Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 17/11/2014, 19:52

Piove molto e piovono le notizie clamorose.
Mi tocca postare e aggiornare a raffica il post.
Sta succedendo di tutto.

Ricordate queste mie parole di mesi fa:



Maxdivi ha scritto:

Interessante l'ultimo white paper australiano, siamo forse davvero ad una fine di un'epoca, con gli australiani che forse pian piano si rendono conto delle difficolta' americana a coprire la difesa del loro perimetro..e si scendera' prima o poi a patti con la nuova potenza cinese.
)............


Chi tiene ferma la Cina nei suoi piani? L'alleanza tra Giappone ed Anzus ( Australia, Nuova Zelanda ed Usa ) che la tengono incravattata nel pacifico e nel sud est asiatico e non si sa fino a quando ci riusciranno.
.....


Ma la Cina resta concentrata sui suoi nemici storici che sono i pacifici Giappone, Usa, Australia, Taiwan e sudest asiatico. E' sul pacifico che la Cina vuole un potere diretto, anche perche' qui stanno altre risorse essenziali per essa.



Ora mi arriva la sorprendente notizia, firmato l'accordo di libero scambio tra Australia e Cina. Con proficui vantaggi commerciali per entrambi. Ma segna l'abbandono di una politica di chiusura, di contrapposizione. L'Australia si "apre" alla Cina, forse si abbandona la lotta e finalmente si scende a patti:


http://www.internazionale.it/notizie/20 ... ro-scambio


Un passaggio cosi' clamoroso ai danni degli Usa in quella zona ( tramite decisioni ) non si registra da quando le Isole Samoa cambiarono fuso orario, rendendosi conto che e' divenuto piu' conveniente commerciare con l'Asia-Oceania che non con gli Usa, cambiando di fatto partner e sfera d'influenza di appartenenza:

http://www.laprovinciadicomo.it/stories ... _dicembre/


Altra notizia bomba che pero' ci aspettavamo: il Giappone, strangolato, e' ufficialmente in recessione.
Cedera' anche Tokyo ai cinesi e alle tentazioni energetiche russe?


A tutto questo si aggiungono altri fatti decisivi nei filoamericani Messico e Colombia, che segnano che la partita "dura" e' iniziata prima del previsto sfruttando le debolezze della Casa Bianca, ormai evidentissime dopo le elezioni di medio termine.
Ne vedremo delle grosse.

Credo che siamo di fronte ad un attacco colossale contro L'America col tentativo di sfruttare le situazioni attuali e crearne sempre di nuove.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 17/11/2014, 21:43

Maxdivi ha scritto:Piove molto e piovono le notizie clamorose.
Mi tocca postare e aggiornare a raffica il post.
Sta succedendo di tutto.

Ricordate queste mie parole di mesi fa:



Maxdivi ha scritto:

Interessante l'ultimo white paper australiano, siamo forse davvero ad una fine di un'epoca, con gli australiani che forse pian piano si rendono conto delle difficolta' americana a coprire la difesa del loro perimetro..e si scendera' prima o poi a patti con la nuova potenza cinese.
)............


Chi tiene ferma la Cina nei suoi piani? L'alleanza tra Giappone ed Anzus ( Australia, Nuova Zelanda ed Usa ) che la tengono incravattata nel pacifico e nel sud est asiatico e non si sa fino a quando ci riusciranno.
.....


Ma la Cina resta concentrata sui suoi nemici storici che sono i pacifici Giappone, Usa, Australia, Taiwan e sudest asiatico. E' sul pacifico che la Cina vuole un potere diretto, anche perche' qui stanno altre risorse essenziali per essa.



Ora mi arriva la sorprendente notizia, firmato l'accordo di libero scambio tra Australia e Cina. Con proficui vantaggi commerciali per entrambi. Ma segna l'abbandono di una politica di chiusura, di contrapposizione. L'Australia si "apre" alla Cina, forse si abbandona la lotta e finalmente si scende a patti:


http://www.internazionale.it/notizie/20 ... ro-scambio


Un passaggio cosi' clamoroso ai danni degli Usa in quella zona ( tramite decisioni ) non si registra da quando le Isole Samoa cambiarono fuso orario, rendendosi conto che e' divenuto piu' conveniente commerciare con l'Asia-Oceania che non con gli Usa, cambiando di fatto partner e sfera d'influenza di appartenenza:

http://www.laprovinciadicomo.it/stories ... _dicembre/


Altra notizia bomba che pero' ci aspettavamo: il Giappone, strangolato, e' ufficialmente in recessione.
Cedera' anche Tokyo ai cinesi e alle tentazioni energetiche russe?


A tutto questo si aggiungono altri fatti decisivi nei filoamericani Messico e Colombia, che segnano che la partita "dura" e' iniziata prima del previsto sfruttando le debolezze della Casa Bianca, ormai evidentissime dopo le elezioni di medio termine.
Ne vedremo delle grosse.

Credo che siamo di fronte ad un attacco colossale contro L'America col tentativo di sfruttare le situazioni attuali e crearne sempre di nuove.


Ma tutto questo con l'ucraina che c'entra? :roll:
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 18/11/2014, 12:29

flyingsoul ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Piove molto e piovono le notizie clamorose.
Mi tocca postare e aggiornare a raffica il post.
Sta succedendo di tutto.

Ricordate queste mie parole di mesi fa:



Maxdivi ha scritto:

Interessante l'ultimo white paper australiano, siamo forse davvero ad una fine di un'epoca, con gli australiani che forse pian piano si rendono conto delle difficolta' americana a coprire la difesa del loro perimetro..e si scendera' prima o poi a patti con la nuova potenza cinese.
)............


Chi tiene ferma la Cina nei suoi piani? L'alleanza tra Giappone ed Anzus ( Australia, Nuova Zelanda ed Usa ) che la tengono incravattata nel pacifico e nel sud est asiatico e non si sa fino a quando ci riusciranno.
.....


Ma la Cina resta concentrata sui suoi nemici storici che sono i pacifici Giappone, Usa, Australia, Taiwan e sudest asiatico. E' sul pacifico che la Cina vuole un potere diretto, anche perche' qui stanno altre risorse essenziali per essa.



Ora mi arriva la sorprendente notizia, firmato l'accordo di libero scambio tra Australia e Cina. Con proficui vantaggi commerciali per entrambi. Ma segna l'abbandono di una politica di chiusura, di contrapposizione. L'Australia si "apre" alla Cina, forse si abbandona la lotta e finalmente si scende a patti:


http://www.internazionale.it/notizie/20 ... ro-scambio


Un passaggio cosi' clamoroso ai danni degli Usa in quella zona ( tramite decisioni ) non si registra da quando le Isole Samoa cambiarono fuso orario, rendendosi conto che e' divenuto piu' conveniente commerciare con l'Asia-Oceania che non con gli Usa, cambiando di fatto partner e sfera d'influenza di appartenenza:

http://www.laprovinciadicomo.it/stories ... _dicembre/


Altra notizia bomba che pero' ci aspettavamo: il Giappone, strangolato, e' ufficialmente in recessione.
Cedera' anche Tokyo ai cinesi e alle tentazioni energetiche russe?


