Ciao Leb!
Sinceramente il "dietrofront" come ho gia' detto non lo vedo proprio.
Non vedo certo neanche il "binario" ma vedo, e qui l'ho espresso piu' volte nel tempo, una "traccia", un sentiero, dal quale certo a differenza del binario dove puoi "svoltare" solo agli scambi fissi, puoi comunque muoverti tenendo aperti altri canali, come l'incicucio con Porosenko, che come ho detto non escludo mai come possibilita' a breve o a lungo termine.
E' necessaria una strategia a lungo termine, perche' la Russia ha di fronte una bella coalizione, che se certo non e' "tutto il mondo contro" come dice Obama, e' certo una bella schiera di paesi ricchi.
La Russia deve pertanto continuare a tessere la sua tela per contrastare la tela avversaria. Se riesce a trovare la "toppa" per le sanzioni, tessendo ulteriori alleanze ed accordi con paesi non allineati o contrari agli Usa, allora ecco che il tempo riesce a girare a suo vantaggio. Con le forze attuali l'Ucraina la guerra nel Donbass non sembra prorpio riuscire a vincerla, tenendo conto che l'obiettivo e' riconquistare quel pezzo economicamente e demograficamente importante del paese e non raderlo al suolo.
Raderlo al suolo e' soluzione drastica, cosa che e' stata fatta in Cecenia, ma tenete conto che poi "recuperare" la zona sia come produttivita' che come consensi e come risanamento dei danni diventa un processo molto ma molto lungo.
Ed in queste condizioni non e' facile procedere per un conflitto di guerra moderna, che volenti o nolenti ha un impatto fortemente distruttivo sul territorio, come vediamo anche in questi mesi.
Sulla Persia hai centrato un punto focale. la posizione di quel paese al momento e' ambigua. Il paese e' in difficolta' o almeno cosi sembra dai numeri. Questo puo' concretamente spingerlo lontano da Mosca.
Compito di Mosca quindi diventa anche questo, nel suo tessere i fili, deve ritornare a farlo anche qui, se ne ha i mezzi, ad investire sulla Repubblica Islamica per tenerla nella sua orbita. Cosa non facile perche' non e' uno staterello, anzi e compie anche manovre autonome da "media potenza".
Ricordiamo che la repubblica islamica e' una creatura sovietica ( anche se non ne esiste " l'ufficialita' " dichiarata di questo ). Quindi dovrebbero sapere come muoversi laggiu' per far leva sugli strati sociali.
Se le cose laggiu' andranno male, allora dovranno ragionarci sopra ed anticipare gli Usa. insomma nel caso in cui la repubblica islamica venga giudicata "insalvabile" potrebbero pensare i russi stessi a rovesciarla con un golpe o rivolta di piazza prima che siano gli americani a farlo ed ad impossessarsi del paese e delle sue risorse. Insomma una "corsa al golpe" tra russi ed occidentali. Con l'incognita dei cinesi.
Il capitolo sanzioni. E' ovvio che si fanno per danneggiare l'avversario. Qui come qualcuno da Russia -Italia ha giustamente detto e' una gara a "chi piscia piu' lontano".
Non credo che abbia fatto male a fare le sanzioni. Diversi paesi ne sono usciti danneggiati. In italia si lamentavano dell'improvviso Pil negativo mi sembra, quando le previsioni stimate dichiaravano un positivo.
Chiediamoci il perche'.
Chiaro che queste cose colpiscono poi paesi piu' piccoli come la Grecia o il Belgio o la Polonia. ma il tutto serve a creare mal di pancia in seno all'Ue.
Per battere una coalizione e' necessario far uscire uno alla volta i membri dalla coalizione stessa. Altrimenti non ce la fai.
Lo scontento ci sara' a Kiev e piano piano inizieranno ad azzuffarsi tutti tra loro. Questo e' normale perche' la torta non basta per tutti i partiti, per tutte le cordate di oligarchi, e gli stessi europei hanno diversi interessi in loco.
Gli interessi svedesi non sono gli stessi italiani, o quelli polacchi o quelli tedeschi. E quanto avviene oggi in europa ci mostra nettamente che siamo ben lontani da una Ue compatta, anzi le rivalita' europee sono ancora fortissime come cento, duecento, trecento anni fa. Coi polacchi che giammai si fidano dei loro "nemici" svedesi, gli italiani che diffidano dei "cugini" francesi, gli inglesi che diffidano di tutti, gli ungheresi che non amano i romeni, e cosi' via.
D'altronde Putin oggi non puo' tirarsi indietro. Se si tirasse indietro, analogamente ad Obama, questi avrebbero perso tutta la partita mondiale.
Sul Nordafrica. Il motivo dell'imprevidibilta' di una rivoluzione in Algeria penso che sia il vero motivo per cui tale rivoluzione non sia ancora avvenuta ora e non sia avvenuta nei tempi delle primavere arabe.
Gli stati occidentali, Francia di Sarkozy per prima, hanno secondo me posto il veto all'epoca a creare squilibri ad Algeri. Cosa che invece hanno sottovalutato in Egitto ed in Libia. Pensavano che Tripoli e Cairo fossero tutte "tunisie" ( dove si puo' gestire il tutto essendo un paese piccolo ) Sbagliando. Poiche' in Egitto hanno dovuto rimettere le cose a posto, faticando. mentre in Libia e' il caos poiche' quello non e' mai stato uno Stato per concetto e realta' dei fatti.
Dell'Algeria e della sua difficile gestione durante una rivolta invece questa e' cosa nota a tutti e si fa attenzione.
Ad oggi Gazprom e' presente in Algeria ad esempio, ma qualche russo era presente anche in Libia.
Io sinceramente tenterei l'azzardo.
Pero' noto uno strano atteggiamento di Hollande nei confronti della Russia a partire dallo scorso giugno. Quindi potrebbe tranquillamente esserci un accordo di "sottobanco" russo-francese.
Se gli Usa fanno pressione in Ungheria e' chiaro che pure la Russia per aggirare l'avversario deve fare pressioni in altri punti del pianeta.
Insomma c'e' tanta carne al fuoco...
Sul fatto monetario-economico-fianziario attenzione a dare qualcuno per spacciato...le sorprese dal cilindro magico sono sempre dietro l'angolo. Come qui ho segnalato piu' volte con eventi storici, puo' sempre avvenire un cambiamento di forze improvviso sul campo o esce fuori qualche trovata. Difatti non dimentichiamo che la "vita politica" continua negli altri paesi, con elezioni, cambi di governi, presidenti, re e parlamenti. Con proteste interne anche da loro. Tra poco ad esempio ci saranno le elezioni di medio termine americane e la Romania sta facendo le presidenziali.
Sui governi che ritornano a guardare a Mosca. Mosca non deve smettere di cessare le sue attivita' sulla politica ucraina. abboccando o formando politci nuovi. Un ritorno indietro a guardare ad est e' sempre possibile, come e' stato possibile attenuare certe dinamiche in Georgia, Armenia o gli Stan dell'Asia centrale.
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Un esempio recente interessante e' dato dalla storia del Brasile degli ultimi 25 anni, ad oggi e' la sesta economia mondiale:
http://dems.unimib.it/corsi/829/lezioni ... e_2013.pdfViceversa vediamo come una grande potenza mondiale, la piu' potente del mondo in questo caso, puo' tracollare nel giro di alcuni decenni, compresiva di bancarotta multipla:
http://www.homolaicus.com/storia/spagna/decadenza.htmhttp://doc.studenti.it/riassunto/storia ... pagna.html