Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 25/08/2012, 14:52

Latvia

Grazie per la spiegazione. Avevo intuito che il lavoro fosse inerente a cose simili, ma restava un mistero.

Kvas

Se è presente in Serbia è un segnale della fratellanza slava.
Più che altro mi chiedo, ma dove si può acquistare in Italia? io non l'ho mai visto.
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 25/08/2012, 15:00

Lunedì 13

Il lunedì mattina ci alziamo tardi e, una volta rifocillati, ci dirigiamo ancora alla scoperta della città. Una cosa notata nelle giornate è il meltin pot russo, che fa capire l'estensione di questo paese, in grado di abbracciare due continenti. C'è gente dai tratti orientaleggianti, proveniente dagli stati più ad est, c'è gente caucasica, c'è gente nordica. C'è veramente un po' di tutto. La popolazione etereogenea dà ancora più fascino a questo paese: tanta gente diversa ma tutti uniti sotto un'unica bandiera, quella della Federazione Russa.
La giornata scorre via tranquilla. Intanto mi arriva, dall'Italia, un "sms minatorio" che mi intima di fare il bravo (ndr linguaggio in codice, per ragioni di privacy e di spionaggio - meglio non venir scoperti - preferirei non specificare oltre). Lo leggo, rido, vado a farmi una doccia.
La cena la trascorriamo in un ristorante italiano di una catena, il Patio, già provata in altri posti. Prendo una margherita, insipida ma mi sazio.
La serata decido di trascorrerla scattando foto notturne. Avevo acquistato, poco prma di partire, una nuova macchina fotografica di marca Fuji, come la precedente, convinto così di non dover imparare troppi comandi, avendo poco tempo. Eppoi con questa marca mi sono sempre trovato bene. Ne posto una, dove un po' mi sono divertito a giocare (so benissimo che la cosa più importante nelle foto notturne è la stabilità, ma so anche che certe regole si possono trasgredire per dar vita ad altro)
Decidiamo di dare un'altra possibilità al Fidel etc. sapendo che però è lunedì sera, quindi non con grandi aspettative. Il mio obiettivo serale era però divertirmi a fotografare qua e là e l'indomani avevamo un obiettivo prestigioso: il Palazzo d'Inverno e il Museo più grande al mondo, l'Hermitage. Ci attendeva una giornata impegnativa. Così, passo una mezz'oretta nel locale (non vuoto, ma poca gente) e poi torniamo in appartamento.

Immagine
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda flyingsoul » 25/08/2012, 18:55

Lebowski ha scritto:Latvia

Grazie per la spiegazione. Avevo intuito che il lavoro fosse inerente a cose simili, ma restava un mistero.

Kvas

Se è presente in Serbia è un segnale della fratellanza slava.
Più che altro mi chiedo, ma dove si può acquistare in Italia? io non l'ho mai visto.


Ci sono sempre dei negozi gestiti da russi o ucraini o comunque legati a quelle terre che vendono prodotti tipici di un po' tutto l'est europa. Non so di dove sei tu, ma qui a Torino ce ne sono addirittura 2 :)
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 25/08/2012, 21:23

flyingsoul ha scritto:
Lebowski ha scritto:Latvia

Grazie per la spiegazione. Avevo intuito che il lavoro fosse inerente a cose simili, ma restava un mistero.

Kvas

Se è presente in Serbia è un segnale della fratellanza slava.
Più che altro mi chiedo, ma dove si può acquistare in Italia? io non l'ho mai visto.


Ci sono sempre dei negozi gestiti da russi o ucraini o comunque legati a quelle terre che vendono prodotti tipici di un po' tutto l'est europa. Non so di dove sei tu, ma qui a Torino ce ne sono addirittura 2 :)


A Crema ce n'erano due. Uno di prodotti tipici rumeni, più che altro alimentari. Ed è ancora aperto e funziona (cosa normale data la comunità).
Uno invece era di prodotti più russofoni, ma era un'assurdità. E infatti ha chiuso. Vendeva sì qualcosa di alimentare (ricordo il mitico champanoski) ma più che altro vendeva souvenirs. Lo trovavo assurdo. Un po' come se a Varsavia o Mosca ci fosse un negozio di souvenir italiani, tipo Torre di Pisa :shock: . Ha chiuso un paio di mesi fa. Ovviamente.