A tutto questo si aggiungono altri fatti decisivi nei filoamericani Messico e Colombia, che segnano che la partita "dura" e' iniziata prima del previsto sfruttando le debolezze della Casa Bianca, ormai evidentissime dopo le elezioni di medio termine.
Ne vedremo delle grosse.

Credo che siamo di fronte ad un attacco colossale contro L'America col tentativo di sfruttare le situazioni attuali e crearne sempre di nuove.


Ma tutto questo con l'ucraina che c'entra? :roll:





Ieri Porosenko contestato a Bratislava:

https://www.youtube.com/watch?v=qiDNCq-Uh2M






Rispondo a Flying, poiche' immagino che qualcun altro la domanda se la sia posta:

1 In Ucraina c'e' una situazione di staticita' sia bellica che politica. Arrivano news secondo me inutili per la risoluzione della crisi. Lo vedo, correggetemi se sbaglio, poco proficuo fare la "radiocronaca" delle dichiarazioni di facciata di Porosenko o delle azioni di guerriglia dei ribelli a Donetsk. Sul bellico appuntero' solo se il fronte si muove in maniera decisiva e la notizia viene confermata con fonte chiara.


2 Attestato il punto 1 posso prendere due strade. La prima e' non scrivere e tenere statico anche il post. Oppure riportare notizie che secondo me sono importanti per smuovere lo stallo, per guardare tutto quello che ci sta girando attorno. Su Russia-Italia sembra abbiano scelto la prima strada. Io ho scelto la seconda.


3 E' chiaro che a risolvere la crisi Ucraina non saranno i bombardamenti di Porosenko, ne' le controffensive delle milizie filorusse. Quella situazione sul campo si sblocchera' solo se si arrivera' o a un compromesso-accordo tra le parti o una delle due parti cedera'. Entrambe le parti ( Ue-Usa, Russia ed amici ) stanno applicando una strategia parallela per far cadere al fianco l'avversario. La piu' evidente e' quella delle sanzioni e controsanzioni. Sanzioni controsanzioni che si ripercuotono e trascinano nella crisi anche paesi remoti ed insoliti ( vedi Far Oer, ecc. ) con questioni che mai "l'uomo medio" si immaginerebbe connesse con quanto sta accadendo ( vedi nichel, salmone, ecc. ecc. ). I giornali non ce lo diranno mai se non lo scaviamo noi.

4 Accanto alle sanzioni la crisi Ucraina resta sempre e comunque una parte del "gioco mondiale". Comprendo che questo puo' complicare molto il post, ma mi risulta impossibile descrivere come si muove e dove va e che significato ha il "pedone" Ucraina senza descrivere la "scacchiera" mondiale in cui e' inserito, ne' fare accenno alle mosse degli altri pezzi sulla scacchiera, cosi' come non citare chi sta giocando a scacchi e muove tutti i pezzi e qual e' il disegno, il progetto di tutto cio'.


5 Anche il significato dei vari riferimenti storici e' stato ben spiegato in precedenza .


6 L'obiettivo che ho dato a questo post diventa quindi doppio. Da un lato smascherare i media, obiettivo iniziale e primario. A questo si e' aggiunto un secondo obiettivo altrettanto importante, ossia cercare di far osservare quanto sta accadendo con occhi diversi. Mostrarne i cinici significati, portare anche chi non notava o non ha mai notato prima certe dinamiche a notarle. Di modo che quando forse accadra' un maidan a Budapest, un guerra civile in Colombia, un crack ecnomico in Giappone, ecc. ecc. potra' tranquillamente dire: "ecco qua, riparte sempre la stessa musica...." , potra' dire: " ci vedo poco chiaro, questa cosa mi puzza...." Tutto questo anziche' domandarsi:" ma perche' sta accadendo tutto questo casino? " oppure buttarsi subito: " stanno manifestando contro il governo che li opprime! viva i manifestanti! " o peggio :" oddio sta per scoppiare la quinta guerra mondiale!! " o anche "domani i russi cattvi ci invadono e ci buttano addosso i missili che hanno spostato a kaliningrad!!"



7 Il 90 per cento dei miei interventi parte con una "intestazione", ultimamente ho preso l'abitudine di evidenziare certi nomi in grassetto, ad esempio i nomi delle nazioni. Cio' facilita ad anticipare quanto sara' trattato, di modo che quando si andra' a leggere sara' facile saltare cio' che il lettore stesso non ritiene interessante per la sua informazione. Se non interessa si puo' saltare. E cio' che non interessa qualcuno, magari puo' interessante un altro che vuole maggiore attenzione sul Giappone, o sull'Iran, ecc. ecc. e come si relaziona o alle sanzioni o ad altro.

Se sbaglio...correggetemi :)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 18/11/2014, 12:43

Grazie per la spiegazione max. Io resto però legato all'incipit della discussione. Come dissi qualche post fa, se vogliamo le connessioni le troviamo per qualunque cosa, ma io preferirei restare focalizzato sulla situazione ucraina. Ecco perché ultimamente sto postando poco :)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 18/11/2014, 13:48

Importanti testimonianze dagli amici di Russia-Italia direttamente dall'Ucraina centrale:




Vinnitsya o dintorni

la famosa amica di mia moglie che è di lì e che come vi ho raccontato era ultra-filo-maidan, tanto da approvare la chiusura dell acqua potabile in crimea e bombardamenti , è appena tornata dopo una settimana dalla suddetta città
la cosa che mi ha stupito è che invece di essere entusiasta mi ha letteralmente detto che la città è diventata pericolosissima e che aveva il terrore di uscire la sera e che quasi tutto il tempo se ne è restata a casa

è possibile che lei,da ultra filo maidan, abbia beccato una settimana sfortunata?
oppure la situazione s è veramente deteriorata anche in posti dell ucraina che io reputavo tranquilli?
c'è veramente tutta questa crisi?

lo chiedo perchè lei prima di recarsi a Vinnitsya ne parlava come una città destinata a diventare ultra fiorente e ora ha fatto questo cambio di opinione dopo che vi è stata

dunque ieri mia moglie è riuscita a parlarci di nuovo con questa persona, ha detto delle cose molto interessanti e ha totalmente cambiato il punto di vista sul maidan(stiamo parlando di una persona che beveva tutti giorni pravda.ua e che diceva che i visti li avrebbero tolti tra qualche mese); addirittura ha detto delle cose molto interessanti:
durante la sua permanenza a vinnitsya ha incontrato delle amiche che le hanno detto che in città c'è gente che offre 200 grivna al giorno per un altro imminente maidan, lei ha chiesto "ma pagano per protestare?" e sembra che queste amiche le hanno detto "no è perché sono compresi il pullman e i panini"
in più ha detto che recentemente una sua amica è stata in crimea per trovare i parenti, mentre era lì suo figlio s'è sentito male e l ha portato in ospedale, ha detto che l ospedale non ha chiesto nemmeno un rublo e che l ha curato e ricoverato gratis e le ha detto che in crimea la gente è felice ovvero il contrario di tutto ciò che i media ucraini dicono
infine ha ribadito che dall ultima volta che è stata in ucraina ha visto incrementarsi i poliziotti che ti chiedono le mazzette per strada e sono aumentati i disoccupati, i suoi genitori sono dipendenti pubblici ed alcuni loro colleghi sono stati licenziati, le hanno detto che sono passate alcune circolari che hanno specificato che prossimamente nel settore pubblico ci saranno altri licenziamenti


io continuo ancora ad essere sorpreso come solo 5 giorni di permanenza in ucraina possano aver totalmente cambiato idea ad un persona che era così radicale nelle sue convinzioni!
Max tieni presente che questa persona ha 3 nonni su quattro polacchi
quindi possiamo quasi dire che è galiziana






Io non sono cosi' sorpreso.
Lo predico da un po'.
e' questo che voleva e vuole zio Vlady. E' la strategia.

