Centenario del Genocidio degli armeni

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Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 23/02/2015, 23:40

La notte del 24 aprile 1915 iniziava l'orrendo e sistematico sterminio del popolo armeno nei territori dell'Impero ottomano, non credo quest' anno se ne parlerà molto, in occasione del centenario, per non urtare la suscettibilità dei turchi ed è una vergogna, la Turchia ha sempre negato il genocidio degli armeni e ha represso duramente chi lo sosteneva
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 24/02/2015, 15:53

Jena Plissken ha scritto:La notte del 24 aprile 1915 iniziava l'orrendo e sistematico sterminio del popolo armeno nei territori dell'Impero ottomano, non credo quest' anno se ne parlerà molto, in occasione del centenario, per non urtare la suscettibilità dei turchi ed è una vergogna, la Turchia ha sempre negato il genocidio degli armeni e ha represso duramente chi lo sosteneva


Se non ricordo male i primi problemi con gli armeni sorsero gia' ante 1915, cioe' prima della guerra.

In realta' per questioni di convenienza economiche e geopolitiche ultimamente c'e' stata una mezza conciliazione ( contestata dai nazionalisti turchi da un lato e dai gruppi armeni della diaspora in occidente, che sono un po' come i vari Likud, Olp di una volta, ecc. )

Erdogan mi sembra che abbia presentato delle scuse lo scorso anno. Rigettate dai gruppi sopracitati. Ma aprrezzate da alcuni.

Movimento dei Giovani Turchi che ha causato gravi sciagure sui delicati equilibri dell'impero Ottomano.
Cio' per certi versi assomiglia a quanto un po' dicevo per i riformisti Meiji in Giappone ieri, e parallelamente col Maidan "riformatore" oggi a Kiev.

Il significato e la lezione storica da apprendere e' sempre a stessa:

Insomma se nei "riformatori" si mescolano i nazionalisti bisogna fare attenzione, poiche' non ne verra' fuori nulla di buono, e nel tentativo di sistemare le cose del passato si finisce invece nel dimenticare le riforme ed al contrario distruggere cio' che invece andava piu' che bene nel passato, qui nel caso la famosa tolleranza e "Pax Ottomana", che anzi aveva negli armeni stessi uno dei perni del suo sistema burocratico ed economico, ricoprendo questi varie cariche e posti prestigiosi.

Dal canto loro non sono esenti da colpe i greci dell'Impero Ottomano, che come fecero ad esempio i croati con i musulmani nelle guerre in Jugoslavia ( uso dei musulmani per isolare i serbi, salvo poi rompere ignobilmente l'accordo una volta scacciati i serbi ed attaccare gli stessi musulmani in erzegovina ), usarono poi gli armeni per cercare di rimescolare le carte, spodestare i turchi dal comando e cosi' realizzare la " Grande Idea", cioe' la restaurazione dell'Impero Bizantino.

"Grande Idea" poi naufragata con la guerra greco-turca del 1920-1923.

Purtroppo sara' sempre impossibile ricordare tutte le stragi della Storia.

Non mi piace parlare di "genocidio", questo lo associo piu' alla Shoah dove il metodo di sterminio e' davvero sistematico e mostruosamente scientifico.

Si tratta di stragi e massacri e sono tantissime e fatte da tutti, dalle Guerre Maori dei britannici, alle Guerre Boere sempre dei britannici,, alle guerre indiane e le deportazioni di questi degli Americani, alla ben poco nota "Shoah Nera" dei Prussiani in Namibia, al'occupazione dei Giapponesi in Cina, le crociate baltiche, il Congo di Leopoldo, le missioni dei gesuiti in Paraguay, le foibe dell'Istria ecc. ecc. ecc.


Ci sara' sempre qualcuno dimenticato.

Ongi tanto queste cose saltano fuori, perche' qualcuno scrive un libro e riesce tramite editori forti a diffondersi e pubblicizzare la cosa.

