Jena Plissken ha scritto:si stava meglio quando si stava peggio
Era quello che sosteneva il Berlusca in una sua intervista di un mesetto fa aspramente criticata dall' opinione pubblica circa la Libia, l' Egitto, l' Algeria, la Tunisia...
Jena Plissken ha scritto:si stava meglio quando si stava peggio
geom.Calboni ha scritto:Jena Plissken ha scritto:si stava meglio quando si stava peggio
Era quello che sosteneva il Berlusca in una sua intervista di un mesetto fa aspramente criticata dall' opinione pubblica circa la Libia, l' Egitto, l' Algeria, la Tunisia...
geom.Calboni ha scritto:Qualcuno mi spiega un po la linea di alleanze , le fazioni in gioco in questi giorni in Iraq?
Non sono un esperto e con queste presunte collaborazioni Iran -Usa; Putin che telefona al leader iraqeno; lo stesso leader iraqueno che è sostenuto da Usa e Iran che poi però lo sconfessano; sciiti (che credevo i più integralisti) alle corde dai sunniti, etc., ci sto capendo poco.
Eppoi non comprendo come ogni giorno giungono queste notizie di avanzamento dei sunniti che conquistano nuove città ma sono sempre a tot di km da Baghdad.
Non comprendo: l' Iraq non mi sembra così gigantesco e le operazioni di avanzamento mi sembrano le orde dei barbari che muovono verso Roma. Senza resistenza alcuna tra l' altro.
Jena Plissken ha scritto:Siamo ancora in fondo ad un tunnel che non vede la luce, e anzi la luce si allontana, però a questo punto devo dire che la già isolata Gaza , dopo l' elezione di Al sisi in Egitto e l' attenzione di possibili " alleati " verso gli altri punti caldi Siria in primis , sta scherzando con il fuoco ancora una volta, Hamas sicuramente non rappresenta le idee di tutta la popolazione della striscia ma essendone l' espressione politica e militare , la popolazione di Gaza ne è in pratica un ostaggio affetto dalla sindrome di Stoccolma.
Continuare a stuzzicare Israele con centinaia di razzi che non danno nessun danno reale all' avversario se non quello di farlo vivere nella paura e incattivirlo , è ormai una strategia inutile che costa solo vite umane tra gli inermi e la popolazione civile e di ostacolo ad ogni possibile negoziato di pace, finchè la Palestina e la Cisgiordania saranno vittime e complici del terrorismo di Hamas ( e come liberarsene ? ) , non ci sarà nessuna speranza di pace nella terra degli ulivi.
Le colpe di Israele le conosciamo tutti , non serve elencarle ancora , le reazioni come sempre spropositate , ma è li e ci resterà, quindi se non si cambia strada, ma sembra nello scacchiere dei giochi medioorientale non ci sia spazio per altro , ci saranno ancora decenni e decenni di instabilità , miseria e morti innocenti, sono sinceramente disgustato e sfiduciato
Attendo qualche considerazione di Max
La situazione e' tesa. Non la seguo con troppa passione, perche' e' una zona dove veramente c'e' da gettarci la spugna
Recentemente c'e' stato un accordo tra Hamas ed Al Fatah, una specie di riconciliazione tra i due, cosa sicuramente non gradita a molti.
Come dicevo Su Russia-Italia, Israele non puo' esattamente fare cio' che vuole come sembra. La prima cosa di cui deve tenere conto e' l'opinione pubblica interna, che non e' esattamente quella che tanti dipingono da occidente, ossia "picchiamo gli arabi sempre e comunque". Ci sono tanti gruppi di pacifisti, oltre ovviamente ai "falchi" che gridano sempre al richiamo dell'esercito.
Si sono mobilitati gia' 40'000 riservisti. Ma il primo ministro Benny e' in difficolta', tant'e' che il suo governo e' stato gia' messo in mezza crisi, proprio perche' non ha gia' dato l'ordine all'esercito di intervenire. Ad aizzare gli animi e' sempre il solito Lieberman.
Un bel problema.
I soliti che soffiano sul fuoco sia da una parte che dall'altra.
Il nodo delle colonie e' fondamentale, ma a toccarlo, a minacciarlo ecco che in Israele si aizzano forze politiche che reagiscono veementemente.