Far cambiare idea ai galiziani e voliniani e' impossibile, ma anche inutile. Non servono. Sono pochi demograficamente. E non pesano economicamente.

Far cambiare idea ai pro maidan podolici, zaporogi, odessiti, ecc. ( o far scendere in campo a favore di Mosca chi non si era schierato nettamente ) ossia il centro, il sud e l'este del paese.
Questo e' possibile.
Mosca l'Ucraina se la puo' riprendere tutta.
Bisogna pero' avere molta pazienza. Anche qualche anno.

Se le cose vanno male, davvero male, anche il "sempliciotto" che ora ha le tasche vuote piu' di prima, non puo' credere al giornale che contiuna a ripetergli "le cose vanno a gonfie vele".


Non fraintendetemi.
Non voglio fare o passare per prevenuto nei confronti di galiziani o voliniani.
Insomma non voglio dire che un cittadino di Leopoli non possa assolutamente diventare critico nei confronti del Maidan.
Quello che voglio dire e' che e' molto difficile, se non impossibile far diventare quella citta' o le altre occidentali favorevoli a Mosca nel complesso.
Quelle aree sono sempre state, non da oggi, fortemente nazionaliste.
Avranno sempre un' avversione su Mosca, a meno che non si intervenga sul sistema scolastico.
Ma in questo caso riusciremo a spegnere russofobia e nazionalismo lassu' soltanto tra un paio di generazioni di bambini.

Mosca oggi non puo'mettere mano sull'educazione dei bambini ucraini futuri, ne' sui nazionalisti accesi.
Ma puo' e deve far leva sia sugli "indecisi" ( che finora sono stati in silenzio ), sia sui "suoi" ( i "filorussi" ), sia sui "medi" ( coloro che non sono antirussi, ma neanche "filorussi "ma che desiderano solo un'Ucraina migliore...ossia il "maidan buono", chiamiamolo cosi' ) che sono piu' diffusi a Kiev, nell'est, nel centro e nel sud ucraino piuttosto che nell'ovest che raggruppa la maggioranza degli "ostili".

Ed alla fine sono questi che contano, che pesano, per demografia ed economia del paese.



un fatto interessante:

Se si fa il giro dei social troverai molti di questi "bevitori" di propaganda che di certo non fanno questi ragionamenti.
Troverai non pochi che sotengono di fare un muro col donbass. Molti ucraini razzisticamente parlando sostengono di essere culturalmente elevati, "europei", talmente capaci di non aver bisogno di quella massa di contadini, minatori rozzi che non si sanno vestire,che non sanno l'Ucraino e che hanno ancora i denti d'oro che vivono nell'estremo est del paese.

In un paese cosi' esteso, non e' anormale la "distanza" mentale, ossia avvertire lontane certe situazioni ed innanzitutto preoccuparsi del proprio piccolo. Un segnale lo abbiamo visto col Geometra ad Harkov, dove gli echi della guerra del Donbass apparivano per molti, certo non per tutti, abbastanza lontani.
Citando il Geometra "quasi i fatti bellici accadessero in un altro paese".



E poi c'e' il vecchio proverbio..... "piove, Governo ladro! "


Il Governo-Presidente come dicevo gia' da tempo, e' come l'allenatore nel calcio
quindi la colpa e' di Mazzarri se si perde, anche se Mazzari dice che la colpa e' della pioggia.

Ed e' Mazzarri che viene esonerato....
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 20/11/2014, 14:49

Gli amici di Russia-Italia segnalano riguardo a sanzioni ed imprenditoria interna in Russia:


ieri un mio cliente italiano che ha un'importante azienda agricola a kaliningrad mi diceva che hanno appena avuto conferma di un incentivo di 4000 euro circa ad ettaro per chi converte terreni a colture estensive (grano, colza, etc...) a frutteto. il mio cliente ha deciso in meno di 24 ore di convertire una discreta superficie a mele.

.....


mi aggancio a questa cosa perché proprio un mese fa una cosacca che conosco nella mia città che ha conoscenti nel Caucaso m ha detto che per anni prima delle sanzioni dei suoi amici volevano aprire un azienda agricola di coltivazione di mele ma a causa della incessante corruzione avevano desistito, ma ora ultimamente sembra che a causa delle sanzioni il governo sia "obbligato" a combattere la corruzione per poter permettere la produzione interna e ora queste persone ci stanno riprovando



ok, mele, albicocche...
ma tutto il resto?

peccato che non non produciamo i nokia, gli apple, le mercedes e le borse luis vitton....


Riporto anche qui i miei commenti che fanno un po' il punto di tante cose emerse:





Ci si puo' sforzare, ma l'autarchia e' sempre impossibile.
Quindi tutto il resto che non si riesce a produrre sul proprio terriotrio viene importato da paesi amici e nuovi partner.
Il manzo paraguaiano, il vino e gli agrumi sudafricani, il salmone delle Far Oer, altra carne dalla Namibia, frutta tropicale dal Nicaragua, Cuba, Guatemala, mele serbe e cinesi, formaggi argentini ecc. ecc. ecc.

con il rusltato che a crescere ed a fare profitto assoluto sono ora questi paesi.
La Russia in cambio, oltre ad essere cliente, firma accordi per lo sfruttamento esclusivo di risorse in questi paesi ( nucleare, minerario, cooperazione militare, sondaggi petroliferi, ecc. ecc. )
Sto seguendo tutti questi fenomeni da po'..



Dicendo "Facilmente" forse ci spingiamo un po' troppo oltre.
Nel senso che non e' cosi' facile.

Favorisce la cosa la grande estensione territoriale della Russia e tutto quello che la Russia ha di suo da offrire a questo "Nuovo Resto del mondo".
Nonche' e' il cremlino, nonostante le critiche di molti, che secondo me sta facendo un ottimo lavoro.
E sta facendo questo lavoro gia' da sette-otto anni almeno, che si e' intensificato ora per rispondere alla crisi scaturita a Kiev.
Chiaro che non e' cosi' facile, poiche' portare ad esempio in Russia il salmone dal Cile anziche' dalla vicina Norvegia alza un po' i prezzi a causa del trasporto, ed ecco che si deve rinunciare a qualcosa e surgelarlo oppure combinare il tutto a "strani incroci" sulle Far Oer, ecc. ecc. ecc.
Si deve comunque tirare un po' la cinghia.


