterno vi erano schegge della Croce di Cristo e scomparsa durante l'avanzata dei nazisti. La Croce di Sant' Eufrosina è spesso usata come simbolo della Bielorussia in molte icone ufficiali.

- la Cattedrale della Resurrezione a Disna, dove la leggenda narra che un'icona del xv° secolo arrivò via fiume ed è ora incastonata nelle mura della chiesa.

- la chiesa della Santissima Trinità a Rosica, i cui mattoni furono trasportati sul lluogo della costruzione via fiume e poi tramite catena umana della popolazione locale. Nel 1943 le truppe naziste, poi, usarono la chiesa come sede di smistamente dei circa 1600 cittadini che furono uccisi durante l'operazione "inverno magico".

- la chiesa della Natività della Santissima Vergine a Braslav, conservante una icona della Madonna che è considerata miracolosa da quando si salvò da un incendio che distrusse il preesistente monastero greco-cattolico.
I dintorni di Breslav, tra l'altro, contano 250 piccoli laghi e la città è sovrastata dal monte Zamkovaya, l'originale insediamento dei primi latgalli.

- la chiesa della Santissima Trinità ed il Monastero benedettino situato su di un'isoletta sul fiume a Druja.
Sempre a Druja sono visibile le rovine della chiesa della Beata Vergine dell'Annunciazione e della chiesa di San Pietro & Paolo, oltre che un cimitero ebraico dalle rarissime iscrizioni colorate.
A Druja è possibile vedere anche la famosa "pietra di Boris". Nel '800 fu rinvenuta una pietra nella zona do Orsha che portava l'iscrizione "Nell'anno 1171, il giorno 7 marzo, è stata completata questa croce Signore, si prega di aiutare il vostro servo Basilio, il cui altro nome è Rogvolod, figlio di Boris", in seguito furono scoperte altre pietre del genere che furono poi usata dai sovietici per i lavori della strada Minsk - Mosca ed altre furono buttate nel fiume Dvina. Tre di queste pietre sono visibile nella Cattedrale di Santa Sofia a Polotsk, in un museo di Minsk ed a Komolenskoe vicino Mosca.
Altre quattro sono visibili sulla riva della Dvina, come questa di Druja. Il Boris menzionato nelle iscrizioni si pensa sia Rogvolod Vseslavich (nome di battesimo "Boris"), figlio di Vseslav. Molto probabilmente queste pietre erano state venerate da slavi pagani molto prima che la terra fosse poi cristianizzata.

- la chiesa della Vergine Maria Shkaplernaja a Idolta.

- la chiesa dell' Ascensione della Santa Vergine Maria ed il monumento al bambino mai nato a Miory.

- la chiesa dall'Assunzione della Vergine Maria a Sarja.

- l'ex ospedale- monastero di Osveja.

Lettonia:
- la Cattedrale di Indra.

- la chiesa di Alendaxer Nevsky e la chiesa cattolica romana di Kraslava. Quest'ultima opera dell'architetto italiano Antonio Parocco ed affrescata da un altro italiano, Filippo Castaldi.

- la Basilica di Aglona, il più grosso sito cattolico dello stato baltico.

- la Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù e la Casa della Predicazione di San Nicola a Rezekne. La vera capitale delle tradizioni della Latgallia.

- la chiesa ed il Monastero di Vilani.

- la chiesa cattolica e quella ortodossa di Ludza.

[Jena Plissken]

Comunque in Latgallia ci si diverte ecco alcune feste rurali sul fiume direttamente dai miei inviati sulla Daugav / Dvina questo week end e nelle prossime settimane ce ne saranno molte altre

[Maxdivi]

Comunque in Latgallia ci si diverte ecco alcune feste rurali sul fiume direttamente dai miei inviati sulla Daugav / Dvina questo week end e nelle prossime settimane ce ne saranno molte altre

concordo i "sit in" nella natura baltica-carelica sono una giusta esperienza....anche solo una grigliata di sis e birra sulle panche di legno vale molto......detto anche da un sudista come me

[obe]

bel giro!
Anche dalle foto si nota il grande spazio lasciato alla natura e al verde.