Persia on my mind - Iran 2014

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda flyingsoul » 10/09/2014, 12:22

Kokorì ha scritto:Fanno schifo...????? :o
Va be' comunque...volevo giusto segnalarvi che quando sono stata in Sri Lanka e le info della Lonely non erano corrette abbiamo mandato una mail all'indirizzo scritto sulla guida. Ci hanno risposto che avrebbero aggiornato la prossima edizione con le info date da noi, e ci avrebbero addirittura citato nei ringraziamenti (o contributi, o qualcosa del genere, non ricordo).
Gloria a parte, si spera che le esperienze in questi posti poco frequentati siano almeno utili a qualcuno...


Anche io le uniche 2 volte che ho utilizzato la lonely mi son trovato benissimo, con info precise ed esaustive.
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Leia74 » 10/09/2014, 13:30

Purtroppo le Lonely variano tantissimo in qualita' a seconda dell'edizione e del paese. In alcuni casi sono ottime, in altri molto deludenti. Ma non e' che uno lo possa sapere prima... Per cui secondo me vale sempre la pena di informarsi ANCHE per altri canali almeno su cose come giorni e orari di apertura.
Racconto interessantissimo!!!!
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 10/09/2014, 14:15

Leia74 ha scritto:Purtroppo le Lonely variano tantissimo in qualita' a seconda dell'edizione e del paese. In alcuni casi sono ottime, in altri molto deludenti. Ma non e' che uno lo possa sapere prima... Per cui secondo me vale sempre la pena di informarsi ANCHE per altri canali almeno su cose come giorni e orari di apertura.
Racconto interessantissimo!!!!


Quoto per il ragionamento lonely, ma per l'Iran erano veramente tantissimi gli errori: prezzi, cartine (dai, almeno copiare google maps!), orari, info generali, etc. e le fonti a cui attingere molto poche. Dipende molto dal paese.
In generale non le amo, proprio perché essenziali sulle info culturali, prive di foto e per gli errori. Altri viaggiatori, conosciuti sul cammino, si sono lamentati
Va a preferenze personali e a gusti. Poi l'errore può starci, ma erano veramente troppi (quasi più quelli che le le info giuste). Il top delle topiche pagate sulla mia pelle deve ancora arrivare nel racconto.
Ma c'è già un topic sulle guide.

Leia: in questi giorni penso che ti scriverò un mp, devo chiederti una cosa. ;)
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Leia74 » 10/09/2014, 16:00

Si anche io ho trovato una cartina sbagliata ad esempio nella LP dei Balcani, a Sarajevo. Comunque qui siamo OT hai ragione :-)
Scrivi pure! :-)
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 10/09/2014, 23:18

Giorno 7

http://www.youtube.com/watch?v=4YB46Vyx0rY

Il settimo giorno è quello dell'arrivo a Yazd. Pullman "special" e in circa 4 ore sono alla stazione degli autobus. Anche Yazd è in mezzo al deserto, in questo caso vicino a due deserti, di cui uno sabbioso, e quindi fa caldo. Prendo il taxi e mi faccio portare all'hotel, il Kohan International House. E' una casa tradizionale iraniana riadattata a hotel. Quindi molto grande, con un paio di cortili su cui si affacciano le camere.
Per circa 17 euro ho una camera con bagno privato, colazione, frigorifero e aria condizionata sparata sul letto (ma che posso accendere e spegnere, non è centralizzata).
Il taxi mi porta in centro città - l'albergo è nella zona vecchia - e subito noto che Yazd inizia a piacermi. La old town è un dedalo di vicoli e case costruite con uno speciale materiale simile all'argilla, con tetti a cupola e skyline dominato qua e là dai bagdir, le torri del vento.
Anche in questo caso metto alcune foto ed evito la descrizione a parole.
Subito noto come moto e auto se ne fottano della ristrettezza delle strade e vadano come nulla fosse. Intanto passa in me un pensiero: "io in questi vicoli mi perdo. Sicuro".
Comunque, preso possesso della camera e sistemate le prime cose, decido di uscire a mangiare.
Yazd mi ha ricordato sotto certi aspetti Kashan. Infatti anche lei di giorno si trasforma in città deserta: le attività chiudono e i locals non escono di casa per il caldo. In realtà mi è sembrata calda ma più sopportabile di Kashan. Sicuramente caldo secco, quindi tollerabile anche perchè nel periodo della mia visita non siamo mai andati oltre i 40°.
Arrivato a un fast food locale scelgo un panino con carne di cammello. Mai provata, devo dire che non è male. Panino e coca cola per un totale di 1,5 euro circa.
Per l'ennesima volta un iraniano mi chiede da dove vengo e mi chiede se mi piace Yazd, o più in generale l'Iran. E' sinceramente felice quando gli dico che fino ad oggi la mia risposta è sì.
Questo capita veramente spesso. Tanto per fare un altro esempio, poco prima nel fast food (veramente piccolo, minuscolo) c'era un padre con il figlio di 5 anni circa. Pur non parlando una parola di inglese - e almeno lui non si è sforzato di parlarmi in farsi convinto che lo capissi ma si è limitato ai gesti - mi ha detto il suo "benvenuto in Iran" provando una sorta di dialogo. Il bambino era invece timidissimo e questo suscitava un po' di delusione nei confronti del padre, che si aspettava più vivacità dal bambino.
A pranzo finito mi butto nella città, la parte vecchia. Vado poco lontano, verso la piazza con la Prigione di Alessandro (si sostiene fosse una prigione costruita da Alessandro Magno in persona, ma la cosa è abbastanza dubbia) e poi giro così, un po' a caso per il centro storico, dopo aver conosciuto quello che chiamerò "il Re di Yazd" ovvero un signore con baffazzi, molto simpatico e che si offre di farmi da guida. Rifiuto l'invito ma ricevo un sì quando gli chiedo di poterlo fotografare. Un gran personaggio!
Finito il giro, in cui mi perdo un paio di volte, torno in albergo e sulla strada due bambine, due gemelline che stanno giocando, mi vengono incontro solo per dirmi "hi!", poi fuggono via.
Yazd è forse stata la città più ospitale nel senso di saluti etc. che ho trovato (quella dove è più facile conoscere credo Isfahan, considerando i vari picnic).
Anche due giorni dopo, vicino al mio albergo, ho incrociato un uomo sul mio cammino che portava con sé un cesto di fichi appena raccolti. Vedendomi mi è venuto incontro e me ne ha regalato uno con un semplice ma sincero "welcome to Iran!". In albergo chiedo al ragazzo della reception dove è possibile salire sui tetti e lui mi dice che l'albergo lo consente. E' l'ora del tramonto, così non me lo faccio dire due volte e vado su a scattare qualche foto.
La sera scelgo di cenare in un ristorante poco distante, sempre nel centro storico e sono costretto per l'ennesima volta a prender carne. Poi decido di andare al bazaar ma è piuttosto tardi, sono già le 10 passate (per i loro orari è così), quindi ne vedo solo una parte. Torno in albergo ma prima mi fermo a prendere dei dolcetti (la città è famosa per le pasticcerie. Devo dire che non ho trovato nulla di veramente eccezionale, pur avendo provato vari tipi di dolci), una coca cola e una sigaretta (si possono prendere sciolte). Al ritorno in albergo mi rilasso per un po' in cortile, prima di andare in camera: una sigaretta, una coca cola e il fascino della casa tradizionale mette un po' di quiete dopo le fatiche del giorno. Mando qualche messaggio via whatsapp, quando vedo rientrare un paio di olandesi. Sono di Eindhoven. Così ci fermiamo e scambiamo quattro parole: sull'Iran, su Yazd, sui programmi di viaggio, sul calcio (Milan Psv dell'anno scorso, a cui ero presente a S. SIro, su Balotelli, sui calciatori olandesi, su MIlan Psv del 2005, la semifinale con goal di Ambrosini a cui era presente uno dei due), sulla birra (entrambi l'abbiamo salutata all'aeroporto di Istanbul), sull'Olanda e sull'Italia, sui timori e la fama assurda di Iran come paese pericoloso, presente anche in Olanda, mi parlano della coppia italiana anch'essa truffata sul pullman per Kashan, etc.
Facciamo qualche risata e in men che non si dica si è fatta mezzanotte. Mi è piaciuta la serata. Mi ha fatto pensare a quando nei caravanserragli si incontravano mercanti da ogni dove (anche Marco Polo è passato per Yazd) e la sera, probabilmente, qualcuno si incrociava per scambiare 4 parole e, magari, concludere affari prima di ripartire il giorno seguente.
Ora i viaggiatori si sono sostituiti ai mercanti, ma probabilmente poco è cambiato.
Anche noi il giorno seguente ripartiremo. Magari verso altre città oppure, come nel nostro caso, verso altri luoghi della stessa città. E come i viaggiatori-mercanti di anni fa, finito il giorno è tempo di riposo. Sono le 12 passate e quindi ci ritiriamo nelle nostre camere.