Si discuteva degli investimenti esteri in Russia, ebbene si lavora in tal senso. Se vengono a mancare gli investitori occidentali ecco che si favoriscono oltre agli imprenditori locali, gli imprenditori e le multinazionali asiatiche.
In tal senso si possono osservare i tantissimi contratti stipulati dalla Russia con le ditte cinesi o indiane per la produzione di automobili, macchine da lavoro ecc. ecc. nel territorio russo. Con la creazione di diverse fabbriche e poli industriali. Questo per aggirare paesi come la Germania, molto importanti ad esempio nel settore auto.


Sui telefoni e la tecnologia.
Apple senza il suo capo e genio carismatico ha gli anni contati, a meno che non trovino qualcuno che tiri fuori qualche diavoleria esclusiva come ipad, ipod, ecc. ecc. che furono.
Senza accanirmi su Apple, oggi sul mercato delle tecnologie e' arrivato il made in China. Sono sempre piu' le diavolerie tecnologiche cinesi ad essere apprezzate.
La Cina non fa piu' solo pezzi, batterie, componentistica per ditte estere giapponesi, europee, americane. Questo sfruttando anche il possibile tracollo giapponese da una posizione di prestigio.
Oggi la Cina fa i suoi smartphone avvenieristici esclusivi, oltre tutti quelli che gia' conosciamo come copia.
Senza contare che le materie prime, su tutti i lantanidi e gli attanidi necessari per gli schermi touchscreen ( le terre rare ) che fanno tanto figo, sono tutti detenuti dalla Cina. Cina che si tiene queste risorse ben strette e gia', con aspre polemiche europee, fornisce col contagocce all'Ue o altrove.


Resta la moda esclusiva. Ma non ci vorra' molto che questi beni di lusso cadano in mano di terzi, ad esempio arabi o stessi cinesi, che meno sfavorevoli ai russi non avranno problemi a vendere tali prodotti a Mosca. Oppure se Kostin e' ancora intenzionato ad acquistare il 60 per cento di Cavalli e di Strolli Oro non credo che questo pur essendo in black list fatichi a trovare nel mondo un Pinco Pallino ( che sia russo, cinese, sudafricano, ecc. ecc ) che gli faccia da prestanome in Italia.
Se abbiamo proprietari di interi condomini che risultano nullatenenti di fronte al fisco...da noi e' tutto possibile coi prestanome, coi soldi magari sotto la mattonella ai caraibi.


Per il turismo. Rimini si blocca?
Pazienza, sfrutteranno i fantasmagorici progetti in atto in Montenegro, ben connessi a corposi progetti edilizi di ville vacanze.
O megli quelli in Thailandia a Phuket, a Pattaya dove i russi hanno gia' piu' di un piede.
O quelli di Kemer.
Per non parlare dell'Egitto, che gia' riceve armi e grano dalla Russia ed ospita i russi.

Tracollano le alpi austriache..niente piu' S. Moritz, Innsburck, Cervinia?
Pazienza, vedrete quanti soldi sono stati investiti sulle montagne di Soci. Su quei soldi si e' molto parlato delle spese, ma c'e' un progetto dietro che va molto oltre le olimpiadi aldila' della corruzione.
Se questo non va potete star sicuri che qualcuno ben presto adocchiera' le potenzialita' sciistiche della Republica serba di Bosnia, o della Macedonia, ecc. che gia' erano localita' famose ante guerra jugoslavia ( vedi olimpiadi di Sarajevo ).

La Russia ( ed ancora di piu' la Cina ) io la vedo come l'Idra, ne tagli una testa ne spuntano altre dieci.

In piu'...adesso non sono andato a controllare, ma societa' italiane in mano ai russi, tipo la Gancia potrebbero essere fortemente agevolate dalle sanzioni ad altre ditte italiane concorrenti, favorendo il gruppo di oligarchi che le controlla ed eliminando la concorrenza. Cio' farebbe contenti diversi pezzi grossi che con lauti incassi potrebbero stringersi ancor piu' vicini a Putin.

Ieri intanto ha riaperto Macdonald a Mosca. Il governo lo ha punito per tre mesi con la scusa dell'igiene. Macdonald ha perso profitti, ha fatto mea culpa, si e' sottomesso ed oggi gli e' stato concesso di riaprire. Non solo, MacDonald ha affermanto che estendera' gli investimenti aprendo nuovi ristorandi in Russia.
E' stato rimesso sui binari a suon di bastonate.

Per gli investimenti gia' presenti, non credo che i cowboy americani ad esempio, che hanno aperto dei ranch in Russia centrale per replicare la produzione di beef americano abbatteranno centinaia di capi, portati qui dall'america e chiuderanno baracca e burattini solo per far contenti i Clinton a Washington...


In tutto questo osservate bene alcuni paesi come la Corea del Sud, piazzati di fianco alla Russia, e considerate cosa fa e produce la Corea ed in che posizione politica si trova. E percorrete a ritroso, notate cosa ha fatto Putin nei confronti della Corea del Nord.
Capirete quanto e' intelligente ed e' astuto Putin.
Divide et Impera.

La Russia non la vedo affatto spacciata. Tutto e' ancora da giocarsi.


Ps: per le valute, invito ancora una volta ad andare a guardare la storia del Brasile degli ultimi venticinque anni ( Plano Real, ecc. ecc. )



sull'Estremo Oriente e l'ambiguita' della Corea del Sud:

http://www.leksika.org/tacticalanalysis ... b7w3j3e1k6



I giornali nostrani sottolineano, come ovvio, solo i rapporti con la Corea del Nord, noto "stato canaglia":

http://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-no ... n/41120664

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... i/1220602/
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 20/11/2014, 18:50

A me non pare che il turismo ne abbia minimamente sofferto. Le camionate continuano a riversarsi in italia. I russi contnuano a comprarsi questo paese, pezzo per pezzo
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 20/11/2014, 20:12

flyingsoul ha scritto:A me non pare che il turismo ne abbia minimamente sofferto. Le camionate continuano a riversarsi in italia. I russi contnuano a comprarsi questo paese, pezzo per pezzo


Sinceramente non lo so, quest'anno non sono uscito dal mio "guscio".
C'e' chi dice di lavorare nel settore e di notare dei cali.
Lascio magari la parola ai romagnoli del forum che possono aggiornarci su Rimini per esempio.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 21/11/2014, 13:45

Una notizia non tanto conosciuta ma che OTRA, per diritto all' informazione :) , deve pubblicare.