L'importante e' che non si trasformi in "scoop" per supportare la politica contemporanea, ossia i russi cattivi carnefici degli ucraini ( libro sull'Holodomor ) turchi carnefici degli armeni ( libri sul genocidio armeno ), ecc. ecc. solo perche' il paese in questione e' al momento "nemico dell'occidente" per via del governo che lo guida attualmente.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda WilmaWorld » 11/03/2015, 20:33

Ho letto l'articolo ora ora di Jena, questo fatto storico non lo sapevo, forse per una mia ignoranza in materia, ma è una cosa allucinante e spero che per il popolo armeno ora si apra un periodo più positivo e diciamo no ai terremoti (anche se non si possono prevedere) e NO AL GENOCIDIO!!!
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda obe » 11/03/2015, 21:17

Bravo Jena, articolo molto interessante anche per via del mio futuro viaggio li.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda geom.Calboni » 12/03/2015, 16:19

obe ha scritto:Bravo Jena, articolo molto interessante anche per via del mio futuro viaggio li.

Ecco l' articolo:
https://www.viaggiatorindipendenti.it/ce ... 015/03/10/
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 12/04/2015, 13:33

Nel centenario ci pensa Fatih Akin, turco/ tedesco, uno dei miei registi preferiti a rispolverare la tragica storia nascosta degli armeni in uscita questo week end

http://www.ilsole24ore.com/…/il-padre-genocidio-armeno-vist…

stasera me lo guardo al filmstudio locale ;)
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 13/04/2015, 10:54

Intanto richiamato l'ambasciatore turco presso la Santa Sede a causa della messa di ieri a San Pietro.

Ieri ero a Roma e si scherzava un po' con una mia amica serba riguardo al "peso" numerico degli armeni di rito cattolico. Un discorso un po' simile alla chiesa uniate ucraina.

Un po' troppa politica nelle religioni come al solito, ma in fondo il Vaticano resta uno stato e va bene cosi'.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 13/04/2015, 12:45

Si aspre polemiche tra Vaticano e Erdogan che sfrutterà il nazionalismo turco per prendere voti alle elezioni, Erdogan l' anno scorso parlava di pace e cooperazione senza contemplare ovviamente nessun riconoscimento ;)

Ho riletto alcuni particolari che non ricordavo nello specifico, il trattato di Sevres del 1920 sancì l' indipendenza armena ( ovviamente molto più estesa di oggi da prima di Trebisonda al lago Van ) : ma Turchia e Russia se la spartirono, l' Ararat , la montagna sacra per gli armeni , venne ceduto ai turchi nel 1921 con il trattato di Kars da Stalin per mantenere buoni rapporti con Ataturk, tra finire completamente in mani turche gli armeni del resto preferirono la Rivoluzione Sovietica ovvero il male minore ;)
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 13/04/2015, 15:41

Jena Plissken ha scritto:Si aspre polemiche tra Vaticano e Erdogan che sfrutterà il nazionalismo turco per prendere voti alle elezioni, Erdogan l' anno scorso parlava di pace e cooperazione senza contemplare ovviamente nessun riconoscimento ;)

Ho riletto alcuni particolari che non ricordavo nello specifico, il trattato di Sevres del 1920 sancì l' indipendenza armena ( ovviamente molto più estesa di oggi da prima di Trebisonda al lago Van ) : ma Turchia e Russia se la spartirono, l' Ararat , la montagna sacra per gli armeni , venne ceduto ai turchi nel 1921 con il trattato di Kars da Stalin per mantenere buoni rapporti con Ataturk, tra finire completamente in mani turche gli armeni del resto preferirono la Rivoluzione Sovietica ovvero il male minore ;)


Chiaro che in ballo ci siano i voti dell' Mhp ( nazionalisti ), che e' comunque una cosa distinta dall'Akp ( islamisti-conservatori ).

Paradossalmente l'unico che puo' metter da paciere e' la Russia.

Vanno specificate alcune cose.

Il trattato di Sevres e' annullato dal trattato di Losanna.
Sevres lo firma il Sultano qundi l'Impero Ottomano e non la Repubblica Turca.
La prima cosa che fa Kemal appunto nel ribellarsi e muoversi e' impugnare e contestare Sevres. E deve farlo perche' lo fa contemporaneamente anche la Grecia che punta su Ankara e su istanbul, non limitandosi agli accordi.

Da li' scattano le guerre d'indipendenza della Turchia Repubblicana. E si parla di Guerra Greco-Turca, Armeno-Turca, Italo/ franco-turca.

Losanna non la firmano solo Russia e Turchia, bensi' lo firmano tutte le parti compresa Gb, Francia, Italia ecc. ecc.
Che si spartiscono tutto il Medio oriente Sykes-Picot.

