Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda alessandra lampy » 11/06/2012, 23:09

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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 11/06/2012, 23:25

Grazie :-)
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 08/07/2012, 23:00

Giov. 26 aprile
Skopje – Staro Nagoričane – Kratovo – Lesnovo – Stobi (Gradsko)– Bitola
(328 km, 5 h di moto)


Anche oggi facciamo colazione al bar sotto l’hotel, e mentre mangiamo prendiamo una decisione: con tutta la roba che vorremmo vedere oggi e nei prossimi giorni, rinunciamo a un secondo giro per Skopje, che avremmo voluto fare stamattina. Quindi niente passeggiata per la zona moderna della città, niente chiesa ortodossa, niente mercato coperto, insomma se mai dovessimo tornare nella capitale macedone avremmo ancora qualcosa da vedere! :lol:
Carichiamo tutto sulla moto e ripartiamo, non senza aver imprecato un po’ contro il parcheggio custodito che ci voleva far pagare un’ora in più e oltretutto durante la notte si erano fatti fregare sotto il naso un adesivo “ 90° anniversario Guzzi” dal bauletto (sempre se non se l’erano fregato loro... era di quelli grossi quindi si poteva staccare facilmente senza romperlo) che nerviiiiiiiiiiiiiii!!!

Ci dirigiamo a nord-est di Skopje, verso la città di Kumanovo che però passiamo senza fermarci: siamo infatti diretti al paesino di Staro Nagoričane dove ci dovrebbe essere una chiesa affrescata molto interessante, la chiesa di San Giorgio. I paesaggi sono come al solito molto belli e il paesino è davvero sperduto.

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Parcheggiato vicino alla chiesa, cerchiamo qualcuno che ce la apra. La Lonely dice di chiedere alla stazione di polizia che si trova proprio di fronte, ma lì troviamo solo una donna delle pulizie, che ci indica una casa un po’ più in là. Non capiamo bene quale casa, e solo dopo un paio di tentativi a vuoto arriviamo davanti a quella giusta. La vecchina che sta filando seduta nel cortile attorniata da galline e tacchini si alza e molto gentilmente fa per entrare in casa per andare a prendere la chiave e accompagnarci, ma per fortuna nostra e sua (poveraccia faceva davvero fatica a camminare), arriva un signore (il figlio?) decisamente più giovane e più in forma.

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Mentre ci porta fino alla chiesa il tipo cerca con tanta buona volontà di raccontarci qualcosa della storia dell’edificio, ma parla solo macedone. Noi gli facciamo presente più volte che non ci capiamo nulla ma lui imperterrito continua a parlare, e non ci resta che dire di sì sorridendo e fingendo di afferrare qualcosa. Anche questa chiesa come le altre già viste in questo viaggio è splendidamente affrescata e merita davvero la visita. ( http://en.wikipedia.org/wiki/Church_of_ ... Nagoricane )

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Mentre stiamo entrando arriva un altro tizio, più giovane (avrà circa la nostra età), che si mette a parlare col primo. Noi intanto chiediamo se si possono fare foto, e ci viene risposto che se gli diamo una mancia ce le fanno fare. Peccato che dopo 10 minuti passati a scattare, quando gli dò 30 denar (circa 0,5 euro, ma non ha senso fare paragoni perché lì costa tutto pochissimo) questi due inizino a fare storie, e chiedano 10 euro a testa! Ma sono matti! Gli facciamo notare che il giorno prima a San Pantelejmon con 4 euro ci abbiamo preso un libro pieno zeppo di foto! E comunque non abbiamo tutti quei soldi in denar (e nemmeno in euro, se si escludono i pezzi da 50). Loro protestano, dicono che abbiamo scattato tanto, e che qui non fanno pagare il biglietto come a San Pantelejmon, ma alla fine ce ne andiamo lasciando due banconote da 100 denar oltre ai 30 di prima (totale, 4 euro circa). Questo episodio ci lascia un po’ di amaro in bocca, sembrava proprio che volessero mungere per bene i turisti ricchi. Se proprio vogliono farsi pagare, mettessero un cartello con il prezzo fuori dalla chiesa...
Insomma quando ripartiamo da Staro Nagoričane siamo un po’ delusi dalle persone incontrate oggi, prima al parcheggio di Skopje e poi qui. Ma per fortuna il resto della giornata andrà molto meglio. :)

Riprendiamo la moto e andiamo verso la prossima tappa, il paese di Kratovo. Da quello che abbiamo letto sembra essere un posto abbastanza carino, con una serie di torrenti che si intersecano e relativi ponti, nonché alcune torri medievali. Visto che è quasi ora di pranzo decidiamo di approfittarne per fare sosta per mangiare e con l’occasione visitarlo brevemente. Ci sarebbero anche alcune particolarità nei dintorni (ad esempio Kuklica detta “la valle delle bambole di pietra” con formazioni rocciose tipo i camini delle fate in Cappadocia) ma non c’è tempo di andarci. Del resto non possiamo vedere tutto, ci sarebbe stata anche Kriva Palanka più a est ma ovviamente non ci andiamo.