A Donetsk, oltre al già conosciuto Andrea Palmeri che in realtà è dislocato in qualche zona poco precisata del Donbass, sta operando un altro italiano: tal Gabriele Carugati.
Opera direttamente a Donetsk.
Figlio di una iscritta ed attivista della Lega Nord è partito per combattere in prima linea l' esercito del governo di Kiev per l' autodeterminazione della Novorossia.
La cosa particolare è che la madre lo sostiene a distanza condivedendo al 100% la sua scelta.

Con l' occasione segnalo anche un centro che organizza gli aiuti umanitari per le popolazioni colpite dal conflitto:
CASSAD:
http://cassad.net/

Le indagini proseguono... 8-)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 22/11/2014, 10:30

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 23/11/2014, 16:11

Ucraina la Micronesia d'Europa.

Notizie e curosita' da Kiev:

A Kiev continuano le celebrazioni. Questa volta si celebra l' Holodomor, la carestia negli anni staliniani.
Del fatto storico abbiamo parlato ampiamente lo scorso anno ( dicembre 2013 ) nelle pagine inziali di questa discussione.
Non ripetero' e rimando a quelle pagine sia sui fatti, che sui tentativi di strumentalizzazione.

Una curosita' dalle Nazioni Unite. Notizia taciuta quasi ovunque.
La Russia ha presentato una proposta per "condannare ogni glorificazione del nazismo, il razzismo, la xenofobia ed ogni forma di intolleranza".
La proposta e' stata accolta con votazione di maggioranza all'Onu.

Dov'e' la curiosita'?

Ebbene, chiunque potrebbe pensare, certo "tutti condanniamo il nazismo", e' logico.
Io direi alla faccia del logico. :shock:

Mentre la maggioranza ha votato la risoluzione russa, udite udite, i paesi Ue, non si sono accordati come al solito e complici certe posizioni di alcuni membri, si sono astenuti.
Astensione che e' certo ora anche "un dispetto" alla Russia. Bruxelles non puo' ovviamente dare soddisfazione, neanche formale, alla Russia, che ha spesso bocciato risoluzioni proposte dall'occidente o dai paesi Nato in passato ( Siria, Iran, Zimbabwe, ecc. ecc ).
Quindi pur condividendo, non voterebbe comunque, poiche' e' "offesa".

La cosa piu' clamorosa e' che a votare NO, ossia esprimersi chiaramente non contro le glorificazioni del nazismo ( quindi il nazismo e' legittimo glorificarlo ) sono stati 3 paesi in tutto il mondo.

Indovinate un po' quali'?

Votano contro la risoluzione Stati Uniti d'America, Canada ed.... Ucraina :lol: :lol: :lol:


Come si legge questa votazione clamorosamente contraria, addirittura non di astensione, ma con un NO secco e senza vergogna( passatemi il termine) ?

Si legge che e' ovvio che per "dispetto", come fatto dalla Ue non si voti cio' che propone la Russia ( alla faccia del dialogo che deve continuare, sia ben ricordato).
Ma si va oltre il dispetto ( per il quale basterebbe l'astensione ) con la contrarieta'.

Perche' dunque la contrarieta'?

A questa domanda questo post, nella sua vastita', anzi proprio grazie alla sua vastita', ha gia' risposto.
Se scorrete a ritroso le tante pagine ed i fiumi di parole, ritroverete dove abbiamo trattato il Canada, gli Usa e certi passaggi della storia Ucraina.
Riotroverete quanto ancora oggi questi paesi siano collusi con un passato o di collaborazionismo col nazismo o riguardo al dopoguerra, di come abbiano ospitato ed ancora ospitino, e quali associazioni circolino ( ed il potere che hanno ) criminali di guerra nazisti ( Canada ed Usa ).
Nonche' abbiamo trattato la legislazione che garantisce ad esempio in Canada l'intoccabilita', o l'impossibilita' di perseguire o estradare quei criminali.
Nonche' i membri di ex ss ( Ss Galitien ) che fanno parte di associazione di veterani inseriti nel congresso degli ucraini del Canada. E conosciamo quanto questo congresso abbia finanziato e raccolga finanziamenti sul territorio americano e canadese e li diriga verso i suoi alleati politici a Kiev.
Nonche' i legami di certi imprenditori ucraino-canadesi, speso ben inseriti in politica in ruoli chiave.
questo ovviamente dipsrezzando i migliaia di giovani statunitenitensi e canadesi che solo qualche mesi sono stati celebrati come eroi sulle spiagge di Normandia. Portati qui dal Nordamerica e caduti per una guerra tutto sommato lontana dalle loro case e dalla normalita' delle loro vite.



http://www.wakeupnews.eu/proposta-anti- ... da-votano/


Molti potrebbero dire: " Max ma come fai ad essere cosi' convinto? E' la crisi ucraina che li fa votare cosi'. "
La mia convinzione nasce dal fatto che non e' una prima volta. Usa e Canada si spendono sempre alla stessa maniera. Hanno sempre votato NO e continueranno a votare NO, gia' accaduto con risoluzioni simili negli scorsi anni, laddove la crisi in ucraina non era nemmeno cominciata.
Usa e Canada prendono dunque addirittura distanza formale da qualcosa che possa toccare qui fatti.
Stessa storia per l'Ue, piu' volte abbiamo assistito ad astensioni sulla cosa , ben prima che iniziasse il carosello ucraino. La Russia infatti rinnova ogni anno tale risoluzione.Come nel 2012 e nel 2013 o nel 2010:


http://italian.ruvr.ru/2012_12_21/L-ONU ... l-nazismo/


Qui il testo della risoluzione ( da notare bene che e' contro anche le Waffen SS ed i collaborazionisti, il che fa capire perche' l'astensione di paesi europei per non scontentare nessuno, nonche' contro le offese a sacrari e monumenti di personaggi che hanno combattuto il nazismo ). Questa e' la risoluzione del 2012, ma e' simile a tutte le altre annuali:


http://www.derechos.org/nizkor/espana/d ... mo3en.html
http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1 ... ode=rpop20



Da notare sempre il No di tre paesi: Usa e Canada fissi, il terzo varia.
Spesso il terzo e' sempre una "marionetta" o comunque un paese dallo scarso, anzi totalmente privo di importanza nel mondo.
Negli anni passati il terzo paese contrario e' stato a turno le Isole Marshall, o Palau, microscopici gruppi di isole oceaniche che 9 persone su 10 nel mondo non riuscirebbero a trovare sulla carta geografica.
Oggi non e' stato necessario, abbiamo l'Ucraina del maidan, l'Isola Marshall d' Europa, o forse meglio, la Micronesia d'Europa, non conta nulla.

Se L'Ucraina di Yanukovic era nell'oribita di Mosca, almeno questo si concedeva il lusso di cercare di vendersi al migligore offerente, organizzando quasi un asta tra chi potesse pagarlo di piu' o pagare i debiti di Kiev, rifutandosi poi di firmare accordi davanti a tutti.
L'Ucraina di Porosenko invece ci appare ancor apiu' microscopicamente piccola, ridotta al ruolo di Micronesia d'Europa, con lo stesso peso politico delle Marshall leccapiedi americane o, per par condicio, una Vanuatu o una Tuvalu che riconosce l'Abcazia e la Sud Ossezia.



