Giappone 2004 - [Foto]

[Aideena]

Ma ci credo che la gente si suicida, pensano solo a lavorare con dei ritmi disumani!
Io lavorai con un gruppo di Tokyo con un capo che manco Mussolini in gran forma era in grado di pareggiarlo preferirei vivere al Leoncavallo piuttosto che averci ancora a che fare..

[scareface]

Aidi non e' solo quello, anche se il lavoro e' buona parte
i giapponesi vivono per il lavoro, per la loro azienda, per il bene dello stato e della collettivita'
(roba che da noi seeeh!)

oltre il lavoro e' tutta la loro vita ad essere completamente incasellata, schematica
fa paura..


mezz anno max 1 anno ci starei pure, ma di sicuro non vorrei viverci!!

[Tarvisium]

Ps: tra poche settimane ci sarà la fioritura dei ciliegi con relativa Hanami, che spettacolo, cosa darei per vederla ahhh[/quote]non mi dire niente!
sarebbe la coronazione di un sogno!!
purtroppo e' sempre in un periodo in cui sono straoccupato
parlando di stagioni anche l'autunno giapponese deve essere particolarmente bello, specie per gli amanti della fotografia[/quote]

e io sarò proprio lì per fine marzo-inizio aprile, speriamo sia già iniziata la fioritura.
Mi sono lasiato Kyoto alla fine (5-6 aprile) proprio con la speranza che essendo più a sud rispetto a Tokyo gli alberi siano già in fiore. E' stato impossibile trovare posto per 2, devo dormire a Osaka, in quello periodo sono tutti a Kyoto!

[vilmer7]

....oltre il lavoro e' tutta la loro vita ad essere completamente incasellata, schematica fa paura..

infatti, mi confermi ciò che sapevo, pure dei suicidi e come dice aidi: te credo!
hanno anche una cultura millenaria affascinante e paesaggi meravigliosi, ma non riesco a farmeli piacere (a parte riuychi sakamoto )
mi sembrano tutti alienati e schizoidi! mi fanno paura!
ripensandoci....amo anche il loro cibo, quindi qualcos'altro di buono lo devono avere

[Leia74]

In effetti il giapponese medio e' alquanto alienato. La cosa nasce dal fatto che la loro cultura e' impregnata dal senso della comunita', l'individuo da solo non ha significato. Una volta i punti di riferimento erano i clan dei samurai, le famiglie nobili etc, ora sono l'azienda e il paese. Se uno cerca di emergere per se stesso, puntando sul fatto di essere unico e speciale, di avere qualcosa di diverso, viene visto male, ghettizzato, perche' non fa bene alla comunita'. Infatti molti giapponesi creativi o anche solo dal carattere un po' particolare emigrano in occidente. E un giapponese che e' stato molto all'estero quando rientra in patria si trova un po' emarginato.

Questa cosa pero' non ha nulla a che fare con le bellezze del paese, gli stupendi monumenti, le tradizioni e il grandissimo rispetto e venerazione che hanno verso la natura. Quest'ultimo aspetto deriva dalla religione originaria delle isole, che poi e' stata affiancata dal buddismo. E' lo scintoismo, che vede come divinita' i luoghi naturali speciali (come ad esempio un bosco antichissimo, un monte, un'isola), tuttora praticato da tutti senza che ci siano problemi ad essere contemporaneamente scintoisti e buddisti. Ad esempio quando nasce un bambino o quando ci si sposa si fa una cerimonia shinto, i funerali invece sono fatti secondo la cerimonia buddista. Ovunque in Giappone i templi buddisti e i santuari shinto sorgono fianco a fianco, questi ultimi si distinguono per il "torii", una specie di porta formata da due pali verticali e un terzo orizzontale a chiudere sopra.

La fioritura dei ciliegi nel 1998 a Tokyo e' stata a inizio aprile, a Kyoto forse un pelino prima... Ma quest'anno chissa'...

[nonnomario]

Leia ha dato una descrizione a mio giudizio azzeccatissima, sul modus vivendi e sul rispetto della natura.
Io a Kyoto sono stato dal 7 al 10 Aprile ed i ciliegi erano tutti in fiore.