Poco distante, a Milano, c'è però il mitico mercato dell'est, dove mesi fa c'è stato anche un raduno otra. ;)
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda latvia » 26/08/2012, 3:41

flyingsoul ha scritto:
Ci sono sempre dei negozi gestiti da russi o ucraini o comunque legati a quelle terre che vendono prodotti tipici di un po' tutto l'est europa. Non so di dove sei tu, ma qui a Torino ce ne sono addirittura 2 :)


a Napoli è pieno. non saprei dire quanti,ma decine di sicuro. kvas, birre,smetana cetrioli zuppe,di tutto un pò. prodotti russi polacchi rumeni,ecc. anche lettoni e lituani :mrgreen:
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Maxdivi » 26/08/2012, 3:53

flyingsoul ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Il kvas, cugino della boza, e' arrivato anche in serbia su larga scala...presenza di rilievo al beer fest...


Intendi nei pub alla spina? O solo nei negozi?


al beer fest alla spina. in lattina visto in diversi alimentari. Prodotto novita' sul mercato serbo assieme alle birre agli agrumi ed al sidro di mele.
Napoli e' il centro di smistamento italiano dei prodotti ucraini. Negozi russofili: uno presente anche da me...se avesse il kvas non ci ho fatto caso.
Altra protagonista russa al beerfest la birra baltika.
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda flyingsoul » 26/08/2012, 10:04

Lebowski ha scritto:A Crema ce n'erano due. Uno di prodotti tipici rumeni, più che altro alimentari. Ed è ancora aperto e funziona (cosa normale data la comunità).
Uno invece era di prodotti più russofoni, ma era un'assurdità. E infatti ha chiuso. Vendeva sì qualcosa di alimentare (ricordo il mitico champanoski) ma più che altro vendeva souvenirs. Lo trovavo assurdo. Un po' come se a Varsavia o Mosca ci fosse un negozio di souvenir italiani, tipo Torre di Pisa :shock: . Ha chiuso un paio di mesi fa. Ovviamente.

Poco distante, a Milano, c'è però il mitico mercato dell'est, dove mesi fa c'è stato anche un raduno otra. ;)


Bhé, ovviamente quando parlo di prodotti russi mi riferisco agli alimentari. Ho trovato davvero di tutto, mi è servito quando ho organizzato il capodanno russo a gennaio :mrgreen:
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 26/08/2012, 12:18