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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 14/09/2014, 18:06

GIORNO 8

http://www.youtube.com/watch?v=F_p6Y0hx9q0

L'indomani mi sveglio, faccio colazione e torno in camera.
Poi, mi reco alla reception. Devo prenotare l'autobus e l'albergo per Tehran. Prima di partire la tratta Yazd - Tehran, la più lunga del viaggio, la vedevo in modo molto tranquillo: la Lonely dava treni e autobus frequenti.
Quando chiedo alla receptionist se è meglio treno o autobus e lei mi riponde autobus sono rilassato. "Autobus sia, tanto se non ne trovo di Vip scelgo il treno, non ci sono problemi."
Provo quindi a far chiamare per l'autobus Vip, ma non ce ne sono. Primo campanello d'allarme. Ma resto tranquillo, "ok, allora proviamo con il treno. Sono frequenti, uno il mattino seguente mi va bene. Verso le 9 sarebbe perfetto". La receptionist mi guarda e mi dice che non sono affatto frequenti, ma proverà a chiamare. Ce n'è uno alle 6 del mattino e uno alle 8 di sera. Secondo campanello di allarme.
Non capisco, ma la Lonely dava i due mezzi "frequenti". E i treni sono 2 e gli autobus poco di più!
Così decido di fare una notte in più a Yazd rispetto alle 2 programmate. Prenoto l'albergo di Tehran, la seconda scelta dato che la prima è al completo. E decido di andare a mangiare, al ritorno ci sarà un altro addetto alla reception che potrà dirmi se ho la possibilità di restare al Kohan o dovrò trovare un'altra sistemazione in città.
Sazio - solito panino con carne di cammello e coca cola - inizio il colloquio con l'altro ragazzo della reception, che mi conferma subito la possibilità di rimanere al Kohan, alla stessa stanza.
Il primo colpo di fortuna della giornata, anche se vorrei spaccare la Lonely in testa a chi l'ha scritta.
Ora è il momento di trovare l'autobus per il giorno dopo, chiedo espressamente il Vip. Sono costretto a scegliere tra uno al pomeriggio e uno la sera e scelgo il secondo, dato che il tragitto è superiore alle 9 ore, ottenendo conferma del fatto che sia Vip. Ora sono più tranquillo e provo a vedere, come cerco di fare sempre, il lato positivo: Yazd in fondo è bellina, Tehran quasi per nulla. Potrò girare con più calma la città, ciò che mi manca. Le escursioni fuori non le ho programmate comunque, dato che l'uscita nel deserto (alcuni fanno nottata) era forse l'unica cosa che mi avrebbe dato fastidio fare in solitaria e altre escursioni tipo la vicina Ciak Ciak, leggendo le sue caratteristiche, non mi interessano.
Così esco e inizio a incamminarmi per la meta odierna: il Tempio del Fuoco Zorohastriano.
Non è vicinissimo, quindi sarà una lunga camminata. E il caldo è abbastanza forte ma ormai il fisico è abituato a lunghe camminate.
Arrivato lì scopro che gli orari della guida sono ancora sbagliati ma la sfortuna è ridotta: anche in questo caso solo 1/2 ora di errore. Quindi vado in un negozietto fast food, prendo una coca per far passare il tempo e prendere un po' di fresco, e poi faccio la visita. Devo dire che non mi ha colpito molto.
Poi faccio ritorno in albergo, mi preparo per la sera ed esco. Solito ristorante, bazaar, dolce e faccio ritorno in albergo, dopo un po' ecco arrivare i due olandesi. Scambiamo ancora 4 parole e mi raccontano della mattinata nel deserto, l'indomani andranno a Ciak Ciak e poi anche loro nel pomeriggio lasceranno la città alla volta di Shiraz.
Dai loro racconti capisco ulteriormente, conoscendomi, che ho fatto bene ad evitare la visita nel deserto: in compagnia l'avrei fatta più che volentieri ma da solo non mi sarebbe piaciuta.
Dopo pochi minuti faccio ritorno in camera. Ancora un altro giorno a Yazd, in fondo meglio così. Poi sarà nuovamente la volta di Tehran.