[scareface]

In effetti il giapponese medio e' alquanto alienato. La cosa nasce dal fatto che la loro cultura e' impregnata dal senso della comunita', l'individuo da solo non ha significato. Una volta i punti di riferimento erano i clan dei samurai, le famiglie nobili etc, ora sono l'azienda e il paese. Se uno cerca di emergere per se stesso, puntando sul fatto di essere unico e speciale, di avere qualcosa di diverso, viene visto male, ghettizzato, perche' non fa bene alla comunita'. Infatti molti giapponesi creativi o anche solo dal carattere un po' particolare emigrano in occidente. E un giapponese che e' stato molto all'estero quando rientra in patria si trova un po' emarginato.

Questa cosa pero' non ha nulla a che fare con le bellezze del paese, gli stupendi monumenti, le tradizioni e il grandissimo rispetto e venerazione che hanno verso la natura. Quest'ultimo aspetto deriva dalla religione originaria delle isole, che poi e' stata affiancata dal buddismo. E' lo scintoismo, che vede come divinita' i luoghi naturali speciali (come ad esempio un bosco antichissimo, un monte, un'isola), tuttora praticato da tutti senza che ci siano problemi ad essere contemporaneamente scintoisti e buddisti. Ad esempio quando nasce un bambino o quando ci si sposa si fa una cerimonia shinto, i funerali invece sono fatti secondo la cerimonia buddista. Ovunque in Giappone i templi buddisti e i santuari shinto sorgono fianco a fianco, questi ultimi si distinguono per il "torii", una specie di porta formata da due pali verticali e un terzo orizzontale a chiudere sopra.

stradaccordo!!

la cultura e le tradizioni giapponesi sono molto particolari e interessanti, meritano sicuramente un approfondimento

[fedea]

Io piu' vado avanti piu' mi rendo conto che il mio amore per i viaggi ha radici cinematografiche. mi sono innamorata di berlino dopo aver visto il film di wenders e ci sono voluta andare poco dopo. sono stata una settimana a new york a cercare tutti i luoghi dei film (cosa piuttosto semplice, praticamente ogni angolo e' stato set di un film). Ora che vado in Marocco penso che finiro' per passare a Casablanca anche se me la sconsigliano tutti esclusivamente per motivi cinematografici.

sono appassionata di cinematografia far east da tantissimi anni, e' il motivo principale che mi spinge ad hong kong, e che mi incuriosisce sul giappone, mi sono ripromessa entro quest'anno di togliermi almeno una di queste due fisse

[radaulpa]

che belle foto!!!!

grande scare!!

C'era l'offertona a 400€ per il giappone e ci avevo fatto un intenso pensierino...ora mi mangio le mani

comunque i report di scare meritano
complimenti!!!

[scareface]

C'era l'offertona a 400€ per il giappone e ci avevo fatto un intenso pensierino...ora mi mangio le mani

eeh ho visto,
a quel prezzo era veramente imperdibile, mai vista una cifra del genere
io pagai 510eur al tempo e gia' mi era una superofferta, di solito sta intorno ai 700 se va bene..

comunque i report di scare meritano
complimenti!!!

grazie troppo buono

[cametauval]

In effetti il giapponese medio e' alquanto alienato. La cosa nasce dal fatto che la loro cultura e' impregnata dal senso della comunita', l'individuo da solo non ha significato. Una volta i punti di riferimento erano i clan dei samurai, le famiglie nobili etc, ora sono l'azienda e il paese. Se uno cerca di emergere per se stesso, puntando sul fatto di essere unico e speciale, di avere qualcosa di diverso, viene visto male, ghettizzato, perche' non fa bene alla comunita'. Infatti molti giapponesi creativi o anche solo dal carattere un po' particolare emigrano in occidente. E un giapponese che e' stato molto all'estero quando rientra in patria si trova un po' emarginato.

Questa cosa pero' non ha nulla a che fare con le bellezze del paese, gli stupendi monumenti, le tradizioni e il grandissimo rispetto e venerazione che hanno verso la natura. Quest'ultimo aspetto deriva dalla religione originaria delle isole, che poi e' stata affiancata dal buddismo. E' lo scintoismo, che vede come divinita' i luoghi naturali speciali (come ad esempio un bosco antichissimo, un monte, un'isola), tuttora praticato da tutti senza che ci siano problemi ad essere contemporaneamente scintoisti e buddisti. Ad esempio quando nasce un bambino o quando ci si sposa si fa una cerimonia shinto, i funerali invece sono fatti secondo la cerimonia buddista. Ovunque in Giappone i templi buddisti e i santuari shinto sorgono fianco a fianco, questi ultimi si distinguono per il "torii", una specie di porta formata da due pali verticali e un terzo orizzontale a chiudere sopra.