L'Armenia indipendente del trattato di Sevres non e' po cosi' indipendente, nel senso che mi risulta esser destinata ad essere un protettorato francese ( almeno una bella porzione di essa ) cosi' come il Libano e la Siria.

Armenia che comunque in quella serie di guerre e' "parte belligerante" in quanto combatte contro i turchi a tutti gli effetti, perdendo come la Grecia. E c'e' la stori dle controgenocidio. Ossia dei musulmani civili in fuga dagli armeni avanzanti ( come a Smirne del resto e priam ancora nella guerra russo-turca del 1877 con fuga di bulgari e poi fuga di turchi ).

Molto interessante e' cosa sarebbe accaduto alla Turchia in caso di sconfitta. Se l'Armenia alla fine diviene una repubblica federale sovietica con lo svolgimento dei fatti, la Turchia invece risultava quasi completamente cancellata dalle carte, spartita tra Russia, Francia, Italia, Grecia.

Con Antalya capitale della parte colonaile italiana da sommare al gia' acquisito Dodecaneso.

L'errore strategico armeno dell'epoca fu proprio quello, ossia non limitarsi nelle richieste e nell'espansione territoriale, attaccando ed avanzando verso sud anziche' concentrarsi a difendersi nell'Armenia odierna attorno ad Erevan, ed infatti verranno sorpresi a nord dai bolscevichi russi ( oltre che dai bolscevichi armeni stessi ) quando Kemal sfrutta la sua abilita' politica alleandosi con la neonata Urss.

Urss e Turchia moderna nascono insieme aiutandosi.
Armenia naufraga invece sui suoi sogni di grandezza alimentati dai soliti bugiardoni occidentali ( Francia, Gb, Italia ) e sfruttati dai greci per coprire da oriente la loro avanzata occidentale su Ankara.

L'idea alla fine e' sempre la stessa usare un gruppo che favorisca i tuoi comodi.
Il ruolo degli armeni probabilmente doveva essere nella mentalita' colonizzatrice latina ( francesi-italiani ) lo stesso dei maroniti in Libano, usare una minoranza per esercitare il tuo potere in forma piu' o meno indiretta e garantire gli interessi.


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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 13/04/2015, 19:25

Grande post Max : io ho dato due accenni sommari tu hai sviscerato la questione a fondo e con precisione ma di Ottomani e giovani turchi si sa te ne intendi :)
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 13/04/2015, 20:58

Jena Plissken ha scritto:Grande post Max : io ho dato due accenni sommari tu hai sviscerato la questione a fondo e con precisione ma di Ottomani e giovani turchi si sa te ne intendi :)


Come ben sai sono un fan di Kemal :)

Grande personaggio di grande caratura storica. Certo non un santo. anche lui ha i suoi lati oscuri. Vedi la repressioni non sugli armeni ( che con la sconfitta militare vanno definitivamente in Diaspora in Europa e America), ma soprattutto sui curdi. Ecc. ecc. Molte cose dovute alla classica ragion di stato piu' che sul nazionalismo.

Kemal dopo poco si dissocio' ed usci' dal movimento dei Giovani Turchi non appeno questo movimento assunse forme nazionalistiche accanendosi sui "non turchi" come erano gli armeni.

Sviscero perche' non mi piace la piega che sta prendendo in europa la questione del genocidio armeno.

C'e' troppo pompamento mediatico, e quando c'e' pompamento c'e' puzza di bruciato, come il Ruanda, l'Ucraina ecc..
E come ben sai sono per la verita' storica a prescindere da simpatie o antipatie personali.

E tali fatti vanno distinti dalla politica attuale.

Si e' ben capita la mossa di molti governi-giornali-televisioni occidentali.

Usare il genocidio armeno per attaccare Erdogan ( ieri era amico, oggi e' nemico dell'Europa e degli Usa ) e' come attaccare Putin usando la storia dei gulag sovietici.

E questo lo dico non certo amando Erdogan essendo kemalista-laico.