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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 15/09/2014, 11:10

GIORNO 9

http://www.youtube.com/watch?v=G5VOCEkTWME


Il nono giorno, dopo la colazione, esco verso le 10. Prima tappa il museo dell'acqua. In Iran il sistema idrico è particolare, con qualyat e altre strutture (per approfondimento rimando a Internet). Ci sono canali sotterranei, scavati con il duro lavoro di tanti operai; i migliori sono quelli cittadini, ben retruibiti e molto richiesti.
Nel museo ritrovo un ragazzo credo giapponese incontrato prima a Kashan e poi a Isfahan. Ci riconosciamo, ridiamo per la casualità e ci salutiamo. Oggi fa abbastanza caldo e mi complimento con me stesso per l’acquisto dei pantaloni che sto indossando: cotone ultraleggero, con tasconi laterali, alla modica cifra di 4 euro all’Ipercoop. Quasi sembra di non indossare nulla talmente sono leggeri.
Poi, una volta pranzato mi incammino verso il Bagh-e Dolat Abad (sono andato a recuperare il nome sulla guida. Come avrete notato non metto nomi di località o siti, non ne ricordo uno solo. E leggendo questo potrete ben capire il perché). Una residenza antica con ampio giardino, patrimonio dell'Unesco. Durante il tragitto entro in una pasticceria e provo 4 diverse tipologie di pasticcini locali. Quando faccio per pagare il negoziante non vuole. Io rimango un po' offeso e provo in tutti i modi a pagare (per loro sermbrava un po' strano che una persona prendesse solo 4 pasticcini, però non mi andava di imbottirmi di dolci, che tra l'altro non conoscevo) e alla fine riesco a pagare, ma i negozianti ci rimangono un po' male. Intanto ricevo una telefonata di lavoro, a cui ovviamente non rispondo. Fanculo!
Giunto a destinazione visito la residenza, di cui metto le foto.
Una volta finito, inizio subito il cammino di ritorno, dato che disterà circa 4-5 km dall'albergo.
Alle 20 è fissato l'orario di fuga in direzione fermata autobus tramite taxi.
Quindi arrivo, preparo le valigie, mi rilasso un po', faccio la doccia e vado a mangiare l'ultimo panino al cammello. Sulla strada incontro un bambino di 7-8 anni che mi chiede da dove vengo. Ha in mano una striminzita Pantera Rosa e mi fermo a parlare con lui nel suo stentatissimo inglese, scherzando un po'. Il sorriso di un bambino iraniano è l'ennesimo regalo di un popolo splendido. Non povero, in generale. Ma nemmeno ricco. Persone che pur avendo "poco" sono in grado di darti tutto, in fatto di ospitalità.
Curiosità e gentilezza fanno il resto.
Una volta mangiato l'ultimo panino decido per un dolcetto nella "mia" pasticceria e ritorno in albergo. Sono ormai quasi le 20 e quindi faccio chiamare il taxi che in pochi minuti arriva e da lì si parte verso l'autostazione.
Non è piccola, così chiedo informazioni e, una volta ottenute, mi reco al desk della compagnia contattata telefonicamente. Trovo al bancone un anziano con un giovane, così mi metto in fila. Non so cosa abbia combinato il vecchio ma probabilmente deve aver sbagliato biglietto o qualcosa di simile. Credo che il giovane sia suo nipote. Dopo 15 minuti sono ancora lì a provare a ottenere non so cosa. Il nipote è un emerito minkione, questa è la mia impressione. Così mi si avvicina un altro dipendente e ritiro il mio biglietto con lui. Al momento del pagamento capisco che l'autobus non è VIP dato che costa meno di quanto comunicatomi alla reception dell'albergo. Sulle prime mi incazzo parecchio: sono 600 e rotti km, notturni. Gradirei un po' di comodità. Poi capisco che tanto non ho altra scelta, ormai è fatta, dato che quando chiedo che fine ha fatto il VIp mi rispondono "tomorrow morning". Spero nella seconda categoria anche in virtù della lunghezza del tragitto. Intanto mi indicano da dove parte l'autobus e mi reco alla banchina d'attesa. Appena arrivato lì mi fermo di blocco ed esclamo un forte "mavaffanculo!". La visione che mi si presenta è inquietante. Un autobus di terza categoria. Probabilmente è quello che nel 1918 ha portato il mio bisnonno a Vittorio Veneto. So già la risposta però spero in un colpo di culo e quindi mi reco verso l'autista a chiedere se quello è l'autobus per Tehran. Colpo di culo che non c'è: la risposta è affermativa. Non parlano inglese. Consegno loro la valigia. Solitamente viene assegnato un numero corrispondente alla valigia in modo da evitare furti o errori. In questo caso no e l'addetto alle valigie me la posiziona proprio davanti. Faccio per prenderla e spostarla in fondo, almeno riduco il rischio. L'uomo mi blocca al volo e, non so come, capisco che mi sta assicurando che nessuno la toccherà. Vedo gente che in parte ride, forse per la mia incazzatura. Ma la sfiga quando colpisce ci va giù duro, quindi quando saliamo e chiedo di indicarmi il posto all'addetto - sapevo traslitterare i numeri ma il guaio è che ce n'erano parecchi e non capivo quale fosse il numero di posto - vengo sommerso da ulteriore cacca: ultima fila, posto più laterale. Lato opposto al portellone valigie. Quindi non posso in alcun modo verificare la mia valigia in altre fermate.
Oramai sono rassegnato, digerisco la sfiga e mi siedo. Accanto ho gente credo afghana: un uomo, poi 3 donne. Una ha la mascherina, credo sia malata. L'uomo, pur non parlando inglese, si rivela gentile. Mi offre acqua (che ho, quindi rifiuto), arachidi etc. Io faccio un po' lo stesso.
Sul pullman ci sono solo altri due occidentali oltre a me, credo francesi o belgi. anche loro sono dalla parte opposta al portellone, ma ad ogni fermata uno si alza e si affaccia a guardare. Io penso che tanto ormai... ormai un cazzo! Quando la sfiga vuole colpire, ecco l'ultimo colpo. Poco prima della partenza arrivano anche il vecchio e il minkione. Quest'ultimo sceglie di darmi ragione e di confermare la minkiaggine: siamo appena partiti. Lui si alza a apre la botola posta sul tetto, quella che ogni tanto c'è sugli autobus datati. Così io e l'afgano ci ritroviamo aria in faccia, proprio per facilitarci il sonno. (ma chi cazzo gliel'ha chiesto? E soprattutto, prima di farlo non trovi sia il caso di chiedere?).
Noto che il finestrino balla un po', creando un rumorino di sottofondo, ma soprattuto che gli ammortizzatori necessiterebbero di un cambio. Balliamo un bel po'. Non mi lamento nemmeno più, tanto ormai... il fato è stato meschino ma so anche il perché: vuole darmi la possibilità di incontrare Andrew Burke, l’autore principale della Lonely Iran, per pestarlo a sangue. Quindi so che, pur trattandosi di autobus scassato e pericoloso, a destinazione ci arriverò sano e salvo.
Per fortuna dopo circa 3 ore un uomo si alza e chiuderà il portellone. Un paio di volte il minkione parlerà a voce alta al telefono, per la gioia di altri che lo guarderanno molto male. Gli iraniani sanno mantenere la calma, in Italia il minkione avrebbe rischiato grosso. A dire il vero non so quale sia il comportamento migliore, se il nostro o il loro.
La strada è monotona, tutto deserto stile California. Ogni tanto qualche paesino. Noto che tutti i paesini riportano a centro strada dei fiori di plastica con, al posto fiore, la foto di un uomo morto durante la guerra con l'Iraq.
Nel viaggio, che definire scomodo è un eufemismo, dormirò a fasi alterne per un totale di circa 3 ore (forse, e ancora non so come ci sono riuscito).
Un'unica sosta al mattino, verso le 6. Scendo per fare pipì. Mezz'ora dopo entriamo a Tehran. Fermata Azadi Tower. E lì mi fanno capire che devo scendere. La mia valigia c'è. Io, più o meno, ci sono.