Martedì 14

L'Hermitage si presenta a noi. Io ho già preso il biglietto in Internet ed entro direttamente. G. lo acquista alle biglietterie automatiche. A posteriori devo dire che la sua scelta è migliore. Mentre la fila per le casse "normali" è chilometrica, quelle alle casse automatiche è di soli 15 minuti e il biglietto lì costa circa 3 euro in meno.
Comunque, fatto sta che la visita sarà separata.
Ciò che contraddistingue il Museo da altri da me visitati è il contenitore, oltre al contenuto. Il Palazzo d'Inverno, in alcuni luoghi, toglie il fiato. A cominciare dalla scalinata d'ingresso del Rastrelli.
Avevo già cercato in Italia le opere di mio interesse ma per raggiungere alcune sale devo chiedere alle assistenti di sala. La maggioranza deve essere lì a far questo lavoro dall'apertura del Museo. E, ovviamente, non parla inglese. Figurarsi l'italiano. Però, alla fine ci arrivo. Da segnalare la risposta di una di loro, alla mia domanda sulle indicazioni per raggiungere la sala delle opere italiane dal 500 all'800: "Sì, li ci sono i pittori italiani: Caravaggio, Rembrandt" (alcune foto le posterò più avanti).
La cosa peggiore del Museo sono i crocieristi. Odio totale nei loro confronti. Al di là di inutili polemiche sulla presenza nei Musei d'Arte (su più della metà dei visitatori mi chiedo cosa ci faccia lì, specie - appunto - i crocieristi. O i giapponesi: il 90% di loro arriva davanti a un'opera, fotografa subito il quadro e poi, due secondi dopo, la targhetta riportante l'autore. E se ne va. Passa a un'altra opera e ripete l'operazione, e così via. In alcuni casi, e non scherzo, non vedono neppure con i loro occhi l'opera ma la visione è effettuata esclusivamente tramite l'obiettivo della macchina fotografica).
In certi momenti, quando i passaggi nelle sale diventano difficoltosi causa presenza invadente dei crocieristi, che praticamente ostruiscono ogni passaggio, divento nervoso. "Dovete crepare soffrendo" pronuncio passando accanto a loro. E altre gentilezze.
In questo penso che il Museo pecchi parecchio. Ok il business, ma la presenza di grandi gruppi guidati, vedi i crocieristi scaricati dai pullman lungo le strade adiacenti il palazzo, andrebbe contigentata: un tot all'ora. Altrimenti si riduce il museo a un prato, con mandrie di bestie al pascolo.
Prima di terminare la visita compro una maglietta al negozio ed esco, dopo circa 4 ore dall'ingresso.
Ho fame, sono quasi le 3. Così decido di mangiare un dolce in una caffetteria e torno in appartamento.
Guardo un po' di tv.
Altra particolarità russa, che avevo riscontrato anche in Polonia. I film stranieri hanno un doppiaggio "de borgata". C'è un lettore che si sovrappone alla lingua originale, solo che non doppia: legge. Non recita, per capirci. Ma la particolarità è che i "doppiatori" sono due. Una voce maschile, una femminile. E si dividono, in base al sesso, i personaggi e gli attori. Così, l'uomo doppia un bambino, il protagonista, il coprotagonista, le comparse etc. La donna idem, ovviamente con tutte le presenze femminili.
Resto convinto che l'ideale siano i sottotitoli con film in lingua originale, ma anche il doppiaggio, quando i doppiatori sono bravi, è una scelta buona.
Quella russa/polacca è paradossale. Quasi comica. Ma vabbeh.
Tornato G. usciamo e ci rechiamo a mangiare in un ristorante greco. Non chiedetemi il nome del piatto, carne con salsa al vino e pezzi di melograno. Ero partito con l'intenzione di prendere una moussaka ma il costo esorbitante del piatto mi ha fatto cambiare idea. Alla fine si è cenato con 15 euro a testa, circa. Dolce compreso, se ricordo bene.
Sono circa le 11 e decidiamo di recarci al Purga, sulla stessa via del ristorante, poco distante. Il locale è famoso perché, ogni sera, a mezzanotte si festeggia Capodanno. Con messaggio di Putin alla nazione etc.
è martedì sera, quindi non ci aspettiamo folla. Alla fine, allo scoccare della mezza, saremo sì e no una ventina di presenti. Ci scambiamo auguri etc. dopo aver acceso le stelle filanti. La serata è stata originale, mi han dato due orecchie da coniglietto e il locale è addobbato come fosse una sorta di casa di Alice nel Paese delle Meraviglie Natalizio.
Un po' strano, ma simpatico. Simpatiche sono anche le cameriere che dirigono il gioco. Dalle tv vengono mostrati alcuni capodanni organizzati. Credo sia gestito da un gruppo teatrale, ne hanno fatti un po' di ogni.
Solo che poi, come sempre avviene in ogni capodanno, passata la mezza tutto torna normale. Un giro in centro, in caffetteria, poi verso l'1 e mezza torniamo a casa. Il giorno seguente ci attende il viaggio al Peterhoff.
Sono nel mio lettino, sono circa le due. Sotto, sento delle voci concitate, quasi grida.
G. è in piedi, si prepara per andare a dormire nell'altro lettino.
"è una rissa" eclamo. Lui si catapulta in cucina e va alla finestra. Io sono ancora a letto. Da lì, conferma le mie ipotesi. "Cazzo, sì. Porca puttana!".
Così mi alzo per non perdermi "lo spettacolo".
Sotto, proprio sotto casa nostra (noi eravamo al secondo piano) giace sul marciapiede un uomo. Ha appena preso un calcio in faccia. è esanime.
Un altro gli è accanto, probabilmente è lui l'autore del calcio. Intanto, ecco arrivare un'auto, un Mercedes grigio che accosta a tre metri dall'uomo. Contemporaneamente giunge un altro uomo: porta con sé una mazza da baseball. Dall'auto scende un uomo che, insieme all'altro, alza la vittima. Lui e l'uomo con la mazza caricano la vittima sulla Mercedes, che riparte subito dopo.
Dalla finestra notiamo che non siamo stati gli unici spettatori: dall'altro lato della strada, nel palazzo di fronte, in un paio di finestre c'era una persona che ha assistito alla scena.
Non sapremo mai cosa ne faranno e cosa accadrà a quell'uomo. Ma è lecito suppore che, con i nostri occhi, abbiamo assistito a un omicidio.
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda flyingsoul » 26/08/2012, 13:53

Lebowski ha scritto:Non sapremo mai cosa ne faranno e cosa accadrà a quell'uomo. Ma è lecito suppore che, con i nostri occhi, abbiamo assistito a un omicidio.