Per chi voglia interessarsi all'Oceania e alla "Diplomazia del Libretto degli assegni" o "il Gioco dell'Isola del Tesoro " e la spartizione dell'Oceano Pacifico tra Usa, Russia e Cina guardare qui:


http://www.balcanicaucaso.org/aree/Abkh ... zia-140069

http://archiviostorico.corriere.it/1999 ... 1976.shtml

http://www.treccani.it/geopolitico/paesi/nauru.html

http://temi.repubblica.it/limes/la-stra ... =undefined




http://www.treccani.it/enciclopedia/iso ... eopolitico)/

http://www.progettohumus.it/public/foru ... pic=1447.0




http://www.osservatorioasiaorientale.or ... timor-est/

http://www.asianews.it/notizie-it/Sempr ... 16335.html

http://www.fiji.gov.fj/Media-Center/Pre ... USSIA.aspx

http://italian.cri.cn/761/2014/11/22/224s230314.htm
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 25/11/2014, 19:32

Tutti noi ricordiamo bene le immagini del maidan ed il bombardamento di quelle immagini sulle nostre tv.
Oggi paradossalmente abbiamo proteste e manifestazione negli Usa ed in Messico.
Le tv stanno battendo la notizia.
ma e' giusto mostrare qualcosa anche qui, approfittando della staticita' da Kiev.
Nel frattempo, come si prevedeva, il tavolo iraniano e' saltato e quindi rimandato. Si prende tempo.

Si e' frattanto dimesso, dopo scontri di vedute con Obama, il Segretario alla difesa americano, capo del Pentagono.
Se i sondaggi dicevano che il 60 per cento degli americani sostiene che il paese sia senza una guida, io credo che abbaino ragione.
C'e' molta ma molta confusione alla alla Casa Bianca, dove forse ci sono "troppi galli nel pollaio a cantare".
Ed il presidente ha perso autorita' e fiducia da parte dei cittadini, o almeno di una buona parte.



Dagli Usa, si presentano manifestazioni per disagi razziali e sociali, che culminano in scontri, con presenza di gruppi di afroamericani, nonche' attivisti pacifisti bianchi. Si notano anche gli immancabili saccheggi a danni di negozi degli asiatici da parte dei manifestanti. Qualcosa gia' visto a Los Angeles anni fa. Cortei anche a new York:


http://www.youtube.com/watch?v=YIOeE1mjt6w

http://www.youtube.com/watch?v=03-dtifiEA8

http://www.youtube.com/watch?v=vwZX1Q6SMSo


A quanto pare non hanno perso tempo ed e' arrivata la famigerata Guardia Nazionale, non so se sia stata dichiarata la legge marziale con coprifuoco notturno come lo scorso agosto:

http://www.youtube.com/watch?v=P9pId8PZJDs




Passiamo rapidamente al Messico, dove ricordiamo i motivi della rivolta:

http://www.repubblica.it/esteri/2014/10 ... -98833444/

http://www.youtube.com/watch?v=9XxGDf56xoQ


Il maidan in Messico, da parte di cinesi e russi, forse e' possibile molto prima di quanto io abbia previsto, sfruttando infuturo le tensioni locali. Attaccati nello scorso mese ed in novembre a turno palazzo presidenziale, palazzo del governatore, aeroporto, piazze. Ho selezionato i momenti piu' significativi, con finire la marcia imponente del 20 novembre a Citta' del Messico ed il fantoccio del presidente bruciato in piazza:

http://www.youtube.com/watch?v=YaIwTVL642I

http://www.youtube.com/watch?v=XFMEp0_2a90

http://www.youtube.com/watch?v=3zmAoQgS7To

http://www.youtube.com/watch?v=WS9DSa354ew

http://www.youtube.com/watch?v=wVP6yCyU74U

http://www.youtube.com/watch?v=661LdCBAdn4

http://www.youtube.com/watch?v=uX8Y2omWslE

http://www.youtube.com/watch?v=h0DouXlK-vk


http://www.youtube.com/watch?v=d6uHN3672uU

http://www.youtube.com/watch?v=AqmzV0rPwMQ

http://www.youtube.com/watch?v=y9bKAYt-YtA

http://www.youtube.com/watch?v=pZEUiozTn6M




Aldila' dei reali problemi e gli episodi ( la "scintilla" come si dice), credo che per il caso del Messico qualcuno non abbia digerito quanto accaduto ad Hong Kong recentemente e sia pronto ad approfittarne.
Sono eventi quelli messicani che attendevo da tanti anni.
Cio' potrebbe portare altri ad esser costretti a levare le tende in tempi non cosi' lontani.

Qualcuno sta cominciando forse ad assaggiare la succosa Tequila e a tentare la scalata negli anni a venire?


http://www.youtube.com/watch?v=Z-wzz848w1Q



Per il resto doveroso fare questa apertura su quanto sta accadendo nel mondo. Non esiste un' Ucraina paese di serie A di cui parlare ed un Messico di serie B su cui tacere del tutto. Visto che anche in Messico si sta protestando per la corruzione dello stato e l'abbandono del cittadino. Quello che poi nella protesta ci si "intrufola in mezzo", o ci si puo' infilare, il lettore di questa discussione lo comprende ormai benissimo credo.

Consiglio la visione dei video. Diverse cose da noi non si sono viste in tv.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 26/11/2014, 14:46

Se ricordate, all'inizio della discussione nei primi post accennammo al mercato dei farmaci, che aveva ampie possibilita' di sbocco nelle terre ucraine ( ed anche russe ).
Ad oggi tale mercto risulta ovviamente danneggiato dalla crisi bellica nel Donbass:


http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 12c9f.html






Capitolo petrolio in picchiata e problemi per la Russia, produttrice e sotto sanzioni.


Come vi dicevo non era affatto scontato che gli Opec tagliassero accontentando Mosca.

L'Arabia e' legata agli Usa, ma fa anche la sua politica ed i suoi interessi.
Gia' anni fa ( mi pare 2008 o 2009 ) riteneva che 75 dollari fosse un prezzo giusto.
I ragazzuoli arabi temono anche la concorrenza sempre piu' agguerrita.


Hanno comunque partecipato al pre vertice, se non ho sentito male, Arabia e Venezuela ( opec ) e Russia e Messico ( non opec ).


Io credo che sia il momento davvero di agire sul Messico, che era presente all'incontro.
Su Lopez Nieto sono puntate diverse pistole alle tempie, da vari lati.
Impadronirsi delle sue risorse puo' rsiolvere parzialmente il problema degli introiti minori della vendita del greggio. Questo oltre la corsa all'artico.

Sul gas resta la carte rischiosa algerina.

Attaccare direttamente l'Arabia invece la vedo ancora difficile. E' ben agganciata, e' ben difesa e militarizzata.
Ma posso sbagliarmi. Ma quella sarebbe davvero la soluzione definitiva e risolutiva.

Per il resto il mercato ricambiera' o di suo..e se non lo fa di suo a breve ( tanti pensano che la domada non crescera' ) la Russia appunto dovrebbe provvedere a cambiarlo.