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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda obe » 18/09/2014, 12:51

Troppi impegni mi hanno tenuto un po’ fuori dal forum.. ma appena iniziato di leggere questo racconto, non riuscivo a fermarmi

Che dire?
Grande esperienza.. gran viaggio.. in un luogo così lontano dai canonici viaggi. bravo Leb.

Entrando nel dettaglio, con un po’ di cose che mi hanno colpito mentre leggevo
ma a Teharan , oltre al traffico… smog? È vero che è pazzesco?
Peccato per la disavventura del primo bus, in genere io cerco sempre di evitare chi mi si fionda addosso per propormi un transfert o qualcosa di simile, di sicuro non sempre si è pronti e reattivi e alcune fregate son capitate anche a me.
Per il caldo… alla fine come è andata? Leggevo di kashan che era pazzesco.. per il resto?
Prezzi allora confermi che sono veramente bassi? Per ora hai detto dei taxi (comunque sempre cifre più che abbordabili), hotel (anche qui, ho letto di un 20 euro circa a notte in singola, molto buono)
Il dolce gaz.. deve essere niente male
Sembra che siano molto ospitali o comunque molto curiosi di voler comunicare con persone nuove, no? Ho notato i bambini, il signore che voleva migliorare il suo inglese, i ragazzi.. peccato per quel picnic mancato a Isfahan, ma ti sei rifatto con l’uscita al giorno 6
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 18/09/2014, 15:42

obe ha scritto:Troppi impegni mi hanno tenuto un po’ fuori dal forum.. ma appena iniziato di leggere questo racconto, non riuscivo a fermarmi

Che dire?
Grande esperienza.. gran viaggio.. in un luogo così lontano dai canonici viaggi. bravo Leb.

Entrando nel dettaglio, con un po’ di cose che mi hanno colpito mentre leggevo
ma a Teharan , oltre al traffico… smog? È vero che è pazzesco?
Peccato per la disavventura del primo bus, in genere io cerco sempre di evitare chi mi si fionda addosso per propormi un transfert o qualcosa di simile, di sicuro non sempre si è pronti e reattivi e alcune fregate son capitate anche a me.
Per il caldo… alla fine come è andata? Leggevo di kashan che era pazzesco.. per il resto?
Prezzi allora confermi che sono veramente bassi? Per ora hai detto dei taxi (comunque sempre cifre più che abbordabili), hotel (anche qui, ho letto di un 20 euro circa a notte in singola, molto buono)
Il dolce gaz.. deve essere niente male
Sembra che siano molto ospitali o comunque molto curiosi di voler comunicare con persone nuove, no? Ho notato i bambini, il signore che voleva migliorare il suo inglese, i ragazzi.. peccato per quel picnic mancato a Isfahan, ma ti sei rifatto con l’uscita al giorno 6


Provo a rispondere velocemente, poi su hotel etc. magari metto un messaggio riassuntivo alla fine.

