Gli amici di Russia-Italia segnalano riguardo a sanzioni ed imprenditoria interna in Russia:
ieri un mio cliente italiano che ha un'importante azienda agricola a kaliningrad mi diceva che hanno appena avuto conferma di un incentivo di 4000 euro circa ad ettaro per chi converte terreni a colture estensive (grano, colza, etc...) a frutteto. il mio cliente ha deciso in meno di 24 ore di convertire una discreta superficie a mele.
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mi aggancio a questa cosa perché proprio un mese fa una cosacca che conosco nella mia città che ha conoscenti nel Caucaso m ha detto che per anni prima delle sanzioni dei suoi amici volevano aprire un azienda agricola di coltivazione di mele ma a causa della incessante corruzione avevano desistito, ma ora ultimamente sembra che a causa delle sanzioni il governo sia "obbligato" a combattere la corruzione per poter permettere la produzione interna e ora queste persone ci stanno riprovando
ok, mele, albicocche...
ma tutto il resto?
peccato che non non produciamo i nokia, gli apple, le mercedes e le borse luis vitton....
Riporto anche qui i miei commenti che fanno un po' il punto di tante cose emerse:
Ci si puo' sforzare, ma l'autarchia e' sempre impossibile.
Quindi tutto il resto che non si riesce a produrre sul proprio terriotrio viene importato da paesi amici e nuovi partner.
Il manzo paraguaiano, il vino e gli agrumi sudafricani, il salmone delle Far Oer, altra carne dalla Namibia, frutta tropicale dal Nicaragua, Cuba, Guatemala, mele serbe e cinesi, formaggi argentini ecc. ecc. ecc.
con il rusltato che a crescere ed a fare profitto assoluto sono ora questi paesi.
La Russia in cambio, oltre ad essere cliente, firma accordi per lo sfruttamento esclusivo di risorse in questi paesi ( nucleare, minerario, cooperazione militare, sondaggi petroliferi, ecc. ecc. )
Sto seguendo tutti questi fenomeni da po'..
Dicendo "Facilmente" forse ci spingiamo un po' troppo oltre.
Nel senso che non e' cosi' facile.
Favorisce la cosa la grande estensione territoriale della Russia e tutto quello che la Russia ha di suo da offrire a questo "Nuovo Resto del mondo".
Nonche' e' il cremlino, nonostante le critiche di molti, che secondo me sta facendo un ottimo lavoro.
E sta facendo questo lavoro gia' da sette-otto anni almeno, che si e' intensificato ora per rispondere alla crisi scaturita a Kiev.
Chiaro che non e' cosi' facile, poiche' portare ad esempio in Russia il salmone dal Cile anziche' dalla vicina Norvegia alza un po' i prezzi a causa del trasporto, ed ecco che si deve rinunciare a qualcosa e surgelarlo oppure combinare il tutto a "strani incroci" sulle Far Oer, ecc. ecc. ecc.
Si deve comunque tirare un po' la cinghia.
Si discuteva degli investimenti esteri in Russia, ebbene si lavora in tal senso. Se vengono a mancare gli investitori occidentali ecco che si favoriscono oltre agli imprenditori locali, gli imprenditori e le multinazionali asiatiche.
In tal senso si possono osservare i tantissimi contratti stipulati dalla Russia con le ditte cinesi o indiane per la produzione di automobili, macchine da lavoro ecc. ecc. nel territorio russo. Con la creazione di diverse fabbriche e poli industriali. Questo per aggirare paesi come la Germania, molto importanti ad esempio nel settore auto.
Sui telefoni e la tecnologia.
Apple senza il suo capo e genio carismatico ha gli anni contati, a meno che non trovino qualcuno che tiri fuori qualche diavoleria esclusiva come ipad, ipod, ecc. ecc. che furono.
Senza accanirmi su Apple, oggi sul mercato delle tecnologie e' arrivato il made in China. Sono sempre piu' le diavolerie tecnologiche cinesi ad essere apprezzate.
La Cina non fa piu' solo pezzi, batterie, componentistica per ditte estere giapponesi, europee, americane. Questo sfruttando anche il possibile tracollo giapponese da una posizione di prestigio.
Oggi la Cina fa i suoi smartphone avvenieristici esclusivi, oltre tutti quelli che gia' conosciamo come copia.