Arabi e ebrei davvero ostaggio di fazioni politiche piu' o meno estremiste e nazionaliste, il che ci avvicina alla situazione ucraina dove la maggioranza del paese e' tirata in mezzo dalle minoranze nazionaliste dell'ovest o le filorusse.
Il nazionalismo dunque resta il problema di questo secolo del nostro continente e del vicino-medio oriente.
geom.Calboni ha scritto:Jena, il tuo discorso è giusto però, secondo me:
1) Israele non può reagire con questa violenza all' uccisione di 3 suoi cittadini. Seppur riprovevole, meschina, gravisssima ma non si può ucciderne 1000 ogni 3. Sembra quasi un contrappasso dantesco. Negli anni del Rrich lo subivano loro ed ora si vendicano sui palestinesi. Non si è nemmeno indagato sulle cause dell' assisinio dei 3 ragazzi: che li ha uccisi, perchè, se è stata opera di fanatici, concordata con Hamas, un maniaco, operazione isolata, etc.
Ogni volta però è così. Ad una azione rispondono bombardamenti e massacri.
2) E' vero, Hamas da Gaza lancia i razzi ma la maggior parte delle volte vengono sparati in conseguenza di operazioni israeliane. Mi chiedo sempre questo: Isreale è considerato da tutti un paese civile, "occidentale", etc. mentre gli arabi sono zulù, incivili, violenti,. etc.
Bene. Chi dei due stati, secondo queste teorie diffuse ovvio, dovrebbe dare il buon esempio alla fine dell' escalation? Il "civile o l' "incivile"?
3) E comunque, torto o ragione, non è possibile che Gaza sia uno stato chiuso dal quale non si possa ne entrare ne uscire e tutto è controllato da Israele. Non mi sembra una cosa normale che possa stare da nessuna parte.
E come abbiamo visto nel nostro viaggio anche a Hebron la situazione è vergognosa.
geom.Calboni ha scritto:Jena, il tuo discorso è giusto però, secondo me:
1) Israele non può reagire con questa violenza all' uccisione di 3 suoi cittadini. Seppur riprovevole, meschina, gravisssima ma non si può ucciderne 1000 ogni 3. Sembra quasi un contrappasso dantesco. Negli anni del Rrich lo subivano loro ed ora si vendicano sui palestinesi. Non si è nemmeno indagato sulle cause dell' assisinio dei 3 ragazzi: che li ha uccisi, perchè, se è stata opera di fanatici, concordata con Hamas, un maniaco, operazione isolata, etc.
Ogni volta però è così. Ad una azione rispondono bombardamenti e massacri.
2) E' vero, Hamas da Gaza lancia i razzi ma la maggior parte delle volte vengono sparati in conseguenza di operazioni israeliane. Mi chiedo sempre questo: Isreale è considerato da tutti un paese civile, "occidentale", etc. mentre gli arabi sono zulù, incivili, violenti,. etc.
Bene. Chi dei due stati, secondo queste teorie diffuse ovvio, dovrebbe dare il buon esempio alla fine dell' escalation? Il "civile o l' "incivile"?
3) E comunque, torto o ragione, non è possibile che Gaza sia uno stato chiuso dal quale non si possa ne entrare ne uscire e tutto è controllato da Israele. Non mi sembra una cosa normale che possa stare da nessuna parte.
E come abbiamo visto nel nostro viaggio anche a Hebron la situazione è vergognosa.
Maxdivi ha scritto:Sul punto 3 e' chiuso, ma chiuso per i poveri cittadini non per latri. VIsto che mi sembr assurdo che Gaza riesca a possedere missili di gittata sempre maggiore, nonche' udite udite un drone....
La gente a Gaza ha fame e non ha il pane, ma Hamas possiede ed usa un drone, che non costa certo poco e non si sa come ci entra nella striscia ben controllata.
Come si diceva in passato, questa storia del conflitto arabo palestinese puzza da tutte le parti e c'e' molto marcio sotto.
geom.Calboni ha scritto:In pratica hanno deciso di ucciderli tutti?
Azione di terra in concomitanza con attacchi dal cielo e dal mare in un territorio piccolissimo e prevalentemente desertico e spiaggioso quindi con la popolazione concentrata prevalentemente in alcuni punti.
Jena Plissken ha scritto:Come volevasi dimostrare
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