La questione accaduta ieri a a San Pietro e' stato un passo sbagliato del Vaticano.
Oggi Ankara ha letteralmente vomitato fuoco sul papa.
Ed il Papa attuale come persona non se lo merita, e' una persona buona che non si e' occupato in prima persona della vicenda.
Sono i suo consiglieri ad aver sbagliato, che hanno voluto muoversi in questa direzione.
Tirare fuori addirittura gli armeni cattolici ( nazione per lo piu' ortodossa ) e fare una messa in pompa magna.
Laddove invece il precedessore Ratzinger, facendo il furbetto si era mosso abilmente ( Ratzinger papa molto piu' temporale e politco dell'attuale ).
Cosa che in realta' nasconde i problemi del Vaticano con Ankara riguardanti le missioni cattoliche attuali in Turchia.
Cercando sul web <<Cattolici Turchia>> vedrete che la questione e' di primo piano gia' da anni.

E continua il pompamento.
Sulle nostre tivu' si monta la polemica, mentre altre tivu' internazionali come la filofrancese Euronews tacciono totalmente la cosa.

Francia che fino a ieri e' sempre stata la migliore "amica" dell'Armenia.
Dove anche qui gli armeni della comunita' francese sono oggi voti importanti.

Sulla campagna di Cilicia fatta dai francesi utlizzando la Legione Armena ( a loro servizio nell'esercito transalpino circa 20'000 uomini ) contro Kemal per congiungersi con le altre forze armene a nord ben poco si parla.

http://multiboites.com/definizione/lett ... ilicia.php



Vittime armene quindi che vengono ora soltanto usate dall'occidente come "arma antiturca".
Secondo me non e' piu' una commemorazione delle vittime ma strumentalizzazione per altre questioni di attualita' ( missioni cattoliche per il Vaticano, rivalita' economica Ue-Turchia di Erdogan ).

E sono cose che non appianano i problemi del continente, anzi riaprono le fratture.
Dal canto suo Erdogan ed alcuni membri del suo governo ( non tutti ) oggi dovrebbero comunque utilizzare linguaggi piu' appropriati per difendersi anziche' sbraitare come al solito come fossimo al mercato e non in diplomazia. C'e' modo e modo di inoltrare proteste diplomatiche.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 14/04/2015, 14:32

Un articolo di oggi tra i tanti dei giornali italiani:

http://www.linkiesta.it/storia-genocidi ... rhan-pamuk


Volevo pero' anziche' soffermarmi sugli articoli dei giornali un po' tutti simili al precedente, andare sui libri.
Giusto per conferma delle mie sensazioni :)
Ieri sera ho girovagato un po' sul web per vedere se esistesse qualcun altro oltre al sottoscritto che avesse avuto la stessa sensazione di volonta' di strumentalizzaione della vicenda armena.
Un caso analogo a quello del Ruanda insomma.

Mi bastano dieci minuti di ricerca impostando su google non tanto le parole <<genocidio armeno>>, piuttosto imposto la ricerca su <<massacro Adana>> capitale della Cilicia, che e' la zona di cui parlavo ieri, di notevole interesse coloniale francese all'epoca ( giacimenti carboniferi della regione ).
Imposto la ricerca su questo poiche' e' uno degli eventi piu' pompati della vicenda armena oggi.

Il primo punto interessante e' che la Cilicia come detto ieri fu luogo della campagna meridionale armena, ossia quella condotta dai francesi con la Legione Armena inserita nei ranghi dell'esercito transalpino sbarcato ( noi nel frattempo sbarcmmo ad Antalya e raggiungemmo Konya ). Questo giusto un tre anni circa dopo i massacri.

Il secondo punto interessante di cui vengo a conoscenza solo ora e' che i principali testimoni delle efferatezze ottomane sono proprio dei missionari cattolici francesi presenti in loco in Cilicia all'epoca dei fatti.

Il terzo punto interessante che noto e' che tali terre sono le terre di San Paolo fino ai monti del Tarso. Terre di straordinaria importanza storica per il cristianesimo, soprattutto cattolico.

Il quarto punto interessante che noto e' che gli armeni cattolici come detto sono una minoranza anche in patria sono circa il 10 per cento della popolzione locale rispetto alla maggioranza ortodossa autocefala. Si parla di una comunita' di 250'000 persone. Ma l'aspetto interessantissimo e' che il loro punto di riferimento spirituale e' il Libano ( proprio ieri facevo casualmente il paragone con i Maroniti ).