Mentre stiamo parcheggiando la moto e sistemando i caschi, si avvicina un signore uscito da un vicino negozio di artigianato locale e ci saluta in inglese dicendoci di stare tranquilli che la moto ce la guarda lui. Poi ci porge dei depliant turistici su Kratovo e insiste perché li prendiamo, dice che sono assolutamente gratis. Poi ci chiede di dove siamo e saputo che siamo italiani ci invita ad entrare nel suo negozio: ci fa vedere un attestato di Carlo Petrini e della Slow Food, riferito ad alcuni prodotti locali che vende. Sembra che abbia vari legami con l’Italia, ci nomina anche un’associazione archeologica di Roma di cui fa parte o con cui collabora (il suo inglese non è chiarissimo). Tra l'altro notiamo in seguito che il negozio è anche segnalato dalla Lonely Planet, si chiama Rock Art Centre.
Al contrario di quanto potessimo pensare, il tipo non insiste assolutamente perché compriamo nulla, anzi è estremamente gentile. Dopo un po’ lo salutiamo e andiamo in cerca di un posto dove mangiare. Soddisfatto lo stomaco in una specie di panetteria locale che vende anche pizzette e simil-panini, sotto un sole cocente e vestiti di tutto punto con anche le giacche invernali addosso (non sapevamo dove metterle) esploriamo un po’ il paesino, che effettivamente è carino anche se non eccezionale. Vediamo un paio di torri, alcuni ponti di cui uno che ci porta a fare una scarpinata in salita per le vie del paese, una chiesa dove però è vietato fare foto, e torniamo alla moto stanchi e accaldati pensando di ripartire nel giro di poco.

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Ma prima di andare via decidiamo di tornare al negozio per salutare il signore di prima, e comprargli qualcosa di piccolo per ringraziarlo della gentilezza. Lui però ci vuole assolutamente far vedere alcune cose del paese, e ci invita a seguirlo. Saliamo così tra le case mentre lui ci spiega le varie architetture, quella ortodossa, quella musulmana, quella ebraica, e poi ci mostra altre torri, fino a che arriviamo a casa sua!

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Ci fa dapprima entrare nella cantina, dove ci mostra vari cimeli e ci offre un bicchierino di grappa fatta in casa (buona!!).

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Poi ci fa salire al piano di sopra, ci mostra le stanze, tutte arredate in modo semplice e tradizionale, e ci spiega varie cose della vita del posto. Quando usciamo dalla casa ci porta alla chiesa che avevamo visto prima, ma stavolta abbiamo il suo permesso di scattare foto. Inoltre ci fa entrare nella casa del prete, che sta zappando l’orto, e ci fa vedere il battistero al suo interno nonché l’architettura tradizionale da vicino. Infine facciamo un lungo giro tra ponti e stradine per rientrare al suo negozio dopo circa un’ora di camminata. Dire che siamo stanchi e sudati è un eufemismo, le magliette sotto le giacche da moto sono letteralmente da strizzare! Però siamo anche molto contenti di questo incontro, questo signore gentilissimo ci ha completamente riconciliato con i macedoni e non finiamo più di ringraziarlo. Nel negozio ci presenta anche la moglie, la gatta Ana e il figlio. Ci offre delle castagne locali e poi capendo che abbiamo sete spedisce il figlio a comprare una bottiglia di acqua per noi! Ci chiede se siamo cattolici e poi ci regala un piccolo crocifisso a testa. Una persona squisita, entusiasta di far vedere il suo paese a delle persone venute da lontano e molto molto ospitale. Un altro dei bellissimi incontri fatti durante questo viaggio! Il piccolo souvenir che abbiamo comprato non ripaga minimamente il tempo e la gentilezza che ci ha dedicato.

Verso le 14 ripartiamo da Kratovo e andiamo a vedere l’ennesimo monastero del viaggio, quello di Lesnovo. In teoria non è molto lontano, ma per arrivarci dobbiamo fare delle strette strade di campagna e passare per dei micro-paesini isolati, tanto che ci chiediamo se abbiamo sbagliato strada. Ma invece no, ecco il monastero nel mezzo del nulla.

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Qui per la prima e unica volta in questo viaggio devo indossare una gonna e non dei pantaloni, per fortuna all’ingresso ci sono dei teli con dei lacci da prendere in prestito e legare in vita a mo’ di gonna sopra ai pantaloni. In tutti i monasteri e anche nelle moschee mi sono invece coperta la testa usando lo scaldacollo da moto.
La chiesa del monastero è piccolina e dentro c’è un inserviente che sta pulendo. Chiediamo se si possono fare foto e stavolta ci viene detto di sì, che strano! Comunque stiamo iniziando ad averne visti abbastanza, di affreschi medievali, e cerchiamo solo le particolarità: in questo caso, un affresco che raffigura i segni zodiacali, una vera rarità in una chiesa cristiana!