:shock: :shock:
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Maxdivi » 26/08/2012, 14:55

Cosa vorresti insinuare??? :evil:
Ti faccio cancellare dal testamento dello Zio!!
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Feci la mia visita al palazzo d'inverno come crocierista :mrgreen: :mrgreen:
Scherzi a parte...ero ovviamente come crocierista interno...non venivo dal mare...ma concordo: con il crocierista tipico occidentale medio ( anche fluviale) che intende il cugino Leb ho anch'io veramente nulla a che fare....meglio se stanno lontani...anche sulla nave stessa :lol:
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Maxdivi » 26/08/2012, 15:00

flyingsoul ha scritto:
Lebowski ha scritto:Non sapremo mai cosa ne faranno e cosa accadrà a quell'uomo. Ma è lecito suppore che, con i nostri occhi, abbiamo assistito a un omicidio.


:shock: :shock:

Dai speriamo sia stato solo un regolamento di conti e l'abbiano scaricato in periferia per farlo tornare a piedi come ulteriore umiliazione... :roll:
Domanda: perche' il ristorante greco sul baltico??? :? una volta fui costretto ad un tale supplizio da amici in quel di Amsterdam..costretto a rinunciare alle ben piu' genuine cozze olandesi a soute'... :(
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 27/08/2012, 11:38

Maxdivi

La vicenda ha avuto un seguito, ci arriverò. Ma non penso l'abbiano portato in periferia per farlo tornare a piedi, con la mazza che magari serviva da bastone per aiutarlo a camminare?

Lo zio Vlady è permaloso. Mi sa che mi ha già tolto dal testamento dopo il link al filmato :). Speriamo che almeno mi riconceda il visto il futuro. ;)

Il ristorante greco? Per variare un po'. Dopo alcune cene con piatti russi e un ristorante italiano volevo provare altro. Quella sera eravamo indecisi tra un caucasico e il greco, alla fine abbiamo optato per il secondo. Non ho mangiato male, ad essere sinceri. Abbiamo provato un altro etnico, due giorni dopo. Francese, per l'esattezza.
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Maxdivi » 27/08/2012, 13:50

Lebowski ha scritto:Maxdivi

La vicenda ha avuto un seguito, ci arriverò. Ma non penso l'abbiano portato in periferia per farlo tornare a piedi, con la mazza che magari serviva da bastone per aiutarlo a camminare?

Lo zio Vlady è permaloso. Mi sa che mi ha già tolto dal testamento dopo il link al filmato :). Speriamo che almeno mi riconceda il visto il futuro. ;)

Il ristorante greco? Per variare un po'. Dopo alcune cene con piatti russi e un ristorante italiano volevo provare altro. Quella sera eravamo indecisi tra un caucasico e il greco, alla fine abbiamo optato per il secondo. Non ho mangiato male, ad essere sinceri. Abbiamo provato un altro etnico, due giorni dopo. Francese, per l'esattezza.


Io forse avrei scelto il caucasico...ma non e' detto nulla..magari quella del greco e' stata la scelta migliore.
Sul variare sono comunque d'accordo poiche' effettivamente la cucina russa continentale non e' un granche'...almeno per i miei gusti.
Si la mazza da baseball sicuramente serviva per dar mazziate pesanti..nessun dubbio su quello...ma spero sempre da non portare il mazziato fino alla morte....dipende dallo sgarbo che ha fatto...
adesso pero' sono incuriosito sul seguito...
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 27/08/2012, 18:00