Il quinto punto interessantissimo e' che nella ricerca di dieci minuti mi salta subito fuori un libro sull'argomento che si intitola tradotto il "Grande Male":

http://www.anobii.com/books/Grande_male ... 71b53d4876

Il libro come si nota subito e' scritto da un francese ( fin qui nulla di strano e nulla di male, ma da qui poi risalgo ai missionari francesi presenti ai fatti in citta'

http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=2322

).



La cosa interessante e' che il libro viene tradoto in italiano e pubblicato da una casa editrice cattolica che guarda il caso si chiama Edizioni San Paolo:


http://it.wikipedia.org/wiki/Edizioni_San_Paolo



Che risulta essere una casa editrice chiaramente cattolica e casualita' dedicata a San Paolo:


http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_di_Tarso



Curiosita' delle curiosita' devo andarmi a leggere la recensione in un sito laico indipendente oltre quelle dell'editore ;)
Qualcosa che sia completamente lontano dal religioso ed esterno ad eventuali islamofobie.

E zac...trovo subito:


Il titolo originale del volume è "Pagine di sangue. La testimonianza di un sacerdote francese sul massacro degli armeni".

Raphael Stainville ha costruito un volume di inchiesta giornalistica mescolando pagine provenienti, a suo dire, da un manoscritto risalente al 1909 e contenente il resoconto di un testimone oculare di quelli che furono gli scontri interetnici di Adana (sbrigativamente classificati come "massacro degli armeni") insieme a resoconti sulla situazione dei cristiani in Anatolia nei primi anni del XXI secolo, raccolti con la permanenza diretta nella Adana contemporanea.

Il volume soffre di molti tra i difetti tipici del genere letterario, a cominciare dall'attribuzione dei fatti di Adana ad una metafisica malvagità indifferentemente etichettata come "turca" o come "musulmana"; la descrizione degli eventi attribuita ad un non meglio identificabile "padre Rigal" consta di una lunga aneddotica di atrocità da grand guignol e di crudeltà efferate esposte con dovizia di particolari e non aggiunge alcunché ad una ricostruzione evenemenziale dell'accaduto e tanto meno alla ricerca delle sue cause. Stainville ha impostato il proprio lavoro sul binario di un'assoluta parzialità e l'intento del volume, che è quello di tracciare un parallelo tra le condizioni degli armeni alla vigilia della prima guerra mondiale e quelle dei pochi cristiani della Turchia contemporanea, è per lo meno discutibile, anche perché il limite dato dall'aneddotica affligge anche le conclusioni che Stainville tenta di ricavare partendo dal (presunto) manoscritto del gesuita Rigal.
Il volume cita, tra le altre cose, l'assassinio del sacerdote Andrea Santoro avvenuto a Trabzon nel 2006 e seguito da un'onda lunga di aggressioni dello stesso genere, eloquentemente interrottasi con la fine delle fortune elettorali e mediatiche dei "neocon" yankee e della presidenza Bush.


Escludendo sbrigativamente i disturbi comportamentali degli aggressori e le motivazioni da criminalità comune, Stainville mette ogni cura nell'indicare l'odio anticristiano -a sentir lui metafisicamente permeante popolazione ed istituzioni turche- come causa prima di quanto accaduto.

Il bias islamofobo in generale e turcofobo in particolare che connotano il lavoro fanno descrivere a Stainville una Adana a tutt'oggi trascurata, provinciale, infida e male in arnese che fa letteralmente a pugni con la realtà delle cose. Così come a pugni con la realtà delle cose fanno le condizioni di impunità assoluta che secondo Stainville caratterizzerebbero le azioni "anticristiane" commesse a tutt'oggi per demolire il prestigio, la credibilità e la vita stessa dei cittadini turchi di religione cristiana e dei sacerdoti provenienti da altri paesi. Perfino anadolukattolikkilisesi.org, citato a piè di pagina dal traduttore del testo, presenta contenuti in grado di smentirlo.