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Dopo questa visita. oggi abbiamo in programma di fare parecchia strada semplicemente per goderci il paesaggio. Prima di partire Marco aveva previsto di arrivare a Strumica, nel sud-est del paese, per poi risalire fino a Negotino, perchè la strada dovrebbe essere panoramica e inoltre vicino a Strumica ci sono due bei monasteri. Ma già stamattina abbiamo deciso che per fare in tempo a vedere gli altri posti che ci interessano maggiormente nei prossimi giorni, oggi è meglio arrivare a Prilep o ancora meglio a Bitola, per cui tagliamo la parte più lontana e ci dirigiamo direttamente a Negotino. Monasteri ne abbiamo già visti a sufficienza e la strada per quanto possiamo vedere non è niente di eccezionale quanto a paesaggi.
Poco dopo Negotino e prima di Gradsko, lungo la statale, ci fermiamo a visitare l’area archeologica di Stobi, città romana dove gli scavi sono ancora in corso. La guida riportava come orario di chiusura le 17 ma per fortuna chiudono alle 19 per cui abbiamo tutto il tempo di girarla per bene. Alcuni bei pavimenti a mosaico sono il punto forte del posto, ma anche il resto non è male.

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Riprendiamo la moto e ci dirigiamo verso ovest: passando vicino a Prilep dibattiamo un po’ se fermarci a visitare almeno il monastero di Treskavec, che dalle foto viste in rete sembrava meraviglioso non solo per gli affreschi ma anche come posizione in cima a un monte, soprattutto al tramonto. Però non abbiamo la minima idea di come arrivarci, non è segnato sul GPS e nemmeno sulla cartina, per cui potremmo ritrovarci a girare a vuoto per un’ora, mentre il sole sta tramontando. Mi sa che questa volta non abbiamo preparato il viaggio con la dovuta cura, di solito Marco si segna i punti GPS di tutti i luoghi da visitare... ma tanto poi se il navigatore non conosce le strade per arrivarci saremmo punto e a capo. A malincuore (più per il panorama che per il monastero in sè) decidiamo di lasciar stare, è quasi il tramonto e abbiamo ancora un po’ di strada da fare.

Arriviamo così a Bitola e dobbiamo cercare da dormire. Quando siamo quasi in centro passiamo davanti a un albergone di una catena internazionale ma costa decisamente troppo anche se include il parcheggio, meglio cercare altro. La guida e il GPS riportano vari hotel ma non si riesce ad arrivarci, pare che siano tutti nella zona pedonale e ogni volta con la moto ci troviamo in qualche vicolo cieco. Giriamo un po' di strade della zona ottomana della città senza capire dove siamo, e proprio quando ci stiamo rassegnando a tornare all'albergone, per caso notiamo un'insegna di hotel: vado a chiedere e la doppia costa 30 euro anche se senza colazione. Va benone! C'è anche un piccolo cortile nascosto dove lasciare la moto. E dulcis in fundo si trova proprio a un passo dalla via pedonale centrale. Perfetto!!
Sistematici in camera usciamo per cenare: passeggiamo lungo la via pedonale dove c'è molta gente seduta ai tavolini dei vari pub e locali, e quasi verso la fine troviamo un ristorantino che ci ispira: si chiama Cous Cous (scritto in cirillico viene Kys Kys), è pieno di gente e molti sembrano macedoni. Ordiniamo un antipasto e un piatto principale a testa, ma gli antipasti da soli sarebbero sufficienti, specie quello "del pastore" di Marco, con vari tipi di formaggi in porzioni molto abbondanti! Soddisfatti della cena torniamo in albergo presto e alle 23 stiamo già dormendo.
Ultima modifica di Leia74 il 09/07/2012, 10:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda cametauval » 09/07/2012, 8:38

caspita!!! ho dato solo un'occhiata ma mi sembra un viaggio fantastico e le foto sono come al solito bellissime, appena ho più tempo me lo leggo tutto!!! a me piacerebbe fare un giro del genere ma non in moto, però
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 09/07/2012, 9:24

Si puo' fare tranquillamente in macchina, mentre con i mezzi pubblici i posti piu' sperduti mi sa che sono difficili da raggiungere, a meno di avere taaaaanto tempo a disposizione...
Pero' in alcuni posti fuori mano ma piu' vicini alle citta' principali si puo' andare col taxi, visto che non costano molto (almeno credo, non li abbiamo mai preso, ma la vita li' costa poco...)
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 14/07/2012, 11:55

Ven. 27 aprile Bitola - Kurbinovo (lago Prespa) - Ohrid
(100 km, 1:40 h di moto)


La colazione stamattina non è inclusa nella camera, per cui verso le 9 usciamo e la prima cosa che cerchiamo è un bar. Come detto, l'hotel è a un passo dalla via pedonale di Bitola, sulla quale è pieno di pub-bar: ci sediamo in uno di questi ma capiamo subito che non hanno cose da mangiare, ci accontentiamo di succo di frutta e caffè. Poco più in là ce n'era uno che serviva proprio le colazioni ma ormai è fatta. Camminiamo per questa via, affiancata da edifici carini con negozi e bar, e arriviamo alla piazza principale dove spicca una statua dedicata a Filippo il Macedone con accanto una fontana a forma di scudo macedone, argh. Poco più in là ci sono la Torre dell'Orologio e alcune moschee, attualmente adibite a musei, che però troviamo chiuse.