Lo smog a Tehran è forte. Specie di giorno. La sera andando verso la montagna, in un quartiere senza auto, si sentiva la differenza.
Per le disavventure: alla fine, quando poi si ricorda il viaggio e si è a casa, si ride su. Al momento l'incazzatura è ovvia. Diciamo che fanno parte del viaggio, gli danno un po' di colore.
Però per quel caso specifico il fatto è che all'autostazione tutti gli autisti di autobus sono lì che aspettano e tutti ti vengono addosso contemporaneamente.
Il caldo? Insopportabile a kashan e un po' a Yazd, che sono città nel deserto. A Tehran e Isfahan l'ho trovato sopportabile. Infatti di giorno sono vive, a differenza delle prime due.
Tieni conto che sono città in altura, con caldo secco. Però 43 gradi, sarà pure secco, ma li senti.
Prezzi sicuramente bassi. Per gli hotel cambia molto da Tehran al resto del paese, la prima è più cara. Purtroppo gli alberghi più economici tendono a non rispondere alle mail e il primo era caruccio, ma poi ne ho preso un altro a 22 euro, se ricordo bene. Tutti con climatizzatore e frigo in camera. I prezzi fuori Tehran scendono, con camere e hotel più belli a meno di 20 euro. Cibo ultraeconomico e trasporti pure. Un po' cari i taxi, mettendo in conto che sei turista. Però anche lì, basta farli chiamare dall'albergo e si paga meno. E se si riesce ci sono i savari, ovvero le mashrutke - le ho prese l'ultimo giorno - o i mototaxi, ma lì non ho avuto il coraggio (o l'incoscienza) per prenderli.
Il Gaz è buono, ma il resto dei dolci provati un po' meno. La cucina persiana non è stata eccezionale, si parla comunque di gusti personali.
Sull'ospitalità ci sarebbe da fare un capitolo a parte. Lo sono veramente. Un po' per curiosità, un po' per natura, è facile conoscere e si fanno in 4 per darti una mano in caso di aiuto. Non ho citato altri episodi (a Kashan, quando stavo andando a mangiare, c'era un gruppo di uomini che giocava a pallavolo in una piazzetta e vedendomi mi ha chiesto di giocare ma ho rifiutato: faceva caldo, appena docciato, avevo fame; oppure due ragazzine a Isfahan. Non cito gli aiuti per trovare quella via o monumento). Meno curiosità a Tehran, che forse è un po' occidentalizzata. L'uomo che voleva migliorare l'inglese ha telefonato anche sabato notte a 3 e qualcosa. Fortuna che di notte lo spengo.
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 21/09/2014, 11:45

GIORNO 10

http://www.youtube.com/watch?v=oJDPAmMVriI

Stanco, un po’ rincoglionito e assonnato, mi ritrovo a bordo strada insieme ad altri. In lontananza l’Azadi Tower, forse il monumento più famoso della città. Non ho voglia di sbattermi troppo a cercare un taxista e quando vedo arrivare il primo gli faccio subito il nome del mio hotel, l’Hafez.
Poco conosciuto, però in posizione conosciuta. Lui mi fa capire che non lo conosce, ma quando gli mostro la cartina mi dice sì e spara la cifra, che ora non ricordo, ma un po’ altina. Lo so, ma non mi va né di contrattare né di cercare altro dato che, non so perché, ma il pullman non è arrivato all’autostazione ma si è fermato prima, a 150 mt. Dovrei attraversare la strada, con i bagagli. Quindi accetto, anche se non parla inglese. Partiamo. Dopo un paio di minuti vedo che accellera e comincia a guidare forse troppo veloce. Fa una faccia un po' strana, probabilmente sta male. Non so, forse problemi intestinali (credo). Vorrei dirgli “guarda che si guidi così anche io finisco per avere i tuoi disturbi, vai piano!” Fortuna che sono solo le 7 e il traffico è scarso.
Sta di fatto che arrivati a una rotonda accosta, mi guarda e mi dice “exit!”. Io sulle prime non capisco. Poi lo vedo fermare un taxi, non abusivo. Confabula qualche secondo con il tassista, torna, tira fuori le mie valigie dall’auto e mi dice di scendere e cambiare taxi. Dà parte dei miei soldi all’altro tassista e così ripartiamo. Anche il nuovo guidatore non parla inglese e non sa dove sia l’albergo. Finiamo per girare 40 minuti ad minchiam, con lui che chiede ad alcune persone l’indirizzo sino a raggiungere l'albergo. All’arrivo, il nuovo tassista mi chiede dei soldi per il tempo perso; io provo a mandarlo affanculo (è colpa tua se non conosci gli indirizzi, perché mi hai preso?)) ma poi per togliermelo di torno gli rifilo un paio di banconote, totale 3 euro. Ho solo voglia di prendere possesso della camera.
Il giorno prima, l'albergo mi aveva confermato il check-in anticipato a costo zero. Il primo di Tehran mi aveva invece fatto pagare 2 notti, compresa quella dell’arrivo alle 6 del mattino.
Dopo un’oretta la camera è pronta. Entro, mi cambio e mi butto a letto per un meritato riposo.
Al risveglio, dopo quasi 4 ore, giro un po' per la camera sistemando le prime cose. Il bagno è quello di un pub scozzese, fa veramente pena. Però letto e camera non sono male. Per 22 euro, considerando i prezzi cittadini, ci può stare. In compenso alla reception c'è veramente personale cortese, meno al ristorante interno.
Docciato decido di uscire e andare a visitare il Golestan, il complesso dei palazzi reali di Tehran, poco distante dall'albergo.
Il programma giornaliero prevede quello, il bazaar e il Museo dei Gioielli.
All'arrivo al Golestan decido per la visita al Palazzo Principale, consultando la guida e i miei interessi (il Golestan è formato da una serie di palazzi, ognuno con un proprio biglietto di ingresso da acquistare alla reception centrale). Devo dire che mi è piaciuto, dà idea dello sfarzo dell'epoca e dell'importanza a livello internazionale dell'Iran nell'era dello scià. Nel palazzo principale si accede previa vestizione di cuffiette copriscarpe, simili a quelle delle sale operatorie. Non si possono scattare foto. Le sale, sfarzose e imponenti, riproducono con alcuni manichini scene di vita Reale e presentano vari regali ricevuti dalle dinastie e dai governi europei, e non solo, dell'epoca (credo regali non molto disinteressati).
Finito la visita mi reco a mangiare un panino e poi mi butto nel bazaar di Tehran, a quanto dicono il più grande al mondo. E questo devo dire che non mi è piaciuto molto. Per varie ragioni. E' sicuramente diverso da quelli visti nelle altre città iraniane: in questo, alcuni venditori gridano, modello Vucciria o mercati cittadini di una volta (ora in Italia sono in mano a cinesi e stranieri e gli urlatori sono un po' spariti). E' ultra-affollato ed è difficile muoversi. Per fare pochi metri possono essere necessari diversi minuti (c'è da dire che il fato ha voluto farmi visitare il mercato nella sconsigliatissima ora di punta). E' immenso. La sola cosa positiva è che c'è un po' di tutto. Ma dopo pochi minuti me ne vado, troppo caos. C'è da dire che a livello di mercati, di bazaar e viali con serie di negozietti, se ne trovano vari in città.
Rientrato in albergo per prendere un po' di riposo, decido di andare a visitare il Museo dei Gioielli, anch'esso poco distante dall'albergo. Purtroppo lo trovo chiuso, è aperto solo dal sabato al martedì. Questa volta la Lonely ha ragione, ho sbagliato io. Ora devo scegliere una meta alternativa tra il Park e Laleh (o qualcosa di simile) e un mercatino che vedo poco distante. Decido per il B, dato che lo vedo molto tranquillo e il bazaar centrale mi aveva un po' rimbambito anche per la stanchezza della nottata, non ancora smaltita.
Sui musei di Tehran, va segnalata una cosa: hanno giorni e orari di apertura che, per varie ragioni, sono un po' anomali. La città è ricca di musei, veramente tanti (dal Cinema ai Gioielli, da quelli d'arte a quelli dell'auto, tanto per citarne alcuni). Faccio qualche esempio: i Gioielli è aperto dal sabato al martedì; l'ex Covo dell'Ambasciata Americana (quello dei murales) solo dall'1 al 10 febbraio; quello d'arte è aperto solo in presenza di esposizioni di artisti iraniani perché Ahmadinhejad lo aveva chiuso in quanto riteneva l'arte occidentale propaganda occidentale e quindi lo si poteva - o può, ora non so - visitare solo se nel periodo del vostro soggiorno è presente una esposizione dedicata ad artisti locali).
Poi vado a cambiare del denaro e faccio per la prima volta conoscenza con il mercato nero, che evito. Alcune persone stazionano fuori dall'ufficio cambio e avvicinano i clienti prima che questi entrino nell'ufficio. Avvicinato anche me, rifiuto all'istante.
Torno in albergo, riposo un po' e mi preparo per la serata. Decido di mangiare al ristorante interno. La cosa interessante è che non trovo cameriere. Una volta ordinato il piatto, è sparito. Dalla cucina mi chiamano, devo andare di mio a prendere la pietanza. Dopo un po' ecco comparire il cameriere, che si ferma a centro sala a guardare beatamente la tv.
Per la sera decido di tornare a Tajrish, a guardare i possibili acquisti per l'indomani. E noto la maglia della Nazionale Iraniana: un po' farlocca, ma ad essere sinceri non ho mai trovato nulla di marca originale in tutto l'Iran.
Una volta girato per bene, mi muovo in tempo per la metro (l'ultima corsa è molto presto, alle 10.30 della sera) e poi torno in albergo.