Grande Male, irto di limiti e probabilmente anche privo di intenti storiografici veri e propri fin dal suo primo abbozzo, non rappresenta una lettura utile per chi sia interessato agli avvenimenti che portarono alle deportazioni e ai massacri del 1915 e può prestarsi più che altro come fonte per ricostruzioni propagandistiche e di parte.

http://www.iononstoconoriana.com/libri/ ... rmeni.html


http://www.iononstoconoriana.com/questo-sito.html






La parte che ho segnato in rosso della recensone "laica" e' davvero interessantissima. Poiche' conferma la mia sensazione iniziale di voler sfruttare da parte di certi ambienti cattolici missionari vaticani ( in particolar modo gli onnipresenti francesi nella zona ,non certo il Papa Francesco che e' totalmente estraneo a queste cose ) la questione dei massacri armeni per creare un parallelismo forzato con la situazione dei cristiani cattolici nella Turchia contemporanea. Situazione a detta di questa parte della barricata, di discriminazione e pericolo assoluto, quasi come se ad Ankara ci fosse l'Isis 8-)
Oltre che un certo "diritto divino" dei cristiani alla zona di Tarso ( che ricorda un po' il diritto divino dei coloni ebraici intransigenti in Cisgiordania ).

E a questo punto diventa interessante capire, se gli scontri interetnici nella zona ci furono eccome, se la storia di questi sia andata esattamente come descritta dai missionari francesi, che sinceramente non mi sembrano degli osservatori cosi' imparziali delle vicende, sia nell'Adana di allora che nell'Adana contemporanea e questo sia per motivi reilgiosi ma anche per motivi politici ( desiderio francese imperialista sulla Cilicia dell'epoca per via del carbone, ecc. ecc. ).

E' un po' come il funzionario-ambasciatore fascista ad Harkov, anticomunista ed antisemita per sua stesse ammissioni in quelli scritti, che viene considerato come il piu' illustre testimone oculare dell'Holodomor sovietico in Ucraina ;)

Massacri di armeni della zona che quindi potrebbero anche essere stati gonfiati nelle efferatezze o nei numeri da questi testimoni faziosi alla stessa stregua dei precedenti Orrori Bulgari ( guerra russo-turca del 1877 ) che poi si dimostro' con la Storiografia che furono gonfiati da Austria e Russia che avevano mire sui Balcani.


Tutto questo non certo per attaccare la Chiesa Cattolica o per prendere le difese della Turchia o negare le sofferenze degli armeni ottomani di quel periodo, ma per capire e scavare sul perche' di una vicenda che sta assumendo un clamore mediatico spropositato qui da noi ( i genocidi dimenticati della storia come gia' detto sono innumerevoli ) e senza cadere nel negazionismo assoluto, considerati i superstiti e le testimonianze del fenomeno.

Ed e' importante: tutta questa roba qua con davvero dieci minuti contati di utilizzo web ieri sera.
Approfondendo per bene chissa' quante magagne ne vengono fuori. ;)
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 14/04/2015, 19:25

Se un segugio Max appena posso mi letto tutto con calma :)
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda geom.Calboni » 15/04/2015, 0:11

La cosa che ho notato è che fino a poco tempo fa, anche fino ad un paio di anni fa, nessuno ne parlava. Ora invece va "di moda". Sono anche questi dettagli che ti fanno effettuare riflessioni ulteriori.
Personalmente scoprii il genocidio degli armeni a Erevan, pochi anni fa, andando a visitare il museo-memoriale dedicato a questo triste accadimento storico.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 16/04/2015, 14:48

Continua sulle nostre tivu' a montare la polemica.
E continua il silenzio assoluto di Euronews.

Su segnalazione del Geometra ci sarebbero degli aspetti interessanti riguardo ale divisioni tra fazioni armene nella zona del lago di Van durante il periodo 1915-1920 delle guerre.

Tra poco sara' il 25 aprile una data di anniversari.

Due articoli "mainstream":

http://www.eastjournal.net/turchia-erdo ... enia/53638


E' molto interessante il fatto che la Rivolta Armena in armi di Van del 1915 sia contemporanea all'offensiva russa nella medesima zona del fronte.
Oltre che hai gia' citati francesi, armeni che si appoggiano nelle loro aspirazioni all'avanzante esercito russo ortodosso da oriente.
A seguito della ribellione saranno perepretrti massacri e consguente espusione degli armeni ribelli dalla zona, sospinti chi sopravvivera' aldila' del fronte coi russi.

Da questa parte del fronte i testimoni oculari sono stavolta il, il clero ortodosso armeno ed i russi stessi e i consolati ( oltre i superstiti ).