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Ci infiliamo in una galleria-bazar dove troviamo una panetteria-pasticceria dotata di tavolini, ci prendiamo dei cornetti e facciamo la seconda parte della colazione. :P Bitola non ha grandi monumenti così decidiamo di passeggiare senza meta tra le stradine del "vecchio bazar" piene di negozietti artigianali, di cibo etc, fino a che ci ritroviamo nel mercato della frutta e verdura. È molto piacevole osservare la vita quotidiana della gente, una delle cose da fare senza dubbio durante un viaggio.

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Tornati alla piazza principale passiamo anche a vedere la chiesa di San Demetrio

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per poi ritrovarci sulla strada pedonale. Prima di ripartire c'è un altro posto che vorremmo visitare qui a Bitola e visto che non sono neanche le 11 decidiamo di andarci a piedi: si tratta di un km e mezzo di strada fatta per lo più all'interno di un parco ombreggiato (una salvezza col caldo che fa!). In mezz'oretta arriviamo all'ingresso del sito archeologico della città romana di Heraclea Lyncestis, anche qui come a Stobi ci sono un anfiteatro e i resti di vari edifici.

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È un sito piccolino ma ci dovrebbero essere dei bei mosaici a pavimento, peccato che non li vediamo... mentre usciamo ne chiediamo la ragione al custode che ci spiega che d'inverno li coprono con la sabbia, e quest'anno sono un po' in ritardo con la "scopertura", dice che li scoprono domani, se vogliamo tornare ci fa entrare gratis. Ma noi non possiamo tornare domani, peccato!

Rientrati in albergo ci vestiamo da moto e si riparte verso le 13, direzione ovest. La prima tappa è sul lago Prespa, in un bel paesaggio con canneti e montagne innevate all'orizzonte.

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Vogliamo visitare una chiesetta vicino al paesino di Kurbinovo, e dopo aver sbagliato strada lo attraversiamo (caratteristico anche solo il paesino) per inoltrarci su una strada di collina dove non c'è anima viva. Arriviamo nei pressi di una chiesetta, chissà se è lei! Il luogo emana pace e tranquillità, non c'è un rumore a parte le fronde degli alberi mosse dal venticello e qualche uccellino che canta. Che serenità! Ci avviciniamo alla chiesa, che ha alcuni affreschi praticamente scomparsi sulla facciata, ma troviamo la porta chiusa. Però la catena col lucchetto è un pochino lasca, le ante del portone si separano quel tanto che basta a infilarci la mano con la macchina fotografica: ISO al massimo e tempo breve, scattiamo alla cieca ma qualcosa viene, almeno possiamo vedere com'era fatta dentro! :P
Mentre stiamo per risalire in moto arriva un signore del posto che sta camminando con calma su quella stradina, e gli chiediamo se quella è la chiesa di San Giorgio: ci conferma di sì ma dice che la chiave ce l'hanno in paese. Non importa, il posto ci è piaciuto già così!

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Torniamo sulla strada principale e ci dirigiamo verso Ohrid, ma prima ci fermiamo a lato strada in uno di quei soliti baracchini che vendono cibo, non abbiamo ancora pranzato e sono già le 15!
Arrivati a Ohrid, il posto più famoso e turistico della Macedonia situato sull'omonimo lago nonché dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, ci fermiamo all'ufficio turistico della stazione dei bus (ci siamo passati proprio davanti!). Qui i ragazzi gentilissimi ci aiutano a cercare una sistemazione per dormire che non costi tanto e che abbia anche un luogo sicuro dove lasciare la moto. Con un po' di telefonate riusciamo a trovare un appartamentino in affitto, e il padrone del posto ci verrà a prendere con la sua macchina. Nel frattempo uno dei ragazzi dell'ufficio turistico vede la moto e dice che è proprio la moto dei suoi sogni: Marco non si fa pregare due volte e ce lo fa salire, scattandogli anche una foto col cellulare del ragazzo. Sembra proprio che la Stelvio abbia avuto successo durante questo viaggio!