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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 25/09/2014, 14:15

GIORNO 11

Mi risveglio al mattino e vado a far colazione. Non male, anche se arrivando tardi la gente si è già pappata un po’ tutto (l’anguria è quasi finita).
In tutto l’Iran ho trovato una colazione standard: uovo, pane, marmellata (di fragola e carote, quasi ovunque), burro, miele, frutta (in alcuni casi).
Oggi è il giorno dell’Azadi Tower. Torno in camera a dormire e poi, fatta una certa ora, decido di andare a mangiare una pizza e pur ordinando una “cheese” mi arriva una “di tutto un po’”. Sazio vado a prendere la metro, direzione Azadi Tower. Purtroppo dimentico in camera la macchina fotografica e quindi ho solo foto fatte di fretta via cellulare, che non posto.
Torno al bazaar di ieri e girovago a casaccio per un po’; nel frattempo ricevo un paio di inviti a prendere il mototaxi. Ieri un famoso forumista mi aveva invitato a farlo. Prima di partire era una delle cose che avevo programmato. Poi arrivato lì mi sono reso conto che è una di quelle cose facile a dirsi e meno a farsi (Rada: ma sei sicuro di aver preso “varie volte” il mototaxi a Tehran e non in qualche altro paese asiatico?). Durante gli ultimi due giorni in città lo riceverò sia dalle classiche moto iraniane sia da una Honda Cbr 600. Ora, se già con le prime mi sarei cagato sotto figuriamoci con quella!
Una volta tornato in albergo decido di chiedere informazioni sull’acqua di rose, dato che una amica me l’aveva chiesta. E’ giovedì pomeriggio e il negozietto poco distante è chiuso. La receptionist ordina al cameriere “fannullone” di accompagnarmi a comprarla in un negozio più distante. Lui, controvoglia, mi porta a prenderla e per circa 1,5 euro porto a casa due bottiglie da mezzo litro. Del resto questo è l’ultimo giorno e quindi shopping sia!
Poi torno in albergo e inizio a prepararmi per la serata.
Il programma prevede un giro a Darband. Così esco presto e una volta arrivato a Tajrish cerco un taxi che mi porti su, verso il quartiere. Cifre assurde. A un certo punto vedo un savari, ovvero una mashrutka. Così mando in culo i tassisti, non so perché ma mi esce un complimento veneto (ma andate in mona!), e vado verso il savari. Sparavano circa 250 mila rials. Per 10 mila mi farò portare via savari. Ci mettiamo un bel po’, c’è parecchio traffico dato che è giovedì sera. Una volta arrivati mi incammno per il sentiero e scelgo un ristorante. Darband è molto caratteristico, con tanti ristorantini incastonati nella roccia della montagna. Fa più fresco, c’è aria più pulita.
Dopo la cena mi dedico a una camminata digestiva. Il sentiero si inerpica su per la montagna e noto un paio di persone che lo attraversano per fare trekking, dato che salgono ancora più su attrezzati di tutto punto. Tehran è una città con un fortissimo dislivello tra la zona sud e quella nord.
Ho trovato Darband una zona piacevole, molto caratteristica anche se con prezzi un po’ superiori alla media.
Finita la passeggiata prendo il savari di ritorno e arrivato a Tajrish mi dedico allo shopping: passo all’acquisto della maglietta della Nazionale, taglia L anche se mi va un po’ troppo aderente (era l’unica rimasta). Qualche dolcetto, una bibita e faccio ritorno in albergo.
Preparo le valigie, mi do una lavata e scendo nella hall. E’ circa mezzanotte. E’ venuto il momento di recarsi in aeroporto. Il tragitto lo farò con un fidato autista dell’albergo, molto somigliante al padre di un mio amico. Durante il viaggio ogni tanto si rivolge a me in farsi e provo a fargli capire che non lo parlo. Alla terza e quarta volta, rassegnato, gli rispondo “un fiorino!”.
All’arrivo in aeroporto (ore 1 am) trovo una ressa disumana di persone. Credo che d’estate le ore di punta siano quelle notturne. Mi ha ricordato l’aeroporto di San Pietroburgo, anche a Tehran i controlli sono parecchi. Per fortuna finisco quasi sempre in cima alla fila e ho tempo per dedicarmi all’ultimo shopping, quello fozato (spendere buona parte dei Rials rimasti) e quindi passo al beveraggio, a qualche merenda e a una confezione di tea persiano – rigorosamente in foglie – per mio cognato, cultore della bevanda.
L’aereo partirà in ritardo – circa un’ora – e quindi provo a riposare un po’, senza risultato.
Poi partiamo. Fuori, in lontananza le mille luci della città accompagnano il mio addio (o arrivederci?) all’Iran.
Dentro, i ricordi mi passano per la testa. I sorrisi delle persone, dei bambini che ti vengono incontro, anche solo per dirti ciao, delle persone conosciute per una sera o anche solo per qualche secondo. Chi lo sa? Forse li reincontrerò, magari in viaggio, ancora sulla strada.
Ho visto bei luoghi e conosciuto un bellissimo popolo. Due cose mi sono un po’ mancate: la musica e la birra.
Così, tornato a casa, una delle prime cose che ho fatto è stato accendere lo stereo con il primo cd a portata di mano (Permission to Land) e stappare una mia birra.
L’Iran mi ha colpito. Un viaggio particolare, consigliato a tutti.