La domanda della ricerca e' chi armo' gli armeni a Van con armi moderne e si ritrovano interessanti passagi che riportano alla Gran bretagna e alla Russia:

:

http://www.tallarmeniantale.com/ArmenianRevoltVan.pdf


http://www.mepc.org/journal/middle-east ... ellion-van


Si parla di fucili mauser moderni, mitragliatrici, ecc. Ma anche di un'esistenza pacifica prima. Eccezion fatta per la guerra precedente russo-turca del 1877.
Che l'insurrezione di Van sia stata supportata e scatenanta al pari di quella araba di Lawrence d'Arabia da Russi e Inglesi per rompere il fronte caucasico con gli ottomani.

Libro imparziale:

http://www.iononstoconoriana.com/libri/ ... cidio.html

Da registrarsi anche lo scontro tra curdi ed armeni stessi.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 16/04/2015, 17:23

geom.Calboni ha scritto:La cosa che ho notato è che fino a poco tempo fa, anche fino ad un paio di anni fa, nessuno ne parlava. Ora invece va "di moda". Sono anche questi dettagli che ti fanno effettuare riflessioni ulteriori.
Personalmente scoprii il genocidio degli armeni a Erevan, pochi anni fa, andando a visitare il museo-memoriale dedicato a questo triste accadimento storico.


esatto dopo cent' anni se ne parla, va bene la ricorrenza, ma non mi piacciono le commemorazioni a tempo o quelle strumentali politicamente, anche nel passato il quasi silenzio letterario e cinematografico, se non vogliamo additare sempre solo i media come brutti e cattivi, è piuttosto inquietante , la faccenda andrebbe sviscerata in maniera completa nel quadro storico e vedendo anche il punto di vista turco , come ha fatto Maxdivi , ( con il comportamento dell' esercito armeno ) , non c'è dubbio che comunque centinaia di migliaia di civili, donne e bambini siano stati trattati in maniera inumana e disgustosa con le conseguenze che tutti sappiamo :cry:
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Samusadork » 16/04/2015, 18:13

In Italia credo abbia cominciato a diventare "mainstream" a partire dal film dei Taviani http://it.wikipedia.org/wiki/La_masseri ... %28film%29
Samu è il nome, 's a dork è una constatazione...

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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 28/04/2015, 1:59

Dunque si e' celebrato l'anniversario ad Erevan ( contemporaneamente si sono celebrati anche i 100 anni dello sbarco di Gallipoli alla presenza di Erdogan e del principe Carlo ).

Ma si e' celebrato anche ad Istanbul ;) .
Eh si puo' sembrare strano se si leggono le distorsioni interessate della stampa occidentale...ma l'anniversario degli armeni viene ricordato anche ad Istanbul.

http://blog.zingarate.com/vivereistanbu ... mment-3085

http://blog.zingarate.com/vivereistanbu ... anbul.html


http://blog.zingarate.com/vivereistanbu ... rmeno.html


Aggiungo: Riprendendo un vecchio libro ho ritrovato altri interessanti aspetti. Oltre che un libro su Israele nel quale e' ben evidenziato il sospetto del gonverno ottomano non solo nei confronti degli armeni ma anche degli ebrei durante gli anni della prima guerra mondiale.
Sospetti causati dalla Dichiarazione Balfour, la formazione britannica di battaglioni ebraici. Insomma anche un utilizzo britannico della comunita' ebraica residente nell'impero Ottomano in chiave antiturca.
Inoltre anche altri popoli furono deportati dalle zone confinarie.
Altra cosa molto interessante e' che praticamente tutti i maggiori responsabili di abusi di violenza sui civili furono condannati e giustiziati come criminali dalla neonata repubblica turca post guerra. Compresi diversi personaggi di spicco che furono elimnati all'estero.

Sto approfondendo inoltre il ruolo degli Stati Uniti nella vicenda. Che in pratica subirono la propaganda inglese.
Propaganda inglese nata prorprio per giustificare il conflitto sia agli occhi dell'opinione pubblica interna ma anche per connvincere gli Usa ad entrare nel confitto dalla parte giusta mostrando i nemici come selvaggi assassini.