Il padrone di casa arriva con una vecchia simil-Fiat scassata e noi lo seguiamo per le vie di Ohrid, ci porta in mezzo a condomini di 3-4 piani circondati da giardinetti e dice a Marco di entrare nel suo cortile con la moto: il cancello è stretto e la moto ci passa al pelo con le borse laterali ancora agganciate (altrimenti andavano tolte). Forse non si rende conto del peso della "bestia" perché chiede di fare delle manovre al limite del possibile, ma comunque riusciamo a parcheggiare dove vuole lui. Il nostro mini-appartamento ha angolo cottura, bagno e letto, e per 25 euro a notte in due va benone. Il signore parla solo francese e quindi cerco di sfoggiare le mie ultime conquiste linguistiche, ma pare che lo parli meglio io di lui, il che è tutto dire!! In qualche modo comunque ci capiamo. :D

Ci sistemiamo e usciamo verso le 17, per fortuna siamo a 50 metri dalla riva del lago e a 5 minuti a piedi dal centro storico. Il lago è molto bello, punteggiato dalle barche colorate che fanno fare dei giri turistici, e alla nostra destra si erge il promontorio dove sorge la città vecchia di Ohrid, fatta di case ottomane e di chiese ortodosse in quantità. Passeggiamo con calma lungo la riva e poi iniziamo l'esplorazione della cittadina, anche se le chiese sono ormai chiuse.

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Saliamo verso il più famoso dei luoghi sacri di Ohrid e della Macedonia intera, il monastero di San Giovanni Kaneo, che sorge su un promontorio a picco sul lago ed offre una vista splendida. L'acqua del lago è verde-azzurra e trasparente, e viene quasi voglia di farci il bagno!

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Questa chiesa è ancora aperta e la visitiamo: il custode anche qui non parla inglese ma solo francese, e così faccio da interprete a Marco mentre ci viene spiegata la storia della chiesa, i vari affreschi e qualche aneddoto. L'edificio è piccolino ma suggestivo e il custode molto gentile e simpatico, ci dice anche che qui vengono a sposarsi molte coppie da mezzo mondo per la suggestione del posto. Poi alla nostra richiesta di scattare una foto (sarebbe vietato), anche una sola per ricordarci di com'è l'interno, ci propone di farne una lui a noi due: "facciamo finta che vi siate sposati qui, in fondo agli sposi le foto qui dentro le facciamo fare!" Mitico il vecchietto! :mrgreen:

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Usciti dalla chiesa abbiamo ancora un po' di tempo prima del tramonto, quindi proseguiamo in mezzo al bosco per sentieri fino ad arrivare all'ingresso della fortezza e poi alla chiesa di San Panteleimon detta Plaoshnik circondata da resti romani. Entrambi i luoghi sono ormai chiusi alle visite ma così ci facciamo un'idea di come è fatta la zona, per poi tornare domani mattina a visitare.
Torniamo a Kaneo che abbiamo letto essere il luogo per eccellenza dove ammirare il tramonto sul lago, e infatti lo spettacolo merita! Molto bello e anche molto romantico :oops: Per fortuna il tempo è splendido, mi sarebbe dispiaciuto molto se fosse stato nuvoloso.

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Dopo un'oretta di contemplazione, relax e foto :P torniamo verso il centro del paese e cerchiamo un posto per cenare. Decidiamo di trattarci bene per una sera, e scegliamo un ristorante di livello abbastanza alto, di quelli dove il cameriere ti versa il vino e dove io in realtà mi sento un po' fuori posto. Mangiamo ottimamente, abbondante e spendiamo solo 25 euro in due, con 2 piattoni principali (io carne e Marco pesce, circondati da riso e verdure), birra e acqua. Molto soddisfatti torniamo in appartamento e verso le 23 si dorme già.

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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 20/07/2012, 22:38

Sab. 28 aprile Ohrid - Sveti Naum (Macedonia) - Berat (Albania)
(224 km, 3:50 h di moto)


La nostra ultima giornata in Macedonia inizia con la colazione in stanza, che poi lasciamo libera come da richiesta del padrone di casa (il check-out sarebbe alle 11 ma non torneremo prima di pranzo) mettendo tutti i bagagli nella moto tranne i vestiti da moto che il signore ci fa lasciare in un ripostiglio.
Torniamo quindi a piedi in centro a Ohrid, godendoci ancora una volta la passeggiata sul lungolago per arrivarci.