Mercoledì 15

La mattina ci prepariamo per uscire. I dubbi sulla vicenda della notte passata permangono. "Cosa ne avranno fatto?" "E se ci avessero visto che eravamo alla finestra?" "cosa diciamo alla polizia se viene a interrogare la gente?".
Intanto usciamo. Abbiamo ancora in mente il Mercedes grigio, che notiamo dopo pochi metri di cammino dall'altro lato della nostra strada. Ora sappiamo dove abitano i criminali.
Proseguiamo, direzione metropolitana per raggiungere il Palazzo d'Inverno: sul retro, lungo la Neva, dovrebbero partire i traghetti per il Peterhoff. Dopo una mezz'oretta circa raggiungiamo il luogo. Mi ero affidato alla mia guida del National Geographic, che consigliava di raggiungere la località con il traghetto per godere del panorama cittadino dal fiume. A posteriori, devo dire che la scelta è sbagliata. Il dubbio un po' lo avevo ancor prima, così decido di acquistare solo il biglietto di andata (600 rubli, 15 euro circa), al ritorno si vedrà. (a/r sarebbe costato 900 rubli).
Su circa 30 km di navigazione, solo un paio sono lungo la città, il resto è in mare aperto. I panorami cittadini non sono poi granché dato che la direzione è opposta ai maggiori luoghi di interesse. Insomma, mio personale consiglio: se potete, evitate l'arrivo via acqua e preferite quello via terra. Al ritorno ho quindi optato per la marshrutka, costo 70 rubli.
Sul Peterhoff devo dire che è la visita è d'obbligo. La residenza zarista è da fare, tappa obbligata, in una bella giornata di sole per poter godere dello spettacolo acquatico delle varie fontane. Per il resto ho dato retta ai consigli di altri che sconsigliavano l'ingresso nei palazzi e ho camminato lungo i viali del parco.
(più avanti alcune foto)
Al ritorno in città, nel tardo pomeriggio, decido di provare un'altra bibita russa: il mors. Chiedo però, prima di provarlo, di cosa si tratta alla cameriera.
"Mors...uhmm... mors is mors" mi risponde, in tono sorpreso, come a rimarcare "coglione, che domande fai? non lo sai? Il mors è il mors".
Devo essere proprio scemo per non averci pensato, prima di chiederlo.
Comunque, la bevanda è buona. Dolce. Per chi si chiedesse cos'è, che domande? Il mors è il mors. Andate in Russia anche voi e lo scoprirete.
La sera, a cena, optiamo per un ritorno al Patio. La scelta è dettata dalla volontà di non mangiare carne, almeno per un giorno, cosa difficile per la cucina locale. Convinto a prendere pasta, noto che, bene o male, tutti i piatti di pasta hanno il prosciutto o la pancetta. Rassegnato prendo quindi una carbonara. Insipida anch'essa. Se amate la nostra cucina ma con poco, molto poco sapore, ecco il ristorante di San Pietroburgo che fa per voi.
Così, usciamo per camminare un po' e prendere un dolce in una delle tante caffetterie. Da notare che io, poco/per nulla amante del caffé, non ho mai preso un caffé entrando praticamente ogni giorno in una di esse.
La sera è battezzata dalla pioggia che, scrosciante, prende il posto al sole caldo della giornata. La serata vede quindi poca gente in giro.
Nulla di che, quindi. E, francamente, i dolori per la mia condizione fisica, gravata dalla stanchezza per le lunghe camminate, mi avevano delibitato un bel po'. Se ricordo bene abbiamo fatto serata al Fidel, ma non ci giurerei, tirando fino all'1 e mezza.
All'uscita, lungo la Nevski ci fermiamo per qualche minuto. Quando decidiamo di ripartire, G. è leggermente avanti: è in evidente fuorigioco. Così, come Franco Baresi ai tempi d'oro, alzo il braccio. In men che non si dica ecco una vecchia Lada che, pericolosamente, taglia la strada e accosta. Inizio la trattativa, indico la via e chiedo subito "sto? (100). Sento che mi risponde qualcosa con "pet" e, complice le conoscenze di croato, so che significa 5. Probabilmente ha rilanciato a 500. "Niet, spacibo. Sto".
Ci pensa su un paio di secondi. "Da, sto". Saliamo. Non potevo tornare in Italia senza aver provato un'altra tradizione russa: i tassisti abusivi. Il mercato è praticamente in mano ai caucasici che, di notte, percorrono in lungo e in largo la Nevski in cerca di clienti, a loro volta in cerca di un passaggio. E così ho fatto.
Raggiunto l'appartamento, dopo aver puntanto la sveglia mattutina 2 giorni prima per l'Hermitage, averla puntata per il Peterhoff, decidiamo finalmente di lasciare che sia Morfeo a dirci quando sarà il momento di svegliarci. La giornata seguente potremo viverla in modo più rilassato e tranquillo.
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda geom.Calboni » 27/08/2012, 19:45