Anche lo stesso Kemal ebbe motivi per denunciare i fatti. Intenzionato a chiudere definitivamente qualsiasi collegamento con l'Impero Ottomano il presidiente ebbe tutto l'interesse nel perseguire a condannare i colpevoli alla pena capitale ( gia' cndannati anche in una delle ultime decisioni del Sultano prima di abbandonare il apese ). Molti fuggirono all'estero ma furono raggiunti da sicari grazie anche alla collaborazione dell'Urss con cui si erano stabilti rapporti di amicizia e che comunque era anch'essa interessata a far fuori Enver Pasha e la sua cricca ( volevano creare un Turkestan indipendente nell'asia centrae ai danni dall'Urss ).

Altro aspetto interessantissimo riguarda diverse rivolte armene pre 1915. Rivolte nate non gia' per spinte autonomiste armene piuttosto per questioni prettamente economche legate a modifiche delle leggi di tassazioni ottomane giudicate ingiuste da parte dei cittadini armeni.

Purtroppo riportare tutto qui per esteso e' complicato ma sto approfondendo anche un fatto che gia' conoscevo il massacro degli azeri nel medesimo scenario:

http://www.liveleak.com/view?i=302_1418707431
http://www.azernews.az/azerbaijan/51339.html

L'intero rapportone avanzato dal governo dell'Azerbajan:

http://azerinfo.eu/old/en/images/storie ... art_en.pdf

Come vedete la "corsa al genocidio" da far riconoscere internazionalmente va un po' di moda oggi.

Cio' che resta reale e' che ognuno fu carnefice e vittima in localita' differenti dell'Anatolia orientale del periodo trattato.
Ultima modifica di Maxdivi il 28/04/2015, 2:48, modificato 3 volte in totale.
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Jena Plissken » 28/04/2015, 2:27

Maxdivi ha scritto:Altra cosa molto interessante e' che praticamente tutti i maggiori responsabili di abusi di violenza sui civili furono condannati e giustiziati come criminali dalla neonata repubblica turca post guerra. Compresi diversi personaggi di spicco che furono eliminati all'estero.

Sto approfondendo inoltre il ruolo degli Stati Uniti nella vicenda. Che in pratica subirono la propaganda inglese.
Propaganda inglese nata proprio per giustificare il conflitto sia agli occhi dell'opinione pubblica interna ma anche per convincere gli Usa ad entrare nel confitto dalla parte giusta.



Due vere proprie perle che abbisognano di approfondimenti :mrgreen: Grazie ancora per essere sempre sul pezzo, mi sembra un caso più unico che raro, ( non vorrei dimenticare qualcosa )
di " giustizia " riguardo ad un episodio storico riguardo ad una popolazione civile della parte avversa o straniera, il che se ancora ce ne fosse bisogno rivaluta ulteriormente il Kemalismo ;)
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Re: Centenario del Genocidio degli armeni

Messaggioda Maxdivi » 28/04/2015, 2:51

Jena Plissken ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Altra cosa molto interessante e' che praticamente tutti i maggiori responsabili di abusi di violenza sui civili furono condannati e giustiziati come criminali dalla neonata repubblica turca post guerra. Compresi diversi personaggi di spicco che furono eliminati all'estero.

Sto approfondendo inoltre il ruolo degli Stati Uniti nella vicenda. Che in pratica subirono la propaganda inglese.
Propaganda inglese nata proprio per giustificare il conflitto sia agli occhi dell'opinione pubblica interna ma anche per convincere gli Usa ad entrare nel confitto dalla parte giusta.



Due vere proprie perle che abbisognano di approfondimenti :mrgreen: Grazie ancora per essere sempre sul pezzo, mi sembra un caso più unico che raro, ( non vorrei dimenticare qualcosa )
di " giustizia " riguardo ad un episodio storico riguardo ad una popolazione civile della parte avversa o straniera, il che se ancora ce ne fosse bisogno rivaluta ulteriormente il Kemalismo ;)


Ho ulterioriormente arricchito ed aggiustato il post con altri elementi.
in realta' la condanna in contumacia gia' viene emessa dal governo ottomano prima di abdicare. Questo forse anche su pressione degli alleati.
Il triumvirato dei giovani Turchi non sfuggira' poi alla morte per mano di Stalin e Kemal che avevano tutto l'interesse ad eliminare questi soggetti, sia per conquistarsi simpatie internazionali, sia consenso interno ( sia Urss che Turchia repubblicana superano il nazionalismo etnico per arrivare ad un nazionalismo "statale", il concetto di sovietico, ecc. ) sia eliminare degli elementi sovversivi e pericolosi per il loro potere.
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