http://www.youtube.com/watch?v=cFX0bVLR574


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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Leia74 » 25/09/2014, 15:41

Bellissimo racconto! L'Iran mi attira tantissimo...
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 28/09/2014, 22:29

Grazie e ciao a tutti.
Prima che partiate per l'Iran, qualche info pratica.

Alberghi: tutti i prezzi sono riferiti a notte e colazione. Hanno aria condizionata, frigo in camera, in alcuni casi forno a microonde (ovviamente non utilizzato) e prodotti da bagno. In tutti Internet funzionava abbastanza bene (come velocità intendo, dato che molti siti sono sottoposti a censura, vedi Youtube, i vari social network e i siti di notizie, persino sportive. Da notare che il sito Ansa era inspiegabilmente visibile e lo era pure quello delle scommesse sportive - gli iraniani usano i proxy e hanno tutto, anche se in modo illegale). Da notare che la pulizia in genere la fanno solo su richiesta.

Tehran

A Tehran sono stato in due strutture.
Hotel Saina: un po' caro. 40 euro circa - cambio 1 a 41.000 - ma molto pulito e ben attrezzato. Il più bello come comfort, senza dubbio. Un po' decentrato, ma Tehran è immensa e quindi dovrete comunque muovervi.

Hotel Hafez: centralissimo, a pochi metri da Golestan, Bazaar e Museo dei Gioielli. Solo un po' di problemi con il bagno, non proprio perfetto, piccolo e non molto attrezzato. Prezzo intorno ai 22 euro.

Kashan

Ehsan Traditional House: le case tradizionali sono case antiche adattate ad alberghi. Per case si intendono case con più cortili su cui si affacciano le camere. Non sono villette ma ville molto grandi. Fatta questa premessa, dettata dal nome, il prezzo era di circa 20 euro. Ora non ricordo esattamente perché ci ho anche cenato. Era l'unico con bagno privato esterno alla camera. Albergo molto bello.

Isfahan

Hotel Iran: centrale, posizione perfetta. Un po' datato da fuori, ma dentro tutto sommato ok. Forse quello con pulizia non impeccabile ma comunque buona. Sicuramente quello con colazione più carente. Prezzo 17 euro. Qua ho utilizzato anche il servizio lavanderia a circa 2 euro.

Yazd

Kohan traditional house: centralissimo, proprio all'inizio della città vecchia. Casa tradizionale, un po' meno bella di quella di Kashan ma comunque ok. Più confortevole. Questo è stato l'unico in cui prendendo una singola sono finito in una singola, negli altri mi davano la doppia (al prezzo della singola), quindi la camera era un po' piccola ma comunque ok. Prezzo 18 euro circa ma qua ho preso un po' di volte qualche bibita e quindi non so il prezzo dato che è finita nel conto. Mi hanno regalato circa 4 bottigliette d'acqua non facendomela pagare (grazie!).

I prezzi dei ristoranti sono risibili. Fast food circa 1,5 euro panino più bibita. Ristoranti dipende ovviamente dalle pietanze e dal luogo, i prezzi variano. Ma io per una bottiglietta d'acqua, un secondo con riso e in alcuni casi un dolce ho sempre speso meno di 8 euro, quando ho speso tanto, in alcuni casi 4 o 5 euro.

Trasporti molto economici. In pullman dipende ovviamente dalla tipologia, ma per capirci VIP Tehran - Kashan (anche se in realtà il prezzo è per Isfahan, nel racconto la vicenda è citata) costava 5 euro. La tratta più lunga, Yazd - Tehran, circa 600 km, in pullman Vip sarebbe costata 300000 Rials (ovvero 30000 Tomans), quindi 7,5 euro. Io ho pagato 20.000 Tomans per il pullman più "scaccione" - anche qua il perché è già citato.