La fioritura dei ciliegi nel 1998 a Tokyo e' stata a inizio aprile, a Kyoto forse un pelino prima... Ma quest'anno chissa'...

Questo secondo punto, il grande rispetto per la natura, è l'unico aspetto che mi piacerebbe approfondire. Per il resto il Giappone resta uno dei paesi che, almeno per ora, non ho nessuna voglia di visitare.
Penso che la mia antipatia (e qui so che non mi farò molti amici ) derivi dalla valanga di cartoni aninati che, ad un certo punto, hanno monopolizzato i palinsesti della TV, rovinando così la mia infanzia

(in ogni caso le foto sono molto belle)

[cozzi11]

Penso che la mia antipatia (e qui so che non mi farò molti amici ) derivi dalla valanga di cartoni aninati che, ad un certo punto, hanno monopolizzato i palinsesti della TV, rovinando così la mia infanzia

Dipende dalla tua età,dal Giappone sono arrivati tantissimi stupendi cartoni animati,hanno fatto scuola.

Io invece la rimpiango l'infanzia per l'opposto motivo

[scareface]

Penso che la mia antipatia (e qui so che non mi farò molti amici ) derivi dalla valanga di cartoni aninati che, ad un certo punto, hanno monopolizzato i palinsesti della TV, rovinando così la mia infanzia

sarai stato traumatizzato (come anche io del resto) dal genere mila & shiro e compagnia cantante,
ti capisco anche io non sopporto

poi pero' il mio amico giapponese me li ha fatti 'riscoprire' (in realta' molto piu' i manga che gli anime) e devo dire che adesso non mi dispiacciono (specie come sono disegnate le ragazze ), poi dipende dai generi, io ad esempio non sopporto tutto il filone fantasy-fantascientifico et simili

poi trovo che conoscere (o provare a conoscere) il mondo dei manga e' un po' come entrare dalla porta di servizio per iniziare a capire qualcosa della cultura giapponese..

[nonnomario]

Io ho comprato il n. 1 del volumetto del Dr. Slump e Arale, che mio figlio in quei tempi ne andava matto per i cartoni che vedeva, ovviamente è in lingua giapponese, lui ora lo conserva gelosamente.

[Leia74]

Penso che la mia antipatia (e qui so che non mi farò molti amici ) derivi dalla valanga di cartoni aninati che, ad un certo punto, hanno monopolizzato i palinsesti della TV, rovinando così la mia infanzia

E come mai (se posso) dici che hanno rovinato la tua infanzia? A me piacevano un sacco. A 4 anni e mezzo mi sono innamorata del protagonista di Jeeg Robot

Comunque concordo con chi diceva che ci sono vari generi. I cartoni giapponesi in Italia sono stati sminuiti e trasmessi male. Hanno fatto un'equazione "cartone = bambini" e hanno totalmente frainteso un mondo molto più complesso. Certamente una parte dei cartoni che passavano quando eravamo piccoli (parlo dei primi anni 80) erano per bambini, ma già Lady Oscar era pensato per un pubblico di ragazzine adolescenti, così come Georgie e in tempi leggermente più recenti ad esempio Kimagure Orange Road (che è stato disgraziatamente tradotto come "E' quasi magia Johnny" ). Più recentemente ancora, ad esempio, Ken il Guerriero non era certo un cartoon da passare alle 4 del pomeriggio...
Ciò ha portato a censure in tv che hanno distrutto la trama dei cartoni, o come minimo tagliato scene importanti (giusto qualche giorno fa dopo non so quanti millenni ho rivisto su Youtube la scena d'amore tra Oscar e Andrè e mi sono resa conto del rivolo di sangue che scende...).