Capitolo Usa. Qui siamo un po' nel caos.
Proteste in svariate citta' americane, dalla costa ovest alla costa est, pero' per lo piu' pacifiche, tranne tafferugli n alcuni casi. A New York occupato ed ostruito un ponte.
Sono scesi in piazza anche i famosi anarchici di Oakland nella baia di San Francisco, protagonisti di note proteste storiche. Oakland " l'Urss della California", dove nacquero anche le famose Pantere Nere.
Scontri pero' a Ferguson con vandalismo montante. I primi 100 soldati della Guardia nazionale saranno rinforzati da altri 2'200 oggi in serata. Dichiarata la no fly zone sulla Contea. Chiuso l'aeroporto. Soldati della Guardia schirati a difesa degli edifici governativi e della polizia, ma negozi abbandonati ai saccheggi. Discorso di Obama imbarazzatissimo a Chicago. In fondo anche lui e' un nero e non sa che cosa dire:

http://video.ilsole24ore.com/TMNews/201 ... li-usa.php

http://www.euronews.com/newswires/28095 ... -shooting/

http://it.euronews.com/2014/11/25/usa-f ... o-isolato/

Dal canto suo in Cina ad Hong Kong arrestati i leader della protesta senza se e senza ma. Con leader dl governo cinese pronti a gustarsi vendette:

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/hon ... 70786.html
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 26/11/2014, 15:40

Mi segnalano che forse piu' di qualche giornalista nazionale sta iniziando a leggere Otra-Viaggiatori Indipendenti per trovare spunti :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ovviamente pero' sfrutta lo spunto per la sua visione parziale e "sovietofobica" da Don Camillo 8-) per denigrare la Russia, che non fa ne' piu' ne meno degli altri:



http://www.repubblica.it/esteri/2014/11 ... 101347501/
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 27/11/2014, 0:49

Maxdivi ha scritto:Mi segnalano che forse piu' di qualche giornalista nazionale sta iniziando a leggere Otra-Viaggiatori Indipendenti per trovare spunti :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ho il legittimo dubbio che già tempo fa, una giornalista nazionale si rifece ad OTRA e precisamente ad un articolo mio e di Jena trattando sulla Georgia.
Scrissi anche una mail di delucidazioni ma... la risposta tardò ad arrivare. Anzi, non arrivò mai... ;) :)


Nel frattempo domenica prossima si terranno le elezioni in Moldova e, 4 giorni dalle stesse, la Commissione Centrale Elettorale avrebbe clamorosamente escluso il partito PATRIA considerato "filo-russo" perchè avrebbe ricevuto finanziamenti esteri (ufficialmente non chiaro da chi e da dove), cosa che è vietata in Moldova.
Un' altra "risposta" alla storia dei finanziamenti a partiti internazionali da parte di Putin...
https://news.yahoo.com/moldova-5-suspec ... 23278.html
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 27/11/2014, 17:46

Un video che voglio sottoporre al Geometra Calboni, esperto di quelle zone.
Mi dicono frontiera Polonia-Ucraina di questi tempi:

http://www.youtube.com/watch?v=UioLutg5 ... e=youtu.be



Qui invece una mappa del conflitto in costante aggiornamento:


http://militarymaps.info/


Movimenti a Kiev:

http://www.youtube.com/watch?v=Y54KHXyQB-Q

http://www.youtube.com/watch?v=DD2Ku5wWa0w




Oakland:

http://www.youtube.com/watch?v=DD2Ku5wWa0w
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Lago » 27/11/2014, 17:59

Maxdivi ha scritto:Un video che voglio sottoporre al Geometra Calboni, esperto di quelle zone.
Mi dicono frontiera Polonia-Ucraina di questi tempi:

http://www.youtube.com/watch?v=UioLutg5 ... e=youtu.be

Oakland:

http://www.youtube.com/watch?v=DD2Ku5wWa0w

Ma dove stanno andando ???? Sono tutte persone di una certa età ---
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 27/11/2014, 18:38

Lago ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Un video che voglio sottoporre al Geometra Calboni, esperto di quelle zone.
Mi dicono frontiera Polonia-Ucraina di questi tempi:

http://www.youtube.com/watch?v=UioLutg5 ... e=youtu.be

Oakland:

http://www.youtube.com/watch?v=DD2Ku5wWa0w

Ma dove stanno andando ???? Sono tutte persone di una certa età ---


Da quel che vedo mi sembra frontiera polacca, commerci di frontiera quotidiani amplificati a causa della crisi in atto nel paese probabilmente.


Nel frattempo gli amici di Russia-Italia segnalano un simpatico video sulla Svezia che ipotizza l'invasione russa, da gustare per chi ama gli Abba 8-) :


http://www.youtube.com/watch?v=2x7m11xYwyI




Su Otra abbiamo anche in esclusiva l'incubo ricorrente che da mesi perseguita il Re svedese, che canzoni questi Sabaton :roll: originali pero' ;) ma forse l'ho gia' postato non ricordo :


http://www.youtube.com/watch?v=M65mswPJN80
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 28/11/2014, 10:29

Maxdivi ha scritto:
Lago ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Un video che voglio sottoporre al Geometra Calboni, esperto di quelle zone.
Mi dicono frontiera Polonia-Ucraina di questi tempi:

http://www.youtube.com/watch?v=UioLutg5 ... e=youtu.be

Oakland:

http://www.youtube.com/watch?v=DD2Ku5wWa0w

Ma dove stanno andando ???? Sono tutte persone di una certa età ---


Da quel che vedo mi sembra frontiera polacca, commerci di frontiera quotidiani amplificati a causa della crisi in atto nel paese probabilmente.

Si dovrebbero essere "frontalieri" che entrano in Polonia. Un assalto del genere però non l' ho mai visto. Mi ricorda un po l' aperutra del Muro di Berlino :)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

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Come t faccio una rivoluzione

Messaggioda flyingsoul » 28/11/2014, 10:39

All'ottimo articolo aggiungo ancora che la rivoluzione d'ottobre (maledetta rivoluzione che ha creato la dittatura dei soviet) è stata finanziata dagli anglosionisti, in particolare dai Rothschild, in quanto nicolai II stava costituendo un mercato alternativo al liberismo in atto negli states che avrebbe sicuramente rovinato gli affari degli yenkee e la loro brama d potere e controllo totale del mondo.

DI FEDERICO DEZZANI

Perché le proteste americane non evolveranno in un regime chance in stile ucraino. Come trasformare un’insurrezione in colpo di stato: la CIA è solo un emulo, il maestro è sempre Leon Trotsky.

Auto rovesciate da una massa brulicante di manifestanti inferociti, edifici che vomitano denso fumo nero dai vani vuoti delle finestre, manipoli di rivoltosi che al crepuscolo si riscaldano attorno ai copertoni in fiamme, saccheggi dei negozi al calare della notte, pungente odore di lacrimogeni, anonimi poliziotti equipaggiati come truppe d’assalto, decine di arresti e minaccia di incarcerazione di massa per chi occupa i luoghi pubblici.