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Stamattina rifaremo più o meno il percorso fatto già ieri sera ma stavolta visitiamo le varie chiese ed attrazioni che erano chiuse. Iniziamo dalla cattedrale di Santa Sofia, dove non riusciamo a fare foto all'interno ma è comunque un po' più spoglia delle altre,

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poi con una bella salita arriviamo all'anfiteatro classico che è completamente aperto in mezzo alle case, davvero strano. Qui abbiamo un incontro ravvicinato con un gatto estremamente amichevole: quando Marco inizia ad accarezzare un altro micio, questo qui si fionda anche lui accanto a Marco e si piazza praticamente sotto le sue mani costringendolo ad accarezzare lui, e poi si spaparanza pancia all'aria per farsi coccolare per bene. Mai visto un gatto più coccolone di questo!! :D

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Vicino all'anfiteatro c'è una porta antica della città e poco più su la chiesa dedicata a Santa Bogorodica Perivlepta, che significa Santa Maria Vergine Madre di Dio. Qui incontriamo una comitiva di slavi, credo russi, con una guida che urla come se avesse ingoiato un megafono, oltretutto vestita con un appariscente vestito a fiori e delle scarpe rosse col tacco, "comodissime" sui sampietrini di Ohrid: mi sto ancora chiedendo come non avesse perso la voce dopo solo 10 minuti di spiegazione. Cerchiamo di evitare il gruppone ed entriamo nel complesso della chiesa, che è circondato da mura e all'interno ospita anche una galleria di icone, che vediamo solo da fuori attraverso la porta a vetri. Per visitare la chiesa si dovrebbe pagare, ma in biglietteria non c'è nessuno, noi intanto entriamo pensando di pagare all'uscita. Approfittiamo dell'assenza di guardiani anche per fare qualche foto ai begli affreschi, e poi usciamo senza che si sia palesato nessuno e quindi ci risparmiamo il biglietto. :mrgreen: La cosa non ci dispiace affatto perché stiamo finendo i denar macedoni ma dopo pranzo rientreremo in Albania e non vogliamo essere costretti a cambiare ancora in denar per pochi spiccioli.

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La visita seguente è alla vicina fortezza: l'interno è spoglio e ci sono degli escavatori che fanno dei lavori, ma il panorama dalle mura vale decisamente la pena. Da un lato il lago col suo splendido colore, dall'altro la città di Ohrid con le montagne, davvero bello! Però c'è sempre il gruppone russo con guida urlante che ci segue, argh!!

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Scendiamo poi verso la chiesa di San Panteleimon chiamata anche Plaoshnik, dove la cosa più interessante sono i resti della basilica del IV secolo con i loro mosaici pavimentali: uno dei mosaici raffigura la svastica, simbolo indoeuropeo del sole ben prima che simbolo dei nazisti. La chiesa invece è bella da fuori ma si nota subito che non è così antica, infatti è una ricostruzione recente in stile "antico" e dentro è parecchio moderna, tanto che non mi dispiace nemmeno troppo non riuscire a scattare nemmeno una foto dell'interno.

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Come ultima tappa torniamo a San Jovan Kaneo, dove ieri sera abbiamo ammirato il tramonto. Avendo già visitato l'interno ci limitiamo ad assaporare di nuovo il paesaggio con la luce del giorno, davvero molto bello. Avremmo potuto scendere un po' di scalette per andare alla spiaggia lì sotto e magari rientrare in centro con una delle barchette turistiche, ma lasciamo stare.

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Tornati nella zona centrale e commerciale della cittadina ci dedichiamo ai souvenir per la prima volta in questo viaggio, del resto finora non è che avessimo visitato luoghi particolarmente turistici. Con una capatina alle poste prendiamo anche i francobolli (penso che siamo rimasti in pochi a mandare le cartoline ormai!!) e poi rientriamo all'appartamento. Un veloce cambio di pantaloni e scarpe e siamo pronti per ripartire, sono circa le 12.

Prendiamo la strada che costeggia il lago di Ohrid verso sud, e ammirando il paesaggio in mezz'oretta arriviamo nelle vicinanze del confine con l'Albania.

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Ma prima di lasciare la Macedonia vogliamo visitare un altro monastero molto famoso, quello di Sveti Naum. Per arrivarci c'è una stradina in mezzo al bosco affiancata ai due lati da bancarelle e baracchini che vendono cibo, e l'ingresso a questa stradina è bloccato da una sbarra. Quando ci vedono arrivare in moto però i guardiani ci fanno cenno di passare, eh eh siamo raccomandati! :mrgreen: Così arriviamo fin sotto il monastero risparmiandoci qualche minuto di camminata che vestiti a quel modo non sarebbe stato estremamente piacevole con quel caldo.
Attorno al monastero c'è un giardino con fontanelle e aiole, dove scorrazzano indisturbati almeno una decina di pavoni. Io adoro i pavoni! I loro colori sono magnifici, così saturi e cangianti, e quel blu incredibile è uno dei miei colori preferiti. Passiamo quindi un po' di tempo ad ammirare i pavoni e scattare foto.