In Giappone i manga (fumetti) e gli anime (cartoni animati) sono uno specchio dell'intera popolazione, si va da quelli davvero per bambini tipo Doraemon, a quelli per ragazze che parlano d'amore, a quelli per ragazzi maschi con storie di sport o di guerra, e anche a quelli per adulti (sia porno che non). Ci sono tutti i generi come nella letteratura e nel cinema: fantasy, fantascienza, comico, avventura, romantico, storico, etc. Ci sono negozi grandi come una nostra Feltrinelli che vendono solo manga.
Ci sono autori che sono dei veri maestri e artisti, in Italia ormai e' famoso Miyazaki (al cinema danno adesso il suo ultimo lavoro Ponyo che personalmente non mi e' piaciuto molto) che quando eravamo piccoli ci ha allietato con la storia di Conan (non il Barbaro, e' quel ragazzino che correva a piedi scalzi, in un mondo futuro semidistrutto dalla bomba atomica dove lui viveva su un'isola rimasta incontaminata). Ma ce ne sono moltissimi che il grande pubblico da noi non conosce ma sono invece molto famosi tra i "nippofili" o i fan dei manga.

Forse poco compresa o condivisa puo' essere la filosofia che sta dietro a moltissimi manga / anime, cioe' quella del sacrificio di se', che si nota in particolare nei cartoni "dei robottoni" o "sportivi" della nostra infanzia. Ma questo si ricollega alla cultura giapponese in toto e non c'entra coi manga.

[scareface]

un plauso a Leia!!!

ottimo quadro generale

[cozzi11]

Lamù emoticon con i cuoricini e ho detto tutto

[Aideena]

Lamù emoticon con i cuoricini e ho detto tutto

Che bello Lamù, eh Cozzi buongustaio!
Io impazzivo per Ranma, Rensie la strega, Kintaro Oe, The Ghost in the shell,Galaxy quello del treno che andava nello spazio, poi Carletto il principe dei mostri che credo sia stato creato dallo stesso disegnatore di Doraemon, Urrikane Polimar...
Assurdo invece Holly e Benjy con schieramento 1-1-1
Ma le giapponesi non si sentono complessate nel vedere questi cartoni dove la donna è raffigurata tipo una dea greca, altissima, con capelli spesso chiari, occhioni enormi azzurri (ovvero la loro antitesi)...è proprio il nostro comune infame destino di desiderare sempre di essere migliori di come si è?
Mah!

[Leia74]

Ma le giapponesi non si sentono complessate nel vedere questi cartoni dove la donna è raffigurata tipo una dea greca, altissima, con capelli spesso chiari, occhioni enormi azzurri (ovvero la loro antitesi)...è proprio il nostro comune infame destino di desiderare sempre di essere migliori di come si è?
Mah!

Si infatti e' di moda farsi operare per avere gli occhi all'occidentale, tingersi i capelli di biondo (che su un viso orientale fanno schifo) e simili.
Vado un po OT ma volevo condividere con voi una scoperta legata ai cartoni animati: ieri sera sono stata a un concerto dei Corsari delle Stelle, che ovviamente suonano cover dei cartoni. Sono bravissimi! Imitano alla perfezione le sigle, compresi l'accento e tutti i suoni strani delle varie canzoni, e' stato come tornare indietro nel tempo di 20-25 anni. Spettacolo!!

[scareface]

Ma le giapponesi non si sentono complessate nel vedere questi cartoni dove la donna è raffigurata tipo una dea greca, altissima, con capelli spesso chiari, occhioni enormi azzurri (ovvero la loro antitesi)...è proprio il nostro comune infame destino di desiderare sempre di essere migliori di come si è?
Mah!

Si infatti e' di moda farsi operare per avere gli occhi all'occidentale, tingersi i capelli di biondo (che su un viso orientale fanno schifo) e simili.

a tal proposito avete mai sentito parlare del cosiddetto 'streetstyle' jappo?!

no?

beh allorza guardate queste foto (si incontrano normalmente in piena citta' a tokyo)
http://www.flickr.com/photos/vicki-rich/2517247681/
http://www.flickr.com/photos/vicki-rich ... 220187090/
http://www.flickr.com/photos/enig02/257 ... 624098@N00
http://www.flickr.com/photos/ulyses27/2 ... 624098@N00
http://www.flickr.com/photos/hendayo/23 ... 624098@N00
http://www.flickr.com/photos/jimmymack/2583425646/
http://www.flickr.com/photos/13766186@N00/2508968815/
http://www.flickr.com/photos/julietbanana/2215674668/

chiaramente amano farsi notare/fotografare
un abbinamento che va sempre molto e' lo shocking pink/nero

gli emo gli fanno un baffo!