Kiev, Ucraina, novembre 2013? No, Missouri, Stati Uniti, novembre 2014.

C’è un parallelismo tra le due rivolte?

C’è la possibilità che negli Stati Uniti, come in Ucraina, la piazza arrivi a rovesciare un governo eletto?

Oppure gli USA, il cui establishment è protetto da una pletora di polizie ed agenzie segrete, sono ancora troppo opulenti, troppo policés, per cadere sotto i colpi della sollevazione popolare?

Altro autunno caldo, quello russo del 1917. Si scontrano due visioni di come portare a compimento la rivoluzione: quella di Vladimir Lenin e quella di Leon Trotsky. Il primo si affida alle circostanze russe in quel preciso momento storico per rovesciare il governo Kerenskij e instaurare la dittatura del proletariato. Il secondo, vera mente grigia della rivoluzione d’ottobre, sostiene che sarebbe in grado di abbattere un governo indifferentemente a Londra, Berna o Amsterdam: le condizioni sociali del paese passano in subordine rispetto alla corretta tecnica di colpo di stato. Serve una élite di rivoluzionari, vere truppe d’assalto, che colpiscano i gangli dello Stato: la miglior polizia del mondo non potrebbe nulla contro un colpo di mano che esuli dal mantenimento dell’ordine pubblico ed attacchi il sistema nervoso della cosa pubblica.

Vince Trotsky, che, espugnato il Palazzo d’Inverno, è premiato con il comando della neonata Armata Rossa: il suo potere crescerà a tal punto da costringere la troika (quella originale, con l’omonimo direttorio neo-sovietico di Bruxelles) a esiliarlo. Morirà nel 1940, ucciso in Messico da un agente sovietico. I suoi insegnamenti continuano però ad essere studiati e siamo certi che alla CIA, dove sono stati coltivate in vitro le rivoluzioni di Libia, Siria, Egitto, Tunisia ed Ucraina, le tecniche del vecchio Trotsky siano ancora accuratamente sviscerate.

Torniamo alla domanda di prima: le rivolte che infuocano il Missouri e la periferie della grandi città americane, sono i prodromi di una potenziale rivoluzione americana, seguita a ruota da un regime change in stile ucraino? La risposta è sì.

La differenze sostanziale è che nel caso di Euromaidan, qualcuno (Washington e Berlino) hanno applicato correttamente i vecchi principi di Trotsky, investendo denaro, mezzi e uomini. Nel caso del Missouri, manca una potenza straniera o un partito politico autoctono che abbia la volontà e la capacità di giocare fino in fondo la partita, espugnando la Casa Bianca.

Con il denaro e gli uomini giusti, tutto è però possibile, anche l’impensabile. Ci cimenteremo quindi in una partita di fantacalcio sui generis e proveremo a rovesciare il presidente Barack Obama e ad instaurare un governo rivoluzionario, amico delle minoranze colorate e rispettoso della nostra sfera di influenza sullo scacchiere internazionale. Emuleremo quanto fatto dalla CIA in Ucraina, ricordando però che il maestro in materia, diamo a Cesare quel che è di Cesare, rimane sempre Leon Trotsky.

Euromaidan e le rivolta di Ferguson: l’antefatto.

Ogni rivoluzionario, ieri come oggi, ha come obbiettivo il rovesciamento dell’ordine vigente e dei suoi rappresentanti che, giustamente, si difendendo con le unghie e con i denti prima di soccombere. Di norma i rivoluzionari, se escono vivi e vittoriosi dall’avventura, abbelliscono con un manto di costituzionalità il neonato sistema, ma la loro azione è sempre illegale, finché non assurgono loro stessi a legislatori. Ciascun rivoluzionario, invece, opera in un contesto storico, politico e geografico ben preciso. Vediamo i casi dell’Ucraina e del Missouri.

In Ucraina il terreno di coltura per l’insurrezione è rappresentato dalle tensioni tra ucrainofoni dell’ovest e russofoni dell’est, mentre lo scopo della rivoluzione è il posizionamento di Kiev nell’orbita UE-NATO, sottraendola all’influenza di Mosca ed alla nascente Unione Euroasiatica. Il 28 novembre 2013 il presidente ucraino Viktor Yanukovich rifiuta di siglare l’accordo di associazione con l’Unione Europea, firmando così la sua condanna: a Washinton si decide di rovesciarlo contando sulla complicità del governo tedesco guidato da Angela Merkel. Nella piazza centrale di Kiev, ribattezzata Euromaidan dall’emittente radiofonica americana Radio Free Europe, compaiono i primi assembramenti. La tensione, giorno per giorno, sale.

In Missouri il fattore scatenante della rivolta è l’omicidio dell’afroamericano Michael Brown, ucciso a Ferguson il 9 agosto del 2014 da un agente di polizia bianco dopo un presunto furto di sigari. La morte di Brown riaccende tensioni da sempre latenti negli USA: la segregazione razziale, il Southern Manifesto, l’assassinio di Martin Luther King, il disagio sociale, etc. Le proteste richiedono un primo intervento delle forze speciali per sedare la rivolta: l’ordine pubblico è “militarizzato”. Poi riesplodono dopo la controversa decisione del gran giurì della contea di St. Louis, di non processare il poliziotto per l’omicidio di Michael Brown: i disordini si diffondono a macchia d’olio nelle periferie delle principali città americane ed agli afroamericani si uniscono gli indigenti bianchi.

Lo scopo della nostra rivoluzione sarà rovesciare l’establishment americano ed istaurare un governo che smantelli la rete di basi americane in giro per il mondo e dirotti sulla spesa sociale le risorse assorbite dal complesso militare-industriale. Sarà una rivoluzione al grido di “più burro e meno cannoni!”

Euromaidan e Missouri-maidan: lo svolgimento.

Se il congresso dei Soviet avesse fatto affidamento su Lenin e sull’ineluttabilità della dittatura del proletariato, oggi la coppia più glamour sarebbero senza dubbio il rampollo di casa Romanov e un’hostess di San Pietroburgo. Le rivoluzioni non cascano dall’albero come pere mature e perché siano coronate da successo, insegna Leon Trotsky, servono veri esperti della sovversione. Vediamo come la CIA si è mossa in Ucraina e come agiremo noi negli USA.

Prima regola: niente soldi, niente rivoluzione. Creare un nucleo di professionisti della rivoluzione, pagare loro uno stipendio, studiare e diffondere la propaganda, spostare ed istruire gli attivisti, distribuire telefoni, radio, armi ed esplosivo, costa. E tanto. Il Dipartimento di Stato americano, per ammissione di Victoria Nuland, e la Open Society Foundation, un’organizzazione CIA di cui probabilmente George Soros è solo un prestanome, hanno investito diversi miliardi di dollari nelle due rivoluzione ucraine: quella arancione del 2004, poi abortita, e quella contro Yakunovich del 2013.


http://monimega.com/blog/2014/11/28/missouri-maidan/
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