Senza contare che le materie prime, su tutti i lantanidi e gli attanidi necessari per gli schermi touchscreen ( le terre rare ) che fanno tanto figo, sono tutti detenuti dalla Cina. Cina che si tiene queste risorse ben strette e gia', con aspre polemiche europee, fornisce col contagocce all'Ue o altrove.
Resta la moda esclusiva. Ma non ci vorra' molto che questi beni di lusso cadano in mano di terzi, ad esempio arabi o stessi cinesi, che meno sfavorevoli ai russi non avranno problemi a vendere tali prodotti a Mosca. Oppure se Kostin e' ancora intenzionato ad acquistare il 60 per cento di Cavalli e di Strolli Oro non credo che questo pur essendo in black list fatichi a trovare nel mondo un Pinco Pallino ( che sia russo, cinese, sudafricano, ecc. ecc ) che gli faccia da prestanome in Italia.
Se abbiamo proprietari di interi condomini che risultano nullatenenti di fronte al fisco...da noi e' tutto possibile coi prestanome, coi soldi magari sotto la mattonella ai caraibi.
Per il turismo. Rimini si blocca?
Pazienza, sfrutteranno i fantasmagorici progetti in atto in Montenegro, ben connessi a corposi progetti edilizi di ville vacanze.
O megli quelli in Thailandia a Phuket, a Pattaya dove i russi hanno gia' piu' di un piede.
O quelli di Kemer.
Per non parlare dell'Egitto, che gia' riceve armi e grano dalla Russia ed ospita i russi.
Tracollano le alpi austriache..niente piu' S. Moritz, Innsburck, Cervinia?
Pazienza, vedrete quanti soldi sono stati investiti sulle montagne di Soci. Su quei soldi si e' molto parlato delle spese, ma c'e' un progetto dietro che va molto oltre le olimpiadi aldila' della corruzione.
Se questo non va potete star sicuri che qualcuno ben presto adocchiera' le potenzialita' sciistiche della Republica serba di Bosnia, o della Macedonia, ecc. che gia' erano localita' famose ante guerra jugoslavia ( vedi olimpiadi di Sarajevo ).
La Russia ( ed ancora di piu' la Cina ) io la vedo come l'Idra, ne tagli una testa ne spuntano altre dieci.
In piu'...adesso non sono andato a controllare, ma societa' italiane in mano ai russi, tipo la Gancia potrebbero essere fortemente agevolate dalle sanzioni ad altre ditte italiane concorrenti, favorendo il gruppo di oligarchi che le controlla ed eliminando la concorrenza. Cio' farebbe contenti diversi pezzi grossi che con lauti incassi potrebbero stringersi ancor piu' vicini a Putin.
Ieri intanto ha riaperto Macdonald a Mosca. Il governo lo ha punito per tre mesi con la scusa dell'igiene. Macdonald ha perso profitti, ha fatto mea culpa, si e' sottomesso ed oggi gli e' stato concesso di riaprire. Non solo, MacDonald ha affermanto che estendera' gli investimenti aprendo nuovi ristorandi in Russia.
E' stato rimesso sui binari a suon di bastonate.
Per gli investimenti gia' presenti, non credo che i cowboy americani ad esempio, che hanno aperto dei ranch in Russia centrale per replicare la produzione di beef americano abbatteranno centinaia di capi, portati qui dall'america e chiuderanno baracca e burattini solo per far contenti i Clinton a Washington...
In tutto questo osservate bene alcuni paesi come la Corea del Sud, piazzati di fianco alla Russia, e considerate cosa fa e produce la Corea ed in che posizione politica si trova. E percorrete a ritroso, notate cosa ha fatto Putin nei confronti della Corea del Nord.
Capirete quanto e' intelligente ed e' astuto Putin.
Divide et Impera.
La Russia non la vedo affatto spacciata. Tutto e' ancora da giocarsi.
Ps: per le valute, invito ancora una volta ad andare a guardare la storia del Brasile degli ultimi venticinque anni ( Plano Real, ecc. ecc. )
sull'Estremo Oriente e l'ambiguita' della
Corea del Sud:http://www.leksika.org/tacticalanalysis ... b7w3j3e1k6I giornali nostrani sottolineano, come ovvio, solo i rapporti con la
Corea del Nord, noto "stato canaglia":
http://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-no ... n/41120664http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... i/1220602/