A San Pietroburgo se non ti spacchi camminando... non la vivi completamente... :D
Devi arrivarci in perfetta forma fisica, anche quando già conosci la città...
La prima volta fu la più drammatica in assoluto...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda latvia » 27/08/2012, 21:17

Lebowski ha scritto:Per chi si chiedesse cos'è, che domande? Il mors è il mors. Andate in Russia anche voi e lo scoprirete.


per i profani,direi che si può spiegare così: è una bevanda ,fondamentalmente uno sciroppo diluito,a base di frutti di bosco (in genere mirtilli,ma ne esistono diversi)
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda flyingsoul » 28/08/2012, 9:56

latvia ha scritto:
Lebowski ha scritto:Per chi si chiedesse cos'è, che domande? Il mors è il mors. Andate in Russia anche voi e lo scoprirete.


per i profani,direi che si può spiegare così: è una bevanda ,fondamentalmente uno sciroppo diluito,a base di frutti di bosco (in genere mirtilli,ma ne esistono diversi)


Si, una roba che ti si incolla alla bocca e non riesci a mandar giù! :lol:
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 28/08/2012, 17:52

Ci svegliamo tardi. Usciamo. Andiamo a mangiare in centro e scegliamo un bliny fast food. Menu in rigorosi caratterici cirillici. Io, per poco, non riesco ad ordinare in russo traslitterando. Sbaglio qua e là la pronuncia, ma sono orgoglioso del risultato. Un po' meno di ciò che ho ordinato, ma va bene lo stesso. Usciti, accostando la Neva ci dirigiamo verso la Cattedrale di S. Isacco, Piazza dei Decabristi con statua equestre, Ammiragliato e parco adiacente. Un piacevole pomeriggio in una piacevole città.
Siamo rilassati e iniziamo a rimpiangere il fatto che è solo il penultimo giorno.
Sbarcati fuori dalla nostra stazione della metropolitana entriamo nel negozio Gibson, una sorta di paradiso per i nostri occhi. Evito il museo di Dostojevski, che la mia guida riporta come una sorta di casa ricostruita ("le case di" non mi sono mai interessate, evitai anche quella di Mozart a Salisburg, per dire).
Poi, torniamo alla magione. Per cena ci dirigiamo in un ristorante francese, scambiandolo per russo, poco distante dalla nostra casa, lungo la nostra via. C'è da dire che non mi era mai importato di traslitterare il nome, se l'avessi fatto non avrei sbagliato: jean jaque richiama all'origine. L'inganno è scaturito dal Pycco (russo) posto sotto il nome. Una volta entrati, letto il menu, colgo che qualcosa non quadra. Lì, traslittero subito (un po' in ritardo) e capisco l'inghippo. Poco male: una ratatouille, contorno, dolce, acqua e ce la caviamo sempre con circa 15 euro a testa. Non male il cibo, non male il prezzo.
Decidiamo di trascorrere la serata in un nuovo locale, fatta una certa ora. L'ambiente ci piace, ogni tanto fanno qualche spettacolo, pista, tavolini e banconi staccati. Un vero e proprio discopub.
Faccio conoscenza con una russa. Esordisce lei: "Sei italiano?" in perfetta pronuncia. Rimango sorpreso e un po' scettico (di solito le ragazze che all'estero conosco l'italiano...) ma, fatta conoscenza, scopro che parla benissimo perché ha studiato italiano in Russia e ora da alcuni anni vive a Treviso. Fa da interprete ai turisti russi che sbarcano a Venezia. è tornata in patria due settimane ed è lì con un'amica che, invece, parlicchia un po' di inglese e nulla più.
Ci sono un po' di italiani. Se ne segnala uno, di mezza età. Balla con una: non il mio tipo, diciamo così. Lei nota che sto guardando la scena, probabilmente fraintende. Dopo pochi minuti me la ritrovo al bancone, si è liberata un attimo dell'uomo. Mi saluta, brinda e ballando vicino mi fa sentire una parte del corpo. In meno di 2 secondi ecco l'uomo, geloso, che si avvicina. Mi dice di essere di Milano, come a voler dire "sono il meglio". Per poco non scoppio a ridere, intanto la porta via.
Facciamo conoscenza con un ragazzo turco, che subito dimostra come, a volte, gli stereotipi su certe popolazioni hanno un fondo di verità. Meglio non proferire la seconda domanda che mi fa, rispondo, ride e dopo 30 secondi lo vedo già provarci praticamente con tutte le ragazze presenti. Sempre rifiutato.
La serata scorre via così, senza tanti sussulti, ma il locale ci piace. Abbiamo già deciso, ci torneremo l'indomani.
Tornati a casa, verso le 3 e qualcosa, stiamo camminando lungo la nostra via quando vediamo arrivare un furgoncino della polizia seguito da un'automobile, sempre della polizia. L'auto si ferma all'incrocio, il furgoncino prosegue 20 metri più avanti e accosta. Scendono due gendarmi e si dirigono verso il palazzo dove probabilmente abitano i criminali del pestaggio/omicidio. Quando, camminando, passo accanto ai due poliziotti, appena scesi dal furgone, uno dei due mi fa cenno di andare pronunciando qualcosa in russo, ma in modo molto garbato.
Ovviamente non mi fermo per guardare cosa accadrà. 30 metri più avanti c'è casa nostra. Entriamo in casa. Ecco come è finita la vicenda. Anche in questo caso non ne abbiamo la certezza ma al 99% i poliziotti erano proprio nella nostra via per arrestare i criminali. Il fato ci ha fatto finire anche questa volta al posto giusto al momento giusto per dare una conclusione alla vicenda. Come si dice: tutto è bene quel che finisce bene. speriamo che per quell'uomo sia finita bene. Ma lo sapremo mai.
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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda geom.Calboni » 29/08/2012, 12:21