Questo è quanto, per altre info c'è sempre il topic generale sull'Iran. ;)
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda obe » 12/10/2014, 16:11

Bel viaggio in un posto molto affascinante!
Bravo Leb, ora aspettiamo la prossima meta 8-)
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda geom.Calboni » 18/03/2015, 20:30

Con un clamoroso ritardo... :oops: mi sono gustato il racconto.
Bello come anche il viaggio.

Il traffico di Tehran da te descritto mi ha ricordato quello di Baku. Un pomeriggio mi sono fermato parecchi minuti a gustarmi le scene clamorose di macchine ed autisti.

Forse Leb, effettuare il viaggio in solitaria in Iran è un po troppo in solitaria?
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 19/03/2015, 13:11

In che senso?
Ti dirò, penso l’esatto opposto. L’Iran è forse il paese tra quelli da me visitati in solitaria ideale per un viaggio da soli.
Anzi, è dove ho visto più viaggiatori in solitaria.
Non ci sono problemi di sicurezza, si interagisce molto facilmente con la gente del luogo etc.


Non so, per quanto mi riguarda l’iran non solo è una buona meta per viaggi simili. anzi, personalmente consiglio di andarci da soli.
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda geom.Calboni » 19/03/2015, 19:49

Lebowski ha scritto:In che senso?
Ti dirò, penso l’esatto opposto. L’Iran è forse il paese tra quelli da me visitati in solitaria ideale per un viaggio da soli.
Anzi, è dove ho visto più viaggiatori in solitaria.
Non ci sono problemi di sicurezza, si interagisce molto facilmente con la gente del luogo etc.


Non so, per quanto mi riguarda l’iran non solo è una buona meta per viaggi simili. anzi, personalmente consiglio di andarci da soli.

Non mi riferivo alla sicurezza.
Ho fatto tanti viaggi da solo (forse sono più quelli da solo che in compagnia) e mi sono sempre trovato bene, conosciuto gente, etc.
L' unico posto dove forse ho avvertito più l' esser soli, soprattutto le sere, è stato però Istanbul, per fare un esempio, dovo non è stato facile riuscire a creare situazioni di conoscenza.
Dal tuo racconto, ma forse ho frainteso, mi è sembrato che anche per te l' Iran è stato "la mia Istanbul" 8-) dove comunque mi sono divertito, ho avuto esperienze ed avventure (morso dai cani la prima sera, tuor degli ospedali :) , gli scontri del 1 maggio, etc.) e tornerei comunque ancora anche da solo.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda ryancooper » 19/03/2015, 20:22

Voglio andarci in Iran prima o poi, ultimamente ho raccolto parecchio materiale informativo negli stand alle fiere di Milano e Berlino.Mi affascina molto il peso della sua storia,da bambino seguivo le vicissitudini dell'Iran, ricordo nei telegiornali quando si parlava della guerra con l' Iraq e del periodo di Khomeini e dello Scià .
Ultima modifica di ryancooper il 19/03/2015, 20:30, modificato 2 volte in totale.
Paesi visitati:Portogallo-Spagna-Francia-Monaco-Inghilterra-Olanda-Belgio-Svezia-Germania-Austria-Svizzera-San Marino-Vaticano-Slovenia-Croazia-Grecia-Slovacchia-Repubblica Ceca-Ungheria-Romania-Bulgaria-Polonia-Lituania- Lettonia-Estonia-Finlandia-Marocco-Usa-Cuba-Ucraina-Scozia-Irlanda

I miei blog : http://tuttobratislava.wordpress.com http://budapestown.wordpress.com
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 19/03/2015, 20:26

geom.Calboni ha scritto:
Lebowski ha scritto:In che senso?
Ti dirò, penso l’esatto opposto. L’Iran è forse il paese tra quelli da me visitati in solitaria ideale per un viaggio da soli.
Anzi, è dove ho visto più viaggiatori in solitaria.
Non ci sono problemi di sicurezza, si interagisce molto facilmente con la gente del luogo etc.


Non so, per quanto mi riguarda l’iran non solo è una buona meta per viaggi simili. anzi, personalmente consiglio di andarci da soli.

Non mi riferivo alla sicurezza.
Ho fatto tanti viaggi da solo (forse sono più quelli da solo che in compagnia) e mi sono sempre trovato bene, conosciuto gente, etc.
L' unico posto dove forse ho avvertito più l' esser soli, soprattutto le sere, è stato però Istanbul, per fare un esempio, dovo non è stato facile riuscire a creare situazioni di conoscenza.
Dal tuo racconto, ma forse ho frainteso, mi è sembrato che anche per te l' Iran è stato "la mia Istanbul" 8-) dove comunque mi sono divertito, ho avuto esperienze ed avventure (morso dai cani la prima sera, tuor degli ospedali :) , gli scontri del 1 maggio, etc.) e tornerei comunque ancora anche da solo.

Mah, ho fatto serata con un gruppo di giovani locali, ho passato del tempo con dei militari in libera uscita, ho rifiutato un Pic Nic, ho scambiato due parole con un militare sul pullman verso isfahan han, quello per tehran con un afgano, l'afgano in albergo, ho rifiutato la partita a pallavolo, due parole con diversi avventori ai vari ristoranti, la mamma con figlia a mangiare il dolce e altri episodi citati e non. A me sinceramente non sembra poco. Anzi! Se ti riferisci alle serate e alla nightlife allora è impossibile semplicemente perché in Iran non esiste, non ci sono locali. Il tutto ovviamente senza couchsurfing che io avverso. l'iran è stato un posto dove è impossibile non fare conoscenze locali, sono proprio loro che si avvicinano
Ultima modifica di Lebowski il 19/03/2015, 20:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Persia on my mind - Iran 2014

Messaggioda Lebowski » 19/03/2015, 20:35

ryancooper ha scritto:Voglio andarci in Iran prima o poi, ultimamente ho raccolto parecchio materiale informativo negli stand alle fiere di Milano e Berlino.Mi affascina molto il peso della sua storia,da bambino seguivo le vicissitudini dell'Iran, ricordo nei telegiornali quando si parlava della guerra con l' Iraq e del periodo di Khomeini e dello Scià .

Il mio consiglio è: parti. Da solo o in pochi. La cosa più bella è proprio il popolo. Se si va in tour diventa impossibili conoscere e farsi ospitare
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