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Quando decidiamo di entrare nel cortile più interno, in mezzo al quale si trova la chiesa, scopriamo dei pavoni anche lì e uno ci fa anche la ruota. Bellissimo!
In confronto la visita al monastero è rapida: è bello anche questo ma forse iniziamo ad essere un po' saturi di monasteri ortodossi con affreschi medievali!! (non credevo mi sarebbe mai successo ma invece sì!!). :lol:

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Prima di ripartire vorremmo mangiare qualcosa ma dopo aver pagato il biglietto del monastero ci sono rimasti davvero pochi denar e al massimo riusciremmo a comprare del cibo per uno dei due solamente. Decidiamo di "investire" i pochi soldi rimasti in un magnetino da frigo per noi stessi :P e di rimandare il pranzo a dopo il passaggio in Albania. La dogana è davvero a pochissima distanza dal monastero, la passiamo velocemente senza problemi e una volta di là ci fermiamo al primo baracchino a lato strada per comprare del cibo (soldi albanesi ne avevamo ancora in abbondanza) e mangiarlo come al solito in piedi accanto alla moto.
Seguiamo per un pezzo la costa del lago di Ohrid dal lato albanese, anche qui i paesaggi sono belli ma ci accorgiamo di essere di nuovo in Albania a causa dello stato della strada, decisamente peggiorato, e dei bunker onnipresenti! Ne vediamo anche uno più grosso che sembra quasi adibito a negozio... boh.

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Dopo un po' la strada si allontana dal lago e ci dirigiamo a ovest verso l'interno dell'Albania, e per fortuna l'asfalto migliora decisamente. Si passa in una vallata di un fiume e il paesaggio è molto bello.

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Dopo una sosta ad un ristorante-bar per berci qualcosa e riprenderci un po' dal gran caldo, facciamo perfino un pezzo di autostrada (dopo la città di Elbasan), la prima vista in Albania! Però ad un certo punto dobbiamo girare su una strada minore per raggiungere la destinazione di oggi e quindi gli ultimi km sono di nuovo abbastanza dissestati e anche un po' trafficati.

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Arriviamo a Berat verso le 18 e incredibilmente dopo pochi minuti abbiamo già individuato un piccolo hotel segnalato dalla guida, appena fuori dalla zona più storica della città. La tipa che lo gestisce parla un perfetto italiano, mi fa vedere le possibili stanze e optiamo per quella più piccola ma meno cara (25 euro con colazione), tanto dobbiamo solo dormirci. Ci sarebbe una specie di cortile chiuso per mettere la moto, ma al momento davanti al cancello c'è parcheggiata un'auto e non si passa. Dopo pochi minuti però, mentre siamo in camera a sistemare i bagagli, la tipa ci chiama per mettere via la moto: in realtà la macchina davanti al cancello c'è ancora, ma il negozio di piastrelle di fianco all'hotel sta chiudendo e hanno detto che la moto la possiamo parcheggiare dentro al negozio, poi domani alle 8 del mattino quando apre la dobbiamo tirare fuori. Di una gentilezza pazzesca!! :)

Sistemata anche la questione parcheggio usciamo a fare una passeggiata mentre la luce sta iniziando a calare. Questa cittadina (patrimonio Unesco) è caratterizzata dalle case in stile ottomano abbarbicate alla montagna, e da alcuni edifici storici. Noi passiamo davanti alla Moschea del Sultano che ovviamente è chiusa ma l'atmosfera è comunque suggestiva. Nel giardinetto accanto vediamo un gruppo di bambini che giocano a calcio, e poco oltre nel cortile di un edificio che sembra anche un po' storico (con colonne antiche) ci sono invece dei ragazzi più grandi che giocano non ricordo più se a calcio o basket. Salendo un po' tra le vie acciottolate del centro storico vediamo alcuni negozi che stanno chiudendo, signore anziane col fazzoletto in testa che tornano verso casa, e le luci che si accendono mentre arriva la sera rendono il tutto molto molto bello. Berat ci piace proprio! :D

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Quando ormai si è fatto buio entriamo per cenare in un hotel-ristorante che sembra abbastanza di buon livello: anche qui il ragazzo che ci serve parla bene in italiano (e si stupisce che noi avessimo iniziato il discorso in inglese, "ma che strano, degli italiani che sanno l'inglese", argh). La cena è buona e alla fine paghiamo anche abbastanza poco, circa 18 euro, anche se all'inizio ci portano un conto decisamente sbagliato (quasi doppio)... ma siamo quasi sicuri che non l'abbiano fatto apposta.
Nel giro di 10 minuti siamo di nuovo in hotel e poi a nanna!
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda fedea » 26/07/2012, 0:04

sabri, ma come avete pagato al monastero di sveti naum??? noi non abbiam pagato nulla non c'era proprio nessuno e nessuna biglietteria...
(comunque per ora il piu' bello all'interno che abbiam visto!)
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 26/07/2012, 12:09