Lebowski ha scritto: stiamo camminando lungo la nostra via quando vediamo arrivare un furgoncino della polizia seguito da un'automobile, sempre della polizia. L'auto si ferma all'incrocio, il furgoncino prosegue 20 metri più avanti e accosta. Scendono due gendarmi e si dirigono verso il palazzo dove probabilmente abitano i criminali del pestaggio/omicidio. Quando, camminando, passo accanto ai due poliziotti, appena scesi dal furgone, uno dei due mi fa cenno di andare pronunciando qualcosa in russo, ma in modo molto garbato.
Ovviamente non mi fermo per guardare cosa accadrà. 30 metri più avanti c'è casa nostra. Entriamo in casa. Ecco come è finita la vicenda. Anche in questo caso non ne abbiamo la certezza ma al 99% i poliziotti erano proprio nella nostra via per arrestare i criminali. Il fato ci ha fatto finire anche questa volta al posto giusto al momento giusto per dare una conclusione alla vicenda. Come si dice: tutto è bene quel che finisce bene. speriamo che per quell'uomo sia finita bene. Ma lo sapremo mai.

A Warszawa una volta mi trovai in pieno blitz notturno delle teste di cuoio polacche (ai tempi lo raccontai) che, prima circondarono il soggetto nel parcheggio e poi sfondarono in casa (sua) isolando il palazzo e l'area sottostante dove praticamente risiedevo.
Dall'azione gustata dalla finestra era chiaro che erano già appostati (e chi li aveva visti?) ed all'arrivo dell'uomo entrarono in azione con un tempismo perfetto.
Mi sembrava di essere in un film con tutti quegli energumeni incappucciati, grida, armi, nello stesso palazzo.
La coincidenza è che stavo uscendo proprio in quei momenti e quando mi decisi comunque lasciarono passare senza problemi, a loro non gli interessavo... :D
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Russia - Estonia 2012: W la Mamma!

Messaggioda Lebowski » 29/08/2012, 18:04

Venerdì 17

Ci svegliamo tardi, verso mezzogiorno. L'ultima tappa turistica della città prevede la fortezza, così torniamo in centro e, dopo aver pranzato, ci dirigiamo verso la meta stabilita. Attraversiamo il ponte, cambiamo isola e iniziamo a visitare il luogo dove lo zar imprigionava i dissidenti. Passeggiamo un po' e poi ci dirigiamo in centro per l'acquisto di souvenir e amenità varie: una maglietta per il paccatore (che si è guardato bene dal venire tirandoci il pacco, ma non dall'inviare un sms: "compratemi una maglietta"), mentre io passo all'acquisto di un liquore russo, una bottiglietta di kvas e una matrioska da 3 bamboline per xxx.
Rientrati in appartamento ci prepariamo per l'ultima serata.
Usciamo a cenare in un ristorante rinomato, famoso ai turisti, appartenente a una catena di ristoranti: yolki palki, o qualcosa del genere.
I prezzi non sono eccessivi, ogni tanto le cameriere improvvisano un balletto, ma i piatti sono tremendamente turistici. Ho ordinato un manzo alla stroganoff e, quando mi arriva la portata, mi rivolgo al cameriere con tono interrogativo: è manzo stroganoff? Il dubbio, anzi la certezza dell'errore è dato dal fatto che il piatto si presenta come un piatto di tagliatelle con il manzo a mo' di ragù. Ma stiamo scherzando? Il piatto l'avrò provato almeno altre 4-5 volte in altri viaggi e una simile cazzata non l'avevo mai vista.
Ecco perché odio i ristoranti per turisti. Un po' come se noi a Rimini ci ritrovassimo la pasta con la marmellata solo perché è così che la ordinano i tedeschi.
Ok, lasciamo stare. Errore mio, dovevo aspettarmelo.
Una passeggiata in centro e, finalmente, passiamo all'acquisto di un pacchetto di sigarette: costo 1 euro e 50 circa. Dovete sapere che io, da ex fumatore (diciamo così), acquisto ormai per tradizione sempre un pacchetto all'anno, da consumarsi durante il viaggio estivo. Solo quel pacchetto. Infatti, tornato a casa non ho più fumato: smetto quando voglio.
Comunque, ecco che verso mezzanotte torniamo nel locale della sera precedente.
Stavolta praticamente zero italiani e l'ambiente sembra meglio ancora della sera prima. Dopo un quarto d'ora faccio conoscenza con una ragazza, bionda-occhi azzurri. Parlicchia italiano e io, sempre diffidente, scopro che lo sta studiando perché studia arte. Vado avanti a parlare con lei per un po', diciamo 10 minuti, quando la sua amica me la porta via (una regola fissa, un classico) ma ci ripromettiamo di rivederci dopo.
Intanto, dopo una mezz'oretta, ecco due ragazze festanti, brindano con me. Una è carina, l'altra meno. Le conosco. Amano ballare e mi chiedono costantemente di ballare con loro. Ora, già io non amo molto le disco, ma sinceramente rifiuto ad ogni invito: ho il piede che fa male e i guai fisici che mi ero portato dall'Italia, causa riabilitazione, mi impediscono poi di divertirmi in tal senso. Così, dopo un po', riesco ad appartarmi con loro in zona tavolini. Diciamo che approfondisco seriamente la conoscenza, con entrambe. Proprio nei momenti in cui le relazioni si intensificano, noto che la ragazza bionda di inizio serata mi vede. Purtroppo è proprio quella che incontra meno i miei gusti a farmi domande anagrafiche, tipo l'indirizzo di casa. Così, preferisco optare per un "esco un secondo a prendere un po' di fiato, fa caldo" e, mentre me ne vado, ecco chi ti incrocio: la ragazza bionda, che saluta un po' stizzita.
Come giocarsi 2 ragazze in un colpo solo, un bel record. Quella carina del duo e la biondina, dai modi garbati e carina. Ammetto che, se fosse stata la prima sera e non l'ultima, sarei andato solo e diretto sulla biondina ma la cara vecchia regola "l'ultima sera è quella che offre più possibilità, purtroppo" ha colpito anche qua. Torniamo in appartamento alle 4 e mezza del mattino. Alle 7 dovremo svegliarci per finire le valigie, aspettare ragoburgo, arrivare alla stazione degli autobus, fare colazione e partire per Tallinn.
è stata una serata divertente. Diciamo che tornato dalla Russia non potrò dire di aver fatto il bravo, ma il bravino sì.
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