Boh noi abbiamo pagato 100 DEN a testa, il bigliettaio c'era eccome!! Dentro la chiesa...
Bellissimo lo era, ma noi arrivavamo da circa 20 altri monasteri altrettanto belli e decorati, per cui diciamo che eravamo un po' saturi.
Mi dispiace ma non credo di riuscire a finire il diario prima di partire per il prossimo viaggio, mancano solo 2 giornate e le ho gia' scritte ma devo fare le foto e stasera e' l'ultima in cui sono a casa, ho millemila cose da fare. Sorry, ma lo termino a fine agosto!! :oops:
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda fedea » 26/07/2012, 15:31

siam stati fortunati non c'era nessuno né dentro né fuori :-)
stiam facendo un giro simile al vostro con meno albania ma in più il montenegro. ma mi dicevi diversi post fa che a bitola ti eri sentita a disagio? mi ricordi perché? che noi a parte il caldo allucinante non abbiam provato alcun motivo di disagio, anzi.
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 26/07/2012, 16:04

No no, disagio era un'esagerazione mia e legata esclusivamente al fatto di trovarmi in mezzo al mercato (frutta e verdura) vestita con pantaloni e stivali da moto e con macchina reflex al collo, mi sentivo un po' invadente a scattare foto cosi' a tradimento e mi pareva che la gente un po' mi guardasse storto, tutto qui. Marco non si e' fatto nessun problema e non ha avuto nessuna sensazione strana, a conferma del fatto che ero io... :lol:
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda fedea » 26/07/2012, 17:55

ahh ecco ricordavo male allora, meglio :)
noi siam stati poi pochissimo a Bitola, un paio d'ore, troppo caldo.
leggendo un po' quel che hai scritto... i lavori in corso a Skopje ci sono ancora, quindi non erano per qualcosa di molto immediato :)
e sembrano pure averne per un bel pezzo a venire.
sul monte non ci siete saliti? noi si', panorama spettacolare.
anche noi fatte foto a sbafo nella chiesetta... che altro? Tetovo merita davvero? perche' abbiam visto che per andare a Prizren (ci muoviamo domattina) c'e' una strada piu' breve.
poi da li' noi abbiam deciso di saltare Pec e di scendere direttamente verso Skhodra.
Ah un paio di appunti su Tirana: una visita di un giorno secondo me la merita. Di piu' non serve, ma addentrarsi nelle viuzze del quartierino di blloku e' un'esperienza davvero piacevole, specie alla sera. molta vita, molta musica.
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Leia74 » 27/07/2012, 9:53

Sul monte intendi quello con il mega-crocifisso? no fino in cima no, ma dalla strada per il monastero di san giorgio c'era comunque una bella vista
La moschea di Tetovo merita ma c'e' solo quella, se vi porta via tanto tempo evitate, noi in moto ci abbiamo messo 1 ora in tutto andata e ritorno piu' il tempo della visita...
A Tirana si puo' sempre ripassare un'altra volta, nel viaggio di aprile abbiamo dovuto necessariamente tagliare qualcosa e quello e' stato. Poco tempo purtroppo... ma si puo' rimediare piu' avanti.
Stasera si parte per il viaggione estivo per cui non so se e quando scrivero' ancora.
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Maxdivi » 27/07/2012, 16:16

Allora buon viaggio anche a Leia! opa! 8-)
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda fedea » 27/07/2012, 21:39

Leia74 ha scritto:La moschea di Tetovo merita ma c'e' solo quella, se vi porta via tanto tempo evitate


abbiam preferito andare a prishtina e col senno di poi ne siam molto contenti.
buon viaggio anche a te sabri!
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda geom.Calboni » 30/07/2012, 15:21

Leia...quelle foto dei pavoni potevi risparmiartele... 8-)
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Maxdivi » 01/08/2012, 16:49

geom.Calboni ha scritto:Leia...quelle foto dei pavoni potevi risparmiartele... 8-)
viewtopic.php?f=4&t=2255&start=120


Geometra...e' off topic.....mai ieri nel richiedere denaro per la sagra qui 8-) mi sono imbattuto in un gruppo di oche da guardia...e di un tacchino 8-) mi inseguivano :mrgreen:
Ed ho pensato a te.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Maxdivi » 01/08/2012, 16:50

geom.Calboni ha scritto:Leia...quelle foto dei pavoni potevi risparmiartele... 8-)
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Geometra...e' off topic.....mai ieri nel richiedere denaro per la sagra qui 8-) mi sono imbattuto in un gruppo di oche da guardia...e di un tacchino 8-). mi inseguivano :mrgreen:
Ed ho pensato a te.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda geom.Calboni » 02/08/2012, 14:28

Maxdivi ha scritto:Geometra...e' off topic.....mai ieri nel richiedere denaro per la sagra qui 8-) mi sono imbattuto in un gruppo di oche da guardia...e di un tacchino 8-). mi inseguivano :mrgreen:
Ed ho pensato a te.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Albania, Kosovo e Macedonia in moto (diario)

Messaggioda Maxdivi » 02/08/2012, 15:21

geom.Calboni ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Geometra...e' off topic.....mai ieri nel richiedere denaro per la sagra qui 8-) mi sono imbattuto in un gruppo di oche da guardia...e di un tacchino 8-). mi inseguivano :mrgreen:
Ed ho pensato a te.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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la grande fuga :D
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